11 luglio 11, 11:15 | #22 (permalink) Top | |
Guest
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ricordati di lasciare tutto ben accessibile, un dietro completamente aperto per eventuali problemi. spero di vedere presto l'opera in realizzazone. la vetroresina costa meno di quello che si possa credere.. con 23-40 euro ci fai mezzo plastico se non tutto quanto.. personalmente prima di usare gessi o bende varie non avrei dubbi.. vedi schaller ad esempio.. un kg di epossidica costa circa 20 euro e un metro quadro di vetro meno di 10 euro, basta uno strato solo per avere una durezza meravigliosa. inoltre col sinto legno (stucco granulare bicomponente) fai delle bellissime pareti rocciose, utile anche per fare strade sterrate o fossi dando l'effetto della terra smossa a seconda del colore e lavorazione che gli andrai a dare. dopo ti metto una foto delle rocce fatte con questo succo.. Ultima modifica di wrighi : 11 luglio 11 alle ore 11:18 | |
11 luglio 11, 14:00 | #23 (permalink) Top |
User Data registr.: 07-09-2009 Residenza: LIVORNO
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Ciao Wrighi. ogni metodo è valido....ma con la resina la vedo dura, anche se usi quella da 12 ore, o sei un mostro nel modellare, oppure, una volta indurita....bhè cè nè vuole per scolpirla. Per quanto riguarda Shaller non lo vedo così economico, prodotti di prima qualità, ma a dei prezzi..... Quanto sopra perchè sono anche aeromodellista e sinceramente anche per gli stampi si trovano prodotti validi a molto meno..... Ciao, Carlo
__________________ NON ESISTONO PROBLEMI, ESISTONO SOLO LE SOLUZIONI. E' LO SPIRITO DELL'UOMO A CREARE IL PROBLEMA DOPO. (Andrè Gide) |
11 luglio 11, 22:31 | #24 (permalink) Top | |
User Data registr.: 13-01-2010 Residenza: ------
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La struttura sarà costruita con la tecnica del "telaio aperto", che lascia grande manovrabiltà per le eventuali manutenzioni e riparazioni. La tua tecnica per fare il paesaggio è ottima e soprattutto il "plastilegno" nelle varie colorazioni è ottimo da modellare e lascia tutto il tempo che serve e la struttura, secondo me, è di gran lunga più leggera e duratura del vecchio metodo con la carta pesta e il gesso (che inevitabilmente tende a spaccare col tempo, anche con la garza interna). Comunque il mio metodo preferito, soprattutto per questioni di leggerezza e anche perché è quello che so utilizzare meglio, è quello del poliuretano espanso sagomato con normali attrezzi e inciso col saldatore dove serve; con un poco di fantasia rocce, letti dei torrenti e montagne assumono un aspetto molto realistico il tutto viene poi ricoperto con carta igienica inzuppata col vinavil per esterni. Con lo stesso materiale in vari spessori, vengono fuori portali di galleria, muri di contenimento, marciapiedi etc. A proposito di plastilegno, io non l'ho mai fatto, ma so che viene utilizzato per ricoprire i tronchi degli alberi autocostruiti, quelli fatti in filo di rame attorcigliato, con ottimi risultati. A presto Ultima modifica di max_c26acro : 11 luglio 11 alle ore 22:35 | |
12 luglio 11, 00:27 | #26 (permalink) Top |
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io farei così: telaio con i percorsi ricavati in compensato fine.. ovvero segui il binario lasciando ampio margine di compensato ai lati.. .. tutto il flipper montato usando blocchetti di legno per fare le salite.. in questo modo controlli tutto il plastico prima di continuare con la copertura.. per esempio potresti avere locomotori che faticano a salire e dover cambiare un pochino le pendenze.. una volta fatti i percorsi deciderei dove vanno i portali delle gallerie e i picchi massimi delle montagne.. metterei tutti i pianetti per le case e paesi collegandomi ai percorsi del binario oppure sospesi su colonnini di legno in caso di baite e case isolate sulla montagna.. poi inizierei a coprire con vetroresina collegando tra loro il compensato dei percorsi con le varie colline e pianetti sospesi circostanti.. non userei polistirolo, la vetroresina è sufficientemente leggera e robusta. una volta date le forme di base poi magari sovrammetti delle pezze di vetro per creare le forme aggiunte oppure se sei stato bravo e hai resinato creando tutto il terreno come deve essere, a quel punto spalmi di sintolegno sulle parti a roccia viva, i bordi