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Vecchio 15 giugno 11, 18:44   #31 (permalink)  Top
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e chi se le ricordava queste cose?? fisica 1 20 anni fa...
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Vecchio 22 giugno 11, 13:53   #32 (permalink)  Top
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Ho preso un ely elettrico esattamente il t-rex 700 è i primo elettrico mi occorre un carica batterie per le lipo o litio non avendo esperienza mi rivolgo a voi per un consiglio su dove cascare Robbe, schulze...ecc.ecc ovviamente mi deve caricare 12 celle in un pacco unico in attesa delle vostre risposte ringrazio tutto il forum
I'vocia non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 giugno 11, 15:19   #33 (permalink)  Top
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L'avatar di FrancoC.
 
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Ho preso un ely elettrico esattamente il t-rex 700 è i primo elettrico mi occorre un carica batterie per le lipo o litio non avendo esperienza mi rivolgo a voi per un consiglio su dove cascare Robbe, schulze...ecc.ecc ovviamente mi deve caricare 12 celle in un pacco unico in attesa delle vostre risposte ringrazio tutto il forum
Ti conviene aprire una discussione specifica, avrai maggiore visibilità.
FrancoC. non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 aprile 12, 20:29   #34 (permalink)  Top
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Informazioni utili per chi inizia con il modellismo elettrico.

Conoscere:
Volt – Ampere – Watt – Ohm


Qualsiasi batteria si distingue per:
Tensione, corrente massima erogabile, capacità e resistenza interna.


La tensione si misura in Volt (V) e lo strumento per misurarla è il voltmetro. La misura la si può fare anche con un tester, impostando la portata voltometrica.

La scelta della tensione di una batteria, deve essere fatta tenendo conto del carico (motore, servi, RX ecc.). Qualora si dovesse impiegare potenze molto elevate, è meglio avere la tensione della batteria la più alta possibile. Infatti, a parità di potenza impiegata, più alta è la tensione, minore sarà la corrente richiesta.
La corrente più bassa in un qualsiasi circuito elettrico, introduce una minore perdita di tensione tra batteria e carico.


La corrente si misura in Ampere (A) e lo strumento per misurarla è l'amperometro.
Se la corrente è bassa, la si può misurare con un tester. Per le misure superiori ai 10 A, si usa la pinza amperometrica. Quest'ultima deve essere adatta a misurare corrente continua (DC) e non corrente alternata (AC).

La corrente, per arrivare al carico (es. motore), attraversa la resistenza interna della batteria, la resistenza dei conduttori e dei connettori. Le resistenze incontrate dalla corrente lungo il suo percorso producono un abbassamento della tensione ai morsetti del carico. In certi casi, questo abbassamento, può essere anche di qualche Volt.
E' da ricordare che una diminuzione di tensione al motore produce una sua minore potenza.


La capacità è data dai mAh (C = capacità) ed è la caratteristica che indica l'autonomia che può avere la batteria con un determinato carico. A parità di carico, maggiore è il valore di capacità, maggiore sarà l'autonomia di funzionamento.

La capacità di una batteria non si misura in modo diretto, ma si può calcolare durante la sua scarica con 2 strumenti, l'amperometro e il cronometro. Alcuni carica batterie possono svolgere questa funzione.
Il valore di capacità si calcola moltiplicando la corrente erogata in Ampere per le ore impiegate nella scarica ( C = A*h ).
Il “C” di scarica di una batteria indica la massima corrente erogabile durante il suo utilizzo, senza che la stessa venga danneggiata.

Esempio: Batteria da 2200 mAh 20C (20C = 20 volte il valore della sua capacità).

Questa batteria può erogare una corrente massima di :
2200 mA per 20C , cioè 2200*20 = 44000 mA che corrisponde a 44 A.

Durante la scarica di una batteria, per non danneggiarla, è meglio non richiedere una corrente che si avvicini troppo al suo valore massimo erogabile.

