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Vecchio 21 giugno 11, 22:36   #781 (permalink)  Top
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Ti faccio una piccola correzione : ho sempre saputo che OPS significava, almeno all'inizio "Officine Picco Saouer", dal nome dei due soci fondatori..
All'epoca del primo 60 da VVC, 1967
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Vecchio 21 giugno 11, 22:52   #782 (permalink)  Top
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Ti faccio una piccola correzione : ho sempre saputo che OPS significava, almeno all'inizio "Officine Picco Saouer", dal nome dei due soci fondatori..
All'epoca del primo 60 da VVC, 1967
Gualtiero Picco aveva una piccola officina a Monza che fabbricava stampi per iniezioni plastiche. Ho sempre saputo che la sigla era quella.........potrei anche sbagliarmi però possiamo chiedere a Carlo Lenti, Giorgio Citterio, Robby Beretta e molti altri che come me gli siamo sempre stati vicino nei momenti belli e brutti.
Gualtiero è deceduto da poche settimane. La sua nuova fabbrica, ora è gestita dai figli.... è un gioiello di tecnologia e di alta professionalità. E' ubicata a pochi passi da casa mia.......non ti parlo per sentito dire....
Franco
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Vecchio 21 giugno 11, 23:21   #783 (permalink)  Top
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Ci mancherebbe mettere in dubbio.L'informazione che io ho mi è rimasta impressa perchè stava sulla prima rivista di aeromodellismo che avessi mai comperato ( e che dodicenne mi sono letto e riletto sino a consunzione ) : il numero 18 di "modelli in europa" del giugno 1968, dove appariva la descrizione dell'OPS 60 il cui articolo iniziava "Il motore OPS .60 prodotto dalle Officine Picco Saouer è nato dal ....ecc ecc"
Va a finire che dopo 43 anni scopriamo il refuso...
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Vecchio 21 giugno 11, 23:38   #784 (permalink)  Top
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Ci mancherebbe mettere in dubbio.L'informazione che io ho mi è rimasta impressa perchè stava sulla prima rivista di aeromodellismo che avessi mai comperato ( e che dodicenne mi sono letto e riletto sino a consunzione ) : il numero 18 di "modelli in europa" del giugno 1968, dove appariva la descrizione dell'OPS 60 il cui articolo iniziava "Il motore OPS .60 prodotto dalle Officine Picco Saouer è nato dal ....ecc ecc"
Va a finire che dopo 43 anni scopriamo il refuso...
Renato, hai fatto benissimo............potremmo noi tutti ( quelli citati prima) ad avere capito male......come potrebbero essere vere le due sigle, prima una e poi l'altra.....
E' facilissimo togliersi il dubbio, domani faccio un pò di telefonate e poi ci risentiamo

Io ho cominciato il modellismo nel 1962 ed il primo modello lo avevo fatto da militare insieme a Gianni Florian. Eravamo a Pisa nei Parà.
Quando conobbi Picco, (Molti anni prima del 1968)non aveva soci e costruiva stampi per materie plastiche in una piccola officina ed avava l'hobby del modellismo velocità.............da lì poi.............
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Vecchio 22 giugno 11, 14:04   #785 (permalink)  Top
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Ti faccio una piccola correzione : ho sempre saputo che OPS significava, almeno all'inizio "Officine Picco Saouer", dal nome dei due soci fondatori..
All'epoca del primo 60 da VVC, 1967
Eccomi qua con le ultime........
ho chiamato un po' di vecchi aeromodellisti ed ho avuto le versioni più diverse.
Verso mezzogiorno è venuto da me in azienda Luciano Merati ( quello della Merati Models, che produceva il Galaxi) e mi ha confermato che la S stava per il nome del socio con il quale Picco aveva fondato la ditta. Quando in seguito si separarono rimase la sigla e fu cessato il significato delle iniziali. Molti pensarono quello che anche io sapevo.
Merati conosce tutta la storia perchè per un periodo di tempo, fu il distributore ufficiale della OPS.
Grazie Renato.....ciao
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Vecchio 23 giugno 11, 13:50   #786 (permalink)  Top
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ho visto che si trovano brushless per modellismo a prezzi ridicoli! HobbyKing Online R/C Hobby Store : KB45-10XL 1200kv Brushless Inrunner

a questo punto regolatore di giri ( e batteria di resistenze dissipative) e lo si usa "in tiro", il regolatore di giri serve per modulare il carico...

