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Vecchio 23 giugno 11, 21:53   #791 (permalink)  Top
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...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747
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Vecchio 23 giugno 11, 22:12   #792 (permalink)  Top
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Vuoi delle tipo K???

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Piero, anch'io ho più affinità col metallo che con gli elettroni...
Tra l'altro sto viaggiando con un mix di conoscenze di elettronica analogica (prima media!), di sistemi (ITIS), programmazione, elettrotecnica e misure (università), studiate in vari periodi e con livelli poco più che base nei vari ambiti, però pian pianino ne sto venendo fuori.
Sto cercando di fare di necessità virtù, anche vista l'attuale offerta di sistemi quali appunto Arduino e le varie comunità virtuali. Penso che una decina d'anni fa avrei trovato scogli ben più grandi e probabilmente abbandonato in partenza!
Poi è un pezzo che vogliamo prendere un audiotachimetro, e con questa scheda forse riusciamo a realizzarlo ad un decimo del costo a cui lo propongono i sovietici!

... intanto ieri sera due ore di esperimenti e non son riuscito a leggere il segnale di pressione e temperatura atmosferica!

Comunque grazie dell'interessamento, avere qualche suggerimento da chi si è già fatto i calli è sempre una scorciatoia che oltretutto garantisce risultati migliori. Se poi questi banchi possono essere acquistati "chiavi in mano" ad un prezzo ragionevole tanto meglio, a quel punto ci si può già dedicare alla fase successiva... il test!

Una domanda... le tre temperature che hai suggerito di rilevare pensavi di prenderle dall'esterno, ad es. con una termocoppia attaccata con una fascetta all'esterno della marmitta, oppure con un sensore immerso proprio nel flusso di gas? Questo secondo metodo mi sembrerebbe più preciso dal punto di vista della misura termica (anche se comunque non sarebbe attuabile nel caso della candela) mentre non andrebbe bene dal punto di vista fluidodinamico in quanto genererebbe una (due) perdita di carico localizzata non indifferente...

Se fosse sufficiente misurare dall'esterno, ossia rilevare la temperatura delle superfici, si potrebbero impiegare dei pirometri contactless
Pirometro PCE-889
questo è uno strumento completo, ma trovando le sonde penso che si possano integrare su Arduino

Grazie mille e a presto!
Senza chiederti nulla, se vuoi io ho del cavo tipo K microscopico..... riesco a farlo passare tra 2 guarnizioni per monitorare la temperatura del carter pompa dei motori 2 tempi (50-65-85 cc).
Per me mandartene un paio di metri non è un problema.
Se hai le mani d'oro lo brasi sulla rondellina in rame della candela e leggi il sottocandela!
Se lo fai passare dal tubo di pressione "entri nello scarico e vedi una temperatura media!!
Se fai un forellino da 1,5 mm lo fai entrare nel carter motore di un glow, con una goccia di bicomponente 5 minuti (o sigillante siliconico) hai tenuta e con un colpetto di Dremel lo togli quando vuoi (il silicone lo tiri a mano e via!!)....
Vedi tu..... io lo uso da anni.....
ciao
Andrea
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Vecchio 24 giugno 11, 02:58   #793 (permalink)  Top
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Tempo fa' ho fatto anche io qualche prova di temperature sui glow 2 T. Ho utilizzato miscele dal 10/20/30% di nitrometano e varie percentuali di olio sia sintetico che ricino. Per il controllo delle temperature dei gas di scarico ho inserito una sonda K attraverso la marmitta fino contro la comicia, per la lettura della temperatura dell' alettetura del cilindro ho usato un termometro a diodo, abbastanza preciso. In sostanza i gas di scarico con varie percentuali di nitrometano rimanevano uguali, ovvero 310°. Fra sintetico e ricino intorno ai 15° in piu per il ricino, stessa cosa per l' alettatura, intorno ai 105° sintetico, 115° ricino. Sotto carter uguali, circa 40°. Unica grossa differenza con 18% di ricino il motore arrivava a 7.500 a malapena mentre con il sintetico raggiungeva tranquillamente gli 8.000. Le prove sono state fatte a 8.000/ 6.000/ 2.500 purtroppo parzializzando il gas. Ho fatto qualche prova con il freno di Focault ovvero un disco di alluminio calattato sul motore e una bobina con traferro alimentata a tensione variabile. Aumentando la tensione e di conseguenza il campo magnetico si sentiva benissimo il calo di giri, il tutto non quantificabile in quanto si trattava di provare il principio. Mi sono poi arenato per lo smaltimento del calore ovvero se 3HP oltre 2 KW, mica pochi da far dissipare da un disco di alluminio. Mi sono fatto anche seghe mentali per eliche a passo variabile in movimento ma per ora non sono venuto a capo di niente. Certo che con eliche a passo variabile sarebbe abbastanza semplice, motore montato su asse oscillante con leva bilanciata, bilancia elettronica a cella di carico, contagiri e carta e matita, cosi si puo' trovare la coppia massima e la massima potenza. Per ora ho da pulire una decina di Supertigre veramente zozzi, il tempo e' poco ma presto o tardi finiro. Avanti anche voi con belle SEGHE MENTALI. Saluti da Alvise.
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Vecchio 24 giugno 11, 05:06   #794 (permalink)  Top
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Cristiano, ci conosciamo un poco anche personalmente però mi pare di rilevare di nuovo molta ironia, da parte tua , sbaglio ?

