15 aprile 09, 22:34 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-03-2009 Residenza: Vallecrosia
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| Tutto si può recuperare...storia di un Caimano.
Ciao a tutti, stasera mostro come mettere in pratica un vecchio detto del modellismo, "mai buttare via nulla..."siccome ho l' abitudine di prendere in blocco roba vecchia, fuori uso o altro spesso capita che in questi blocchi ci sia roba veramente molto malconcia, è il caso del triste Caimano che vedete in foto, a me era giunto così, col motore bruciato e la cassa annerita e pasticciata, senz' altro qualcuno aveva alimentato la loco con tensioni non consentite per il motore G...trovandomi quel locomotore per le mani subito ero molto perplesso, le condizioni erano bruttissime, però era quasi completo, e in più a me serviva un quarto Caimano per completare la dotazione del deposito locomotive del plastico, per il quinto ero in gara su Ebay per un' asta, poi vinta...fatti due conti decisi di riparare il Caimano disastrato, se ce la facevo portavo a cinque il numero di queste macchine che uso forse più di tutte, sarà perchè al vero il Caimano è la mia loco preferita... Dopo aver smontato pezzo per pezzo la locomotiva ho immerso le semicasse in una vaschetta di sverniciante per materie plastiche di uso navale, che pulisce e non danneggia, mentre aspettavo la pulitura totale ho messo mano a motore e impianto elettrico, in un paio di giorni (due orette ogni sera, altro tempo non ho...) la meccanica era a posto, ho provato il gruppo telaio - motore sul plastico e andava come un orologio...questo mi incoraggiò definitivamente, appena le semicasse sono venute pulite ho applicato una mano di fondo a spruzzo, se non sbaglio della Tamiya, che gli amici modellisti di auto e aerei conoscono bene, poi ho applicato i colori regolamentari FS Grigio Perla e Blu Orientale, non si trovano, per cui li ho creati, per il blu ho usato Blu Marina della Humbrol opportunamente schiarito con bianco, per il grigio ho fatto bianco 21 Humbrol con una punta di nero Matt 33, sempre Humbrol, applicati a pennello, ho rimontato il tutto, ho dato una passata di Matt 33 al mantice, poi ho montato i pantografi e li ho fatti in "rosso segnale," come i panconi, i respingenti li ho dovuti ricostruire di sana pianta, quelli originali erano spezzati, poi ho realizzato i cassoni dei condizionatori sul tetto, i vari dettagli quali accoppiatori e REC, i numeri frontali li ha realizzati mia moglie al computer, sono stati poi applicati e fissati con una passata lieve di trasparente "Clear" della Humbrol, e in circa una settimana di lavoro il Caimano "rottamato" tornava a "nuova vita..." nell' altra foto si può vedere in servizio, è quello sulla sinistra, in sosta sulla porta della rimessa, (riconoscibile a colpo d'occhio, è l' unico dei miei Caimani coi cassoni sul tetto) ha ricevuto un moderato invecchiamento, su una delle testate non è stato possibile salvare il baffo giallo, così ho limato il fregio in rilievo e applicato un logo FS tipo anni 80 (logo Palini, "a mandorla) anch' esso realizzato al computer, all' epoca al vero questa soluzione è apparsa su vari Caimani, in HO dà un tocco di originalità...ormai sono quasi due anni che quel Caimano è stato "riportato in vita," e funziona come un orologio, lo uso parecchio, tra l' altro, ho una simpatia particolare perchè ci ho lavorato parecchio...a volte con un po' di pazienza è possibile recuperare dei modelli che paiono spacciati per sempre, e con poca spesa ci si ritrova con delle buone locomotive funzionanti... Ultima modifica di Doctortreno : 15 aprile 09 alle ore 22:38 |
15 aprile 09, 23:04 | #3 (permalink) Top | |
User Data registr.: 01-03-2009 Residenza: Vallecrosia
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| Citazione:
Il motore l' ho recuperato, ma statore e bobina ho dovuto sostituirli, anche i vetri erano fusi, li ho rifatti in acetato trasparente, i vetri frontali li ho passati in azzurro, per simulare i vetri fotosensibili in uso su certi Caimani, durante la Grande Riparazione ne ho approffittato per aumentare la zavorra, migliorando di parecchio la forza di trazione, infatti quel Caimano lo uso perlopiù coi merci, in particolare coi treni di carbone o ferro, molto pesanti, non al vero, ma in scala, sono carri E elaborati e appesantiti, e dalla marcia non proprio liscia nelle curve...ciao ciao... | |
15 aprile 09, 23:45 | #5 (permalink) Top |
User Data registr.: 01-03-2009 Residenza: Vallecrosia
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| Eheheh...grazie della stima, ma quelli salvano davvero delle vite...posso prendere però in considerazione una piccola assicurazione per i colpi di taglierino...sai quante volte mi sono già preso? Ma sono i rischi connessi all' attività, poi ci sono altri incidenti, una volta ho preso una scheggia di plastica in un occhio, e da allora secondo cosa faccio uso gli occhiali protettivi, un' altra volta mi sono preso una ciocca di capelli con la fresa, un male cane e un quarto d'ora per liberarli, d' altronde se uno li porta sulle spalle...ora che ho imparato prima di mettermi a trafficare li lego sempre, anzi, approffitto di questa parentesi per raccomandare a tutti quelli che leggeranno di fare sempre attenzione con lame, punte e simili, usate guanti, occhiali, non sentitevi ridicoli, anche in attività di micro - officina come le nostre ci sono pericoli da non sottovalutare...prudenzialmente io mi tengo i cerotti a portata di mano...
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16 aprile 09, 07:02 | #6 (permalink) Top | |
Rivenditore - Capotrenomodels | le storie accanto al bruciatore di una vecchia vaporiera Citazione:
questa e' una di quelle storie appartenenti alla raccolta le storie accanto al bruciatore di una vecchia vaporiera e' bello leggerti doc, continua cosi' | |
16 aprile 09, 09:12 | #7 (permalink) Top |
User |
è proprio quello il rischio... essendo che si lavora nel piccolo i pezzetti che possono partire dalla lavorazione sono più pericolosi e non ci si dà troppo peso... ovviamente a seconda dei lavori che si fanno ci si deve proteggere... per cambiare le spazzole basta solo stare attenti alla molla che non ci salti addosso, mentre se si deve tagliare, saldare o altre operazioni del genere è meglio prevenire
__________________ Io sono il coach della mia vita. Scelgo io come dirigerla e viverla. |
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