qualcuno ha già fatto esperimenti simili?
Luca
le diavolerie elettroniche non mi piacciono ma se vi interessa posso ricontattare quell'esperto,anche automodellista rc, che mi portò e provammo insieme il 3,5, sul suo banco con freno inerziale , con giri , coppia ecc. ecc. Gli dissi anche che mancava a mio giudzio solo la rilevazione delle temperature su candela, raccordo scarico ed uscita gas dalla marmitta. Non so poi se la fece.
Potrei chiedergli se fosse d'accordo a darvi ragguagli, disegni, informazioni ed altro su questo sito, e nel caso facesse ancora i banchi ( tre almeno li ha fatti venduti e so dove sono, ci / vi dicesse se li vende.
Cosa ne pensi ?
Piero Muzio
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Vecchio 23 giugno 11, 13:58   #787 (permalink)  Top
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Cristiano Giustozzi

"te compra chi non te conosce" mi pare una frase molto sibillina ed aperta a molte interpretazioni.

Mi piacerebbe conoscere quale significato ha dalle tue parti ed a cosa alludi !

Ciao Piero

PS: Visto che molti indicano la loro FAI il mio numero è "FAI 241"
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Vecchio 23 giugno 11, 17:36   #788 (permalink)  Top
lucareds7
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Luca
le diavolerie elettroniche non mi piacciono ma se vi interessa posso ricontattare quell'esperto,anche automodellista rc, che mi portò e provammo insieme il 3,5, sul suo banco con freno inerziale , con giri , coppia ecc. ecc. Gli dissi anche che mancava a mio giudzio solo la rilevazione delle temperature su candela, raccordo scarico ed uscita gas dalla marmitta. Non so poi se la fece.
Potrei chiedergli se fosse d'accordo a darvi ragguagli, disegni, informazioni ed altro su questo sito, e nel caso facesse ancora i banchi ( tre almeno li ha fatti venduti e so dove sono, ci / vi dicesse se li vende.
Cosa ne pensi ?
Piero Muzio
Piero, anch'io ho più affinità col metallo che con gli elettroni...
Tra l'altro sto viaggiando con un mix di conoscenze di elettronica analogica (prima media!), di sistemi (ITIS), programmazione, elettrotecnica e misure (università), studiate in vari periodi e con livelli poco più che base nei vari ambiti, però pian pianino ne sto venendo fuori.
Sto cercando di fare di necessità virtù, anche vista l'attuale offerta di sistemi quali appunto Arduino e le varie comunità virtuali. Penso che una decina d'anni fa avrei trovato scogli ben più grandi e probabilmente abbandonato in partenza!
Poi è un pezzo che vogliamo prendere un audiotachimetro, e con questa scheda forse riusciamo a realizzarlo ad un decimo del costo a cui lo propongono i sovietici!

... intanto ieri sera due ore di esperimenti e non son riuscito a leggere il segnale di pressione e temperatura atmosferica!

Comunque grazie dell'interessamento, avere qualche suggerimento da chi si è già fatto i calli è sempre una scorciatoia che oltretutto garantisce risultati migliori. Se poi questi banchi possono essere acquistati "chiavi in mano" ad un prezzo ragionevole tanto meglio, a quel punto ci si può già dedicare alla fase successiva... il test!

Una domanda... le tre temperature che hai suggerito di rilevare pensavi di prenderle dall'esterno, ad es. con una termocoppia attaccata con una fascetta all'esterno della marmitta, oppure con un sensore immerso proprio nel flusso di gas? Questo secondo metodo mi sembrerebbe più preciso dal punto di vista della misura termica (anche se comunque non sarebbe attuabile nel caso della candela) mentre non andrebbe bene dal punto di vista fluidodinamico in quanto genererebbe una (due) perdita di carico localizzata non indifferente...

Se fosse sufficiente misurare dall'esterno, ossia rilevare la temperatura delle superfici, si potrebbero impiegare dei pirometri contactless
Pirometro PCE-889
questo è uno strumento completo, ma trovando le sonde penso che si possano integrare su Arduino

Grazie mille e a presto!
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Vecchio 23 giugno 11, 18:27   #789 (permalink)  Top
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Cristiano Giustozzi

"te compra chi non te conosce" mi pare una frase molto sibillina ed aperta a molte interpretazioni.