La capacità residua di una batteria (capacità che è ancora disponibile dopo il suo uso), non si può misurare direttamente con nessun strumento.
Il metodo usato per conoscere la carica residua è quello di scaricare la batteria con una corrente conosciuta e misurare il tempo fino alla tensione minima consentita dalla batteria stessa. Alcuni caricabatteria possono svolgere questa funzione.


La potenza si misura in Watt (W). Lo strumento che misura questa grandezza è il Wattmetro.
I Watt si ottengono moltiplicando la tensione di alimentazione per la corrente assorbita dal carico e questa è la sua formula:
W = V*I. (con I, si indica la corrente in Ampere).

La misura della potenza, la si può ottenere con l'uso contemporaneo di un voltmetro e di un amperometro. Dalla misura di questi due strumenti si ottiene la potenza istantanea erogata dalla batteria (o dal motore).


La resistenza interna di una batteria si misura in mOhm (millesimi di Ohm) e solitamente non è dichiarata nelle caratteristiche dell'accumulatore. Questo valore si può misurare con strumenti e metodi particolari. Alcuni caricabatterie possono svolgere questa funzione.

Tra due batterie, la migliore, è quella con la resistenza interna più bassa.
Quando una batteria alimenta un motore, la corrente che attraversa la resistenza interna della batteria provoca un abbassamento di tensione ai morsetti dello stesso motore. Il motore alimentato con minor tensione, sviluppa meno potenza.

Esempio di calcolo delle perdite di tensione e di potenza dovute alla resistenza interna di una batteria:

Tensione batteria 12 Volt.
Corrente assorbita dal motore 35 A
Resistenza interna della batteria 25 mOhm (0.025 Ohm)

Calcolo della caduta di tensione ai morsetti del motore (trascurando i conduttori di collegamento):

V= R*I V= 0,025*35 V= 0,875 Volt. Al motore arriva 12-0,875 = 11,12 Volt.

Questo calo di tensione al motore è causa di una perdita di potenza di:

P=V*I P=0,875*35 P=30,62 Watt.

Da questo esempio, risulta che la sola resistenza interna della batteria produce una perdita di potenza al motore di 30,62 Watt.


Naraj.
ho letto il post e complimenti per la profonda conoscenza . Naturalmente io non ne capisco e piu lo leggo più mi vengono i dubbi. Mi faresti degli esempi?. Ho una lipo a 6 celle da 22,2 V da 2800 mA. Sulla stessa cè anche scritto corrente continua di scarica 60 C ( 168A). Questa batteria la uso su un Gaui 425 plastic con regolatore Allign da 75A. Dopo 5 minuti di volo il regolatore e la batteria si scaldano in modo anormale tanto che a 7 minuti il regolatore stacca........ la batteria è quasi nuova. Poiche faccio overin e traslato quando eroga la batteria ? il regolatore non c'e la fa?.
e perche si scalda oltre misura e stacca?.

karinuno
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Vecchio 23 aprile 12, 22:02   #35 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da KARINUNO Visualizza messaggio
ho letto il post e complimenti per la profonda conoscenza . Naturalmente io non ne capisco e piu lo leggo più mi vengono i dubbi. Mi faresti degli esempi?. Ho una lipo a 6 celle da 22,2 V da 2800 mA. Sulla stessa cè anche scritto corrente continua di scarica 60 C ( 168A). Questa batteria la uso su un Gaui 425 plastic con regolatore Allign da 75A. Dopo 5 minuti di volo il regolatore e la batteria si scaldano in modo anormale tanto che a 7 minuti il regolatore stacca........ la batteria è quasi nuova. Poiche faccio overin e traslato quando eroga la batteria ? il regolatore non c'e la fa?.
e perche si scalda oltre misura e stacca?.

karinuno
Prima di tutto bisogna conoscere la corrente di assorbimento del motore. Per fare questo, bisogna avere sempre a disposizione una pinza amperometrica, oppure un amperometro.

