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Vecchio 13 settembre 12, 14:26   #1 (permalink)  Top
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Ridare qualità all'aeromodellismo

Questo post deriva da diverse riflessioni che ogni settimana sento al campo di volo, leggo sul forum vedo nei negozi di modellismo.

MA L'AEROMODELLISMO DOVE E' FINITO?

Perchè in effetti quello che vediamo ogni giorno è aerogiocattolismo, è un videogioco, non è un hobby.

Un hobby è una passione che viene inseguita con dispendio di tempo, di danaro, di difficoltà da superare, che forma anche nel carattere e nelle conoscenze una persona.

L'aeromodellismo è un'hobby che conciglia manualità (io non ne avevo) conoscenze tecniche (quelle si) e mette in pratica l'insieme delle cose.
Il sistema consumistico e commerciale ha fatto si che questo hobby diventasse facile, e se da un lato ha portato il risultato apprezzabile di un netto abbassamento dei costi (radio, motori, elettronica modelli) dall'altro ha fatto crescere i costi di quello che non viene più richesto (materiali da costruzione e kit di montaggio) e soprattutto a reso troppo facile questo hobby.
E la facilità non è un bene, e vi spiego il motivo.
Io ho iniziato dopo aver costruito diversi modelli a volo libero e ad elastico con un'aliante tutto balsa, due assi e due canali, facile da volare, leggero e difficile da rompere, con un piccolo cipollino senza comando, poi a questo ha seguito un secondo modello sempre due assi ma 3 canali, poi un trainer ala alta, uno ala bassa e via.
Tutti modelli home made o da kit, in vero e saporito legno, di quì la prima considerazione:

siccome i costi erano per l'epoca elevati per la costruzione di un modello, non si faceva mai il passo più lungo della gamba perchè i soldi erano pochi e il fatto di aver lavorato mesi su un modello mi portavano alla scelta di caratteristiche di vole consone alle mie esperienze di volo.
Ora con 100 euro si prende un gommolo con alettoni, flap, annessi e connessi e chissenefrega se lo sbatto per terra, ne prenderò un'altro, e così si perde il valore dell'oggetto stesso che nel caso di un modello costruito con le proprie manine va molto al di la del peso economico.
Non solo si parte con modelli inadeguati, e troviamo nei campi tanta gente che non sa veramente pilotare un modello, che non ha mai usato il direzionale per il semplice motivo che imparando già con gli alettoni non sa nemmeno a cosa serve, e tante altre cose.

Ma la cosa peggiore è che non ci si appassiona più.

Ora è un giocattolo che quando non mi va più lo lascio li, e senza passione troviamo campi pieni di persone che giocano con i modellini; senza passione non c'è nemmeno la voglia di dare lustro a questa cosa e spesso gli iscritti ai campi non si sentono soci come tali, non partecipano attivamente alla vita del campo, non aiutano a mantenere le atterzzature, non sostengono le attività, pagano una quota per volare, come andare in palestra, perchè mancano le basi che trasformano un'interesse in una passione.
Se invece avessero sudato per preparare un modello, sicuramente mostrerebbero più ripetto per quello che hanno in mano e forse si sentirebbero più coinvolti, anche nella vita del club a cui appartengono.

Tanti iscritti ai club, ma pochi aeromodellisti, pochi veramente attivi.

E siccome il mercato non ha prodotti diversi da quelli gommosi o poco altro che si mettono in volo e si rompono da soli forse la pezza dobbiamo mettercela noi.

Avevo pensato, e mi metto in prima fila a realizzare dei contest (complice dell'idea l'ardimentoso cimento) per principianti e non, con i disegni e i modelli adatti per ogni fase dell'apprendimento del volo e della costruzione.
Posso infatti fornire diversi disegni classici, PDF o vettoriali, posso organizzarmi per fare delle stampate e anche degli short kit.

ho pensato anche hai modelli, che poi sono quelli della mia storia di aeromodellista:

1. veleggiatore 1,70m AA calypso/M della Olympic, due assi, profondità e deriva, con motore cipolla 1,5 cc venturi.

2. Aeromodello da 1,20m di AA Baronet, disegni vecchissimi, due assi, profondità e deriva, con motore da 2,5cc rc e carrello biciclo, per imparare a beccare la pista.

3. trainer tuttofare tipo ugly stick, 1,40m AA 3 assi, deriva profondità e alettoni, con motore 7,8 - 8cc rc, carrello triciclo.

