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Vecchio 15 maggio 09, 14:56   #21 (permalink)  Top
Ciao Umberto vola anche per noi.
 
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Bella macchina la 326. Insieme alle 626 ha contribuito alla formazione del mio immaginario di bambino del mondo pionieristico della trazione italiana in corrente continua.


E326 011

Dalla stazione di Rimini negli anni '70 transitavano ancora numerosi convogli merci trainati da queste "signore" della ferrovia. Esprimo la mia gratitudine a chi in quegli anni mi accompagnava in stazione per vedere transitarle: grazie papà, sono ricordi indimenticabili


Convoglio di E626

Per i vostri occhi .... una E626 ,in scala N..... e una Gr835 ...e tre... prede belliche una Gr 897 "Pierina" ( EX br94) , una Gr 460 (Ex br55),una Gr 272 (ex br53) .......
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"Volo ergo sum"
Io sono il moderatore ..."fassista"


Ultima modifica di cadal : 16 settembre 09 alle ore 12:29
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Vecchio 15 maggio 09, 15:18   #22 (permalink)  Top
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si in effetti l'argomento merita un argomentazione completa perchè è davvero interessante
E io ti accontento subito...siamo negli anni 30, il Regime di allora dava molta importanza alla ferrovia in quanto doveva rappresentare un motivo di vanto e orgoglio per la Nazione, era molto attento alle nuove tecnologie, in particolare all' elettrificazione...c'era già la zona ligure - piemontese elettificata con la trifase, più l' importante Porrettana, mentre i primi esperimenti con la continua tra Foggia e Benevento avevano dato risultati superiori a qualunque aspettativa...occorreva scegliere, la trazione a vapore doveva se non sparire rimanere almeno confinata alla rete secondaria, il costo del carbone era elevato e la manutenzione delle macchine era onerosa, in termini di uomini e mezzi...i tecnici si trovarono presto divisi tra "trifasisti" e "continuisti," i primi volevano elettrificare in bifilare le tratte più importanti ancora esercitate a vapore, i secondi proponevano la continua come la soluzione migliore in assoluto...i trifasisti cercarono di dimostrare la bontà delle loro idee con l' esperimento a frequenza industriale, ma la continua faceva progressi che stupivano ogni giorno di più, le prove effettuate con le E 626 prototipo dimostravano chiaramente che questo sistema era il migliore...all' epoca le FS non si appoggiavano a industrie esterne per la progettazione, ma faceva tutto il mitico Ufficio Studi di Firenze, venne messo a capo di questo ufficio l' Ingegner Giuseppe Bianchi, un valente progettista, però troppo legato a vecchi canoni progettistici, infatti lui aveva progettato loco a vapore per anni, pensò che ciò che era valido per le vaporiere potesse esserlo anche per le nuove elettriche, carrelli portanti e ruote motrici di grande diametro in particolare...lanciò un suo piano, il famoso "piano di unificazione Bianchi," secondo il quale occorreva realizzare pochi Gruppi di locomotive dove ognuno sarebbe stato specializzato per un compito, all' occorrenza si sarebbero ottenute prestazioni diverse semlicemente cambiando i rapporti di trasmissione, per il resto motori, contattori, reostati, banchi di manovra, molle, balestre, pantografi e parecchie altre componenti minori dovevano essere perfettamente uguali e intercambiabili fra i vari Gruppi, ciò avrebbe permesso una diminuzione dei tempi di officina e una ottimizzazione nella gestione delle scorte ricambi...in quest' ottica vennero progettate le E 626, la cui versione con rapporto corto E 625 sarebbe stata adibita al traffico merci, mentre le E 626 a quello viaggiatori non veloce, treni accelerati in particolare, poco dopo apparvero le E 326, per treni viaggiatori leggeri su linee pianeggianti, più una piccola loco elettrica da manovra con un solo motore (molto ottimistico il Bianchi...) e trasmissione a bielle per manovra pesante in scali elettrificati...sull' onda del successo delle prime corse delle 12 E 326 realizzate si pensò ad una seconda serie, anzi, terza, perchè le unità 001 e 002 rappresentavano la prima serie, i prototipi, infatti alla nascita erano diverse esteticamente dalle unità 003 - 012 realizzate poi, verranno rese uguali in seguito, solo la posizione dei fari più alta delle prime due rivelerà la loro storia di prototipi...
Dopo i primi insuccessi si ipotizzò la terza serie con ruote motrici di diametro inferiore, per ridurre il passo rigido, ma poi non se ne fece niente, anche la ventilata E 422 da manovra pareva scivolata nel dimenticatoio... intanto Bianchi aveva realizzato le prime E 428, e 5 prototipi in prova (secondo altre fonti 7) stavano dando risultati molto più confortanti di quelli raggiunti dalle E 326...che però ci si ostinava a definire "per treni veloci leggeri..."
Le E 428 vennero presentate come adatte "per treni viaggiatori pesanti e veloci su linee moderatamente acclivi..." ma anche loro manifestarono dondolii e serpeggi, più una marcata aggressività verso l' armamento, nonostante che il passo rigido fosse stato "spezzato" in due semicarri articolati fra loro..
Come le E 326 le E 428 manifestarono scarsa aderenza, tendenza allo slittamento e ai moti parassiti e vennero presto limitate a 105 Km/h, dopo la realizzazione della seconda serie (semiaerodinamica) Bianchi venne rimosso dall' incarico, a mio parere ingiustamente, i mezzi dell' epoca per progettare e studiare erano quelli che erano, ma credo servisse un "colpevole a tutti i costi" per i numerosi fiaschi fatti fino a quel momento e l' Ufficio Studi vide in lui la persona più indicata...gli succedette il giovane Ingegner Alfredo D' Arbela, questi realizzò la terza serie di E 428, le aerodinamiche, migliorò parecchie cose sulle E 428 già realizzate, ma il colpaccio lo farà nel 1938 - 39, presentando la "locomotiva articolata," a ruote basse, più che adatta per le linee italiane piene di curve...nascerà così la E 636, una macchina vincente che dopo essere stata costruita in ben 469 unità genererà ancora infinite altre macchine basate sul suo schema, i Gruppi E 645/6 e le E 656, ma questa è un' altra storia...ciao ciao