Tra l'altro mi sono registrato, con il mio nome, per parlare di motori, passione che ho dall'età di 13 anni (ne ho ora quasi 75 ) e non per fare sterili polemiche . Però le cose, specie personali, non vere o inesatte stai tranquillo che le preciso o rettifico ora che le vedo.

Ho anche ben letto i messaggi , non molto lusinghieri in verità , di F.S. FAI 6710 , verso di me.
Ne lessi un altro, di altro autore, la scorsa settimana ma non lo ritrovo
Quando scrivo poi mi piace essere il più preciso possibile, per non parlare e scrivere a vanvera come fanno in tanti ! Però serve tempo.
Intanto mi piacerebbe che F.S. che magari conosco completasse la sigla con il nome ed il cognome , visto che tutti i nomi di modellisti che cita , Carletto Lenti, Roby Beretta e Luciano Merati sono arrivati in OPS quando io già ero in società con Gualtiero Picco
Non per menar vanto ma per la ns. storia, nel 1968 vinsi il primo C. Italiano di Velocità classe 10cc per OPS , messo a punto da me, stabilendo anche il Record Italiano di velocità con 270 Kmh a Ravenna/ Pista ANIC il 4 di Ottobre '68 .La cosa fece molto scalpore e ne scrisse Peter Chinn sia su "Aeromodeller" che su "Model Airplane News".
In quell'anno 1968 vinsi anche nel 2,5cc con un G.15 Supertigre, messo a punto da me, davanti a Prati, Ricci, Dusi, Grandesso, Corti e Minarelli.

Per chiudere questa parentesi fra il 1957 ed il 1967 quando ancora non conoscevo Gualtiero e lui non aveva neppure iniziato a giocare con i motori , con i 2,5cc ed i 5cc ottenni nei C. Italiani altre 2 Medaglie d'Argento e 2 di Bronzo , sempre come dilettante e contro modellisti/professionisti quali più o meno furono Prati Amato , Ugo e Cesare Rossi, Renzo Grandesso, Giancarlo Ricci ( ottimi e tosti avversari o no ? ).
Soltanto Ugo Rossi, Renzo Grandesso ed il sottoscritto sono stati Campioni Italiani, almeno una volta nelle tre classi classiche della Velocità 2,5 - 5 - 10 cc. e curiosamente aggiungo e termino la parentesi Ugo Rossi vinse 2,5 e 5 cc con i Supertigre e nel 10cc con il MacCoy 60.

