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Vecchio 05 luglio 11, 13:32   #21 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mrk89 Visualizza messaggio
Naraj ti sbagli... nel caso dei sistemi DCC non funziona così...

Il DCC funziona con dei treni di impulsi ( onda quadra al 50% di duty cicle ) inviati alle locomotive ( ma anche scambi-semafori-passaggi a livello ecc. ) tramite i binari.
La tensione presa ai capi di due binari ( ammettendo che sia di 20V la tensione di alimentazione ) sarà per mezzo periodo dell'onda quadra +20V e per l'altro mezzo periodo -20V.

Il segnale viene trasmesso secondo questa codifica:
( onda quadra ha un periodo che dura T ) = 1 logico
( onda quadra ha un periodo che dura 2T ) = 0 logico


In questa maniera alla loco arriva un treno di impulsi a valore medio costante.
La loco ha un ponte a diodi per crearsi la DC, e con questa pilotare la locomotiva in relazione al segnale letto in ingresso ( prima del ponte a diodi ).
Se il nostro amico misurasse la tensione con un voltmetro in DC leggerebbe sul display il valore 0V.

Spiegazioni migliori sono qui: DCCWorld 2.0 - Sistemi digitali per il modellismo ferroviario [documenti/digitale_da_zero_1.html]
Grazie per il link

Se leggete bene, c'è scritto chiaramente che l'alimentazione è in DC invertita ciclicamente e i cicli variano perché sono questi a portare le informazioni che il decoder interpreterà, secondo lo schemino che MRK89 ha gentilmente fornito.
Quindi non è una vera e propria corrente alternata, che solitamente è caratterizzata da un frequenza più o meno fissa (i 220 V 50 htz delle nostre case oppure i 118 volts 400 htz degli aerei per esempio).
Il fatto che l'alimentazione in DC si inverte ciclicamente, inganna il multimetro, che non riesce a misurarla se non settato in AC.
Il decoder da quanto ho capito, non ha nessun ponte raddrizzatore interno, ma un circuito di decodifica che interpreta il segnale proveniente dall'alimentazione e pilota il motore semplicemente isolando la "semionda" che non serve in quel momento.
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Max


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Ultima modifica di max_c26acro : 05 luglio 11 alle ore 13:41
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Vecchio 05 luglio 11, 14:22   #22 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Naraj Visualizza messaggio
....... non mi sembrava di aver fatto degli errori.
Forse è il caso di rileggere il mio testo precedente.

Ciao da Naraj.
Infatti secondo me non hai fatto nessun errore...e nemmeno io mi sono rincoglionito come credevo...
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Max


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Vecchio 05 luglio 11, 14:26   #23 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da max_c26acro Visualizza messaggio
....Il decoder da quanto ho capito, non ha nessun ponte raddrizzatore interno, ma un circuito di decodifica che interpreta il segnale proveniente dall'alimentazione e pilota il motore semplicemente isolando la "semionda" che non serve in quel momento.
Si, ho riletto meglio ora!!
E' che siccome tempo fa progettai io un sistema di controllo DCC, lo progettai con ponte a diodi e full bridge per pilotare il motore ricordavo male.
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Il filo attaccato all'antenna non mente mai....Troppo vento, si torna a casa....
I miei circuiti elettronici autocostruiti: Postbruciatore per ventole intubate ; Circuito luci per aeromodello-elimodello ; Rallenta servo con protezione da corto circuito
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Vecchio 05 luglio 11, 14:39   #24 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Mrk89 Visualizza messaggio
Si, ho riletto meglio ora!!
E' che siccome tempo fa progettai io un sistema di controllo DCC, lo progettai con ponte a diodi e full bridge per pilotare il motore ricordavo male.
Grande!
Io non ho le tue capacità, all'epoca mi accontentai del semplice roco lokmaus 2 poco costoso e con appena 99 indirizzi oltre che, aveva le cvv non leggibili, ma che con poche modifiche permetteva di mettere tante centrali in parallelo e rendere il plastico diviso in zone, ognuna con la sua alimentazione, ma che rispondeva perfettamente ai comandi del palmare master e di tanti slave quanti ne volevo: anche sei contemporaneamente.
Una semplice lampadina da 12v 21w, quella a bulbo delle auto, montata in serie con l'alimentazione di ciascuna centralina, impediva il blocco per cortocircuiti causati da eventuali deragliamenti e si accendeva segnalando il settore con eventuali problemi.
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Max


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Vecchio 05 luglio 11, 15:39   #25 (permalink)  Top
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Ma... Non sono un esperto di locomotive, però sono un elettronico....
I tester di casa sono costruiti per misurare la alternata a 50-60 hertz....
Non penso che la frequenza del sistema sia a 50 hertz...
Quindi ovvio che le letture non siamo affidabili....
In questo caso l' unico sistema affidabile di misura e un oscilloscopio.... Oppure uno strumento fatto apposta!!!

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Vecchio 05 luglio 11, 16:33   #26 (permalink)  Top
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Se proprio vuoi misurare la tensione massima del tuo sistema monta questo circuito e la puoi misurare con un voltmetro DC.

