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Vecchio 12 aprile 17, 17:04   #61 (permalink)  Top
Odi
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Credo che non si sia inteso che dall'inizio della discussione parlo di venditori e non di produttori.
Non parlo di venditori disonesti, ne di quelli che ti rifilano il fondo di magazzino, ma di quelli onesti, che se trovano una soluzione migliore alle tue richieste, ma disponibile solo dalla concorrenza ti mandano da loro. Inteso?

Ci si lamenta della globalizzazione, della delocalizzazione e di tutti questi aspetti con fervore al bar la domenica mattina pure picchiando i pugni sul tavolo. Ci si rammarica con gli amici che hanno perso il lavoro, e si insultano i politici, ma poi, quatti quatti, tutti su Internet a comandare materiale e beni all'estero (dove si trova qualità maggiore MALGRADO il prezzo? Già già..)
Io faccio modellismo da 20 anni e le uniche in....te che ho preso erano alle fiere. Mai dai negozianti cui sono solito andare.

L'economia è flessibile, ma non all'infinito, verrà la crisi (quella vera), e quando figli e nipoti saranno abbastanza grandi da chiedere "ma tu dov'eri?" Ognuno potrà inventarsi le balle che vuole pur di salvare un minimo di apparenza.

Saluti!
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Vecchio 12 aprile 17, 17:20   #62 (permalink)  Top
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Spulciamo un paio di aspetti che ci toccano da vicino.
Esempio, entri in negozio e trovi esattamente gli stessi prodotti, uno costa 100 euro, prodotto in italia, l'altro 40 euro, prodotto dalla stessa fabbrica delocalizzata, quale acquisti?
Se poi ti dicessi che se lo acquisti direttamente dal produttore costa 20 euro in meno?
Puntare sempre e solo il dito contro i politici e gli impresari non serve a niente, bisogna puntarselo contro se stessi.

I negozzi di modellismo si sono trasformati in negozzi di giocattoli pieni di cianfrusaglie di plastica precotta, perché? Perché chi domina il mercato con quei giocattoli non ha rivali in fatto di prezzi e chi prima acquistava una scatola di legnetti, oggi per lo stesso prezzo e in 1/10 del tempo mette in volo il suo coso. Il negoziante quindi cerca di rincorrere la richiesta e forse soccombe meno rapidamente.

Avere in stock del materiale ha un costo, costo che non si possono più permettere in quanto è divenuto difficile smerciare in particolare gli accessori.

In Cina il costo orario della manodopera è di circa 3 dollari ora. In Italia circa 20 euro, in Svizzera circa 70 euro. Torno quindi alla domanda iniziale, tra 100 euro è 40 euro cosa acquisti? Tenuto conto che il materiale nei filari dei negozi, anche se di produzione cinese, viene catalogato da un magazziniere, pubblicizzato da un grafico e venduto da uno specialista.

È vero che i produttori delocalizzano per incrementare al massimo l'utile, e qui, è anche vero che la politica ha la sua parte in gioco, dall'altra parte però i negozianti non possono farci niente, vendono ciò che il consumatore vuole e ciò che i fornitori concedono e i prezzi di vendita non li stabilisce nemmeno il negoziante, ma vengono imposti dal fornitore/importatore.

Il mio titolo "Must" è una mia chiara critica a tutte quelle persone disposte a tutto pur di avere, ottenere, possedere, non conta se mandi a gambe per aria una persona che il tuo onorario lo paga a prezzo pieno e con la sua attività contribuisce al tuo benessere, l'importante è avere! Rate, leasing, debiti... Per cosa? Risparmiare 200 euro per andare in vacanza, così che si possa pubblicare le foto del piatto al ristorante, dei piedi nella sabbia sui social sentendosi così parte della "Società" perché se così non fai non sei nessuno.