Non conosco il tuo modello, ma ho l'impressione che il regolatore stacchi per batteria scarica e non per temperatura elevata.
Se è giusta la mia impressione, il tuo motore assorbe più di 20 Ampere (corrente media). Infatti con questo assorbimento, la tua batteria si scarica in meno di 10 minuti.

Poi, se batteria e regolatore scaldano tanto, questo può essere di un problema di assorbimento elevato o di scarsa ventilazione dei due elementi.

Naraj.
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Vecchio 24 aprile 12, 15:34   #36 (permalink)  Top
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L'avatar di bladebuster
 
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Qualsiasi batteria si distingue per:
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La tensione si misura in Volt (V) e lo strumento per misurarla è il voltmetro. La misura la si può fare anche con un tester, impostando la portata voltometrica.

La scelta della tensione di una batteria, deve essere fatta tenendo conto del carico (motore, servi, RX ecc.). Qualora si dovesse impiegare potenze molto elevate, è meglio avere la tensione della batteria la più alta possibile. Infatti, a parità di potenza impiegata, più alta è la tensione, minore sarà la corrente richiesta.
La corrente più bassa in un qualsiasi circuito elettrico, introduce una minore perdita di tensione tra batteria e carico.


La corrente si misura in Ampere (A) e lo strumento per misurarla è l'amperometro.
Se la corrente è bassa, la si può misurare con un tester. Per le misure superiori ai 10 A, si usa la pinza amperometrica. Quest'ultima deve essere adatta a misurare corrente continua (DC) e non corrente alternata (AC).

La corrente, per arrivare al carico (es. motore), attraversa la resistenza interna della batteria, la resistenza dei conduttori e dei connettori. Le resistenze incontrate dalla corrente lungo il suo percorso producono un abbassamento della tensione ai morsetti del carico. In certi casi, questo abbassamento, può essere anche di qualche Volt.
E' da ricordare che una diminuzione di tensione al motore produce una sua minore potenza.


La capacità è data dai mAh (C = capacità) ed è la caratteristica che indica l'autonomia che può avere la batteria con un determinato carico. A parità di carico, maggiore è il valore di capacità, maggiore sarà l'autonomia di funzionamento.

La capacità di una batteria non si misura in modo diretto, ma si può calcolare durante la sua scarica con 2 strumenti, l'amperometro e il cronometro. Alcuni carica batterie possono svolgere questa funzione.
Il valore di capacità si calcola moltiplicando la corrente erogata in Ampere per le ore impiegate nella scarica ( C = A*h ).
Il “C” di scarica di una batteria indica la massima corrente erogabile durante il suo utilizzo, senza che la stessa venga danneggiata.

Esempio: Batteria da 2200 mAh 20C (20C = 20 volte il valore della sua capacità).

Questa batteria può erogare una corrente massima di :
2200 mA per 20C , cioè 2200*20 = 44000 mA che corrisponde a 44 A.

Durante la scarica di una batteria, per non danneggiarla, è meglio non richiedere una corrente che si avvicini troppo al suo valore massimo erogabile.

La capacità residua di una batteria (capacità che è ancora disponibile dopo il suo uso), non si può misurare direttamente con nessun strumento.
Il metodo usato per conoscere la carica residua è quello di scaricare la batteria con una corrente conosciuta e misurare il tempo fino alla tensione minima consentita dalla batteria stessa. Alcuni caricabatteria possono svolgere questa funzione.


La potenza si misura in Watt (W). Lo strumento che misura questa grandezza è il Wattmetro.
I Watt si ottengono moltiplicando la tensione di alimentazione per la corrente assorbita dal carico e questa è la sua formula:
W = V*I. (con I, si indica la corrente in Ampere).

