11 luglio 09, 16:49 | #1 (permalink) Top |
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| Cremagliere
Pochi ne parlano eppure l'Italia è il paese che conta il maggior numero di ferrovie a cremagliera (in gran parte però ormai dismesse) quindi mi sembra una buona occasione discuterne anche perchè proprio questa settimana me ne sono aggiudicata una all'asta su ebay per soli 35 euro in Germania, un prezzo molto buono se si considera che viene venduta oltre i 100 euro. Sono un ennista, quindi i miei acquisti riguardano al 99% modelli in scala N, compresa questa cremagliera Fleischmann della Edelweiss Bahn. Mi è arrivata proprio oggi dopo un'attesa di soli 3 giorni (mai successa una cosa simile). Eccola sul tracciato improvvisato sul letto... lo so non è un plastico ma a quello purtroppo non sono ancora arrivato, abbiate pazienza. Non dispongo ancora di rotaie dentate quindi non ho potuto fare prove di trazione in pendenza (che volendo può superare il 25%) ma già posso dare le prime impressioni: Il peso della locomotiva è notevole nonostante le sue dimensioni, il che mi fa pensare che intermamente sia zavorrata all'estremo (non guasta visto che deve risalire ripidi pendii con carrozze al seguito). Le luci sono purtroppo assenti, il che conferma quanto appena detto, ma per quanto mi riguarda non è niente di indispensabile (visto che anche nella realtà le cremagliere non fanno solitamente servizi notturni). Il modello, come usanza Fleischmann, è ben rifinito con pantografo molleggiato (non porta la corrente), trasmissione sui 3 assi e ovviamente ruota dentata. I movimenti sono molto morbidi anche a minime velocità pur essendo funzionando in analogico.
__________________ "Non mi limiterò a partecipare, vincerò!" Therry-Thomas - Quei Temerari Sulle Macchine Volanti (1965) Ultima modifica di Sir Percy : 11 luglio 09 alle ore 16:58 |
11 luglio 09, 18:30 | #2 (permalink) Top | |
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L' idea che mi viene per inserire in un plastico una cremagliera è quella di un' attività mineraria o industriale, usando magari modelli realizzati in proprio, (anche una rotaia dentata non deve poi essere impossibile da realizzare) quindi ecco l' idea finale: il plastico col suo circuito normale, la sua stazione, scalo o ciò che si vuole, e una parte dell' impianto con montagne piuttosto imponenti dove ambientare questa cremagliera, qui immagino una cava, una miniera, una linea per trasporto tronchi tagliati, cose così, naturalmente raccordata alla ferrovia principale del plastico...hai sollevato un argomento interessante, e ci studierò su...ciao ciao | |
11 luglio 09, 19:39 | #3 (permalink) Top |
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Ciao doctortreno, in effetti hai sollevato un punto dolente quale l'estrema scarsità dei modelli in questione. Ti dirò che in scala N questa è l'unica locomotiva a cremagliera prodotta a livello industriale (e per la verità non so se sia ancora in produzione, io l'ho stampata sul catalogo 2002), questo basta a fare intendere la scarsità di seguito tra i ferroamatori. Come servizio cremagliera non avevo mai pensato ad un trasporto merci. Effettivamente le cremagliere svolgono essenzialmente servizi passeggeri, e per lo più a scopi turistici. Torno da una settimana passata in vetta al Monte Generoso in Svizzera, sul confine italiano, e da Capolago (poco prima di Lugano) è attiva proprio una ferrovia a cremagliera che ho usato per salire (nel caso interessino delle foto qui ho pubblicato il mio "reportage": Flickr: Francesco Bizzarri's Photostream ) Gran parte delle ferrovie a cremagliera sono oltretutto, come quella del Generoso, a scartamento ridotto, il che rende impossibile raccordi alla rete ferroviaria con scartamento standard. Almeno seguendo la realtà. Quindi per come vedo io la cremgliera, esattamente come quella di cui ti parlavo, ci deve essere una stazione di partenza in prossimità della rete ferroviaria (in Svizzera addiritutta c'è una sola stazione per entrambe le linee) e poi quella a cremagliera che, come al vero, scavalca dopo poche decine di metri la linea principale addentrandosi sulla montagna.