Ultima modifica di Doctortreno : 15 maggio 09 alle ore 15:23
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Vecchio 15 maggio 09, 20:39   #23 (permalink)  Top
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Ciao a tutti, ecco a voi la E 326 in HO, nessuna Casa modellistica la produce, siccome io sono sempre stato affascinato da questa sfortunata velocista degli anni 30 alla fine ho deciso di autorealizzarla...è interamente autocostruita, la meccanica è Rivarossi vecchio tipo, non mi dilungo a parlare della locomotiva vera perchè ha una storia tremendamente complessa ed interessante, preferisco siate voi a fare delle domande, se l' argomento vi interessa...dico solo che la E 326 è stato il primo esperimento di Alta Velocità Italiana, purtroppo non riuscito, la macchina da me riprodotta è la 004, al vero conservata a Pietrarsa, è l' unica superstite di questo affascinante Gruppo...ciao a tutti
Ecco qua tante belle e 326 fotografate dal vero.

---> Le IMMAGINI di Photorail : E.326 <---
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Vecchio 15 maggio 09, 21:00   #24 (permalink)  Top
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Ecco qua tante belle e 326 fotografate dal vero.

---> Le IMMAGINI di Photorail : E.326 <---
Bellissime immagini che ci riportano alla ferrovia di tanti anni fa...ho notato che fra una unità e l' altra ci sono delle piccole differenze, roba di sportellini e prese d' aria...per esempio nelle foto della 004 da me riprodotta che avevo usato ho notato l' assenza di uno sportello doppio sull' avancorpo anteriore, presente invece su altre macchine...senz' altro si tratta di modifiche fatte durante la carriera di queste macchine, in più è sparito il compressorino di primo alzamento pantografi che invece io ho riprodotto...comunque nel contesto è parecchio somigliante, se poi si pensa che non ho mai visto quella vera...ciao ciao
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Vecchio 15 maggio 09, 21:49   #25 (permalink)  Top
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grazie per la completa delucidazione per quanto riguarda la ferrovia abbiamo la dotrenopedia
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Vecchio 16 maggio 09, 15:49   #26 (permalink)  Top
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Tuttotreno questo mese esce con un commovente speciale fotografico dedicato alle nostre ferrovie in periodo bellico. E' possibile osservare alcune delle locomotive descritte in questo topic, ferite a morte dalla follia della guerra.

Sempre nello stesso numero c'è una dettagliata prova comparativa tra le E645/646 Acme e Roco, tanto per rispondere a chi, in altro topic, chiedeva una valutazione tra le due marche.
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Vecchio 16 maggio 09, 20:12   #27 (permalink)  Top
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Tuttotreno questo mese esce con un commovente speciale fotografico dedicato alle nostre ferrovie in periodo bellico. E' possibile osservare alcune delle locomotive descritte in questo topic, ferite a morte dalla follia della guerra.

