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Vecchio 10 giugno 17, 09:13   #291 (permalink)  Top
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Ciao Edi,
ne sono certo, ovviamente. Si tratta di un invito ad ottimizzare non solo un aspetto dei modelli, ragionando sulle diverse fasi di un volo e necessità per ognuna di loro.
Bye
C

Vado a PN, è la prima volta che vedo una europea, ci sarà da imparare!
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Vecchio 10 giugno 17, 20:41   #292 (permalink)  Top
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....
Qualche dato
Modello di a. a. 2360, carico 23 la v. di caduta è di 0,32 K 0,5 C. G. 38%
Modello di a. a. 3000 (allungamento 24) carico 15,2 la v. di caduta è 0,26 – 0,28. K 0,53 C. G. 38%
Modello di a. a. 4320 (allungamento 38,5) carico 17..............in costruzione.
Edi
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Il modello con carico 23 ha il profilo variabile su tutta l'ala, quindi diminuendo il camber riesco a scappare dalle discendenze perdendo meno tempo e quota, quello con carico 15 fa quello che può anche se l'allungamento 24 aiuta.
Edi
Quindi hai un 3 metri superallungato con una planata formidabile soprattutto in condizioni "leggere" e ... mi domando solo: che cosa aspetti a venire a giocare una volta con noi in Autonomy?

ps. per cominciare ...ci fai vedere almeno una foto?
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 11 giugno 17, 08:11   #293 (permalink)  Top
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Buon giorno, ecco due foto del modello allungato, una mostra il modello montato e l'altra la struttura delle ali. Ogni semiala è composta da una parte centrale con flap per variare la curvatura e con funzione di freno, alla parte centrale è fissato un primo diedro al quale mediante baionetta in carbonio si innesta il tip. Il progetto prevedeva due differenti tip, uno corto ed uno lungo, dopo le prove ho scelto la versione lunga che porta l'ala ad un allungamento di 24.
Edi
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INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?-ali.jpg   INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?-albatro-2.jpg  
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Vecchio 11 giugno 17, 10:34   #294 (permalink)  Top
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Edima, mi interesserebbe avere dettagli sulla costruzione delle tue ali. In particolare del bordo di uscita e del dbox (tavoletta balsa o altro?). Troooppo belle!
Grazie,Claudio
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Vecchio 11 giugno 17, 11:30   #295 (permalink)  Top
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Visto che ho 10 minuti interi per me riprendo il discorso fattori che secondo me influiscono su un risultato.

Pilota: concordiamo tutti mi pare, il fatto che un Sebastian Feigl riesca a fare risultati in una ET F5J anche andandoci con un Inside testimonia questo. Inoltre avrete tutti notato come in ET e WC (di altre categorie) alla fine siano sempre gli stessi ad occupare le posizioni di testa. C'è si un ricambio ma quelli lassu che sela giocano sono sempre gli stessi. 50%

Qua un disclaimer: SONO PARERI MIEI ricordatelo!

Modello: rivoluzione!!.....conta molto meno di quanto il marketing cerchi di farci credere. Lo avete sicuramente sospettato, ma si, influisce sul risultato molto meno di quanto si pensi. Prendiamo due modelli, con i volumi a posto, dedicati alla stessa specialità e messi a punto a dovere e difficilmente influenzeranno il vostro risultato per piu del 2-3%. Nulla rispetto a quanto vi puo costare una virata o scelta sbagliata. La scelta del modello alla fine conta davvero poco, basta che rientri in una forbice di parametri ed andrà bene:3%