Non pretendo cambiare il mondo, forse però qualcuno che legge tra le righe farà un pensierino, magari il servo lo acquista dal suo negoziante, già che c'è comanda le viti e la balsa.. poco conta se non lo ha in stock, parliamo di modellismo, mica di una competizione, e forse quel negoziante avrà in tasca due soldi in più per migliorare il proprio servizio.

"Una goccia è nulla, ma i mari sono composti da tante gocce"
Condivido pienamente l'analisi.
Il mio negoziante di fiducia però ha chiuso..

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Leggendo la discussione mi viene in mente un esempio che durante molti corsi lavorativi di marketing viene preso come regola.

Quando circa 15 anni fa hanno "inventato" le fotocamere digitali la kodak (un colosso) è lentamente fallita.
La colpa è dei consumatori che hano provato ad acquistare questi prodotti? oppure dei produttori che hanno rivoluzionato il concetto di fotografia?

oppure del principale produttore di pellicole che non ha saputo rinnovarsi e stare dietro al mercato?
La colpa non è di nessuno, ma il sapersi rinnovare non calza bene al caso Kodak: quelli facevano pellicole, roba chimica; cambiare da chimica ad elettronica non è sapersi rinnovare, é chiudere ed aprire qualcos'altro, oppure chiudere e far aprire ad un altro.

Semmai il caso sarebbe da prendere come esempio per quanto riguarda la capacità di avere il polso della clientela e soprattutto del mercato: saper chiudere in tempo, prima di fallire. cosa che non è stata fatta in quel caso.
Mach .99 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 12 aprile 17, 17:21   #63 (permalink)  Top
Odi
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Leggendo la discussione mi viene in mente un esempio che durante molti corsi lavorativi di marketing viene preso come regola.

Quando circa 15 anni fa hanno "inventato" le fotocamere digitali la kodak (un colosso) è lentamente fallita.
La colpa è dei consumatori che hano provato ad acquistare questi prodotti? oppure dei produttori che hanno rivoluzionato il concetto di fotografia?

oppure del principale produttore di pellicole che non ha saputo rinnovarsi e stare dietro al mercato?
Domanda interessante che ha diverse risposte altrettanto interessanti.

Considerato che dagli anni '70 a oggi il potere di acquisto si è ridotto, ma è aumentato il consumo si può evincere solo due aspetti. Le persone hanno nuovi sistemi di indebitamento, la qualità delle merci è calata bruscamente e l'obsolescenza programmata è il top della ricerca.
Questo in buona parte perché si è convinto le persone che l'affermazione dell'individuo avviene col possesso e che tutti hanno diritto a tutto. (Facciamo un piccolo stupido esempio, quanti di voi hanno usato l'ultimo smartphone fino alla fine dei suoi giorni?)

La "società" di oggi vive proiettata nel futuro, ce ne fosse uno che vive nel presente senza pensare a cosa necessita per "migliorare il proprio standard". C'era la pubblicità dell'aperol che citava una gran verità, il piacere delle cose sta nell'attesa della cosa stessa, si perché come bimbi alla vigilia tutti ad aspettare di aprire il proprio "pacco" e appena scartato si pensa già al Natale successivo. (Scusate, passatemi le figure retoriche).

Quindi se prima un produttore era un colosso per qualità e garanzie, oggi viene relegato alla nicchia degli intenditori "sciocchi". Perché se io realizzo un telefono (Caterpillar? JohnPhone, ecc ) progettato per durare 10 anni minimo coi relativi costi o spero che la gente si ravveda o andrò in fallimento, chi è disposto a spendere se può ottenere una ciofeca qualsiasi "tanto l'anno prossimo esce il nuovo modello?".

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Vecchio 12 aprile 17, 17:37   #64 (permalink)  Top
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La colpa non è di nessuno, ma il sapersi rinnovare non calza bene al caso Kodak: quelli facevano pellicole, roba chimica; cambiare da chimica ad elettronica non è sapersi rinnovare, é chiudere ed aprire qualcos'altro, oppure chiudere e far aprire ad un altro.

