Flair SE5A - Diario di costruzione.

[Trinacria]

Originalmente inviato da giocavik

Se ci mettevi un link, imparavamo in modo più solerte...

Ti posso dare un consiglio da amico, prima di venire a scrivere fatti dei test.
Io, dopo avere visto ad un mio socio tranciare delle rondelline di gomma da una camera d'aria, ho fatto un test, ho preso un vecchio tubicino di ottone che si usa nei serbatoi, gli ho affilato il foro, e con un colpo secco mi ha tranciato l'alluminio adesivo.Allora sono andato a comprare le fustelle, anche mostrando la tecnica e vari accorgimenti con tanto di foto, mi hai criticato dicendo che non era un granchè.
Invece chi costruisce davvero come albiplano, quenda, mi hanno fatto capire che era buono ma non andava bene se dovevi fare un aeromodello della II° guerra,sempre se sei bravo a dosare la giusta quantità di goccina di vinilica. Se devi fare un centinaio di rivetti al massimo e sempre megio del colpo di bulino a mio parere.
Accetto qualsiasi sfida ad una gara di riproduzioni!

[Edima]

A proposito dei miei test sulle colle. I risultati di quei test li avevo pubblicati tempo fa su Facebook, li posto qui.
Come ho già fatto altre volte, ho preparato una serie di campioni fissati con varie colle per testarne l’effettiva resistenza. I campioni sono dei rettangoli di compensato incollati su di una base in legno. Il test è stato fatto a trazione tirando con un cavo di nylon di 1 mm agganciato alla fine dell’incollaggio in corrispondenza del bordo della tavoletta di base. La trazione è stata applicata progressivamente in circa 10 secondi, il carico al quale è avvenuto lo scollamento l’ho letto su di un dinamometro digitale. Dati di prova:
-Campioni in compensato di pioppo da 4 mm nominali, effettivi 3,8, lunghezza dell’incollaggio 30 mm. Venatura dei campioni parallela all’incollaggio.
-Base in abete piallato con venatura ortogonale all’incollaggio.
-Non ho fatto nessun trattamento preventivo sui campioni e sulla base tranne carteggiatura e spolvero.
-La colla eccedente è stata asportata in modo da avere su tutti i campioni più o meno la stessa raggiatura in modo da garantire uguale superficie di incollaggio.
-Incollaggi effettuati ad una temperatura ambiente di 22° per 20 ore.
Colle impiegate e carichi ai quali avviene lo scollamento:
Campione 1, Alifatica SIG – BOND, rottura a 2,6 kg
Campione 2, Vinavil “inodore”, rottura a 5,9 kg
Campione 3, UHU HART, rottura a 6,3 kg
Campione 4, epossidica UHU ENDFEST rottura a 11,2 kg
Campione 5, epossidica EPOXI rapid EXTRON lavorabilità 5 min. 13,5 kg
Questi dati, lungi dall’avere un valore assoluto, non sono altro che la conferma di altre prove fatte nel tempo e con diversi tipi di incollaggi. Per correttezza aggiungo che gli incollaggi tra essenze più tenere, vedi balsa, uniformano e appiattiscono verso il basso i valori di rottura, torna quindi di normale impiego Vinavil e UHU HART.
Ho proseguito i test prendendo in considerazione i cianoacrilati. Devo dire che il loro impiego su quei campioni non è corretto in quanto la parte interna del compensato di pioppo a vena verticale, "aspira" il collante riducendo la superficie di incollaggio. Tuttavia incollaggi centina - B. E oppure centina - longherone ricadono in questa tipologia. Questi i risultati ottenuti con le stesse modalità della serie precedente.
Colle impiegate e carichi ai quali avviene lo scollamento:
Campione 6, Cianoacrilica Geko densa, rottura a 5,9 kg
Campione 7, Cianoacrilica Geko media, rottura a 6,2 kg
Campione 8, Cianoacrilica Geko fluida, rottura a 8 kg
Campione 9, Cianoacrilica Attack rottura a 7,1 kg
Le rotture sono sempre avvenute con asportazione del legno della base, in sequenza: pochissimo per il campione 6, molto per il campione 9.
Un commento, le epossidiche 5 min malgrado diano risultati molto buoni, nel tempo rammolliscono pertanto sono sparite dal mio laboratorio. Per quanto riguarda i cianoacrilati io li uso correntemente, modelli costruiti più di dieci anni fa usando quasi esclusivamente ciano a oggi non danno segni di scollamenti.