Setup
Prendiamo due modelli identici, facciamoli mettere a punto a due persone diverse ed otterremo diversi cg, corse delle superfici mobili, un po tutto. Attenzione, non è detto che uno vinca e l'altro segua a distanza, è piuttosto probabile che in gara verranno gestiti in maniera diversa e se i due piloti nella messa apunto avranno saputo adattare il setup al loro stile di volo potremmo anche vederli molto vicini in classifica. Diverso il caso in cui chi ha fatto la messa a punto non ha acquisito i meccanismi che sono fonte ed esito del comportamento in volo e magari ha copiato senza rendersi conto che il setup comporta il concatenamento inscindibile di vari elementi alla ricerca di un picco prestazionale (poi rileggo,forse). Un corretto setup influisce molto sulla prestazione globale. Anche perchè cercare quello giusto per il nostro stile di guida, nonche adattare il nostro stile di guida a quel particolare modello e setup è un percorso lungo e faticoso.
Setup 30%

Fortuna
cieca, puo sopperire a quasi qualsiasi errore del pilota o far si che il piu bravo dei bravi scenda in classifica. Sul lungo termine la sua influenza tende a ridursi e quelli bravi finiscono comunque davanti. Al quinto lancio di Prato giuro che ho spento per sbaglio a 28 metri, avevo sentito qualcosa ma da li a spegnere cosi bassi nel primo lancio dopo pausa pranzo e quindi senza riferimenti sulle condizioni in un campo cosi bast....ehm...ostico ce ne passa. Eppure quella termica, che poteva anche non esserci, c'era, ed un lancio sbagliato è diventato un 1000. Non sono cosi modesto, sia chiaro, se non avessi avuto la capacità di girarla, anche a 10 metri di quota,forse starei ancora cercandoditirare giu un InsideOut da un albero, però in quel volo mi sono giocato tutti i Jolly che un pilota si puo giocare in una stagione.
Fortuna tra il -30 e +30 % (adesso vediamo i matematici che dicono)

Condizioni sul campo:
Per me non influenzano il risultato. Se lo fanno il problema non sta nelle condizioni ma nel setup (vedi sopra). Se non si ha un setup che consenta di spremere al meglio cio che si rova sul campo non è certo colpa delle condizioni insomma, quelle sono uguali per tutti. Incredibilmente, direi. Ci si sforza di rendere le competizioni eque, man on man, e con pari opportunità creando regolamenti il piu possibile inclusivi ma alla fine l'unica cosa che rimane davvero uguale per tutti sono le condizioni sul campo.
Condizioni sul campo: 0 (zero)%

Conclusione: lavorare sulle cose che contano davvero. Per me significa (anche) prendere un disegno che sia plausibile, fare un setup che mi consenta di esprimere al meglio le mie potenzialità di pilota magari sopperendo alle mie mancanze, e giocarci il piu possibile. Su questa strada non si perde mai, si vince o si impara (cit. atrio Decathlon Pordenone )

C
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Vecchio 11 giugno 17, 14:08   #296 (permalink)  Top
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Ciao Claudio P, vediamo se riesco a spiegarmi.
Il d box è in balsa fibrato dentro e fuori non sottovuoto. Come si vede dal disegno il vetro interno sul ventre del d box risale sul longherone e sul bordo di entrata a costituire una specie di vaschetta. Il longherone è costituito da due solette in carbonio con all’interno balsa a vena verticale a tutto spessore, nelle sole parti centrali il longherone è legato a spirale con un filo di Kevlar. I tips hanno il d box in balsa pieno con il solo compensato da 0,6 a fare da longherone, naturalmente anche qua c’è il rivestimento in vetro. La baionetta è costituita da un tubo di carbonio 6X0,5, sulla parete interna del tubo ci sono quattro tondini di filo d’acciaio armonico d. 0,8 disposti a 90° uno dall’altro. All’interno il tubo è riempito da rowings di carbonio tirati dentro a forza con due giri di rotazione. Il bordo d’uscita, a sezione triangolare, è fatto in casa laminando rowings di carbonio dentro ad uno stampo in alluminio.
Nel trittico alla voce dmq FAI, sotto alla casella 3000, la superficie corretta è 38.7.
La foto allegata mostra il gomito parte centrale – primo diedro.
Edi
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INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?-d-box01.jpg   INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?-trittico-1.jpg   INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?-gomito-1.jpg  
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Vecchio 11 giugno 17, 16:34   #297 (permalink)  Top
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Visto che ho 10 minuti interi per me riprendo il discorso fattori che secondo me influiscono su un risultato.
....

