sistema di blocco elettrico automatico

[scalatt]

Originalmente inviato da Leo656

Io con il mio solito tempismo arrivo!
Ottima l'idea della guida, era proprio una questione che mi ero posto per il mio plastico.. che purtroppo per ora è solo ideale...

Figurati Leo,
ma è tutto chiaro?

bottega dei plastici_27 come realizzare un sistema di blocco automatico

[Leo656]

Per ora gli ho solo dato un'occhiata, senza approfondire la lettura. In questi giorni sono stato strapieno e oggi è il primo giorno di reale relax.
Per ora è solo un'impressione ma credo sia utile anche una sorta di glossario dei termini più elettrotecnici. Non trovate? Ma parlo più per lacuna personale che forse per reale bisogno.

[EMIGRANTE]

Originalmente inviato da Leo656

Per ora gli ho solo dato un'occhiata, senza approfondire la lettura. In questi giorni sono stato strapieno e oggi è il primo giorno di reale relax.
Per ora è solo un'impressione ma credo sia utile anche una sorta di glossario dei termini più elettrotecnici. Non trovate? Ma parlo più per lacuna personale che forse per reale bisogno.

QUOTO!!!

[scalatt]

Originalmente inviato da Leo656

Per ora gli ho solo dato un'occhiata, senza approfondire la lettura. In questi giorni sono stato strapieno e oggi è il primo giorno di reale relax.
Per ora è solo un'impressione ma credo sia utile anche una sorta di glossario dei termini più elettrotecnici. Non trovate? Ma parlo più per lacuna personale che forse per reale bisogno.

Certo arriverà anche il glossario e la spiegazione tecnica.
Per ora diciamo solo cos'è un blocco automatico, come funziona ma non come si realizza...

[Gi&Ti]

Originalmente inviato da scalatt

Certo arriverà anche il glossario e la spiegazione tecnica.
Per ora diciamo solo cos'è un blocco automatico, come funziona ma non come si realizza...

Già mi sa che dovremmo provvedere allora..
Eccomi di ritorno dai miei impegni del weekend, sui quali ammetto che anche stavolta Andrea ha saputo fare una buona sintesi..

Torniamo a noi... dalle richieste mi sembra che si possa proseguire con una breve descrizione del materiale: del contatto reed abbiamo già parlato nella discussione che ha generato l'idea della guida.
Pensavo quindi prossimamente di parlare dell'altro componente fondamentale per questo sistema di controllo: il relè.

Dopodichè resteranno solo i cablaggi dei vari elementi..

[Gi&Ti]

A supporto della descrizione del contatto reed, vi mando una foto dell'oggetto montato su un binario fleischmann profi scala N.
Come vedete i due terminali del reed non toccano le rotaie ma saranno saldati a due cavetti che lo collegheranno al circuito di controllo.

Tenete che conto l'ampollina ritratta nella foto è lunga 12 mm (ricordo che lo scartamento per la scala N e di 9 mm) e va quindi necessariamente montarla parallelamente alle rotaie.

Nota:
fate molta attenzione nel maneggiare questi oggetti perchè sono molto delicati: alla minima pressione l'ampollina può rompersi; quindi per l'installazione sui binari vi consiglio vivamente di non usare le dita per piegare i due terminali ma di svolgere questa operaizone con delle pinzette.

Ciao!

[marshall61]

Bravo Tiziano, esaurienti spiegazioni!!!!
Ciao, Carlo

[liveforever]

Originalmente inviato da Gi&Ti

A supporto della descrizione del contatto reed, vi mando una foto dell'oggetto montato su un binario fleischmann profi scala N.
Come vedete i due terminali del reed non toccano le rotaie ma saranno saldati a due cavetti che lo collegheranno al circuito di controllo.

Tenete che conto l'ampollina ritratta nella foto è lunga 12 mm (ricordo che lo scartamento per la scala N e di 9 mm) e va quindi necessariamente montarla parallelamente alle rotaie.

Nota:
fate molta attenzione nel maneggiare questi oggetti perchè sono molto delicati: alla minima pressione l'ampollina può rompersi; quindi per l'installazione sui binari vi consiglio vivamente di non usare le dita per piegare i due terminali ma di svolgere questa operaizone con delle pinzette.

Ciao!

Ciao Carlo...

grazie mille per le delucidazioni.

Una domanda forse stupida: i 2 morsetti uscenti dall'ampolla come vanno cablati se, ad esempio, il passaggio della loco debba muovere uno scambio?

Nel disegno sotto sto riproducendo il caso in questione... come collegare i verde/rosso del deviatoio ed i viola/celeste dell'ampolla?

Grazie!

[Gi&Ti]

Originalmente inviato da liveforever

Ciao Carlo...

grazie mille per le delucidazioni.

Una domanda forse stupida: i 2 morsetti uscenti dall'ampolla come vanno cablati se, ad esempio, il passaggio della loco debba muovere uno scambio?

Nel disegno sotto sto riproducendo il caso in questione... come collegare i verde/rosso del deviatoio ed i viola/celeste dell'ampolla?

Grazie!

Ciao Fabrizio,
bisogna sapere che cosa vuoi che accada quando il treno passa sul rilevatore, ecco qualche possibilità:
- lo scambio si mette in posizione deviata;
- lo scambio si mette in posizione di corretto tracciato;
- lo scambio passa dalla posizione attuale (qualunque essa sia) a quella opposta.


Per le prime due è abbastanza semplice, per la terza invece bisogna fare una pensata in più..
Fammi sapere, ciao!

[Gi&Ti]

Ciao a tutti,
qui di seguito altre informazioni per la prosecuzione della guida sul blocco automatico.
Come sempre fatemi sapere se è tutto chiaro o se trovate errori...



Dai ragionamenti sin qui fatti, abbiamo capito che ci serve qualcosa che possa far commutare un segnale dal rosso al verde (e viceversa) e contemporaneamente “attaccare e staccare” dal trasformatore una porzione di binario sezionato.

Ma questo si realizza già normalmente quando ad esempio vogliamo creare una fermata al segnale rosso, agendo manualmente su una levetta posta sul quadro comandi: con un solo colpetto al nostro switch bipolare fermiamo il treno e mettiamo il segnale su luce rossa (vedi figura).

Nel caso del blocco automatico, non volendo muovere un dito, abbiamo bisogno di un “operatore nascosto” che abbia “orecchie” per sentire l’impulso di corrente proveniente dai contatti reed posti sul tracciato e “mani” per spostare nelle opportune posizioni i nostri comandi.

Fortunatamente questo operatore esiste e si chiama relè (o relay nella dizione anglosassone).

Il relè è un componente elettromeccanico (usato per gli scopi più disparati e disponibile in una grandissima varietà di tipologie) in grado di trasformare un debole impulso elettrico in un movimento meccanico che agisce su uno o più switch contemporaneamente.

Il principio di funzionamento del relè si basa in sostanza su quello dell’elettrocalamita: un filo conduttore avvolto intorno ad un nucleo di materiale ferromagnetico (bobina) che, quando viene percorso da corrente, attira o respinge un’ancoretta di metallo a cui sono connessi i terminali di uno o più interruttori o deviatori.

Non è il caso qui di dilungarci sugli aspetti tecnici dei vari tipi di relè, quindi ci limitiamo indicarne la tipologia utile ai nostri scopi: un relè bistabile DPDT a doppia bobina (vedi piccolo schema elettrico).

Nello schema vediamo rappresentate a destra le due bobine (le orecchie del famoso operatore nascosto) e nella parte sinistra i due deviatori (le mani).

Alla prossima puntata….
Ciao!!