E a questo punto uno ha sudato e imparato abbastanza da poter camminare con le sue gambine e ha sicuramente il bagaglio di conoscenze ed esperienza necessaria per fare quello che vuole, non solo se per questa persona sono solo giochini sicuramente non passa il punto 2

Diamo una smossa a questo hobby.
__________________
- L'EVAPORATO - https://dcmodelsrc.weebly.com/
http://www.lafenicerimini.it
Chi si ferma.... precipitaaaaaaaa.
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Vecchio 13 settembre 12, 15:17   #2 (permalink)  Top
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Questo post deriva da diverse riflessioni che ogni settimana sento al campo di volo, leggo sul forum vedo nei negozi di modellismo.

MA L'AEROMODELLISMO DOVE E' FINITO?

Perchè in effetti quello che vediamo ogni giorno è aerogiocattolismo, è un videogioco, non è un hobby.

Un hobby è una passione che viene inseguita con dispendio di tempo, di danaro, di difficoltà da superare, che forma anche nel carattere e nelle conoscenze una persona.

L'aeromodellismo è un'hobby che conciglia manualità (io non ne avevo) conoscenze tecniche (quelle si) e mette in pratica l'insieme delle cose.
Il sistema consumistico e commerciale ha fatto si che questo hobby diventasse facile, e se da un lato ha portato il risultato apprezzabile di un netto abbassamento dei costi (radio, motori, elettronica modelli) dall'altro ha fatto crescere i costi di quello che non viene più richesto (materiali da costruzione e kit di montaggio) e soprattutto a reso troppo facile questo hobby.
E la facilità non è un bene, e vi spiego il motivo.
Io ho iniziato dopo aver costruito diversi modelli a volo libero e ad elastico con un'aliante tutto balsa, due assi e due canali, facile da volare, leggero e difficile da rompere, con un piccolo cipollino senza comando, poi a questo ha seguito un secondo modello sempre due assi ma 3 canali, poi un trainer ala alta, uno ala bassa e via.
Tutti modelli home made o da kit, in vero e saporito legno, di quì la prima considerazione:

siccome i costi erano per l'epoca elevati per la costruzione di un modello, non si faceva mai il passo più lungo della gamba perchè i soldi erano pochi e il fatto di aver lavorato mesi su un modello mi portavano alla scelta di caratteristiche di vole consone alle mie esperienze di volo.
Ora con 100 euro si prende un gommolo con alettoni, flap, annessi e connessi e chissenefrega se lo sbatto per terra, ne prenderò un'altro, e così si perde il valore dell'oggetto stesso che nel caso di un modello costruito con le proprie manine va molto al di la del peso economico.
Non solo si parte con modelli inadeguati, e troviamo nei campi tanta gente che non sa veramente pilotare un modello, che non ha mai usato il direzionale per il semplice motivo che imparando già con gli alettoni non sa nemmeno a cosa serve, e tante altre cose.

Ma la cosa peggiore è che non ci si appassiona più.

Ora è un giocattolo che quando non mi va più lo lascio li, e senza passione troviamo campi pieni di persone che giocano con i modellini; senza passione non c'è nemmeno la voglia di dare lustro a questa cosa e spesso gli iscritti ai campi non si sentono soci come tali, non partecipano attivamente alla vita del campo, non aiutano a mantenere le atterzzature, non sostengono le attività, pagano una quota per volare, come andare in palestra, perchè mancano le basi che trasformano un'interesse in una passione.
Se invece avessero sudato per preparare un modello, sicuramente mostrerebbero più ripetto per quello che hanno in mano e forse si sentirebbero più coinvolti, anche nella vita del club a cui appartengono.

Tanti iscritti ai club, ma pochi aeromodellisti, pochi veramente attivi.

E siccome il mercato non ha prodotti diversi da quelli gommosi o poco altro che si mettono in volo e si rompono da soli forse la pezza dobbiamo mettercela noi.

Avevo pensato, e mi metto in prima fila a realizzare dei contest (complice dell'idea l'ardimentoso cimento) per principianti e non, con i disegni e i modelli adatti per ogni fase dell'apprendimento del volo e della costruzione.
Posso infatti fornire diversi disegni classici, PDF o vettoriali, posso organizzarmi per fare delle stampate e anche degli short kit.

ho pensato anche hai modelli, che poi sono quelli della mia storia di aeromodellista:

1. veleggiatore 1,70m AA calypso/M della Olympic, due assi, profondità e deriva, con motore cipolla 1,5 cc venturi.

2. Aeromodello da 1,20m di AA Baronet, disegni vecchissimi, due assi, profondità e deriva, con motore da 2,5cc rc e carrello biciclo, per imparare a beccare la pista.