Conclusione: lavorare sulle cose che contano davvero. Per me significa (anche) prendere un disegno che sia plausibile, fare un setup che mi consenta di esprimere al meglio le mie potenzialità di pilota magari sopperendo alle mie mancanze, e giocarci il piu possibile. Su questa strada non si perde mai, si vince o si impara (cit. atrio Decathlon Pordenone )

C
Certamente e poi... se si impara, si è già vinto anche molto più del primo premio

Quindi posso più o meno concordare su tutto eccetto che per quanto scrivi della fortuna... Soprattutto perchè il titolo della topic è che qui si parla di "INSIDE F5J - modello da costruire per avvicinarsi all'F5J Autonomy?"

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....
Fortuna
cieca, puo sopperire a quasi qualsiasi errore del pilota o far si che il piu bravo dei bravi scenda in classifica. Sul lungo termine la sua influenza tende a ridursi e quelli bravi finiscono comunque davanti. Al quinto lancio di Prato giuro che ho spento per sbaglio a 28 metri, avevo sentito qualcosa ma da li a spegnere cosi bassi nel primo lancio dopo pausa pranzo e quindi senza riferimenti sulle condizioni in un campo cosi bast....ehm...ostico ce ne passa. Eppure quella termica, che poteva anche non esserci, c'era, ed un lancio sbagliato è diventato un 1000. Non sono cosi modesto, sia chiaro, se non avessi avuto la capacità di girarla, anche a 10 metri di quota,forse starei ancora cercando di tirare giu un InsideOut da un albero, però in quel volo mi sono giocato tutti i Jolly che un pilota si puo giocare in una stagione.
Fortuna tra il -30 e +30 % (adesso vediamo i matematici che dicono)

...
Se si parlasse di F5J concorderei al 100%, ma in Autonomy F5J è un po' diverso.

Se ti sbagli a spegnere troppo basso o a finire troppo sottovento o a incappare in una voragine non prevista... puoi riaccendere il motore finchè ti pare e fare un altro tentativo in un'altra zona del cielo o semplicemente non perdere il pieno se ti manca poco a chiudere i 6 minuti.
Certo, penalizza un po', ma non come un lancio buco in F5J.

Poi, mentre in F5J si fanno pochi voli in un giorno, a meno di condizioni disastrose di discendenza diffusa sul campo, in Autonomy, con 1200 metri e 10 minuti di motore nel serbatoio da usare in 3 ore e mezza, se ne fanno molti di più: tra lo scorso anno e questo siamo arrivati più volte a quasi 20 pieni da 6 minuti (60 metri di salita media a pieno), ma credo che si possa fare di meglio nella giornata giusta con il pilota "giusto".

Inoltre, se si sa guardare e "leggere" i modelli in volo, con quasi sempre più di 10-12 alianti per aria in contemporanea e potendo scegliere liberamente quando lanciare insomma, tirarlo nel buco richiede un certo impegno perlomeno nella maggior parte dei lanci.

Quindi... tanti voli, tanti indizi, motore accendibile quando e come si vuole e tutti assieme per 3 ore e mezza: la fortuna non conta di sicuro il 30% del risultato... ma molto meno.
Non credo che nessuno abbia vinto di sola "fortuna" una gara di Autonomy F5J.