delle strade, i lati delle massicciate.. dando il pattern desiderato. per esempio io in certe parti ho picchiettato a caso con il sintolegno usando un cristallo di quarzo... un sasso trovato nel bosco che ha dato una bella forma alle rocce.. in altri posti basta picchettare con una spugna dura quando non anche con le dita o un pezzo di legno. poi il sintolegno lo vernici benissimo con i colori all'acqua, diventa di che colore vuoi. poi.. sotto l'erba, le massicciate e le strade io stendo un colore che assomiglia a quello che dovrà essere alla fine.. perchè poi l'erba pian piano si scolla e dopo resta le macchie del fondo.. quindi anche con tempera e vinavil passo una mano bonaria di colore prima delle varie polveri. |
12 luglio 11, 00:40 | #27 (permalink) Top |
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in questa foto vedi bene tutte le zone incompiute con solo i colori accennati e il sintolegno spalmato e malamente colorato.. vedi i pianetti rialzati e come con la vetroresina li ho collegati tra di loro e con i portali delle gallerie. ad esempio per fare il costone in curva ho solo messo dei blocchetti e sopra un pezzo di legno incollato anche molto irregolare oppure del cartone anche spiegazzato ma che faccia da supporto.. poi ho steso la stoffa di vetro e picchettando ho collegato il fondo valle col piano di sopra creando il costone della galleria e coprendo il cartone e i blocchetti, la forma che prende la stoffa è molto piacevole e naturale, tanto più semplice rispetto al gesso o schiume espanse.. .. alla fine è semplicissimo, in un ora hai preso la mano e le colline vengono su come funghi. in questa foto vedi come col sintolegno ho fatto le rocce sulla vetroresina, anche questo è abbastanza facile.. gli rompi le bolas piaccicottando fino a quando non ti soddisfa.. Ultima modifica di wrighi : 12 luglio 11 alle ore 00:46 |
12 luglio 11, 06:11 | #28 (permalink) Top |
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.......bene! si impara qualcosa di nuovo,....con le vostre descrizioni mi state convincendo...., soprattutto per il rivestimento degli alberi, cosa che disconoscevo! Una domanda, che tempi di lavorabilità ha il sintolegno?, la sua reperibilità è presso i brico? Grazie, e buona giornata! Ciao, Carlo
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12 luglio 11, 10:40 | #29 (permalink) Top |
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10 minuti.. anche 5 dipende da quanto catalizzatore hai messo. poi non è che stucchi tutto insieme una grossa superficie, inoltre non è durissimo una volta secco.. è più morbido di uno stucco plastico da carrozziere e molto più duro di uno stucco francese.. diciamo che si scarta molto bene. si trova al brico ma esistono di sicuro anche altri prodotti simili di altre marche. per me il plastico è concepito come un oggetto da lavorare con molta calma e cercando di farsi da soli più cose possibili.. non escluse molte case e accessori.. i portali delle gallerie ne ho comprati un paio poi il resto li ho fatti creandomi uno stampo per la resina, se lo ritrovo ti posto la foto dello stampo per i portali. ad esempio andai al negozio per cercare dei lampioni e mi venne male.. roba da minimo 15 euro cad. così decisi di farmeli da solo e ne ho fatti tantissimi a costo irrisorio.. usando i bottoni automatici da reggiseno e tubicino di rame... tempo al tempo, prima dei lampioni ne passerà di lavoro |
12 luglio 11, 11:19 | #30 (permalink) Top |
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...grazie Wrighi; anche io sono della tua stessa opinione nel fai da te oltre al risparmio, c'è anche la soddisfazione non solo per l'autocostruzione ma soprattutto per l'originalità....si vedono diorami, moduli e plastici tutti con gli stessi identici edifici........hai voglia cambiargli colore ma le forme sono sempre le solite....io sono fissato con le piante ad esempio, e da quando ho iniziato ad autocostruirle l'ambientazione diviene molto più curata e soprattutto non solamente con pini ed abeti ma con alberi e vegetazione che puoi trovare nei dintorni di dove abiti. Dicasi altrettanto per gli edifici, ho iniziato con una cantoniera ed ora sto finendo un edificio di stazione che è un pocino complicato ma sicuramente una volta ultimato sarà di sicuro effetto! Ciao, Carlo
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