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| User | faccio un'altra deriva?
Stasera ho smontato la mia barca Acc120 e già che ero lì ho preso pesi e misure...facendo ciò mi son accorto d'esser con un peso di bulbo e deriva molto basso, di conseguenza tutta la barca è molto leggera e sottopeso (è più in forma di me Il problema che mi pongo è: rifaccio un'altra deriva col bulbo più pesante? Configurata così e con armo (direi tipo A) vicino ai 10 nodi fatico e tenerla e oltre diventa critica oltre che sembra andare meno rispetto a quando il vento è più debole (parla di bolina mentre di poppa ingavona facilmente, sopprattutto appena si passa dal lato di bolina a quello di poppa....un po' è anche colpa mia ) .Per assurdo la barca mi sembra più equilibrata quando ha su l'armo da IOM (fiocco più o meno simile ma randa molto più piccola). In conclusione se faccio una nuova deriva con bulbo più pesante ottengo benefici tangibili o tanto vale continuare ad usarla così e cambiar vele a seconda del vento? Io vorrei poter usare di più e meglio il suo armo A Dimenticavo: deriva+bulbo = 2624gr Grazie. |
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| Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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![]() e come facciamo a saperlo? Non so se l'hai mai postato qui, ma dalle foto del tuo avatar mi pare di vedere una ac120... ma con che scafo, che volumi, che galleggiamenti? Sei partito da un disegno noto per farla, quale?? Te la sei fatta da zero, disegno compreso? Si può vedere qualcosa? Mi dici che fai fatica a tenerla di bolina sopra i 10 nodi e che con un armo IOM va meglio: posso dedurre 2 cose diverse che possono essere entrambe giuste oppure una giusta e l'altra sbagliata. Suppongo che per "tenerla" tu consideri il fatto che la barca parta in straorza e tu debba tenerla alla poggia con il timone. Ipotesi 1: se con l'albero nella stessa posizione ma con randa IOM, quindi più piccola va meglio può essere che con quell'armo il centro velico vada avanti e quindi avanzando il centraggio, migliori la neutralità al timone Ipotesi 2: con l'armo IOM il centro velico è più basso, la barca sbanda meno e quindi è meno orziera a causa del minor sbandamento e il timone più efficace, quindi il vantaggio viene dalla minor superficie velica e dal CV più basso che fanno sbandare meno la barca. Nel caso dell'ipotesi 1 mettere un bulbo più pesante può dare un piccolo giovamento ma non radicale, nel caso dell'ipotesi 2 il vantaggio sarà tangibile. Ma non son tutte rose... se la barca tende già ora a ingavonare facilmente, mettendo un bulbo più pesante la spinta residua di galleggiamento diminuirà e quindi la barca ingavonerà peggio di prima ![]() Quindi prima di pensare ad appesantirla bisognerebbe vedere con che assetto e bordo libero galleggia adesso. Se ha abbastanza bordo libero si potrebbe pensare di appesantirlo e nel contempo arretrare un po' il bulbo, cosa che le dovrebbe permettere di ingavonare dopo. Da quel che mi scrivi ci sono buone possibilità che le 2 ipotesi siano entrambe valide, quindi probabilmente hai una barca troppo orziera e sovraivelata perchè una barca che va fuori controllo e ingavona, di solito è prima di tutto fuori centraggio e forse fuori assetto ottimale. La tendenza all'orza si può ridurre in vari modi già con la regolazione delle vele, ma bisogna vedere quanto è marcata: hai provato a lavorare sulle regolazioni delle vele e come? Sai dirmi dove cade in statica il centro velico rispetto al centro di deriva? Hai qualche foto in navigazione e a barca "ferma" ? Capire cose del genere a distanza non è facile, ma senza altri elementi, più di quel che ti ho scritto non saprei che dire. Ciao P.s. se vai a Milano con la barca a luglio ti posso mandare da qualcuno di fiducia che con un'occhiata e 2 bordi in acqua dovrebbe poterti dare più indicazioni precise di un romanzo scritto qui Le regate servono anche a quello ![]() Ri ciao
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| User |
ciao, grazie della risposta. Lo scafo è Ac 120 tratto dal progetto Alinghi di RenatoChiesa, però nel costruirlo avevo aumentato leggermente le dimensioni di prua onde evitare eccessive ingavonate. La deriva con bulbo è lunga 40cm...corda in alto 95mm e 75nella parte più bassa (lo so non è uguale al progetto). Direi che la barca è cmq ben controllabile e centrata coi venti giusti, di bolina non tocco quasi mai il timone. La mia domanda era più riferita al al fatto che con l'armo A secondo me si piega troppo perdendo i vantaggi della vela maggiore. Per ipotesi con vento di 8 nodi và più forte ed è più controllabile con un armo da 50dm che con quello da 75 e quindi volevo saper se la causa era l'eccessivo sbandamento e se con una nuova deriva avrei risolto. Domenica scorsa in acqua con un'amico siam arrivati due volte all'incrocio, lui era in anticipo e quindi volevo orzare per passargli dietro...bè non ci son riuscito la barca non sentiva il timone e quindi son stato costretto a poggiare per non prenderlo. Di sicuro la miglior cosa è navigare con gente più esperta così da capir anche se la colpa è del modello, di una mal regolazione o di ME Qui un video delle prime uscite con la barca in questione (si parla di qualche anno fa)...ha l'armo da IOM con cui mi trovo benissimo Vela RC Alassio Luna Rossa (vele - YouTube |