La sigla OPS significava Officina Picco Saoner , che era suo cognato, faceva il disegnatore ed aveva un altro lavoro. La ditta, Gualtiero in verità era solo, costruiva stampi per tranciare le bave dei pezzi già pressofusi. C'era anche un certo Zappa che aveva una ditta e gli commissionava lavori Nel 1969 Saoner si ritirò, come pure Zappa ed io entrai nel 1969 appunto senza apparire avendo un altro lavoro.
Nel 1973, regolarizzammo la società che diventò Spa (Soc. per azioni , una storia nella storia della OPS e mia che stò preparando) e poi Srl per motivi fiscali . Dal 1974 al 1998 , fui sempre io l'Amm.Unico , oltre a fare tante altre cose come accade quando si è solo in una quindicina di persone
Dal '69 alla fine del '78 quando ci separammo abbiamo costruito INSIEME , anche con gli altri collaboratori, la OPS Motori Monza Italia .
Il motivo della rottura fu molto semplice. Io volevo fare "in serie" motori da competizione "out of the box " " alla scatola" come si dice in US. Gualtiero ha sempre amato il pezzo unico, il prototipo , il motore particolare per l'amico (quando glieli regali poi ne hai tanti di amici , ma se glieli fai pagare, molti meno anzi pochissimi ).
La ditta andava benissimo ma a prezzo di infinite discussioni! Però come sempre le vittorie hanno molti artefici mentre le sconfitte... per cui era il momento giusto, nessun motivo misterioso.

AD F.S - FAI 6710 vorrei solo ricordare che dal '78, separazione, al '98 sono 20 (venti) anni e non "dopo poco" , che il 3,5 a scarico posteriore il "Competition" fu fatto nel 1982 e fu 2 volte C.del Mondo Pista, 1 volta C.del Mondo Off Road '94 (con Monesi) e 7 volte C.Europeo '87 -'88 -'90 -'91 - '94 - '95 -'96 , sempre Off-Road, che il 2,5 cc da velocità che tolse il dominio al Rossi 15 fu fatto nel 1984 e lo mantenne fino al 1991 fra i motori di serie, il 30 Maxi , il 4 tempi 20cc , unico OHC (over head cam ) monoalbero a cammes in testa prodotto nel mondo ed il 60cc Twin Maxi , furono realizzati dal 1983 al 1986 . Il motore Tamiya 15 fu prodotto nel 1994 con grande successo e tanti altri motori e varianti prima e dopo,.

Non amo le personalizzazioni ed i vari culti della personalità che molti apprezzano.

Forse sfugge ad FS Fai 6710 che nel 1994 , riunii nella MONDIALMOTOR SPA la OPS, la DIMO (distribuzione) la Blitz Model Tecnica-BMT (auto da pista) la Master Service di Bologna e la TAG automodell fuori strada di Caerano S.Marco di Treviso, tramite MEDIOBANCA (proprio quella di Cuccia) , GEMINA e VIA HOLDING s.a. con un grande programma a lungo termine di ampliamento, trasferimento di certe produzioni, offrire al mercato prodotti completi ecc. molto affascinante ed ovviamente dispendioso, per dire parlammo anche con la Supertigre per acquistarla e Sorino Garofali l' avrebbe ceduta volentieri (1995)

Proprio la liquidazione e successivo fallimento in Lussemburgo della Via Holding s.a. questa società era mio socio paritetico in Mondialmotor spa, creò la valanga che provocò la catastrofe.
Il capitolo successivo dal 2000 al 2008 con Mantua , Poldi, mio figlio ecc è un'altra storia ancora aperta che esula da questa e che scriverò , spero di avere il tempo, in futuro.
Per finire dico che con Gualtiero Picco avevamo ripreso da molto tempo rapporti di serena amicizia come pure sempre è stato con i figli Edoardo e Alberto.

