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Vecchio 05 giugno 05, 02:10   #1 (permalink)  Top
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Sono un principiante del volo elettrico (e del volo RC in genere); avrei, gentilmente, bisogno delle seguenti delucidazioni ed, eventualmente, correzioni:
i motori elettrici si dividono principalmente in motori tradizionali (con le spazzole) e brushless (senza spazzole). Se non ho capito male i motori brushless sono più potenti ma più costosi mentre quelli tradizionali sono più economici ma meno potenti; ho sbagliato o dimenticato qualcosa di importante?
Il numero che accompagna la sigla dei motori tradizionali (ad esempio Power 280) a che cosa si riferisce? Ha a che vedere in qualche modo con le prestazioni dello stesso motore oppure no?
Da quello che ho capito il voltaggio di utilizzo del motore lo si capisce dalle prescrizioni del produttore; quindi se un motore funziona con una tensione tra 7.2 e 8.4 V lo utilizzerò con un pacco a 6 o 7 celle (cos'è meglio, 6 o 7 celle?).
Ma per quello che riguarda i mAh come mi devo regolare? Ci sono delle regole? Se si eccede si rischia di bruciare il motore?
I riduttori presumo che abbiano la funzione di ridurre il n° dei giri dell'elica rispetto a quelli del motore. Che benefici ottengo con il riduttore? Con un motore con riduttore posso forse usare eliche di maggiore diametro e passo?
Ho visto che si possono usare le stesse batterie per alimentare sia la rx che il motore. E' una scelta conveniente per ridurre peso? Che controindicazioni ci sono? In questo caso si devono utilizzare dei regolatori particolari? Questi come vanno connessi alle batterie e al ricevitore?
Qual'è il tipo di accumulatori migliori? Al di la del costo, posso utilizzare indifferentemente le NiCd, le NiMh o le Lipo?
Quand'è che conviene usare i motori brushless? Gli accessori per i brushless sono gli stessi che si usano per i motori tradizionali?
Scusate se sono stato prolisso ma i miei dubbi sono tanti (e mi sono anche limitato). Ringrazio chiunque mi darà qualche spiegazione anche parziale.
Ciao.
Corsair non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 giugno 05, 10:16   #2 (permalink)  Top
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Ciao! Sono un principiante anche io e spero di rimanerci a lungo, il giorno che non potro' imparare piu' nulla penso che mi annoierei molto, ma con l'aeromodellsimo penso non succedera' presto (ho ancora moltissimi aerei da riprodurre ). Divagazione a parte, vediamo se posso aiutarti e magari se dico cose giuste

La divisione dei motori e' corretta, per informazione, i brushless sono migliori perche' si usurano moooolto piu' lentamamente dei brushed e possono essere quindi "maltrattati" usando piu' Volt e Amp dei suoi cugini spazzolati in piu' hanno un rendimento spesso oltre l' 80%. Ovviamente non puoi usarli entro certi limiti strutturali della casa, in particolar modo ci sono dei valori di corrente oltre i quali anche un brushless si "brucia" quindi occhio.

Il numerello sui brushed indica la "classe" una classificazione inventata per distinguere piu' o meno i motori delle varie marche e quindi piu' o meno le prestazioni, peso etc. In genere il voltaggio riportato sul motore e' quello minimo perche' poi il modellista li stressa sempre i poveri brushed. Per esempio tutti quei motori a 6v. sono spessissimo utilizzati a 7 celle o anche a 8 celle: ovviamente a 7 celle hai prestazioni buone e durata buona, con 8 celle hai prestazioni migliori ma durata ridotta perche' comunque vai ben oltre il voltaggio e l'amperaggio di lavoro. Ma visto che i motori costano poco, allora si possono cambiare anche spesso quindi la prassi e' di stressarli (altrimenti non voli proprio, mai visto uno speed 400 usato a 6 celle ). Come detto, gli ampere che il motore richiede possono danneggiarlo se vanno oltre il limite della casa e questo dipende dal numero di celle e soprattutto dall'elica/riduttore che monta.

