13 novembre 16, 18:08 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-05-2009 Residenza: Benevento
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| Servi bruciati o comunque che non danno più segni di vita
Salve a tutti. Mi è capitato ormai cinque volte che quando mi appresto a volare, facendo il chek up pre volo, mi ritrovo un servo che non da assolutamente segni di vita. Questo fenomeno strano mi è successo con servi diversi su modelli diversi, con rx diverse, alimentati con modi diversi. In ordine cronologico: un dyamond da 25 grammi mg digitale montato sul profondità di un aliante da pendio alimentato con 5 eneloop. Un mks da 9 grammi mg digitale montato sul direzionale di un f5j alimentato da un bec. Un turnigy a55 digitale mg montato sul flap di un modello da pendio alimentato con 5 elementi nimh. Un KST da 12 grammi montato sul direzionale di un hotliner alimentato da bec castle creation. Ieri un altro diamond digitale su un veleggiatore alimentato a 5 nimh. La cosa assai strana è che tutti i servi hanno funzionato perfettamente fino all'ultimo volo, ed improvvisamente non hanno funzionato più prima di un nuovo volo. Qualche ipotesi per l'arcano???
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13 novembre 16, 19:06 | #2 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-06-2012 Residenza: folgaria
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mah, i servi da 9g della MKS sono per uso a 4 celle. il bec che lo alimentava è limitato a 5V o li eccede? Posso anche pensare che il direzionale di un F5J abbia una superficie mobile di notevoli dimensioni. Quel servo è probabilmente sottoposto a sforzi elevati che richiamano quindi una corrente elevata. Dovresti, servo per servo, assicurarti che la tensione di alimentazione non superi quella che lo può danneggiare; molti servi di oggi sono specificatamente progettati per 4 celle e ne è "proibito" dal costruttore l'uso con 5 celle. Altri tengono sia 4 che 5 celle. Se poi lo sforzo effettivo a cui un servo è sottoposto richiama tanta corrente, più di quella ammessa, è possibile che il servo si surriscaldi fino a guastarsi, anche se la tensione di alimentazione che arriva al servo è quella giusta. Il ciclo termico "arriva in ritardo", è cioè possibile che il servo non raggiunga la temperatura di rottura durante il volo, perchè l'aria di scorrimento magari lo raffredda a sufficienza. Una volta atterrati, senza l'aria di raffreddamento, l'accumulo di calore prosegue fino a raggiungere la temperatura di rottura. Maggiore lo sforzo, maggiore la corrente. Io volavo tranquillamente con servi da 10mm MPX poco potenti ma precisi su flap ed alettoni in un modello ad ali sottili. Un giorno imboccai una traiettoria di volo che accelerava l'aliante al passaggio in una determinata zona (una specie di dynamic soaring orizzontale). Mi divertivo parecchio, stetti in aria a lungo ma i servi non resistettero al maggior sforzo richiesto. Una volta a terra, ho verificato che tutti e quattro i servi alari avevano sfiammato bucando con un bel foro tondo il case del servo, tutti nello stesso punto. Va anche detto che, spesso, a causa di cavetti troppo sottili e connettori ossidati, la tensione che raggiunge il servo è più bassa di quella giusta, ed anche in questo caso si genera una maggiore corrente sul motore. La soluzione insomma, è di usare servi di adeguata potenza, nel rispetto delle specifiche del costruttore, avendo cura di realizzare buoni collegamenti. Tieni anche presente che il torque dichiarato dai vari costruttori, di solito è più generoso di quello reale. Dipende anche dalle condizioni di misura. Scusami per il post un pò generico ma con i dati a disposizione altro non mi sento di fare. |
13 novembre 16, 19:27 | #3 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-05-2009 Residenza: Benevento
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| Citazione:
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13 novembre 16, 20:47 | #4 (permalink) Top | |
User Data registr.: 22-06-2012 Residenza: folgaria
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| Citazione:
Apparentemente non ci sono cause comuni tra le varie rotture. Prova ad aprire i servi rotti e vedere se trovi segni di bruciature, tracce interrotte, componenti gonfi. Prova a misurare la tensione in uscita dai bec. Verifica i cavi, quelli annegati nelle ali o fuori vista potrebbero avere difetti. Non si finisce mai di imparare e scoprire cose. Ad esempio io usavo cavi da 0,50 cioè di ottimo diametro che purtroppo avevano la copertura plastica pronta a squagliarsi al minimo eccesso di calore. Un corto accidentale. anche se subito rimosso, era sufficiente a scoprire qua e là il filo. Magari per un pò non succedeva nulla, poi magari una trazione del cavo in volo poteva portare al corto fra due spezzoni scoperti. In passato mi è anche successo che cavetti che si erano casualmente incollati nei condotti alari, sotto sforzo dell'ala che si incurvava, venivano stracciati. Se il cavetto è sempre libero di scorrere ed ha agio, ciò non succede. Può capitare che in una riparazione di fuso o dell'ala, o semplicemente nella installazione di un servo nell'ala, una goccia di colla cada nel punto sbagliato. Per il resto, non credo che i servi vengano testati individualmente con tanto di burn-in quindi la difettosità può essere anche piuttosto elevata. Personalmente, ho sempre trovato morti e feriti in percentuale elevata tra i servi a basso spessore, fino a 11mm. Molto ma molto meno tra i servi standard. Va detto che la difettosità intrinseca dei componenti elettronici attivi si concentra e si manifesta nelle primissime ore di funzionamento (per questo servono i collaudi ed il periodo di burn in in sala calda) mentre i componenti passivi, ad esempio un condensatore, possono impiegare parecchio tempo ad andare a male. Teoricamente, con gli standard costruttivi odierni, che premono sul basso costo, dovremmo tenere in collaudo, in continuo movimento con pesi applicati, almeno una decina di ore tutti i servi nuovi. | |
13 novembre 16, 22:52 | #5 (permalink) Top | |
User Data registr.: 07-07-2010 Residenza: Riva del Garda
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ho risolto mettendoci un condensatore nella rx. è solo un idea, magari il problema non è quello, pero' se riesci a verificare la costanza dell'alimentazione....
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14 novembre 16, 23:00 | #9 (permalink) Top | |
User Data registr.: 07-07-2010 Residenza: Riva del Garda
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se lo scollego la centralina eroga da 5,9 a 6,1 come dovrebbe il cavo è il suo del servo senza prolunghe
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