[Trinacria]

Originalmente inviato da Edima

A proposito dei miei test sulle colle. I risultati di quei test li avevo pubblicati tempo fa su Facebook, li posto qui.
Come ho già fatto altre volte, ho preparato una serie di campioni fissati con varie colle per testarne l’effettiva resistenza. I campioni sono dei rettangoli di compensato incollati su di una base in legno. Il test è stato fatto a trazione tirando con un cavo di nylon di 1 mm agganciato alla fine dell’incollaggio in corrispondenza del bordo della tavoletta di base. La trazione è stata applicata progressivamente in circa 10 secondi, il carico al quale è avvenuto lo scollamento l’ho letto su di un dinamometro digitale. Dati di prova:
-Campioni in compensato di pioppo da 4 mm nominali, effettivi 3,8, lunghezza dell’incollaggio 30 mm. Venatura dei campioni parallela all’incollaggio.
-Base in abete piallato con venatura ortogonale all’incollaggio.
-Non ho fatto nessun trattamento preventivo sui campioni e sulla base tranne carteggiatura e spolvero.
-La colla eccedente è stata asportata in modo da avere su tutti i campioni più o meno la stessa raggiatura in modo da garantire uguale superficie di incollaggio.
-Incollaggi effettuati ad una temperatura ambiente di 22° per 20 ore.
Colle impiegate e carichi ai quali avviene lo scollamento:
Campione 1, Alifatica SIG – BOND, rottura a 2,6 kg
Campione 2, Vinavil “inodore”, rottura a 5,9 kg
Campione 3, UHU HART, rottura a 6,3 kg
Campione 4, epossidica UHU ENDFEST rottura a 11,2 kg
Campione 5, epossidica EPOXI rapid EXTRON lavorabilità 5 min. 13,5 kg
Questi dati, lungi dall’avere un valore assoluto, non sono altro che la conferma di altre prove fatte nel tempo e con diversi tipi di incollaggi. Per correttezza aggiungo che gli incollaggi tra essenze più tenere, vedi balsa, uniformano e appiattiscono verso il basso i valori di rottura, torna quindi di normale impiego Vinavil e UHU HART.
Ho proseguito i test prendendo in considerazione i cianoacrilati. Devo dire che il loro impiego su quei campioni non è corretto in quanto la parte interna del compensato di pioppo a vena verticale, "aspira" il collante riducendo la superficie di incollaggio. Tuttavia incollaggi centina - B. E oppure centina - longherone ricadono in questa tipologia. Questi i risultati ottenuti con le stesse modalità della serie precedente.
Colle impiegate e carichi ai quali avviene lo scollamento:
Campione 6, Cianoacrilica Geko densa, rottura a 5,9 kg
Campione 7, Cianoacrilica Geko media, rottura a 6,2 kg
Campione 8, Cianoacrilica Geko fluida, rottura a 8 kg
Campione 9, Cianoacrilica Attack rottura a 7,1 kg
Le rotture sono sempre avvenute con asportazione del legno della base, in sequenza: pochissimo per il campione 6, molto per il campione 9.
Un commento, le epossidiche 5 min malgrado diano risultati molto buoni, nel tempo rammolliscono pertanto sono sparite dal mio laboratorio. Per quanto riguarda i cianoacrilati io li uso correntemente, modelli costruiti più di dieci anni fa usando quasi esclusivamente ciano a oggi non danno segni di scollamenti.

Grazie di questi test, lo dicevo io tempo fà che il ciano e un buon collante, invece per la UHU hart intendi la cellulosica? se si, io ho incollato un telaietto di mogano mm6x2, mi ha impiegato molto tempo per incollare, dopo l'incollaggio e caduto in terra e si e scollato, invece con alifatica molto piu tenace cadendo volutamente.

