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Vecchio 14 maggio 09, 18:51   #11 (permalink)  Top
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Doc....sapevo non erano mai andate bene, ma queste cose non le sapevo mica!!!!
Però ha il suo fascino...!!
Ma sviavano sugli scambi per via delle 3 ruotone centrali??
Si, il passo rigido incideva tanto, ma c'erano anche dei serpeggiamenti anomali dei carrelli portanti, si era tentato di equilibrare la sospensione secondaria con dei "pendini" ma la cosa era servita pressochè a niente, così si ricorreva a regolazioni continue dei giochi ralla - carrello, ma era un palliativo...alla luce delle conoscenze odierne viene da pensare che il telaio rigido centrale contribuisse non poco a "pilotare" col suo peso inerziale il carrello portante senso marcia lungo la tangente, causando lo svio...le E 326 sono state molto malviste da tecnici e macchinisti, questi ultimi le definirono:"un incrocio riuscito male fra una E 626 ed una E 428, senza capire chi avesse fatto la parte maschile e chi quella femminile..." una definizione che la dice lunga, se poi vogliamo parlare delle condizioni di lavoro dei macchinisti...la cabina delle E 326 venne definita da alcuni "infame," da altri "buona manco per metterci delle bestie," da altri ancora "una cassa da morto in metallo..." indubbiamente ha il suo fascino storico, ma chi ha avuto modo di guidarle al vero penso sia contento che ormai esistano solo più in HO, e in pochi esemplari, infatti le poche E 326 modello esistenti sono autorealizzazioni come la mia, essendo questa loco assente dal commercio...ciao ciao
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Vecchio 14 maggio 09, 19:09   #12 (permalink)  Top
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Ciao a tutti, ecco a voi la E 326 in HO, nessuna Casa modellistica la produce, siccome io sono sempre stato affascinato da questa sfortunata velocista degli anni 30 alla fine ho deciso di autorealizzarla...è interamente autocostruita, la meccanica è Rivarossi vecchio tipo, non mi dilungo a parlare della locomotiva vera perchè ha una storia tremendamente complessa ed interessante, preferisco siate voi a fare delle domande, se l' argomento vi interessa...dico solo che la E 326 è stato il primo esperimento di Alta Velocità Italiana, purtroppo non riuscito, la macchina da me riprodotta è la 004, al vero conservata a Pietrarsa, è l' unica superstite di questo affascinante Gruppo...ciao a tutti
Ragazzi, questo e' doctortreno: il nostro mito!!
Lui ha costruito la
locomotiva che non e' mai esistita

Nessuna casa infatti l'ha mai prodotta, potrebbe essere un prototipo.


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Vecchio 14 maggio 09, 19:31   #13 (permalink)  Top
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Ragazzi, questo e' doctortreno: il nostro mito!!
Lui ha costruito la
locomotiva che non e' mai esistita

Nessuna casa infatti l'ha mai prodotta, potrebbe essere un prototipo.

Grazie Giò, e grazie a tutti coloro che apprezzeranno la E 326...io dal vero non l' ho mai vista, hanno fatto servizio molto lontano da dove abito...comunque un giorno voglio andare a Pietrarsa ad ammirare la nostra prima velocista, tanto bella quanto sfortunata...ma erano altri tempi, i progettisti avevano pochi mezzi per fare calcoli precisi, erano decisamente dei coraggiosi..la loro E 326 va ammirata in questa ottica, ci hanno provato coi mezzi a disposizione che avevano allora...quindi un grosso applauso all' Ingegner Bianchi, loro progettista, progetterà poi anche le E 428 di prima e seconda serie, prima di venir sostituito dall' Ingegner Alfredo D'Arbela, lui realizzerà le E 428 di terza serie, ma non è famoso per questo, D'Arbela è il "papà" delle E 636!!! Grande applauso anche per lui!!
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Vecchio 14 maggio 09, 20:02   #14 (permalink)  Top
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Bella macchina la 326. Insieme alle 626 ha contribuito alla formazione del mio immaginario di bambino del mondo pionieristico della trazione italiana in corrente continua.


E326 011

Dalla stazione di Rimini negli anni '70 transitavano ancora numerosi convogli merci trainati da queste "signore" della ferrovia. Esprimo la mia gratitudine a chi in quegli anni mi accompagnava in stazione per vedere transitarle: grazie papà, sono ricordi indimenticabili


Convoglio di E626
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Vecchio 14 maggio 09, 20:18   #15 (permalink)  Top
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Bella macchina la 326. Insieme alle 626 ha contribuito alla formazione del mio immaginario di bambino del mondo pionieristico della trazione italiana in corrente continua.