Ho l'abitudine, da sempre, di tenere tutti i documenti, riviste, disegni , risultati ecc. ecc. per cui ogni fatto è verificato e provabile e spero di riuscire a mettere tutta insieme ordinatamente questa mia storia , dell' OPS e del motorismo modellistico Italiano dal 1950 ad oggi

Piero Muzio


PS : Vorrei ricordare a chi interessa che il "MEMORIAL CARLO SAUDELLA" ( Auto + Aerei da velocità ) si svolgerà Domenica 26 alla Pista AMSCI sita nell'Autodromo di Monza - zona Box, per la gara Auto da Velocità al Pilone (vedi sito www.AMSCI.il - sezione Vel. al pilone) in concomitanza con il G.Premio Italia , gara Internazionale degli stessi, per le classi 1,5 - 2,5 - 5 - 10 cc + Sport 3,5 cci ed anche 2° prova di Campionato Italiano. La seconda prova di questa "gara non gara" (vedi sito AMSCI ) per chi avesse interesse sarà Sabato 24 Sett. alla Pista di Vincolato della FIAM di MI-Malpensa.
Sponsor FIAM - AMSCI - SAM2001 - Lo scrivente e la Ditta Picco (appunto !)
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Vecchio 24 giugno 11, 08:48   #795 (permalink)  Top
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L'averci illuminati di oltre un mezzo secolo di "storia motoristica Italina" credo che valga ben più di un grazie Piero.
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http://maguguglielmo.jimdo.com il motore nei particolari
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Vecchio 24 giugno 11, 13:44   #796 (permalink)  Top
lucareds7
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Senza chiederti nulla, se vuoi io ho del cavo tipo K microscopico..... riesco a farlo passare tra 2 guarnizioni per monitorare la temperatura del carter pompa dei motori 2 tempi (50-65-85 cc).
Per me mandartene un paio di metri non è un problema.
Se hai le mani d'oro lo brasi sulla rondellina in rame della candela e leggi il sottocandela!
Se lo fai passare dal tubo di pressione "entri nello scarico e vedi una temperatura media!!
Se fai un forellino da 1,5 mm lo fai entrare nel carter motore di un glow, con una goccia di bicomponente 5 minuti (o sigillante siliconico) hai tenuta e con un colpetto di Dremel lo togli quando vuoi (il silicone lo tiri a mano e via!!)....
Vedi tu..... io lo uso da anni.....
ciao
Andrea
Spettacolare! per il cavo ti ringrazio, dovrei avere anch'io delle vecchie termocoppie da cannibalizzare; controllo e se mi dovesse servire il tuo magari ci sentiamo in MP, mentre preferirei discutere di un'altra questione qui "in pubblico" perchè magari può tornare utile anche ad altri...

al 2° anno di università, nel corso di "misure meccaniche e termiche", avevamo realizzato due esperienze in laboratorio. La prima era la banalissima taratura di un dinamometro realizzato con una lamella di acciaio inox e un estensimetro (per chi non lo conoscesse è chiamato anche strain-gage, cella estensimetrica etc etc...) e quello mi torna buono per realizzare la misura della coppia del motore e della spinta! circuito formato da millivoltmetro, ponte di Wheatstone e trimmer di azzeramento, 10 misure e verifica della linearità della risposta, praticamente una banalità.
La 2^ esperienza riguardava la ben più complessa caratterizzazione di risposta dinamica di una termocoppia (inserimento/estrazione dentro un elemento riscaldante), vorrei dire tipo J ma può essere che mi ricordi male e sia la ben più diffusa K. Guarda che q.lo, proprio quello che mi serviva! ed invece al tempo avevo tanto bistrattato questo corso!

Finito questo excursus (di cui probabilmente a chi legge fregherà poco o nulla), il ricordo che ho delle termocoppie è di una coppia di fili, collegati direttamente all'amplificatore di segnale, e saldati tra di loro probabilmente mediante puntatura, erano avvolti e parzialmente appiattiti.