Forse per qualcuno questo scarso peso della fortuna è un difetto, ma noi che l'abbiamo creata abbiamo sempre voluto che il fattore C contasse pochissimo sul risultato finale... e penso che finora ci siamo riusciti.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 11 giugno 17, 16:36   #298 (permalink)  Top
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Buon giorno, ecco due foto del modello allungato, una mostra il modello montato e l'altra la struttura delle ali. Ogni semiala è composta da una parte centrale con flap per variare la curvatura e con funzione di freno, alla parte centrale è fissato un primo diedro al quale mediante baionetta in carbonio si innesta il tip. Il progetto prevedeva due differenti tip, uno corto ed uno lungo, dopo le prove ho scelto la versione lunga che porta l'ala ad un allungamento di 24.
Edi
Ciao Edi



Bellissimo modello, complimenti!!!
E non avevo dubbi che anche la parte realizzativa fosse veramente curata e interessante.
Però non mi hai scritto quando ci vieni a trovare alla Autonomy...

Oltre alla prossima del 18 giugno in Toscana che forse per te è un po' lontana, ne abbiamo altre tre più comode per te:
17/9 Cremona Persichello
8/10 Caprino Veronese
5/11 Vigarano Mainarda (FE)

Magari Cremona è un po' lontana ancora, ma Caprino Veronese e Ferrara sono più vicine a te che a noi piemontesi

Non ho visto dalla foto la motorizzazione che hai, ma basta che salga minimo 2-3 metri al secondo e poi va tutto bene.
Per il logger, non ti preoccupare, se me lo dici per tempo... mi impegno a trovartene uno in prestito per il debutto, così contraccambio almeno in parte il favore del direzionale magnetico di tanti anni fa
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 11 giugno 17, 18:26   #299 (permalink)  Top
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Il motore è un Haker A20 – 26M con elica Cam folding prop 9x5, la velocità di salita è di 5 – 5,5 m/sec, con una batteria 3S da 1000 mA ho un tempo motore approx. di 260 secondi, a bordo c'è un variometro RC Multi 2 con trasmettitore RC TRX30 e a terra leggo i dati in tempo reale con un T2020.
Con questo modello volo dal 2012. Ne parlavo tempo fa con Perini, vi verrò a trovare a Caprino Veronese ma non per fare la gara, solo per curiosare e imparare. Fornirti il direzionale magnetico è stato un piacere e anche se alla fine credo che non l’hai utilizzato per la crociera dell’Urca, mi sono sentito ugualmente un infinitesima parte di quel successo, quindi grazie a te!
Edi
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Vecchio 11 giugno 17, 21:06   #300 (permalink)  Top
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Per l'incidenza del quota procedi a step: gioca col baricentro finchè lo senti "comodo", nessuno vuole dover gestire un cavallo imbizzarrito, in gara come anche nel voletto della domenica. A forza di spostare il baricentro indietro ti accorgerai che lo spatolino del quota andra sempre piu a picchiare. Se senti che puoi arretrare il baricentro ancora (prova dell'affondata o meglio ancora spirale stretta a simulare il giro in termica,devi riuscire a farla senza che il modello stalli di cattiveria) ma lo spatolino è già a zero con la parte fissa del quota...è tempo di alzare il naso della parte fissa del quota.
.....
Attenzione che mano a mano che ti avvicini al setup ottimale tutto diventerà piu "discorsivo". Il modello sarà piu reattivo ai cambiamenti,di fatto aiutandoti a capire se esageri,ed il comando del cabra acquisirà autorità, probabilmente chiedendoti di ridurne la corsa. Se succede cerca di ridurlo meccanicamente, in maniera da guadagnare precisione. Ridurre le corse elettronicamente, per quanto utile durante le prove, è sempre un compromesso....
Dopo un paio di sessioni di prove e aggiustamenti sono finito con il baricentro a 96mm, l'incidenza relativa a 1° ed elevatore ridotto al 60%. Ho provato alcuni voli a incidenza 0° e CG a quasi 100mm ma non mi sentivo a mio agio e quindi sono ritornato ad un settaggio più "conservativo". Intendiamoci, il modello anche con il centraggio più arretrato rimane controllabilissimo e gli eventuali stalli sono tranquilli ma, soprattutto in lontananza, trovavo più difficile mantenere il modello in spirale costante e rischiavo spesso lo stallo.

Grazie ancora di tutto ai due Claudio e a Edi.

Luciano
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