Mi piacerebbe conoscere quale significato ha dalle tue parti ed a cosa alludi !

Ciao Piero

PS: Visto che molti indicano la loro FAI il mio numero è "FAI 241"
Ma... Piero carissimo! Che dici mai?
Leggi e stai attento solo ai miei messaggi?
No, perché c'era il signor F.S. che ti chiedeva una cosa che magari ti è sfuggita.
Vedi bene che ora ti faccio la cortesia di rimandartela in copia così non corriamo il rischio di non conoscere una pagina di storia che solo persone come te hanno saputo scrivere nel motorismo italiano.

I ricordi.......che bella cosa.....
Piero Muzio.......Piero Muzio.....Se lei è quello che penso, . mi ricorda qualcosa...
Già !!! lei dovrebbe essre uno dei soci della allora OPS....( Officine Picco Stampi)... è così ????? o mio sbaglio!!!
Ma se lei è davvero quello che penso, ci può ricordare e spiegare come avvenne la improvvisa uscita di Gualtiero Picco dalla OPS?........

Ci può ricordare il perchè e come mai la OPS, gestita da illustri luminari della meccanica, finì a "gambe all'aria" dopo poco tempo e più precisamente nella vostra nuova sede di Agrate brianza?

Spero che lei ci voglia illuminare su un periodo poco conosciuto della storia motoristica italiana, e la ringrazio sin da ora per la cortesia con la quale vorrà risponderci.
F.S.
__________________
...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747
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Vecchio 23 giugno 11, 21:48   #790 (permalink)  Top
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Onore ai "vecchi" del mestiere!!

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Nikarlo , ma ci conosciamo ? con tutti questi pseudo non mi ci ritrovo molto.
Leggendovi, sono andato a rivedere quelli che possiedo ancora, da sempre.
Il Bossaglia io lo comprai nel 1968 (1° ed. 2.500 lire ). Ancora prima solo come modellista comprai Model Aero Engine Encyclopedia di Ron Moulton ( che poi conobbi ) del 1959, il Giacosa ( con Gabrielli l'altro grande G.della Fiat) , nel 1965 P.H. Smith " The high-speed two stroke petrol engine". Nel 1973 il nostro Agente USA mi diede il "Two-stroke tuner's handbook" di Gordon Jennings del quale ho sempre ricordato a tutti una fantastica frase della prefazione: "Quando esaminate il vs. motore non dovete pensare che chi lo ha costruito sia così stupido come pensate. Esso è il frutto di compromessi, macchinari a disposizione, inizio del progetto sempre di qualche anno precedente, attrezzature e stampi magari già esistenti ecc. ecc......."
Un altro volumetto che possiedo dagli anni '60 è ed. Zanichelli - Shapiro "Profili veloci", che unisce teoria e pratica in modo conciso e molto comprensibile.

Sulle elaborazioni......... campo veramente affascinante, ci sarebbe da scrivere per tutta un'altra vita.... Per dire, nel 1957 da un incesto fra pezzi del G.20 e del G.30 ed altre amenità misi insieme un valvola anteriore con un pseudo compressore a palette (di lamierino di alluminio sulla valvola del tappo posteriore ) Pensandoci anni dopo capii che neppure a 300.000 giri avrebbe prodotto con meno di 20mm di diametro una pressione decente.

Sui banchi prova. Da sempre sono un fautore delle prove al banco, di ogni genere. Con Picco ci facemmo fare un banco dinamometrico dal Francese Duran, era un'altro mago della meccanica, con freno ecc.
La foto compare nella seconda di copertina del 2° Catalogo OPS, quello con il 3,5cc marino , con carburatore Perry sulla prima, era il 1974. Molto delicato da usare, carburazione difficile con il Venturi e la risonanza pura dei velocità, smagrate paurose e sbiellata facile. Nella migliore delle risultanze il motore dopo i tests era distrutto.