A questo punto mi affido alla tua esperienza: come fai a saldarli tra di loro? hai un'attrezzatura specifica o li saldi a castolin? e quando li pizzichi tra i piani del carter bisogna comunque mantenere l'isolante, giusto? mi è venuta il dubbio che altrimenti si annullerebbe la differenza di potenziale... poi ricordo che devono essere tassativamente collegati senza prolunghe in filo di rame per evitare di creare due ulteriori "false termocoppie" sulle giunzioni con una conseguente necessità di "compensazione del giunto freddo", ma anche qui potrei sbagliarmi... vado a memoria e non ricordo dove ho stoccato gli appunti!

Grasssssie!

@ Alvise: grazie delle tue info, è un gradino in meno da salire sulla scala per far funzionare 'sto cìo-mao!
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Vecchio 25 giugno 11, 00:39   #797 (permalink)  Top
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Io faccio così:

Per Lucareds:
Io molto prosaicamente dopo ave fatto esperimenti con il castolin (falliti miserrimamente) mi sono inventato la saldatura (meglio brasatura) con stagno....
Funziona per misure a contatto senza problemi, il cavo lo faccio lungo abbastanza per montare un mini connettore per tipo K e poi entro nel multimetro.....
Ho anche dei lettori della RS ma sono carucci e non sussistono differenze nelle letture.
Per i gas di scarico uso termocoppie ma i due metalli dopo averli puliti dall'isolante per un 5mm li attorciglio a spirale e con una goccia di stagno li braso, il punto stagnato è inferiore (di spessore) al millimetro.
La guaina isolante è molto robusta ed essendo piatta (la forma non è toroidale) non subisce il taglio o l'incisione da parte dei piani, poi basta fare 2 prove con un multimetro e vedere se uno dei 2 poli della termocoppia è a massa, la prova deve essere fatta prima della brasatura....)
Per i motori con gas "caldi" è meglio usare o termocoppie adatte con cannule in inox oppure inserire il cavo tipo K all'interno di una vite in ottone o alluminio (M5-M6) nella quale si deve realizzare una cavità idonea con una punta da trapano (non un foro passante), si inserisce il cavo e si sigilla con resina adatta.
Ho dovuto imparare a farmi le termocoppie per un motivo semplice: il costo di quelle già fatte.....nei test dinamici ne consumavo parecchie.... e da necessità virtù!