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| Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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Se la barca aveva un comportamento neutro con quella regolazione di vele e quell'armo, di sicuro con l'armo tipo IACC con randa a penna larga e centro velico più arretrato messo nella stessa posizione è completamente fuori centratura. Già nel video hai la randa molto, anzi troppo, twistata cioè svergolata. Poi hai l'inferitura del fiocco scarsa di tensione che fa troppa catenaria. Potrebbe essere un problema di preflessione dell'albero (scarsa) se è di alluminio o di spingialbero assente o poco efficace. In ogni caso mi pare tu abbia una regolazione di vele che renderebbe leggermente poggera una barca centrata correttamente, cioè con il giusto "avanzo". In quello che scrivi ho evidenziato in neretto quello che suppongo sia un errore: Citazione:
Se non ci sei riuscito a poggiare è perchè la barca non è equilibrata e per tenere la traiettoria il timone è già al limite di stallare... come poggi un po' di più stalla e diventa solo un freno... e la barca non cambia traiettoria. Se è così, alle andature portanti, dovendo viaggiare con il timone alla poggia per tenere la traiettoria sotto raffica, come la barca si inclina, il timone deflesso alla poggia spinge sotto la prua e si spiega anche la marcata tendenza ad ingavonare. Tutto ciò e spiegabile se mi dici che hai usato il progetto originario del primo alinghi di Chiesa che, a disegno, a meno che ricordi male aveva il centro velico che cadeva dalle parti del centro di deriva: quindi, occhio e croce, l'albero era in posizione errata, cioè troppo arretrato, di almeno 3-5 cm. Tutte le modifiche successive sono state fatte portando il centro velico avanti di circa quell'entità. Quindi, peso del bulbo a parte, la barca ha probabilmente una centratura errata. Aumentando il peso del bulbo le cose migliorano perchè sbandando meno è automaticamente meno orziera, ma il problema non si annullerà a meno di spostare avanti l'albero o rifare le vele (randa più piccola e fiocco più grande) portando avanti di almeno 3 cm il centro velico. Questo in breve in base alle impressioni tratte dal video, da quanto mi hai scritto e dalle mie ipotesi... certezze, comunque, poche Per essere un po' più sicuro della mia risposta dovrei provarla dopo averla regolata in maniera standard e vedere come si comporta con quella regolazione. Ciao
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| User | Citazione:
e avevo sistemato l'albero indietro nella posizione centrale...oggi son ritornato a Loano e ho riportato l'albero nella posizione più avanzata e la cosa ha migliorato...ora per il prossimo week end sistemo la barca in modo da poter avanzare ancora l'albero e riprovo.Se poi non và ancora bene magari sento Luca e vedo se può farmi una randa nuova più piccola che mi permetterebbe di girare anche con più range di vento. PS: mi riferisco sempre alle vele grandi e non quelle del video. Grazie. | |
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| Moderatore Data registr.: 18-05-2006 Residenza: Torino
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![]() Per ridurre al minimo l'effetto orziero potesti provare le seguenti regolazioni. 1) albero pochissimo agolettato, quasi verticale in statica 2) Spingialbero puntato al minimo in modo da lasciar flettere un po' l'albero, ma da poter dare un po' di tensione sullo strallo precaricando un po' il paterazzo. 3) base fiocco un po' grassa 4) twist del fiocco un po' meno marcato rispetto a quello della randa 5) base randa quasi piatta 6) vang un po' rilasciato in modo da permetterle di twistare 6) canale randa fiocco un po' chiuso. Non e` sicuramente la regolazione ottimale, ma dovrebbe migliorare il bilanciamento e la "conducibilita`" della barca. ciao p.s. secondo me la randa potresti ridurtela un po' tu tirando via un po' in balumina su tutta l'altezza e poi farti fare un fiocco piu` grande. Fai conto di dover tirare dare piu` "avanzo" tra tutto, cioe` posizione albero e centro delle vele, di circa 3-4 cm. Ciao
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![]() Ci avevo pensato ma non sapevo se era fattibile ridurmi da me la randa...di quanto potrei "tagliarla"? parto da circa 3cm alla base per poi piano piano andare a "morire" su tutta la balumina?...in questo modo rifarei solo l'occhiello per l'attacco al boma (ho tutto il materiale) e salvo tutto il resto (adesivi, tempo ecc)...in pratica poca spesa e tanta resa Tu dici di ridurre il canale tra Randa e Fiocco...io dovrei riuscire a spostare l'albero 1cm più avanti e se sposto di più Cm il fiocco a prua?...direi di spostarmi piano piano così vedo le varie evoluzioni ![]() L'armo se non sbaglio è questo (allego foto) | |
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ridurre il canale randa fiocco vuol normalmente dire ridurre l'angolo di apertura del boma del fiocco rispetto a quello della randa, non avvicinarlo all'albero: dovrebbe gia` essere sempre alla distanza minima. Partendo dal presupposto che le 2 vele si trovino alla distanza minima "giusta", se tiri avanti l'albero e` bene muovere tutto avanti, anche il punto di attacco del boma fiocco in coperta. Per il tuo piano velico, senza le misure degli altri ferzi della randa, difficilmente ti potrei dire qualcosa di preciso riguardo quanto e se tagliare Nei prossimi giorni saro` via, quindi se vuoi hai tempo di prendere le varie misure
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