La misura della potenza, la si può ottenere con l'uso contemporaneo di un voltmetro e di un amperometro. Dalla misura di questi due strumenti si ottiene la potenza istantanea erogata dalla batteria (o dal motore).


La resistenza interna di una batteria si misura in mOhm (millesimi di Ohm) e solitamente non è dichiarata nelle caratteristiche dell'accumulatore. Questo valore si può misurare con strumenti e metodi particolari. Alcuni caricabatterie possono svolgere questa funzione.

Tra due batterie, la migliore, è quella con la resistenza interna più bassa.
Quando una batteria alimenta un motore, la corrente che attraversa la resistenza interna della batteria provoca un abbassamento di tensione ai morsetti dello stesso motore. Il motore alimentato con minor tensione, sviluppa meno potenza.

Esempio di calcolo delle perdite di tensione e di potenza dovute alla resistenza interna di una batteria:

Tensione batteria 12 Volt.
Corrente assorbita dal motore 35 A
Resistenza interna della batteria 25 mOhm (0.025 Ohm)

Calcolo della caduta di tensione ai morsetti del motore (trascurando i conduttori di collegamento):

V= R*I V= 0,025*35 V= 0,875 Volt. Al motore arriva 12-0,875 = 11,12 Volt.

Questo calo di tensione al motore è causa di una perdita di potenza di:

P=V*I P=0,875*35 P=30,62 Watt.

Da questo esempio, risulta che la sola resistenza interna della batteria produce una perdita di potenza al motore di 30,62 Watt.


Naraj.
Naraj, ti leggo ora, ma confermo il giudizio degli altri: chiaro e preciso.

E mi rivolgo a te per un paio di richieste che non sono riuscito a soddisfare decentemente da solo:
- curve di scarica Lipo: in giro ce ne sono alcune di Sanyo, ma sono datate e rrelative a celle di caratura diversa dalle ns (C=1, C=2 ): hai qualcosa di più recente/utile?

- curva carica / tensione: i CB riescono a capire dai parametri che vengono impostati e/o rilevati ai morsetti, quanta carica sia ancora presente nel pacco. Che relazione/formule anche approx usano? ho cercato letteratura o curve in merito ma nisba (non sono sicuro che si possa usare all'indietro la curva di scarica, a meno di non usare quella a 0 C?)

tanto per mandare a mente qualche numero e razionalizzare al campo che durata residua ci si può aspettare.

Spero di essere stato chiaro, altrimenti chiedi!
grazie in anticipo
__________________
bladebuster

Gaui X7, Oxy 5, Oxy 4 max, Oxy 4, Oxy3, Oxy 2
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Vecchio 24 aprile 12, 20:52   #37 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da bladebuster Visualizza messaggio
Naraj, ti leggo ora, ma confermo il giudizio degli altri: chiaro e preciso.

E mi rivolgo a te per un paio di richieste che non sono riuscito a soddisfare decentemente da solo:
- curve di scarica Lipo: in giro ce ne sono alcune di Sanyo, ma sono datate e rrelative a celle di caratura diversa dalle ns (C=1, C=2 ): hai qualcosa di più recente/utile?

- curva carica / tensione: i CB riescono a capire dai parametri che vengono impostati e/o rilevati ai morsetti, quanta carica sia ancora presente nel pacco. Che relazione/formule anche approx usano? ho cercato letteratura o curve in merito ma nisba (non sono sicuro che si possa usare all'indietro la curva di scarica, a meno di non usare quella a 0 C?)

tanto per mandare a mente qualche numero e razionalizzare al campo che durata residua ci si può aspettare.

Spero di essere stato chiaro, altrimenti chiedi!
grazie in anticipo
Ma di preciso, a cosa ti serve le curve di scarica delle Lipo?
In "casa" non ho curve di scarica aggiornate", personalmente uso solo quelle che si trovano in rete.

