Aurora9 di m...a

[LONGFLYER]

Originalmente inviato da Jumpa

Dire che gli aggiornamenti software siano una cosa nuova non è molto corretto:
già nel 1988 con la MC18 Graupner (prima radio computerizzata sul mercato) si avevano software aggiornabili.
Certo, quella volta bisognava cambiare tutta la eprom e la corsa all'aggiornamento non era selvaggia come oggi, tanto di computer-radio c'era solo quella e non c'era concorrenza, quindi il tempo per fare le cose per bene era maggiore. Comunque quella radio, nella sua vita (5-6 anni, poi sostituita dalla MC20) ha avuto 3 aggiornamenti.

Con aggiornamento software, intendo quello che si può realizzare da casa, quindi senza ricorso all'assistenza che, se anche presente da tempo su marchi come Multiplex e Futaba, solo oggi è quasi generalizzato.

[dex1]

Originalmente inviato da LONGFLYER

Con aggiornamento software, intendo quello che si può realizzare da casa, quindi senza ricorso all'assistenza che, se anche presente da tempo su marchi come Multiplex e Futaba, solo oggi è quasi generalizzato.

be che sia a casa o un una assistenza,sempre di aggiornamenti si tratta.

e concordo con altri che oramai la rincorsa alla uscita di prodotti nuovi
"e sempre piu con micro controllori con base firmware",fa si che i prodotti
siano assai poco testati dai produttori.
quindi...........................................









































evvai di bug e aggiornamenti.

[LONGFLYER]

Originalmente inviato da dex1

be che sia a casa o un una assistenza,sempre di aggiornamenti si tratta.

e concordo con altri che oramai la rincorsa alla uscita di prodotti nuovi
"e sempre piu con micro controllori con base firmware",fa si che i prodotti
siano assai poco testati dai produttori.
quindi...........................................

evvai di bug e aggiornamenti.

Ovviamente, il risultato finale sarà la scrittura di un nuovo software ma vuoi mettere per l'azienda non incorrere in rientri programmati dei suoi prodotti e cmq. godere della possibilità di mantenere vivo il suo prodotto con frequenti ed attesi aggiornamenti?
Il problema semmai è il mal uso che se ne fa di un eccellente strumento che permette, appunto, a costo 0 aziendale una velocità di propagazione dell'aggiornamento senza pari, ben sposando perciò il concetto di rapidità dei ns. tempi.

Una politica alternativa all'aggiornamento casuale è quello programmato alla Ubuntu per intenderci ... ogni tot. tempo zac ... ovviamente, non si parla di errori da correggere ...

[Velocity]

Scusa Longflyer, ma che radio usi?

[LONGFLYER]

Originalmente inviato da Velocity

Scusa Longflyer, ma che radio usi?

Hitec zebra 40 mhz 4 ch. ...

[Brevino]

Originalmente inviato da LONGFLYER

Hitec zebra 40 mhz 4 ch. ...

Mi era venuto il dubbio...

[LONGFLYER]

Originalmente inviato da Brevino

Mi era venuto il dubbio...

A dire il vero la ebbi la Aviator ora che ricordo (sempre 4 ch.) ma la rivendetti illibata assieme al suo aliantino (immacolato) dell'HYPE: credo fosse il Relax ... che brutta impressione ... a volte gli acquisti online regalano sorprese ...

[dex1]

Originalmente inviato da LONGFLYER

Ovviamente, il risultato finale sarà la scrittura di un nuovo software ma vuoi mettere per l'azienda non incorrere in rientri programmati dei suoi prodotti e cmq. godere della possibilità di mantenere vivo il suo prodotto con frequenti ed attesi aggiornamenti?
Il problema semmai è il mal uso che se ne fa di un eccellente strumento che permette, appunto, a costo 0 aziendale una velocità di propagazione dell'aggiornamento senza pari, ben sposando perciò il concetto di rapidità dei ns. tempi.

Una politica alternativa all'aggiornamento casuale è quello programmato alla Ubuntu per intenderci ... ogni tot. tempo zac ... ovviamente, non si parla di errori da correggere ...

be tu mi confronti un sistema operativo con migliaia e migliaia di utilizzatori/sviluppatori
con dei software che per costi ridotti ,probabilmente viene testato da poche decine di
beta tester e poi immesso sul mercato.
questo vale per le nostre amate radio e per tutto il commerciale audio/video.
magari fosse solo per una questione di rapidita'.

[LONGFLYER]

Originalmente inviato da dex1

be tu mi confronti un sistema operativo con migliaia e migliaia di utilizzatori/sviluppatori
con dei software che per costi ridotti ,probabilmente viene testato da poche decine di
beta tester e poi immesso sul mercato.
questo vale per le nostre amate radio e per tutto il commerciale audio/video.
magari fosse solo per una questione di rapidita'.

Sistema operativo? Io non ho tirato in ballo nulla di ciò ma ho sottolineato l'essenzialità di un aggiornamento online contro uno tremendamente vecchio stile che Tu hai richiamato.
Relativamente ai collaudi, si può fare molto in alfa-test e poi in beta-test con gli associati per essere relativamente sicuri che i problemi, eventualmente riscontrabili in campo, non siano del tipo "grave".
E' solo una questione di mentalità ed approccio, d'altronde la posta in gioco è grande per chi vende alla massa e perciò il gioco vale più che la classica candela.
Guarda ad es. Futaba ...

[Brevino]

Originalmente inviato da dex1

be tu mi confronti un sistema operativo con migliaia e migliaia di utilizzatori/sviluppatori
con dei software che per costi ridotti ,probabilmente viene testato da poche decine di
beta tester e poi immesso sul mercato.
questo vale per le nostre amate radio e per tutto il commerciale audio/video.
magari fosse solo per una questione di rapidita'.

Mah, secondo me sottostimi il "numero di installazioni". Al mio campo di A9 ne vengono usate 5 o 6, e da quando è uscita il mio rivenditore di fiducia (Luchini di Navacchio) credo che ne abbia vendute una quindicina, e non ad un prezzo stracciato. E si tratta di un rivenditore con un giro d'affari, se paragonato ad altri "mostri" commerciali, relativamente ristretto. Se è così in tutta Italia credo che la base di "Sistemi Operativi" Aurora 9 sia abbastanza ampia.

Insomma, credo che la A9 abbia avuto, ormai, una produzione di qualche migliaia di pezzi e pensare alla questione dei "piccoli numeri" per giustificare magagne software o altre menate non sia il caso. Il software deve essere testato e rilasciato solo quando è a posto. Soprattutto quando vi è un ragionevole rischio di ammazzare qualcuno prendendolo in faccia con un modello.

Il caso di Velocity forse rientra in una casistica diversa: è il primo che sento con problemi simili. Ma cosa dovrebbe dire un cliente MPX che ha sfasciato un modello per la dichiarata (dalla casa) incompatibiltà a posteriori di alcuni moduli telemetrici con la Cockpit M-Link?