Esattamente, il riduttore permette di usare eliche di passo e diametro piu' grandi con motori che in diretta, cioe' senza riduttore, non potrebbero funzionare in modo convincete o addirittura rompersi. Es. uno speed 400 con 8 celle in diretta e' ottimo con una gunther, elica da 4.9x4.3, ma se vuoi usarlo con una 10x6 devi per forza ridurlo.

DIciamo che e' piu' pratico avere un pacco unico per alimentare servi/ricevente e il motore, l'uso di un pacco solo per l'elettronica si usa si motori a scoppio e sugli alianti. Semplicemente si collega il motore eletrrico al regolatore di giri che a sua volta si collega alla ricevente come se fosse un servocomando. Il regolatore ha altri due cavetti dove va attaccata la batteria, tutto qui, semplice E' tutto standardizzato cosi', non trovi alternative, mai visto un modello che ha una batteria per la ricevente e una per il motore, quindi vai tranquillo.

Le batterie comunque fanno tutte il loro scopo: alimentare. Le differenze come dici sono nel peso (importante), prestazioni (fondamentale), manutenzione (sicurezza sempre al primo posto). Le nicd ormai sono quasi storia, pesanti e con fattori di scarica (cioe' quanti amp riescono a dare al motore, oltre i quali il motore si spegne) equiparati alle nimh che sono piu' leggere e la soluzione attualmente migliore come prezzo e manutenzione, ma il peso c'e' e si sente su alcuni tipi di modelli. Le lipo sono attualmente il meglio in questo campo, sono leggere, ottimi fattori di scarica per le applicazioni dove serve la leggerezza, solo che sono costose, molto delicate, piene di precauzioni e hai voltaggi multipli di 3.7V quindi poca flessibilita'.

Se non fosse che i brushless costano in alcuni casi molto di piu' dei motori a spazzole, sarebbero sempre da preferire, anche se ormai grazie a internet e al mercato globale trovi ottime soluzioni brushless a costi inferiori ai brushed (sembra strano eppure un regolatore brushed con speed 400 costa quanto un regolatore brushless e motore da cdrom pinco pallino dalle prestazione di tutto rispetto!). Comunque in generale i brushless si usano quando servono particolari potenze altrimenti non raggiungibili con motori a spazzole anche grandi, parliamo di aerei grandi. Sono validissimo anche in aerei molto piccoli proprio perche' piu' leggeri e con un rendimento migliore e in generale perche' puoi strapazzarli di piu' senza "romperli" .Per usare un brushless hai bisogno di un regolatore brushless, il resto (batterie, servi etc.) e' condivisibile, ovviamente un regolatore brushless di marca costa quando un motore brushless di marca percio' se devi iniziare penso che un brushed vada piu' che bene, per i brushless c'e' tempo e i costi scenderanno ancora!

Spero non abbia detto castronerie e "welcome into the real world"
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Vecchio 05 giugno 05, 10:30   #3 (permalink)  Top
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Originally posted by Corsair@05 giugno 2005, 01:02
Sono un principiante del volo elettrico (e del volo RC in genere); avrei, gentilmente, bisogno delle seguenti delucidazioni ed, eventualmente, correzioni:
i motori elettrici si dividono principalmente in motori tradizionali (con le spazzole) e brushless (senza spazzole). Se non ho capito male i motori brushless sono più potenti ma più costosi mentre quelli tradizionali sono più economici ma meno potenti; ho sbagliato o dimenticato qualcosa di importante?
Il numero che accompagna la sigla dei motori tradizionali (ad esempio Power 280) a che cosa si riferisce? Ha a che vedere in qualche modo con le prestazioni dello stesso motore oppure no?
Da quello che ho capito il voltaggio di utilizzo del motore lo si capisce dalle prescrizioni del produttore; quindi se un motore funziona con una tensione tra 7.2 e 8.4 V lo utilizzerò con un pacco a 6 o 7 celle (cos'è meglio, 6 o 7 celle?).
Ma per quello che riguarda i mAh come mi devo regolare? Ci sono delle regole? Se si eccede si rischia di bruciare il motore?
I riduttori presumo che abbiano la funzione di ridurre il n° dei giri dell'elica rispetto a quelli del motore. Che benefici ottengo con il riduttore? Con un motore con riduttore posso forse usare eliche di maggiore diametro e passo?
Ho visto che si possono usare le stesse batterie per alimentare sia la rx che il motore. E' una scelta conveniente per ridurre peso? Che controindicazioni ci sono?
In questo caso si devono utilizzare dei regolatori particolari? Questi come vanno connessi alle batterie e al ricevitore?
Qual'è il tipo di accumulatori migliori? Al di la del costo, posso utilizzare indifferentemente le NiCd, le NiMh o le Lipo?
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Ciao.