Dalla stazione di Rimini negli anni '70 transitavano ancora numerosi convogli merci trainati da queste "signore" della ferrovia. Esprimo la mia gratitudine a chi in quegli anni mi accompagnava in stazione per vedere transitarle: grazie papà, sono ricordi indimenticabili
Bravo, immagini splendide, che riportano anche me indietro nel tempo, anche se la E 326 non ho mai potuto ammirarla...molto bello il ringraziamento a tuo papà, anch'io ho delle persone da ringraziare, grazie a loro ho potuto bazzicare "a fondo" il mondo della ferrovia...solo che ora loro non ci sono più... comunque so che certamente possono leggere qui, anche senza computer... grazie a tutti... ciao ciao
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Vecchio 14 maggio 09, 22:11   #16 (permalink)  Top
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la storia è molto singolare... non poter entrare in una stazione perchè si svia è singolare... però è a questo che servono i "prototipi" in fondo no? si fà un tentatvo con quel modello e poi si tenta di aggiustarlo per arrivare alla macchina di serie
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Io sono il coach della mia vita. Scelgo io come dirigerla e viverla.
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Vecchio 14 maggio 09, 23:02   #17 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da alex86ge Visualizza messaggio
la storia è molto singolare... non poter entrare in una stazione perchè si svia è singolare... però è a questo che servono i "prototipi" in fondo no? si fà un tentatvo con quel modello e poi si tenta di aggiustarlo per arrivare alla macchina di serie
Qui il discorso è molto più vasto, dalla E 326 ci si aspettava molto di più, infatti i carrelli portanti non erano una novità, avevano equipaggiato infiniti Gruppi di locomotive a vapore, il problema dello svio ripetuto era caratteristico delle E 326...ma non si riuscì mai a porvi rimedio, così come non si riuscì a rimediare alla scarsa stabilità dinamica alle alte velocità...pensa che il mio modello si comporta alla stessa maniera, facendo i 150 in scala dondola vistosamente...l' ho misurato col "trenovelox," fino a 120 è perfetto, verso i 130 si instaura qualche oscillazione, a 150 dondola, oltre svia...quindi è proprio la configurazione meccanica che da i problemi...se non è realismo questo...al vero accadde che lo svio di una E 326 sotto la Galleria di Monte Adone (sulla Direttissima Bologna - Prato, allora fiore all' occhiello delle FS) mise in discussione le E 326...nate per viaggiare a 150, velocità che in effetti potevano raggiungere, vennero presto rallentate a 130, poi a 120, i moti parassiti anche a 130 si facevano sentire, vennero poi limitate a 95, infine a 85 e modesti treni Locali fra le nebbie della Pianura Padana...nel 1982 il Gruppo si estinse ufficialmente col ritiro dal servizio della E 326 005, è sopravvissuta solo la 004 che si trova a Pietrarsa restaurata e funzionante...le E 326 rientravano in un "piano unificatore" di cui possiamo parlare in seguito, voluto dall' Ingegner Bianchi il piano comprendeva le E 626, più il loro sottogruppo E 625, le E 326, subito pensate come E 325, la mai realizzata E 422 e le E 428, il piano funzionò solo in parte, perchè davvero riuscite in tutto questo gruppo di macchine alla fine vi erano solo le E 626...è un argomento interessantissimo, questo delle prime elettriche a cc...ciao ciao
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Vecchio 14 maggio 09, 23:49   #18 (permalink)  Top
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si in effetti l'argomento merita un argomentazione completa perchè è davvero interessante
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Vecchio 15 maggio 09, 08:36   #19 (permalink)  Top
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si si me la ricordo quando ero piccolo alla stazione di rogoredo!! (quella della seconda foto) l'ho vista un sacco di volte!
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Vecchio 15 maggio 09, 14:27   #20 (permalink)  Top
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si si me la ricordo quando ero piccolo alla stazione di rogoredo!! (quella della seconda foto) l'ho vista un sacco di volte!
Quella è una E 626, la capostipite della trazione a corrente continua italiana, la "nonna" di tutte le nostre locomotive elettriche....le ultime sono state ritirate dal servizio nel 97, dopo oltre sessant' anni di onorato servizio, erano ancora funzionanti, vennero "pensionate di forza" da una agitazione sindacale dei macchinisti che ne rifiutavano l' utilizzo, troppo scomode, rumorose e ormai superate...magari un po' di ragione l' avevano anche loro...comunque un certo numero di queste meravigliose locomotive si è salvato, e sono utilizzate per convogli storici...ciao ciao
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