Durante la carica di una LiPo, tutti i CB controllano solo la tensione di fine carica, quest'ultima non deve superare i 4,2 Volt/cella. Gli stessi CB, non controllano la carica residua della batteria.
Un sistema, quasi sicuro, nel controllo della scarica di una batteria, è quello di calcolare il tempo di autonomia, tenendo conto della corrente assorbita dal carico e il tempo di uso.

Naraj.
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Vecchio 27 aprile 12, 14:35   #38 (permalink)  Top
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Ma di preciso, a cosa ti serve le curve di scarica delle Lipo?
In "casa" non ho curve di scarica aggiornate", personalmente uso solo quelle che si trovano in rete.

Durante la carica di una LiPo, tutti i CB controllano solo la tensione di fine carica, quest'ultima non deve superare i 4,2 Volt/cella. Gli stessi CB, non controllano la carica residua della batteria.
Un sistema, quasi sicuro, nel controllo della scarica di una batteria, è quello di calcolare il tempo di autonomia, tenendo conto della corrente assorbita dal carico e il tempo di uso.

Naraj.
Le curve di scarica mi servono principalmente per capire meglio quando tagliare il prelievo via ESC per salvare le lipo, e quando impostare il timer (facendo delle prove e affinando col logger) (il taglio avviene sotto carico, che tensione devo impostare per stare sicuro e non danneggiare la cella più bassa?)

quella di carica per capire, leggendo al campo la tensione media delle celle (a vuoto), quanto ho consumato... so bene che con 10 dollari posso comprarmi il checker di HK, ma non mi dispiaceva capirci un pò di più.
Grazie comunque
__________________
bladebuster

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Vecchio 15 maggio 12, 05:57   #39 (permalink)  Top
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Facciamo un esempio pratico:

Una cosa ..furba dovrebbe essere comprare una bella batteria da 100amp ( x auto..)
e poi si dovrebbe riuscire ad alimentare un buon caricatore da campo che se valido, con almeno 10volt, ti dà 300 w e quindi poter caricare anche a 5c una 6s.
Se non sbaglio i calcoli per una 2650 a 5c ci vogliono 290 w.

Per questo esempio ritengo basilare la qualità del caricabatterie che riesce a darti quella potenza con solo circa 10 volt.

La domanda è quante ricariche secondo voi riesco a fare ?

Una batteria da auto fino a quanti volt può scendere senza danneggiarsi ?

Che ne dite ?

ciao
Le lipo si caricano a corrente massima costante fino a quando raggiunggiungono la massima tensione e poi si caricano a tensione costante.
La tensione massima non è quella nominale ma quella di 4,2V
Quindi devi considerare 4,2 volt per 6 celle = 25,2 volt e poi moltiplicare per la corrente nominale del pacco di 2,65Amper per 5C = 333,9W
Questo è il caricabatterie che ti servirebbe.
Un 300W non basta.

Ultima modifica di m.rik : 15 maggio 12 alle ore 06:02
m.rik non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 settembre 13, 21:25   #40 (permalink)  Top
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Tensione, corrente massima erogabile, capacità e resistenza interna.


La tensione si misura in Volt (V) e lo strumento per misurarla è il voltmetro. La misura la si può fare anche con un tester, impostando la portata voltometrica.

La scelta della tensione di una batteria, deve essere fatta tenendo conto del carico (motore, servi, RX ecc.). Qualora si dovesse impiegare potenze molto elevate, è meglio avere la tensione della batteria la più alta possibile. Infatti, a parità di potenza impiegata, più alta è la tensione, minore sarà la corrente richiesta.
La corrente più bassa in un qualsiasi circuito elettrico, introduce una minore perdita di tensione tra batteria e carico.


La corrente si misura in Ampere (A) e lo strumento per misurarla è l'amperometro.
Se la corrente è bassa, la si può misurare con un tester. Per le misure superiori ai 10 A, si usa la pinza amperometrica. Quest'ultima deve essere adatta a misurare corrente continua (DC) e non corrente alternata (AC).