3. trainer tuttofare tipo ugly stick, 1,40m AA 3 assi, deriva profondità e alettoni, con motore 7,8 - 8cc rc, carrello triciclo.

E a questo punto uno ha sudato e imparato abbastanza da poter camminare con le sue gambine e ha sicuramente il bagaglio di conoscenze ed esperienza necessaria per fare quello che vuole, non solo se per questa persona sono solo giochini sicuramente non passa il punto 2

Diamo una smossa a questo hobby.
amico mio, penso che se non ci fosse stato quello che dici tu, io, a 55 anni non avrei mai fatto volare un aeromodello. Eppure facevo volare gli aerei nella mia testa sbavando sul catalogo dell'Aeropiccola.....quando avevo 14 anni....
E fatece giocà.............................

Con affetto
1/5 di aeromodellista classico, ma un 100% felice volatore del sabato.......
__________________
non volo più
soham non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 15:19   #3 (permalink)  Top
Sospeso
 
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...
Diamo una smossa a questo hobby.

...un altro con l'elogio dei bei tempi andati...


Proporre motori a scoppio per iniziare OGGI è come fare scuola guida col calesse.
Lo scoppio su legno è diventato una nicchia per appassionati, come la fotografia a pellicola di fronte al digitale. Chi ce l'ha già ci gioca finche si trova la miscela e balsa, poi smetterà.
Per passare all' elettrico e alla plastica, che costano meno e soprattutto (elemento troppo trascurato) sono MEGLIO TOLLERATI dalle consorti, in quanto più puliti; pare una scemenza, ma evitare una guerra di logoramento in casa propria fa bene all' hobby e alla salute.

Il calo della passione nei ragazzini invece è dovuta a più gratificanti passatempi, e soprattutto al fatto che i "vecchi saggi" HANNO FALLITO, non sono riusciti a passare la passione ai figli. Chi mollava la famiglia a casa per andare a rilassarsi in laboratorio o al campetto (= per starsene in pace fuori dai coglioni per un po') non si può lamentare se il figlio arrivato all' età giusta se ne sbatte del modellismo.
Se l'allievo non impara per 9/10 è colpa dell' insegnante. Poi c'è quello che se ne frega o è negato, e ci sta anche.

Ma NON RICOMINCIAMO il pippone che se costruisci il modello in ginocchio sui ceci e con un saldatore nel kulo allora diventi vero modellista competente e appassionato. In vita mia ho conosciuto un sacco di imbecilli con le dita piene di colla e di Telemaster nel bagagliaio, la passione e l'intelligenza per fortuna non dipendono da segatura e tendicarta.
Alberto Nencioni non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 15:25   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di bozzoz
 
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Oggi in commercio non si trovano solo gommoli ma anche dei bei prodotti ARF fatti davvero bene e in alcuni casi per niente economici.

Sul sacrificio poi!! E che cavolo, il modellismo lo faccio per rilassarmi, per hobby mica per vivere, perché mai dovrei sacrificarmi? Compro quello che posso e vado a volare con quello che ho e penso solo a divertirmi!

Secondo me sbagli alla grande nei tuoi ragionamenti, rilassati! Una passione non deve diventare una malattia!

Ciao
bozzoz non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 15:36   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di bozzoz
 
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Ma NON RICOMINCIAMO il pippone che se costruisci il modello in ginocchio sui ceci e con un saldatore nel kulo allora diventi vero modellista competente e appassionato.
Fantastico!!!
bozzoz non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 16:06   #6 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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Originalmente inviato da Alberto Nencioni Visualizza messaggio

...un altro con l'elogio dei bei tempi andati...


Proporre motori a scoppio per iniziare OGGI è come fare scuola guida col calesse.
Lo scoppio su legno è diventato una nicchia per appassionati, come la fotografia a pellicola di fronte al digitale. Chi ce l'ha già ci gioca finche si trova la miscela e balsa, poi smetterà.
Per passare all' elettrico e alla plastica, che costano meno e soprattutto (elemento troppo trascurato) sono MEGLIO TOLLERATI dalle consorti, in quanto più puliti; pare una scemenza, ma evitare una guerra di logoramento in casa propria fa bene all' hobby e alla salute.

