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Vecchio 16 marzo 10, 17:15   #1 (permalink)  Top
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Tubo di Pitot fatto in casa

Salve a tutti.
Forse nessuno si ricorderà di me, perché è da tre anni che non mi collego e non sono neanche stato molto attivo quando c'ero.
L'ultima volta che sono stato qui proposi un razzo a idrogeno artigianale nella sezione razzimodellismo, ma mi venne chiuso il topic perché considerato pericoloso...

Oggi sono qui perché voglio proporre un articolo che ho scritto, che credo potrebbe interessare a qualcuno. L'articolo descrive un tubo di Pitot fatto in casa da me qualche giorno fa, e ne spiega il funzionamento e come costruirne uno particolarmente semplice.
L'articolo è reperibile a questo link:
» Un rudimentale tubo di Pitot Wirgilio

Non so se ho scelto la sezione giusta, ma spero vi possa interessare
ale152 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 10, 20:18   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di ravenlinux2000
 
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curioso.non sapevo come funzionasse.grazie
adesso devo trovare il modo di applicarlo ai miei alianti,installare una microcamera puntata sul righello che trasmetta a terra le immagini,scrivere un software che calcoli in automatico la velocità ed è fatta.semplicissimo
scherzavo..
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ravenlinux2000 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 10, 22:11   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di giocavik
 
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...comunque quella tipologia di razzo e' abbastanza scema e scarsa di altezza\potenza, e non capisco tutta l'apprensione al riguardo...
..per il pitometro ci voleva un manometro differenziale, un briciolo di lavoro in piu' (..per collegarlo..), ma il problema resta la taratura. Pero' l'iniziativa e' lodevole
(...chissa' che qcuno in collaborazione con qche elettronicaro..prima o poi non ne cacci qche progetto interessante di anemometro......)
giocavik non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 10, 22:23   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di the_dreamer
 
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Messaggi: 753
Ciao!

al di la del tubo di pitot, posso chiederti com'è ingegneria aerospaziale? sembra cazzuta, come mai hai optato per quella facoltà?
the_dreamer non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 10, 23:03   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di marc87
 
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Originalmente inviato da ale152 Visualizza messaggio
Salve a tutti.
Forse nessuno si ricorderà di me, perché è da tre anni che non mi collego e non sono neanche stato molto attivo quando c'ero.
L'ultima volta che sono stato qui proposi un razzo a idrogeno artigianale nella sezione razzimodellismo, ma mi venne chiuso il topic perché considerato pericoloso...

Oggi sono qui perché voglio proporre un articolo che ho scritto, che credo potrebbe interessare a qualcuno. L'articolo descrive un tubo di Pitot fatto in casa da me qualche giorno fa, e ne spiega il funzionamento e come costruirne uno particolarmente semplice.
L'articolo è reperibile a questo link:
» Un rudimentale tubo di Pitot Wirgilio

Non so se ho scelto la sezione giusta, ma spero vi possa interessare
il funzionamento è "elementare"....anche un bambino bendato capisce mettendo la mano fuori dal finestrino che la mano è in un flusso in velocità (o in quel caso che la sua mano è in velocità rispetto l'aria) mentre tirandola dentro capisce che l'aria dentro la macchina è "ferma"!
molto più complicato è misurare e ottenere la misura massima ; un semplice "piezometro" (il tubo a U) su di un modello ha scarsissima efficacia...molto più apprezzabile in una galleria del vento!

ogni ingegneria della 1° facoltà (aerospaziale elettrica meccanica energetica ecc) sono impestate da morire!
un po più semplici quelle di 2° 3° e 4°(es gestionale)...ma in nessuna c'è da ridere!
marc87 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 marzo 10, 23:52   #6 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da giocavik Visualizza messaggio
...comunque quella tipologia di razzo e' abbastanza scema e scarsa di altezza\potenza, e non capisco tutta l'apprensione al riguardo...
Effettivamente era più un progetto di chimica che di razzimodellismo...
Citazione:
Originalmente inviato da giocavik Visualizza messaggio
..per il pitometro ci voleva un manometro differenziale, un briciolo di lavoro in piu' (..per collegarlo..), ma il problema resta la taratura. Pero' l'iniziativa e' lodevole
L'ho precisato alla fine dell'articolo. Avrei dovuto misurare la pressione statica e sottrarla a quella misurata dal tubo, ma tubo e manometro sono nelle stesse condizioni di pressione, nel mio esperimento.

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Originalmente inviato da the_dreamer Visualizza messaggio
Ciao!

al di la del tubo di pitot, posso chiederti com'è ingegneria aerospaziale? sembra cazzuta, come mai hai optato per quella facoltà?
Ingegneria aerospaziale è meravigliosa
Certo, è molto difficile, ma quando studi una cosa con passione, lo fai volentieri. Io l'ho scelta perché sono sempre stato appassionato per "il volo" in generale, a partire dagli aerei di carta!