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12 luglio 09, 01:05 | #4 (permalink) Top |
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[QUOTE=Sir Percy;1639460]Ciao doctortreno, in effetti hai sollevato un punto dolente quale l'estrema scarsità dei modelli in questione. Ti dirò che in scala N questa è l'unica locomotiva a cremagliera prodotta a livello industriale (e per la verità non so se sia ancora in produzione, io l'ho stampata sul catalogo 2002), questo basta a fare intendere la scarsità di seguito tra i ferroamatori. Come servizio cremagliera non avevo mai pensato ad un trasporto merci. Effettivamente le cremagliere svolgono essenzialmente servizi passeggeri, e per lo più a scopi turistici. Torno da una settimana passata in vetta al Monte Generoso in Svizzera, sul confine italiano, e da Capolago (poco prima di Lugano) è attiva proprio una ferrovia a cremagliera che ho usato per salire (nel caso interessino delle foto qui ho pubblicato il mio "reportage": Flickr: Francesco Bizzarri's Photostream ) Gran parte delle ferrovie a cremagliera sono oltretutto, come quella del Generoso, a scartamento ridotto, il che rende impossibile raccordi alla rete ferroviaria con scartamento standard. Almeno seguendo la realtà. Beh, sui plastici in genere dominano la fantasia e i compromessi, io sono affascinato maggiormente dal traffico merci e ho fatto una trasposizione, ho adattato alla realtà di casa nostra una cosa che è esistita tanti anni fa in Francia, era una linea mineraria (carbone) che si staccava dalla rete principale in quanto lo scartamento era quello standard, penso lo avessero scelto per poter usare la vicina stazione SNCF per la presa e consegna dei carri, nel tratto più acclive la linea mineraria era munita di cremagliera, usavano delle loco Diesel dall' aspetto molto simile alla tua, erano più rozze e scassate e dipinte in verde scuro, sono cose che ho visto su una vecchia pubblicazione ferroviaria francese scritta in lingua originale, (fortunatamente vivendo al confine il francese è la mia seconda lingua) oggi tutti questi impianti sono scomparsi, sopravvivono solo un paio di foto che si trovano al bar della stazione di Bordighera... Nella realtà più stretta è come dici tu, il servizio delle cremagliere è turistico, a scartamento ridotto e avulso dal resto della rete, diciamo che la mia idea di raccordare il tutto ha lo scopo di aumentare e rendere più interessanti i movimenti di manovra sul plastico...ciao ciao |
12 luglio 09, 02:11 | #5 (permalink) Top |
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Anche in Italia c'erano un paio di cremagliere che compivano servizi minerari in Sicilia. Era una cosa tra l'altro che non sapevo ed ho scoperto facendo qualche ricerca. La ferrovia Lercara Bassa-Filaga-Palazzo Adriano-Magazzolo e la ferrovia Agrigento-Naro-Licata, entrambe a scartamento ridotto e ormai smantellate, trasportavano zolfo e minatori lungo salite del 75 per mille.
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12 luglio 09, 12:58 | #6 (permalink) Top | |
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Già su una turistica è diverso, è frequentata da gente allegra e spensierata, che fotografa ogni angolo e ogni dettaglio, per cui il materiale non manca, già solo a livello pubblicitario esistono cartine, relazioni, scorci fotografici, orari, ecc..., spesso fra i frequentatori vi sono giornalisti e scrittori che nei loro lavori poi parlano della linea turistica e delle sue bellezze...mentre non ce lo vedo l' operaio del primo '900 sporco di carbone o altro che alla sera si mette lì e descrive le bellezze della linea mineraria lungo la quale ha sudato tutto il giorno... Per noi modellisti rimane comunque uno spunto interessante per dotare un plastico di una cosa inedita, nonchè un bello stimolo alla autorealizzazione dei veicoli necessari, noi dell' HO possiamo già usare le rotaie della N per le rotaie a scartamento ridotto, restano un paio di difficoltà tecniche quali la realizzazione della "dentiera" da mettere al centro del binario in salita e gli ingranaggi di presa delle loco, ma credo che con calma e pazienza ci si possa arrivare...ciao ciao | |
12 luglio 09, 16:29 | #7 (permalink) Top |
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| Ci sono i binari Fleischmann già dotati di rotaia dentata. Una cremagliera a scartamento ridotto usando i binari in scala Z è molto più difficile.
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12 luglio 09, 22:42 | #8 (permalink) Top |
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è bella questa idea dello scartamento ridotto, specialmente in italia , però anche io cito la voragine che vi è nelle produzioni industriali di materiale italiano , infatti a quanto sò l'unica ditta che faceva mezzi a cremagliera (l'ultimo catalogo lo ho comperato nrl 2004\2005 ), però erano ovviamente tedeschi come il tuo.
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12 luglio 09, 22:52 | #9 (permalink) Top | |
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Questa già è una cosa interessante che non sapevo, a questo punto le difficoltà si limitano alla realizzazione dei veicoli...però una mezza idea ce l' avrei, ho in casa delle vecchie ruote RR munite di ingranaggi al centro dell' asse che potrebbero servire allo scopo...chissà che non mi prende il "raptus" e mi lancio nella realizzazione di un prototipo...ciao ciao | |
12 luglio 09, 22:57 | #10 (permalink) Top | |
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