Si . i brushless sono più potenti dei comuni motori a spazzole. La sigla che li accompagna indica più o meno la lunghezza del motore. questo influisce sulle prestazioni, un 400 sarà più potente di un 280. I riduttori servono per ridurre i giri del motore e quindi permettono di trascinare eliche più grandi senza alzare tantissimo i consumi. Per quanto riguarda i mA, più ne hai più sarà lungo il volo.
Di solito i motori elettrici vengono sovralimentati un pò. ad esempio per no speed 400 7,2 V puoi usare 7 o anche 8 celle, anche se la tensione arriva a 9,6V.


ciao
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Vecchio 06 giugno 05, 14:48   #4 (permalink)  Top
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Diciamo che le NiCd non sono proprio "storia"...
dipende dalle applicazioni. Le massime tensioni di scarica le ottieni con le NiCd e non con le NiMh. Ad esempio le RC2400, le RC1600 e le 1200 sono celle ancora molto usate, direi perfette per i motoalianti dove l'autonomia ha un'importanza relativa mentre è preferibile salire nel più breve tempo possibile.

I mah sono una misura della capacità di una cella. Più è alta la capacità, maggiore sarà l'autonomia di volo (e spesso il peso). Non si rischia di bruciare un motore con "troppi mah". L'importante è usare le celle giuste capaci di erogare la corrente necessaria al motore a cui sono state accoppiate. La corrente che una cella è in grado di erogare dipende dalla sua resistenza interna. La sanyo dichiara la Ri di tutte le sue celle.
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un giorno mi librerò in volo sul mio Diavolo dalla coda biforcuta e allora attenti a voi...



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Originally posted by Hannibal@06 giugno 2005, 14:40
Diciamo che le NiCd non sono proprio "storia"...

e meno male .......
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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Vecchio 07 giugno 05, 01:32   #6 (permalink)  Top
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Ciao a tutti. Ringrazio Hannibal, Centorame e Rata per le utilissime informazioni che hanno messo finalmente un po' di ordine nella mia testa (Rata, grazie anche per il benvenuto).
Con riferimento a quanto scritto da Hannibal, approfitterei ulteriormente della vostra esperienza per domadarvi in che modo io posso cercare di prevedere che tipo di celle è adatto al motore usato e al peso dell'aereo e qual'è il legame tra la resistenza interna di una cella e la corrente erogata.
Inoltre, per gli slow flyer (che se ho capito bene sono aerei a volo lento e, quindi, forse, adatti a un principiante come me) ci sono delle regole particolari per scegliere celle-motore-elica?
Ringrazio ancora tutti per la disponibilità.
A presto. Ciao.
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Originally posted by Corsair@07 giugno 2005, 01:24
Ciao a tutti. Ringrazio Hannibal, Centorame e Rata per le utilissime informazioni che hanno messo finalmente un po' di ordine nella mia testa (Rata, grazie anche per il benvenuto).
Con riferimento a quanto scritto da Hannibal, approfitterei ulteriormente della vostra esperienza per domadarvi in che modo io posso cercare di prevedere che tipo di celle è adatto al motore usato e al peso dell'aereo e qual'è il legame tra la resistenza interna di una cella e la corrente erogata.
Inoltre, per gli slow flyer (che se ho capito bene sono aerei a volo lento e, quindi, forse, adatti a un principiante come me) ci sono delle regole particolari per scegliere celle-motore-elica?
Ringrazio ancora tutti per la disponibilità.
A presto. Ciao.
tutto dipende dal modello, peso in odv ecc ecc. avevi già in mente qualcosa?
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saluti da vladimir!
Wilcomir non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 07 giugno 05, 14:21   #8 (permalink)  Top
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Esistono degli strumenti di calcolo che ti permettono di dimensionare il gruppo motopropulsore.