Ora è tutto più semplice . Nel 2006 ho provato un OPS 3,5 car con carburatore rc e marmitta OPS/EFRA su un banco inerziale, molto valido, con rilevazione di coppia , potenza ed ovviamente i giri. Oltre ai valori numerici dai grafici del PC emergono i buchi ed i picchi della curva di potenza e, dato molto importante, la velocità, in secondi, di salita di giri.
Con carburatore da 9mm impiegava circa 4 secondi per passare dai 20.000 presi come base delle frizioni car attuali ai 38.000/39.000. Invece con quello da 8mm il tempo era inferiore ai due secondi, senza perdite di potenza.
Poi mi sono lasciato prendere dalla voglia di provare l'estremo ed ho staccato il tubetto miscela a 51.500 giri.....non mi ha preso un infarto e fatto ancora più stupefacente la biella aveva tenuto.

Per i motori aerei le varie eliche tarate, sono la soluzione più semplice e se usate con raziocinio non danneggiano il motore.

Per fasature, gradi, dremelate ecc. lascio a Magu, Giustozzi, cmm59, Lucareds7 (del covo di treviso), Dooling, Andyflyer, Andykaw1 e tutti gli altri , la gioia e la voglia di continuare con le prove e l'esperienza ... quindi di sbagliare anche molto.

Ancora due cose:
Sulla bilanciatura, salvo prova contraria il primo motore di serie con il contrappeso/volano/trascinaelica, con massa sbilanciata e posizionata dalla chiavetta, e mi pare resti il solo, è l' OPS Maxi 30cc . Chi lo ha può verificare.
Sulle modifiche od elaborazioni attenzione alla grande differenza che esiste fra le cose che piacciono e quelle che invece servono.

Saluti e buone modifiche

Piero Muzio


Carissimo sig. Piero,
Io sono un giovincello di 46 anni, che per puro passatempo (termine autarchico) gioca con i modelli.
Ho travasato in questa attività la mia passione per i motori, che coltivo giornalmente in officina e sala prove, su veicoli scala 1/1.
Sono un sostenitore dei test eseguiti con metodo, e del sistema "passo dopo passo" per arrivare al traguardo prefissato.
Dato che i soldi ultimamente scarseggiano, anche io ho trovato molto più economico rivolgermi a MaGu per i lavori senza possibilità di ritorno alle origini, quali aperture supplementari sulla canna, o modifiche per la lubrificazione del mantello, che prevedono forature, raggiature e smussi "giusti", sui pezzi.
Non amo stravolgere la meccanica di base, neanche sui mezzi 1/1.
Sono uno che predilige un fine lavoro di cesello sugli accoppiamenti, tolleranze, che danno affidabilità e spesso piccoli incrementi prestazionali.
Se in autunno avrò tempo (alias soldi) mi metterò a realizzare un banco prova per i motori, l'inerziale è il tipo più semplice di meccanica, e con i kit che ormai si trovano in giro l'elettronica la si compra già fatta e completa del programma necessario aal computer per registrare ed archiviare le varie sessioni di prova.
I parassitari piccoli: il motore trifase a magneti permanenti è un'ottimo freno a correnti parassite, ma si deve smaltire la potenza elettrica su delle resistenze in serie.
Insomma la cosa è un pochino più impegnativa, per non parlare della retroazione se si vuole far lavorare a giri costanti o a coppia costante il motore, magari un metodo utile per motori da Elicottero, barca o areo (tipo il vvc).
Per le auto dovendo lavorare il motore con continue accelerazioni repentine l'inerziale mi risulta più indicato.
Io negli anni ho modificato (con materiale commerciale e autocostruito) un banco prova inerziale da moto, ora ci provo le moto, i quadricicli ed è dotato di freno a correnti parassite, insomma posso fare una serie di test per realizzare la migliore messa a punto possibile con le competenze acquisite in 20 anni di lavoro & passione.
Se riesco allego le foto della mia sala giochi.
Saluti e ogni suo intervento o suggerimento sarà ben accetto in merito ai motori glow!!
Andrea
Icone allegate
elaboriamo i motori a scoppio-freno-banco-prova-1.jpg   elaboriamo i motori a scoppio-sala-prove-1.jpg  
__________________
Jamara LX One S.E. powered SH Engine, ported by MaGu LRP S8BX Team Edition, powered by MaGu Engine E gli altri stanno a guardare....

Ultima modifica di andykaw1 : 23 giugno 11 alle ore 21:53
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