Citazione:
Originalmente inviato da marc87 Visualizza messaggio
il funzionamento è "elementare"....anche un bambino bendato capisce mettendo la mano fuori dal finestrino che la mano è in un flusso in velocità (o in quel caso che la sua mano è in velocità rispetto l'aria) mentre tirandola dentro capisce che l'aria dentro la macchina è "ferma"!
molto più complicato è misurare e ottenere la misura massima ; un semplice "piezometro" (il tubo a U) su di un modello ha scarsissima efficacia...molto più apprezzabile in una galleria del vento!
Sì, lo so, ma questo esperimento è solo l'inizio di ciò che ho intenzione di fare. Appena ho un po' di tempo vorrei costruire un profilo alare in cartapesta e misurare la pressione in diversi punti del dorso e del ventre (tramite diversi tubicini di pitot), per avere una verifica qualitativa dell'andamento della pressione su un profilo.


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Originalmente inviato da marc87 Visualizza messaggio
ogni ingegneria della 1° facoltà (aerospaziale elettrica meccanica energetica ecc) sono impestate da morire!
un po più semplici quelle di 2° 3° e 4°(es gestionale)...ma in nessuna c'è da ridere!
Che intendi per "prima facoltà" e per "impestate"?
ale152 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 marzo 10, 00:00   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di frank
 
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Originalmente inviato da ale152 Visualizza messaggio
Sì, lo so, ma questo esperimento è solo l'inizio di ciò che ho intenzione di fare. Appena ho un po' di tempo vorrei costruire un profilo alare in cartapesta e misurare la pressione in diversi punti del dorso e del ventre (tramite diversi tubicini di pitot), per avere una verifica qualitativa dell'andamento della pressione su un profilo.
Ti consiglio un sensore di pressione differenziale elettronico: costa poco, ti dà un segnale analogico proporzionale alla differenza di pressione, di cui "a valle" fai quello che vuoi (dalla semplice lettura su un multimetro fino alla conversione A/D per registrarlo in un logger).
__________________
The number you dialed is imaginary. Please rotate your phone 90 degrees and redial.
frank non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 marzo 10, 09:38   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di marc87
 
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Originalmente inviato da frank Visualizza messaggio
Ti consiglio un sensore di pressione differenziale elettronico: costa poco, ti dà un segnale analogico proporzionale alla differenza di pressione, di cui "a valle" fai quello che vuoi (dalla semplice lettura su un multimetro fino alla conversione A/D per registrarlo in un logger).
ciao frank...dove si potrebbe trovare una sensore differenziale...rimane comunque il problema di mettere in memoria l'andamento della pressione dinamica durante il volo..e poi di conseguenza calcolare la velocità durante le varie fasi di volo! mi daresti comunque qualche link che già conosci?

x ale152:
impestate significa che c'è tanta roba..un 50% è molto difficile pure da capire ma la "difficoltà" è ben strutturata e progressiva...e standoci dietro bene viene come dire "naturale" ogni ragionamento difficile!
il restante 50% sono materie relativamente semplici ma che prendono tempo e vanno comunque seguite.
purtroppo il tempo che rubane alle prime è fondamentale e prezioso....ed in tale modo le prime risultano ancora più pesanti di quello ch potrebbero essere prese da sole!
un altro forte handicap è il fatto di avere delle sessioni di esame che non permettono di sgarrare e strutturate (come date) da cani: es un esame pesante il lunedì...un altro pesante il martedì e a volte uno leggero il martedì pomeriggio......se non sei più che portato e con buona preparazione di base viene fuori ad ogni esame un bel minestrone......

sei vai sul sito del politecnico vedrai la classificazione....1° facoltà sarebbero poi gli indirizzi "antichi" (aerospaziale..che era pochi anni fa aeronautica...meccanica ,elettrica, edile)
spero di non dir cavolate perchè non sono il mio indirizzo ma per dire ambientale sono 2° fac....gestionale 4° forse in 3° cade giurisprudenza....comunque se cerchi sul web troverai tutta la classificazione!
marc87 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 marzo 10, 09:43   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di frank
 
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Originalmente inviato da marc87 Visualizza messaggio
ciao frank...dove si potrebbe trovare una sensore differenziale...rimane comunque il problema di mettere in memoria l'andamento della pressione dinamica durante il volo..e poi di conseguenza calcolare la velocità durante le varie fasi di volo! mi daresti comunque qualche link che già conosci?
Ci sono due strade:
- se vuoi fare tu (quindi ti costruisci il tubo, compri il sensore, progetti e realizzi l'elettronica di condizionamento del segnale, di campionamento e di registrazione) puoi partire da un sensore come il Freescale MPXM2010, e magari da una piattaforma hardware come l'Arduino. Si acquista tutto online;
- ci sono poi soluzioni già pronte (logger e sensori) come quelle di Stefan Merz o della Eagle Tree.
__________________
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frank non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 marzo 10, 14:48   #10 (permalink)  Top
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L'avatar di cl004
 
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Residenza: Firenze
Messaggi: 484
Invia un messaggio via MSN a cl004
Se ne parlò tempo fa qua sul forum, e se ne realizzò pure qualche modello.

http://www.baronerosso.it/forum/circ...-sensor-2.html
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cl004 non è collegato   Rispondi citando
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