Il calo della passione nei ragazzini invece è dovuta a più gratificanti passatempi, e soprattutto al fatto che i "vecchi saggi" HANNO FALLITO, non sono riusciti a passare la passione ai figli. Chi mollava la famiglia a casa per andare a rilassarsi in laboratorio o al campetto (= per starsene in pace fuori dai coglioni per un po') non si può lamentare se il figlio arrivato all' età giusta se ne sbatte del modellismo.
Se l'allievo non impara per 9/10 è colpa dell' insegnante. Poi c'è quello che se ne frega o è negato, e ci sta anche.

Ma NON RICOMINCIAMO il pippone che se costruisci il modello in ginocchio sui ceci e con un saldatore nel kulo allora diventi vero modellista competente e appassionato. In vita mia ho conosciuto un sacco di imbecilli con le dita piene di colla e di Telemaster nel bagagliaio, la passione e l'intelligenza per fortuna non dipendono da segatura e tendicarta.
a te chi ha insegnato?
__________________
"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
nicthepic non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 16:16   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di Andrea97
 
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Questo post deriva da diverse riflessioni che ogni settimana sento al campo di volo, leggo sul forum vedo nei negozi di modellismo.

MA L'AEROMODELLISMO DOVE E' FINITO?

Perchè in effetti quello che vediamo ogni giorno è aerogiocattolismo, è un videogioco, non è un hobby.

Un hobby è una passione che viene inseguita con dispendio di tempo, di danaro, di difficoltà da superare, che forma anche nel carattere e nelle conoscenze una persona.

L'aeromodellismo è un'hobby che conciglia manualità (io non ne avevo) conoscenze tecniche (quelle si) e mette in pratica l'insieme delle cose.
Il sistema consumistico e commerciale ha fatto si che questo hobby diventasse facile, e se da un lato ha portato il risultato apprezzabile di un netto abbassamento dei costi (radio, motori, elettronica modelli) dall'altro ha fatto crescere i costi di quello che non viene più richesto (materiali da costruzione e kit di montaggio) e soprattutto a reso troppo facile questo hobby.
E la facilità non è un bene, e vi spiego il motivo.
Io ho iniziato dopo aver costruito diversi modelli a volo libero e ad elastico con un'aliante tutto balsa, due assi e due canali, facile da volare, leggero e difficile da rompere, con un piccolo cipollino senza comando, poi a questo ha seguito un secondo modello sempre due assi ma 3 canali, poi un trainer ala alta, uno ala bassa e via.
Tutti modelli home made o da kit, in vero e saporito legno, di quì la prima considerazione:

siccome i costi erano per l'epoca elevati per la costruzione di un modello, non si faceva mai il passo più lungo della gamba perchè i soldi erano pochi e il fatto di aver lavorato mesi su un modello mi portavano alla scelta di caratteristiche di vole consone alle mie esperienze di volo.
Ora con 100 euro si prende un gommolo con alettoni, flap, annessi e connessi e chissenefrega se lo sbatto per terra, ne prenderò un'altro, e così si perde il valore dell'oggetto stesso che nel caso di un modello costruito con le proprie manine va molto al di la del peso economico.
Non solo si parte con modelli inadeguati, e troviamo nei campi tanta gente che non sa veramente pilotare un modello, che non ha mai usato il direzionale per il semplice motivo che imparando già con gli alettoni non sa nemmeno a cosa serve, e tante altre cose.

Ma la cosa peggiore è che non ci si appassiona più.

Ora è un giocattolo che quando non mi va più lo lascio li, e senza passione troviamo campi pieni di persone che giocano con i modellini; senza passione non c'è nemmeno la voglia di dare lustro a questa cosa e spesso gli iscritti ai campi non si sentono soci come tali, non partecipano attivamente alla vita del campo, non aiutano a mantenere le atterzzature, non sostengono le attività, pagano una quota per volare, come andare in palestra, perchè mancano le basi che trasformano un'interesse in una passione.
Se invece avessero sudato per preparare un modello, sicuramente mostrerebbero più ripetto per quello che hanno in mano e forse si sentirebbero più coinvolti, anche nella vita del club a cui appartengono.

Tanti iscritti ai club, ma pochi aeromodellisti, pochi veramente attivi.

E siccome il mercato non ha prodotti diversi da quelli gommosi o poco altro che si mettono in volo e si rompono da soli forse la pezza dobbiamo mettercela noi.

Avevo pensato, e mi metto in prima fila a realizzare dei contest (complice dell'idea l'ardimentoso cimento) per principianti e non, con i disegni e i modelli adatti per ogni fase dell'apprendimento del volo e della costruzione.
Posso infatti fornire diversi disegni classici, PDF o vettoriali, posso organizzarmi per fare delle stampate e anche degli short kit.

ho pensato anche hai modelli, che poi sono quelli della mia storia di aeromodellista:

1. veleggiatore 1,70m AA calypso/M della Olympic, due assi, profondità e deriva, con motore cipolla 1,5 cc venturi.