Sempre nello stesso numero c'è una dettagliata prova comparativa tra le E645/646 Acme e Roco, tanto per rispondere a chi, in altro topic, chiedeva una valutazione tra le due marche.
Bravo Max, mi dai lo spunto per aggiungere un altro tassello della storia di queste particolari locomotive...
Come hai accennato furono coinvolte in maniera pressochè totale dalla guerra, tutto il Gruppo riportò danni più o meno gravi, addirittura la 004 e la 007 finirono deportate in Germania, la prima a Monaco e la seconda a Villach, assieme a diverse E 626, E 428 e qualche E 636 della serie prebellica 001 - 108...sorge spontanea una domanda, cosa se ne sarebbero fatti i Tedeschi di queste loco, diverse in tutto e per tutto dalle (poche) elettriche che avevano loro?
L' ipotesi più credibile è che intendessero semplicemente recuperarne i materiali pregiati, specie il rame, che sulle nostre loco abbondava, questo metallo interessava parecchio ai Tedeschi, infatti con il rame realizzavano il forno delle loro locomotive a vapore, ricordiamo che in Germania ancora dopo la guerra si costruirono vaporiere, a loro conveniva, vista la ricchezza di carbone che possedevano...
Alla fine della guerra le locomotive vennero tutte restituite alle FS, e le E 326 videro la fine del conflitto assegnate (sulla carta, in realtà erano sparse in giro per la rete e tutte dannggiate) 7 a Bologna, 3 a Milano, 1 a Verona e 1 a Pontebba...
Vennero tutte recuperate e ricostruite, anche se non erano certo macchine fondamentali, ma era un momento in cui anche 12 locomotive mediocri servivano...vennero tutte riparate a Foligno, tranne la 006 che fu riparata a Bologna, e proprio a Bologna venne poi concentrato l' intero Gruppo, dove resterà fino alla fine della sua carriera...
Le prime ad essere radiate saranno la 001 e la 011 nel 79, nel 1980 tocca alle 003, 007, 008, 009, nel 1981 viene radiata l' ultima unità del Gruppo, la 012, tutte le altre verranno radiate nel 1982, ultima a lasciare il servizio la 005.
Sono state tutte demolite tra il 1981 e il 1983 tranne la 004, che nel 1989 è stata riparata presso le officine del deposito di Paola, in Calabria, e poi è finita al museo di Pietrarsa, anni fa qualcuno aveva proposto di toglierla dal museo per assegnarla al traino di treni storici, in quanto perfettamente funzionante, ma poi non se n'è fatto niente, giustamente, è un mezzo con troppe limitazioni di circolabilità e su tante linee non sarebbe mai potuto andare...ciao ciao

Ultima modifica di Doctortreno : 16 maggio 09 alle ore 20:15
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Vecchio 16 maggio 09, 22:51   #28 (permalink)  Top
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che peccato che ne sia stata conservata solo 1... e forse è già un miracolo mi sà che altri gruppi purtroppo non hanno neppure quell'uno a salvarli.
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Vecchio 16 maggio 09, 23:46   #29 (permalink)  Top
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che peccato che ne sia stata conservata solo 1... e forse è già un miracolo mi sà che altri gruppi purtroppo non hanno neppure quell'uno a salvarli.
Conservata per un caso, solo perchè era stata radiata funzionante e con la revisione non ancora scaduta, quando è stata accantonata è stata trasferita nella rimessa di Paola, quindi al riparo, per cui non si è deteriorata...
Non avremo mai il piacere di rivederla in corsa per i motivi che ho spiegato sopra, non è certo versatile come una E 626, pensa che già in Liguria non potrebbe venire...magari potrebbe arrivare fino a Savona, o a Finale, ma poi stop...tutte stazioni con deviatoi di entrata a raggio minimo, tratti con curve accentuate...mi ricordo quando negli anni 80 qualche merci raggiungeva Ventimiglia con la E 428, solo lo stridio delle ruote quando passava da Arma o Sanremo faceva capire di come fosse al limite dell' interazione rotaia- bordino...col "dolce peso" di 135 t. delle E 428...ciao ciao
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Vecchio 17 maggio 09, 08:35   #30 (permalink)  Top
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Ciao doc,
per caso hai in giro qualche tabella con misure della 326???Con la tua storia che moi hai spiegato, e tutti gli altri commenti, mi è venuta voglia di farmela x il mio plastichetto...MA NON HO UNO STRACCIO DI MISURA!!!!
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