Sono motocalc, ecalc, eprop.

Prima però ti consiglierei di prenderti un po' di tempo e leggerti i contenuti di questo sito:

http://xoomer.virgilio.it/pconselv/
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Vecchio 07 giugno 05, 16:58   #9 (permalink)  Top
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Originally posted by Hannibal@06 giugno 2005, 13:40
Diciamo che le NiCd non sono proprio "storia"...
dipende dalle applicazioni. Le massime tensioni di scarica le ottieni con le NiCd e non con le NiMh. Ad esempio le RC2400, le RC1600 e le 1200 sono celle ancora molto usate, direi perfette per i motoalianti dove l'autonomia ha un'importanza relativa mentre è preferibile salire nel più breve tempo possibile.

I mah sono una misura della capacità di una cella. Più è alta la capacità, maggiore sarà l'autonomia di volo (e spesso il peso). Non si rischia di bruciare un motore con "troppi mah". L'importante è usare le celle giuste capaci di erogare la corrente necessaria al motore a cui sono state accoppiate. La corrente che una cella è in grado di erogare dipende dalla sua resistenza interna. La sanyo dichiara la Ri di tutte le sue celle.
Dite la verità, chi è passato per le Nicd spesso le Nimh non riesce a "digerirle" e passa direttamente alle Lipo, a me è successo così e se qualcuno, anche del Forum, mi dice che per vari motivi non vuole utilizzare le Lipo io dico subito: "bè, allora ci sono le Nicd di questa e quest' altra capacità ecc", l' unico utilizzo che consiglio è per le Rx e Tx, poi so che qualcuno non si fida a montarle sulle Rx, comunque rivalutiamole, sui modelli leggeri e sui motoalianti vanno ancora benissimo!
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Vecchio 08 giugno 05, 10:10   #10 (permalink)  Top
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Messaggi: 12
Grazie ad Hannibal per la segnalazione del sito assolutamente illuminante.
Dal quel che leggo sui vostri messaggi, comunque, mi par di capire che possa esserci una certa differenza tra i vari tipi di cella (forse nel modo di erogare la corrente o nell'autonomia o altro) e che quindi alcuni accumulatori possono andare meglio per certi usi rispetto ad altri.
Comunque, io non ho ancora in mente un modello preciso.
Ho solo acquistato un piccolo ala alta pronto al volo della Kyosho dotato di tutto su cui sto cercando di fare un po' di pratica. Il modello si chiama Spree ES Trainer. Non saprei dire se è un buon aereo o meno dal momento che non ho metro di paragone.
Avevo visto in un negozio un biplano Stearman della Protech (apertura alare sempre attorno al metro) dotato anche del controllo degli alettoni che potrebbe rappresentare un passo successivo. Questo, però, non è pronto al volo, per cui sarebbe necessario dotarlo di quello che manca (servi, rx, celle, regolatore, motore ed elica). Per cui, prima di affrontarlo, devo capire come muovermi.
Se qualcuno, magari, ha dei suggerimenti o già delle esperienze in tal senso (anche sui modelli ch ho citato) mi faccia sapere.
Grazie a tutti. Ciao
Corsair non è collegato   Rispondi citando
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