Le celle di carico?? ne trovi da 5 Kg a meno di 60€ già fatte, normate, collaudate e garantite........resta da fare l'alimentatore da 15 Vcc e in base alla scheda tecnica della cella fare la tabellina mV/grammo per usare i dati; cosa poi ben diversa fare l'interfaccia cella PC e sw.... io li non posso aiutarti davvero!
saluti e se hai bisogno non farti scrupoli!!
ciao
Andrea
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Ultima modifica di andykaw1 : 25 giugno 11 alle ore 00:44
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Vecchio 25 giugno 11, 03:18   #798 (permalink)  Top
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Saluti a tutti. Ricordo che ai tempi della mia gioventu' per provare i motori avevo acquistato aderittura un banco freno idraulico. pazzie di gioventu, che avevo attaccato alla rete elettrica, kasino immane, quando aprivano un rubinetto il motore andava in fuga con grandi rischi, risolto con GRANDE vasca di acqua e pompa. Per rilevarele temperature ricordo che avevo infilato una termocoppia sotto valvola, una sullo scarico a filo testa, a 5 cm, 10 cm, 15 cm, 20 cm, questo per controllare le temperature e di conseguenza la carburazione e l' anticipo. Per la lettura usavo un galvanometro tarato in gradi ( F.lli Siliprandi ) ricordo il nome perche' fu un salasso. Per le termocoppie mi omaggiarono di parecchi metri di filo, non ricordo il materiale ma erano di due tipi,bastava tagliarli alla lunghezza desiderata e dargli una saldatura a ossigeno e la termocoppia era fatta. Mi risulta che usino le suddette termocoppie anche sui satelliti mettendone una quantita' in serie fino a raggiungere la tensione desiderata, il tutto riscaldato con isotopi radioattivi. Questo sistema non necessita di manutenzione, e sicurissimo e prima di esaurirsi gli isotopi radioattivi passano centinaia di anni. Con freno mi sono solazzato a sistemare motori da Kart, Parrilla, Komet, BM, Saetta, motorini vari un' Alfa e sopratutto la mia Fiat Giardiniera che da 18 cv, cambiando pistoni, asse a camme, carburatore Solex, pompa benzina elettrica Bendix e impianto di scarico ero arrivato a 43 cv. a 6.000 giri, oltre si rompeva la campana fra motore e frizione, oltre 80 kmh in frenata vibrava e non si fermava piu' allora dagli con i freno a disco della Brambo dalla Fiat 850 spider. QUANTE MINCHIATE HO FATTO IN GIOVENTU? Saluti a tutti da Alvise.
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Vecchio 25 giugno 11, 08:53   #799 (permalink)  Top
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Vecchio 25 giugno 11, 12:15   #800 (permalink)  Top
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Io molto prosaicamente dopo ave fatto esperimenti con il castolin (falliti miserrimamente) mi sono inventato la saldatura (meglio brasatura) con stagno....
Funziona per misure a contatto senza problemi, il cavo lo faccio lungo abbastanza per montare un mini connettore per tipo K e poi entro nel multimetro.....
Ho anche dei lettori della RS ma sono carucci e non sussistono differenze nelle letture.
Per i gas di scarico uso termocoppie ma i due metalli dopo averli puliti dall'isolante per un 5mm li attorciglio a spirale e con una goccia di stagno li braso, il punto stagnato è inferiore (di spessore) al millimetro.
La guaina isolante è molto robusta ed essendo piatta (la forma non è toroidale) non subisce il taglio o l'incisione da parte dei piani, poi basta fare 2 prove con un multimetro e vedere se uno dei 2 poli della termocoppia è a massa, la prova deve essere fatta prima della brasatura....)
Per i motori con gas "caldi" è meglio usare o termocoppie adatte con cannule in inox oppure inserire il cavo tipo K all'interno di una vite in ottone o alluminio (M5-M6) nella quale si deve realizzare una cavità idonea con una punta da trapano (non un foro passante), si inserisce il cavo e si sigilla con resina adatta.
Ho dovuto imparare a farmi le termocoppie per un motivo semplice: il costo di quelle già fatte.....nei test dinamici ne consumavo parecchie.... e da necessità virtù!

Le celle di carico?? ne trovi da 5 Kg a meno di 60€ già fatte, normate, collaudate e garantite........resta da fare l'alimentatore da 15 Vcc e in base alla scheda tecnica della cella fare la tabellina mV/grammo per usare i dati; cosa poi ben diversa fare l'interfaccia cella PC e sw.... io li non posso aiutarti davvero!
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ciao
Andrea
Grazie mille! adesso sto iniziando a disegnare quella meccanica, nell'attesa che mi arrivino le celle di carico e i sensori mancanti. La rogna sono gli operazionali per amplificare i segnali, a Treviso è rimasto un solo negozio che vende componenti passivi, logici... e non li ha! li ho dovuti ordinare, approfitto di questa settimana di buco per "il ferro"! volevo realizzare la struttura in tubo quadro 25x2 per dargli un minimo di solidità e 10 supportini Koyo UCP in miniatura per fare tutti i movimenti, in modo che in mezza giornata taglio, saldo e monto il tutto.

Per il SW non preoccuparti, ho il supporto morale di Nikarlo, e devo provare a rompere le pelotas a chi mi controllava sull'altare... essersi sposati avendo un ingegnere delle telecomunicazioni che vegliava sul mio "sì" dovrà pur tornarmi utile, no?

A furia di stressare amici, conoscenti, voi qui sul forum... ho le orecchie che mi fischiano spesso... mah, chissà come mai?

Appena ho qualcosa lo posto!
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