[Edima]

Certo, la UHU Hart è cellulosica e non va bene per incollare essenze dure come il mogano o simili. Trinacria, prove fatte lasciando cadere a terra dei campioni, converrai che non sono attendibili.

[GiorgioDDT]

Originalmente inviato da Trinacria

Ti posso dare un consiglio da amico, prima di venire a scrivere fatti dei test.
Io, dopo avere visto ad un mio socio tranciare delle rondelline di gomma da una camera d'aria, ho fatto un test, ho preso un vecchio tubicino di ottone che si usa nei serbatoi, gli ho affilato il foro, e con un colpo secco mi ha tranciato l'alluminio adesivo.Allora sono andato a comprare le fustelle, anche mostrando la tecnica e vari accorgimenti con tanto di foto, mi hai criticato dicendo che non era un granchè.
Invece chi costruisce davvero come albiplano, quenda, mi hanno fatto capire che era buono ma non andava bene se dovevi fare un aeromodello della II° guerra,sempre se sei bravo a dosare la giusta quantità di goccina di vinilica. Se devi fare un centinaio di rivetti al massimo e sempre megio del colpo di bulino a mio parere.
Accetto qualsiasi sfida ad una gara di riproduzioni!

Vinci per distacco come il più lento costruttore di riproduzioni d’Italia ma hai chance anche in Europa …… e forse nel mondo

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da GiorgioDDT

Vinci per distacco come il più lento costruttore di riproduzioni d’Italia ma hai chance anche in Europa …… e forse nel mondo

E il bello verrà quando metterà mano alle cabane .

[Trinacria]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

E il bello verrà quando metterà mano alle cabane .

Grazie beppe sei un amico che ti preoccupi infatti la cabana posteriore becca per 4mm il longherone, poi avevo un braccio della cabana posteriore deviato ed ho risolto, menomale che non ho montato viti da legno come ha previsto la Flair. Ma viti a brugola con dado autobloccante.Cosi da avere la cabana estraibile, altrimenti dovevo forare la ricopertura posteriore per entrare col giravite. Devo capire come mi devo organizzare perche senza viti riesco ad avanzare e risolvere il problema.
Ma secondo me era giusto usare la vite da legno, perche le viti filettate rimangono inclinate e stringendo fanno deviare indietro la cabana, perche la base di legno posteriore e sagomata da far poggiare la cabana inclinata in avanti. Comunque grazie a queste viti che ho usato ho risolto un problema di centraggio che mi avrebbe fatto tribulare.Ti aggiorno!

[giocavik]

Originalmente inviato da Trinacria

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Allora sono andato a comprare le fustelle, anche mostrando la tecnica e vari accorgimenti con tanto di foto, mi hai criticato dicendo che non era un granchè.
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Mi sembra improbabile....se riesci a ricordare il post o la pagina, si può verificare.

[giocavik]

Originalmente inviato da Edima

A proposito dei miei test sulle colle. I risultati di quei test li avevo pubblicati tempo fa su Facebook, li posto qui.
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Grazie per aver condiviso questo lavoro certosino.
Purtroppo sembra incompleto, perché tra i vari campioni di colle blasonate, la vinilica sembra anonima, ovvero se ci devo fare il mio primo modello, o il megabombardiere galattico o la Bismarck di 30 kg, magari andrei a usare la vinilica idroresistente della Henkel, o la rapida Pattex (che e' sempre henkel..ma pare che non sia idroresistente) o la Bindulin, che probabilmente e' la colla migliore del pianeta.
Per la questione alifatica, non fa altro che confermare che la pubblicità e' l'anima del commercio...e la mezza boccetta che ho comprato vent'anni fa, aspetterà un altro po' in attesa di essere donata a qche neofita.

[GiorgioDDT]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

E il bello verrà quando metterà mano alle cabane .

Fra un paio di anni …. Rilassiamoci non c’è fretta