2. Aeromodello da 1,20m di AA Baronet, disegni vecchissimi, due assi, profondità e deriva, con motore da 2,5cc rc e carrello biciclo, per imparare a beccare la pista.

3. trainer tuttofare tipo ugly stick, 1,40m AA 3 assi, deriva profondità e alettoni, con motore 7,8 - 8cc rc, carrello triciclo.

E a questo punto uno ha sudato e imparato abbastanza da poter camminare con le sue gambine e ha sicuramente il bagaglio di conoscenze ed esperienza necessaria per fare quello che vuole, non solo se per questa persona sono solo giochini sicuramente non passa il punto 2

Diamo una smossa a questo hobby.
Quoto in pieno hai ragione tu pensa che il mio amico voleva spendere 50 euro per un deproncino a tavoletta invece di costruirselo
Io personalmente ho comprato solo un kit ARF il bixler che è tutt'ora il mio primo aereo
per trovare la colla ho dovuto fare 35km per il resto ne ho già qualcuno in costruzione perchè mi piace costruire è più forte di me che siano anche i gommoli o aerei di balsa alla fine vedere volare una cosa che hai costruito tu con le tue stesse mani è il doppio più soddisfacente di comprare un ARF.
A breve dovrò collaudare il mio primo aereo un J-Bug e non penso:"spero che voli" io penso: "volerà sicuramente e se non vola son stato io che ho commesso qualche errore durante la costruzione"
Se si dovesse rompere me ne frego tanto basta una giornata per ricostruirlo oddio lo smaronamento c'è eccome ma se non ce ne fosse dove sarebbe il divertimento?
Andrea97 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 13 settembre 12, 16:59   #8 (permalink)  Top
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alla fine vedere volare una cosa che hai costruito tu con le tue stesse mani è il doppio più soddisfacente di comprare un ARF
su questo sono d'accordo

per il resto ognuno è libero di fare come crede... certo che guardo con più ammirazione chi si è fatto il modello da solo (e per fortuna continuano ad esserci pochi ma ci sono) piuttosto a chi l'ha comprato ma è una opinione personalissima.

ciao,
Marco
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Vecchio 13 settembre 12, 17:07   #9 (permalink)  Top
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Io non sto parlando di fare polemica, sto cercando di vedere se è possibile rilanciare quello che è lo spirito aeromodellistico.
E non perchè voglio per forza lo scoppio, ben venga l'elettrico, un gommolo ogni tanto ci stà, ma ormai nei campi di volo è solo di polistirolo che si vive.
Il problema è diverso, quello del facile veloce e subito diventa una forma mentis errata.
E la cosa si ripercuote poi sui club.
Sino all'anno scorso ero nel direttivo del club dove volo, e ho notato una cosa, comune mi sono accorto a molti se non tutti i campi, la mancanza di coinvolgimento e di stimoli.
Siccome ora è facile e immediato non ci sono stimoli, come dicevo pago l'iscrizione al campo come pagare l'iscrizione in palestra o l'abbonamento allo stadio. Se c'è da tagliare l'erba non la taglio, se c'è da organizzare una manifestazione non lo faccio perchè voglio solo giocare, pago la mia quota e gioco, e i pochi appassionati a farsi il culo per tutti.
Una volta esistevano solo aeromodellisti veramente coinvolti, eri costretto, ci volevano mesi per far volare un modello, se non è passione quella, ed eri più coinvolto in tutto.
Oltremodo i gommoli portano la gente a pensare di volare in qualunque straccio di terra, portando via altri iscritti ai campi di volo, e generando una serie di cani sciolti che in alcuni casi hanno la testa sulle spalle in altri infilano il modello tra le gambe (per non essere volgare) del primo malcapitato che è in zona.
dico solo che il giocattolo bello e facile ha azzerato quel poco di cultura aeromodellistica che avevamo, se questo vi sembra un bene....
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Vecchio 13 settembre 12, 17:16   #10 (permalink)  Top
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Sul sacrificio poi!! E che cavolo, il modellismo lo faccio per rilassarmi, per hobby mica per vivere, perché mai dovrei sacrificarmi? Compro quello che posso e vado a volare con quello che ho e penso solo a divertirmi!
Questa è la conferma che neanche segui il discorso......
Dove mai ho parlato di scarificio? Hai capito quello che ho scritto?
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