Semmai il caso sarebbe da prendere come esempio per quanto riguarda la capacità di avere il polso della clientela e soprattutto del mercato: saper chiudere in tempo, prima di fallire. cosa che non è stata fatta in quel caso.
Se ricordo bene Kodak creò Olympus e di fatto la Olympus fu la prima ad uscire con una fotocamera digitale (di cui sono il felice possessore...un po meno felice quando la dovetti pagare quasi 3'000 franchi).
Ora non mi interesso più così tanto alla fotografia, ma non mi stupirebbe che Kodak si sia semplicemente "trasferita" sotto altre spoglie.
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24 euro un regolatore?
E ti stupisci?

Un 10A per quadricottero ? Partono da 10 euro i cinesi cinesi, europizzato 24 euro mi sembrano fin troppi per un circuito d'epoca.
Infatti quelli da 10 euro che sonoa rrivati con calma stanno andando nonostante le mie cagnate.


Umberto
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Un 10A per quadricottero ? Partono da 10 euro i cinesi cinesi, europizzato 24 euro mi sembrano fin troppi per un circuito d'epoca.
Infatti quelli da 10 euro che sonoa rrivati con calma stanno andando nonostante le mie cagnate.


Umberto
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Gecko

Eventualmente, meno caro caste talon oppure Epower.

4 Marche che vendono regolatori coi "cosidetti" certo però che per 24 euro li vedi solo in cartolina

Presso il mio rivenditore i primi 2 hanno 2 anni di garanzia mentre Gecko e YGE 5 anni di garanzia.

Un mio conoscente è ingegnere elettronico, con tanto di dottorato e fa ricerca presso una ditta che sviluppa startapp, diciamo uno in gamba. Gli ho fatto vedere un regolatore kontronik koby per inrunner da 120Ah (costa 260 euro), lo ha analizzato e lo potrebbe riprodurre con costo materiale di circa 40 euro. Tutti ladri oppure qualcuno si dimentica di tenere in considerazione ricerca e sviluppo più qualche altro costo che i Cinesi hanno saltato a piè pari scopiazzando?
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Vecchio 13 aprile 17, 14:07   #67 (permalink)  Top
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Eventualmente, meno caro caste talon oppure Epower.

4 Marche che vendono regolatori coi "cosidetti" certo però che per 24 euro li vedi solo in cartolina

Presso il mio rivenditore i primi 2 hanno 2 anni di garanzia mentre Gecko e YGE 5 anni di garanzia.

Un mio conoscente è ingegnere elettronico, con tanto di dottorato e fa ricerca presso una ditta che sviluppa startapp, diciamo uno in gamba. Gli ho fatto vedere un regolatore kontronik koby per inrunner da 120Ah (costa 260 euro), lo ha analizzato e lo potrebbe riprodurre con costo materiale di circa 40 euro. Tutti ladri oppure qualcuno si dimentica di tenere in considerazione ricerca e sviluppo più qualche altro costo che i Cinesi hanno saltato a piè pari scopiazzando?
Quelli che hai elencato non hanno fimware adatto a quadri veloci e comunque costano da non poterne prendere quattro !
Questi invece sono la dimostrazione che non ci vuole un mutuo a far regolatori buoni :

QuadPack 25 Multi-Rotor Controllers - set of 4

peccato che non siano cosi' comuni da trovare e dall'america il prezzo puo' raddoppiare fra trasporto e dogana.
Nel farseli in casa non mi dici niente di nuovo, all'epoca dell'uscita sul mercato delle 1:12 elettriche ero il miglior cliente della IFRZ per i mosfet, facevo fare i regolatori per auto elettriche piu' leggeri e potenti, in italia .
Avevo anche un prototipo da fuoristrada molto avanzato, con anti spin e ABS, per avviare la produzione mi chiesero 500 mila lire e il costo cadauno collaudato era di 35 mila lire, contro le 250 mila dei novak.
Fatto sta che i cinesi cinesi da 10 euro vanno benissimo e senza intemediari.

Umberto
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