Immagini allegate
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Vecchio 05 luglio 11, 16:37   #27 (permalink)  Top
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Ho in uso il sistema Marklin Motorola, per cui la mia alimentazione è comunque in corrente alternata, ed avendo la fase sulla terza rotaia centrale ed il neutro su entrambe le rotaie sono già agevolato rispetto al DCC per ciò che concerne sia i cappi di ritorno che le Y poichè non ho bisogno di nessun accessorio che cambi la polarizzazione sulla rotaia e, sinceramente ho una sola alimentazione (alternata) per qualsiasi decoder di servizio (semafori, scambi ed accessori elettrici) loco comprese, eccetto la corrente che arriva al motore delle medesime che è in C.C. ossia è il decoder stesso che i occupa della trasformazione e non ho altra difficoltà che inserire il pattino e cambiare il cablaggio del cavo positivo e negativo, per avere una conversione in AC di qualsiasi loco nata per C.C. senza nemmeno sostituire gli assali......
La mia voleva solamente essere una supposizione, poiche nell'alternata hai voglia ad onde quadre!, alimentazione e segnale digitale, premesso ciò, il vero pericolo del digitale è quello di bruciare il decoder per un corto prolungato e non tanto il motore della loco stessa....forse nel DCC può essere più frequente, ma nel Motorola è molto raro.
Comunque è un bene che ci siano discussioni come questa, non si è mai finito di imparare e questo non può che far bene sia all'hobby che al proprio bagaglio culturale!!!
Ciao, Carlo
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Vecchio 05 luglio 11, 18:08   #28 (permalink)  Top
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Ho in uso il sistema Marklin Motorola, per cui la mia alimentazione è comunque in corrente alternata, ed avendo la fase sulla terza rotaia centrale ed il neutro su entrambe le rotaie sono già agevolato rispetto al DCC per ciò che concerne sia i cappi di ritorno che le Y poichè non ho bisogno di nessun accessorio che cambi la polarizzazione sulla rotaia e, sinceramente ho una sola alimentazione (alternata) per qualsiasi decoder di servizio (semafori, scambi ed accessori elettrici) loco comprese, eccetto la corrente che arriva al motore delle medesime che è in C.C. ossia è il decoder stesso che i occupa della trasformazione e non ho altra difficoltà che inserire il pattino e cambiare il cablaggio del cavo positivo e negativo, per avere una conversione in AC di qualsiasi loco nata per C.C. senza nemmeno sostituire gli assali......
La mia voleva solamente essere una supposizione, poiche nell'alternata hai voglia ad onde quadre!, alimentazione e segnale digitale, premesso ciò, il vero pericolo del digitale è quello di bruciare il decoder per un corto prolungato e non tanto il motore della loco stessa....forse nel DCC può essere più frequente, ma nel Motorola è molto raro.
Tecnicamente, per quel poco che ho potuto vedere, il sistema marklin è superiore al dcc, oltre che per la semplicità di gestione anche per la potenza erogata dai motori delle loco, nettamente superiore e con assorbimenti inferiori.
Infatti da questo punto di vista stavo per sceglierlo, dovendo all'epoca acquistare anche il parco rotabili.
Quello che mi piace molto poco è proprio il "terzo binario", esteticamente inguardabile in plastici o diorami che ricercano il realismo "a tutti i costi" (imho) e per questo motivo scelsi il dcc.


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Comunque è un bene che ci siano discussioni come questa, non si è mai finito di imparare e questo non può che far bene sia all'hobby che al proprio bagaglio culturale!!!
Ciao, Carlo
Certamente!! Senza uno scambio di opinioni costruttive sarebbe inutile scrivere sul forum!!

Ciao Max

Ps: mi state facendo venire voglia di rimettere mano a binari e rotabili, però una mano col mio progettino mica me la date: Mascalzoni...
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Max


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Vecchio 05 luglio 11, 18:48   #29 (permalink)  Top
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Hai ragione sul realismo dei binari Max...il tipo K è quello che ha maggior realismo ed affiancato a quello C sono passabili rispetto al vecchio, ma pur sempre robusto e poco fedele al vero, tipo M.
Per i consigli sul tuo impianto, io ci vado con i piedi di piombo, ma visto che nessuno di più qualificato di me ti risponde, ti dirò le mie impressioni sul thread apposito, cercando di esserti il più utile possibile!
Ciao, Carlo
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Vecchio 05 luglio 11, 21:40   #30 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da uncino78 Visualizza messaggio
Ti quoto perfettamente e ringrazio per la chiarezza e competenza stavo andando in tilt
poiche' la 10761 era alimentata in alternata ed usciva tale ma la 10764 è alimentata dal 10765 che eroga corrente continua(mi sembra) ma esce alternata dalla centralina a circa 21 volts
è giusto?
Certo che è giusto, deve essere così!

La 10764 può essere alimentata sia in continua, con l' alimentatore switching che possiedi tu, che in alternata, con il trasformatore 10725 come il mio.
Puoi vedere le due configurazioni a questo link Capotrenomodels – plastici ferroviari, trenini elettrici, modellismo ferroviario..

Evidentemente all' ingresso della centralina vi è posto un ponte a diodi che consente entrambe le modalità di alimentazione. In ogni caso la tensione deve essere radrizzata (continua) prima di giungere allo stadio di codifica (full H bridge) che pilota i treni e tutti gli accessori, cioè prima di subire il processo che la rende alternata allo scopo di poter incorpore allo stesso tempo le informazioni necessarie al controllo dei meccanismi (alimentazione + informazioni).
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