12 maggio 10, 17:18 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-11-2009
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| Gestione eliche e candele
Salve a tutti gli amici modellisti, avrei bisogno di un paio di consigli dai più esperti sull'uso di eliche e candele non più nuove. 1) Con il passare degli anni ho messo da parte un certo numero di candele usate ma ancora in buono/ottimo stato. E' successo ogni qual volta che compravo o scambiavo un motore usato: subito una nuova candela di gradazione appropriata e la vecchia (se non logora) in una scatoletta. Ora mi trovo con circa una cinquantina di candele di varie marche più o meno intonse di cui però non conosco la gradazione. La mia domanda è: esiste un modo sufficentemente affidabile per riconoscere sommariamente la gradazione di una candela? Premesso che non ho la possibilità di misurare il diametro del filamento, mi rimangono l'osservazione visiva (dimensione della spirale, luminosità emessa) e l'amperometro integrato nel pannello da campo. 2) E' noto che le eliche di materiale sintetico perdono gradatamente piccole percentuali d'acqua e quindi elasticità, rimanendo per lunghi periodi in ambiente secco. Sul foglio allegato alle eliche Graupner si consiglia, a questo proposito, di immergerle in acqua per un paio di giorni o per breve periodo nell'acqua bollente. Io fin'ora ho sempre optato per il primo metodo e ho notato come effettivamente, dopo questo trattamento, le eliche (anche di altre marche) "suonino" diversamente. Domande: è veramente necessario questo trattamento? Riguarda solo un problema di elasticità (facilità di rottura sotto sollecitazioni anomale) o può subentrare anche un problema di fragilità strutturale generale? Vale per tutte le eliche o solo per quelle più "plasticose" come appunto le Graupner? Grazie a tutti per l'attenzione - Saluti. |
12 maggio 10, 18:44 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-04-2009 Residenza: Gallarate
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| Candele e basta
ing Grippaudo, queste domande da te non me le aspettavo !! Per le eliche bo ! Per le candele a spanne devi guardare il foro nel corpo di metallo, piu e' grosso, piu e calda. Per il filamento piu il filo e grosso e ha piu spire piu e calda. Confronta con una candela di gradazione nota e fai un paragone. Empiricamente ti puoi rendere conto se e' adatta a quel motore mettendolo in moto, facendolo girare al minimo e levando dopo pochissimi secondi l' alimentazione, se si spegne e' troppo fredda, se invece dai tutto gas e il motore si ferma e il filamento brucia e' troppo calda. ELEMENTARE WATSON. Scherzando naturalmente. 73 de IK2DUR Alvise. |
13 maggio 10, 08:31 | #3 (permalink) Top |
UserPlus |
Concordo con il misurarne l'assorbimento e con il verificare il diametro del foro che contiene la spirale, ma a mio parere più il foro è grande e la spirale è ampia, ravvicina e di filamento fine più la ritengo adatta a motori di piccola cilindrata quindi calda (circa 1,5 Ah). Una candela fredda adatta a motori di grossa cilindrata o con alte % di nito o alti RPM, credo abbia il foro piccolo, filo grosso e spire a diametro strette (circa 4Ah). Bollire per qualche minuto e lasciar raffreddare in acqua le plastiche stampate, anche se "caricate", gli conferisce più elasticita, quindi meno fragilità in caso di colpi violenti .
__________________ Esperienza : una parola usata per dare un nome ai propri sbagli http://maguguglielmo.jimdo.com il motore nei particolari |
13 maggio 10, 12:21 | #4 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-04-2009 Residenza: Gallarate
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| candele e eliche
Magu, mi pare che abbiamo detto la stessa cosa, l' unica differenza e' che per esempio la candela O.S. tipo F, candela molto calda per 4 T. a 1,5 Volta consuma ben 7 Amp. La questione che vada bene un tipo per piccole cilindrate o per grosse o miscele nitrate e' un altro discorso e concordo pienamente con te. Non troppo daccordo per gli assorbimenti, ritengo tu sia troppo ottimista per i bassi consumi, prendi un buon amperometro e vedrai che sono ben piu alti. Per le eliche so' che il nylon e' igroscopico ma le vecchie in questo materiale le ho buttate perche si deformavano a secondo dei giri !! Quelle nuove, tipo APC e similari non so che dire !! 73 de IK2DUR Alvise. |
13 maggio 10, 12:31 | #5 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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| non mi risulta che la OS F sia "molto calda".
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
13 maggio 10, 14:34 | #6 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Mi sono trovato scettico nel leggere "Per il filamento più filo è grosso e ha più spire più è calda".
__________________ Esperienza : una parola usata per dare un nome ai propri sbagli http://maguguglielmo.jimdo.com il motore nei particolari | |
14 maggio 10, 11:02 | #7 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-11-2009
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|
Grazie a tutti delle utili risposte! Quindi sulla questione candele, una volta effettuata la cernita con l'analisi visiva (con l'ausilio di lente ahimè! ) e comparazioni varie sull'assorbimento di corrente, scatta la prova sul motore. Nel caso di una candela troppo fredda i sintomi sono abbastanza chiari e soprattutto non comportano rischi per il motore: difficoltà a tenere a lungo un minimo ragionevolmente basso, esitazioni e/o spegnimenti alla riapertura, dico bene? Mi interessa a questo punto capire i sintomi di una candela troppo calda, visto che che la cosa può rappresentare invece un rischio per la salute del motore. Come ci si accorge se si verifica la preaccensione? Qualcuno parla di "rumori di battimento"... non penso mi sia mai successo. Quali sono i segnali tipici di un motore che soffre per una candela troppo calda? Grazie e saluti a tutti! |
14 maggio 10, 11:25 | #8 (permalink) Top | |
User Data registr.: 20-06-2009 Residenza: S.Lucia di Piave (TV)-G.Piave Spresiano
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| Citazione:
IMHO | |
14 maggio 10, 12:31 | #9 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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| Citazione:
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! | |
14 maggio 10, 23:19 | #10 (permalink) Top |
User Data registr.: 15-11-2009
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|
Bene, grazie delle dritte! Un'idea potrebbe essere quindi, dopo la cernita a tavolino, testare le candele su un motore di cilindrata intermedia tipo .40-.45 in modo da evitare di montare per sbaglio quella che potrebbe essere ad esempio una R2 su un .60; se poi li sopra si manifestano i sintomi caratteristici di una candela fredda, allora la posso mettere da parte per i motori più grossi, se invece il motore gira bene, la metto da parte per riprovarla in seguito su un .15 e vedere se a quel punto risulta essere fredda: in caso affermativo quella candela andava proprio bene per la classe .40-.45. Prossimamente farò sapere i risultati di questo lavoro.....datemi solo una quindicina d'anni di tempo però!! Saluti! |
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