La corrente, per arrivare al carico (es. motore), attraversa la resistenza interna della batteria, la resistenza dei conduttori e dei connettori. Le resistenze incontrate dalla corrente lungo il suo percorso producono un abbassamento della tensione ai morsetti del carico. In certi casi, questo abbassamento, può essere anche di qualche Volt.
E' da ricordare che una diminuzione di tensione al motore produce una sua minore potenza.


La capacità è data dai mAh (C = capacità) ed è la caratteristica che indica l'autonomia che può avere la batteria con un determinato carico. A parità di carico, maggiore è il valore di capacità, maggiore sarà l'autonomia di funzionamento.

La capacità di una batteria non si misura in modo diretto, ma si può calcolare durante la sua scarica con 2 strumenti, l'amperometro e il cronometro. Alcuni carica batterie possono svolgere questa funzione.
Il valore di capacità si calcola moltiplicando la corrente erogata in Ampere per le ore impiegate nella scarica ( C = A*h ).
Il “C” di scarica di una batteria indica la massima corrente erogabile durante il suo utilizzo, senza che la stessa venga danneggiata.

Esempio: Batteria da 2200 mAh 20C (20C = 20 volte il valore della sua capacità).

Questa batteria può erogare una corrente massima di :
2200 mA per 20C , cioè 2200*20 = 44000 mA che corrisponde a 44 A.

Durante la scarica di una batteria, per non danneggiarla, è meglio non richiedere una corrente che si avvicini troppo al suo valore massimo erogabile.

La capacità residua di una batteria (capacità che è ancora disponibile dopo il suo uso), non si può misurare direttamente con nessun strumento.
Il metodo usato per conoscere la carica residua è quello di scaricare la batteria con una corrente conosciuta e misurare il tempo fino alla tensione minima consentita dalla batteria stessa. Alcuni caricabatteria possono svolgere questa funzione.


La potenza si misura in Watt (W). Lo strumento che misura questa grandezza è il Wattmetro.
I Watt si ottengono moltiplicando la tensione di alimentazione per la corrente assorbita dal carico e questa è la sua formula:
W = V*I. (con I, si indica la corrente in Ampere).

La misura della potenza, la si può ottenere con l'uso contemporaneo di un voltmetro e di un amperometro. Dalla misura di questi due strumenti si ottiene la potenza istantanea erogata dalla batteria (o dal motore).


La resistenza interna di una batteria si misura in mOhm (millesimi di Ohm) e solitamente non è dichiarata nelle caratteristiche dell'accumulatore. Questo valore si può misurare con strumenti e metodi particolari. Alcuni caricabatterie possono svolgere questa funzione.

Tra due batterie, la migliore, è quella con la resistenza interna più bassa.
Quando una batteria alimenta un motore, la corrente che attraversa la resistenza interna della batteria provoca un abbassamento di tensione ai morsetti dello stesso motore. Il motore alimentato con minor tensione, sviluppa meno potenza.

Esempio di calcolo delle perdite di tensione e di potenza dovute alla resistenza interna di una batteria:

Tensione batteria 12 Volt.
Corrente assorbita dal motore 35 A
Resistenza interna della batteria 25 mOhm (0.025 Ohm)

Calcolo della caduta di tensione ai morsetti del motore (trascurando i conduttori di collegamento):

V= R*I V= 0,025*35 V= 0,875 Volt. Al motore arriva 12-0,875 = 11,12 Volt.

Questo calo di tensione al motore è causa di una perdita di potenza di:

P=V*I P=0,875*35 P=30,62 Watt.

Da questo esempio, risulta che la sola resistenza interna della batteria produce una perdita di potenza al motore di 30,62 Watt.


Naraj.
scusa naraj ma non ho capito bene la corrente, la tensione e la potenza mi sto ingarbugliando perchè sembrano tutte cose uguali
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