U control ( o volo vincolato)

[luca.masali]

Originalmente inviato da maverikoneil

il vvc forse è la cosa più vicina al vero concetto di modellismo e più aderente alla perfezione richiesta agli aerei 'veri'
qualunque cosa con una radio e un motore sufficientemente potente può volare, persino una tavoletta del cesso, come ci dimostrò un nostro socio qualche tempo fa.
non c'è trim, non c'è aggiustamento, è tutta questione solo di meccanica e precisione.
con questo, non ho mai volato con un vvc, ma ne sono affascinato, nonostante l'evidente limite di volare in una semisfera definita dalla lunghezza dei cavi.
non sono pronto però ad abbandonare il piacere di un avvicinamento a flap estesi e carrelli abbassati, intraversato dal vento con il direzionale a compensare. non penso che vvc e radio comando siano suplettivi l'uno dell'altro, sono cose diverse e distinte, ciascuna affascinante per motivi differenti.
mav

Sì che c 'era il trim, va che manopole allucinanti che qualcuno usava

[Nicola u-control]

Originalmente inviato da Andyflyer

APPROVATO!!!

Andrea

APPROVATOOO

[Renato Privitera]

Originalmente inviato da luca.masali

Sì che c 'era il trim, va che manopole allucinanti che qualcuno usava

Quella è la mitica U reely di Jim Walker...potevi allungare e accorciare i cavi in volo.
Qui sotto invece altra rumenta del genere che copre un bell'arco di tempo, dai '60 ai giorni nostri :sicuramente qualcuno ne avrà adoperata più di una.
Nelle foto da sinistra a destra e dall'alto in basso :
- Meister B Graupner,North pacific 1/2A, Thimble drome 1/2A, due diverse Sullivan, Teleman Aeropiccola
- Schuco col suo avvolgicavo, altra schuco "custom" ( antiscivolo e cavo di messa a terra anti scosse elettrostatiche ), mercury e davies charlton inglesi, olympic italiana
- al giorno d'oggi : manopola russa da combat con cavi e avvolgicavo, manopola Mejzlik per F2A velocità con traversino per pilone, manopola ucraina per F2b Jatchenko in legno e kevlar, Manopola USA expert per F2b, manopola giapponese per F2b di Kaz Minato in alluminio e balsa ed infine manopola autocostruita per F2b di Franco Ballesio

[Ehstìkatzi]

[Ehstìkatzi]

[Sergio_Pers]

Leggendo quanto riportato da Esti ed andando un po' rispetto al "old time" della sezione....
Visto che e' moooolti anni che non "bazzico" il VVC Acro...
Quali sono le effettive differenze tra "quella scuola" e gli acro attuali ?
Tralasciamo il rapporto peso/potenza (ovvia), ma geometrie ala ? Bracci di leva ? escursioni parti mobili (flap-coda) ... e' cambiato qualcosa ?

O tutto quello che c'era da inventare e' gia' stato inventato ?

Sergio

[tennean1]

Originalmente inviato da Sergio_Pers

...
Tralasciamo il rapporto peso/potenza (ovvia)...

Premesso che anche io non bazzico più da moooooolto tempo, non credo che il rapporto peso/potenza negli F2B sia cambiato: la lunghezza dei cavi è sempre quella, le velocità sul giro quelle sono, il "4 tempi" sui passaggi in verticale quello è.

Poi, andando a sfrugugliare nei siti specifici (es Brodak) vedo che grossomodo i motori sono più o meno sempre quelli.
Sul tubo si vedono modelli che sono esteticamente delle vere opere d'arte ma non ne apprezzo le differenze.

Sarei quindi curioso anch'io di capire quale è stata l'evoluzione e dove si è concentrata, se sulle tecniche costruttive (sicuramente), sui materiali (sicuramente), sulle geometrie (sicuramente), ecc. Ho visto modelli con le ali smontabili ma non direi che sia proprio una novità (Ballesio mi sembra che già li facesse 30 anni fa).

Saluti
Andrea

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da tennean1

Premesso che anche io non bazzico più da moooooolto tempo, non credo che il rapporto peso/potenza negli F2B sia cambiato: la lunghezza dei cavi è sempre quella, le velocità sul giro quelle sono, il "4 tempi" sui passaggi in verticale quello è.

Poi, andando a sfrugugliare nei siti specifici (es Brodak) vedo che grossomodo i motori sono più o meno sempre quelli.
Sul tubo si vedono modelli che sono esteticamente delle vere opere d'arte ma non ne apprezzo le differenze.

Sarei quindi curioso anch'io di capire quale è stata l'evoluzione e dove si è concentrata, se sulle tecniche costruttive (sicuramente), sui materiali (sicuramente), sulle geometrie (sicuramente), ecc. Ho visto modelli con le ali smontabili ma non direi che sia proprio una novità (Ballesio mi sembra che già li facesse 30 anni fa).

Saluti
Andrea

L'unica cosa che ho notato leggendo sulle riviste e visitando qualche sito qua e là, visto che non pratico VVC dal 1969, però qualche anno fa sono andato ad Alessandria per vedere una gara ( c'erano Compostella e Cappi che potete trovate già negli anni 60 a fare acro ), è che sono aumentate le dimensioni dei modelli e dei motori.
Dai vecchi Fox 35, di potenza neanche lontanamente paragonabile ai 35 odierni, si è passati ai 40-46 con pipa ed addirittura ai 60.
Le innovazioni tecnologiche si limitano all'introduzione dei modelli tuttofibra in stampo comprati a caro prezzo in Russia.
D'altra parte il programma acro attuale è lo stesso che avevo imparato io...........

[fiesta]

sono anche soprattutto Ucraini
http://discovery-aeromodels.com/

[Sergio_Pers]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

L'unica cosa che ho notato leggendo sulle riviste e visitando qualche sito qua e là, visto che non pratico VVC dal 1969, però qualche anno fa sono andato ad Alessandria per vedere una gara ( c'erano Compostella e Cappi che potete trovate già negli anni 60 a fare acro ), è che sono aumentate le dimensioni dei modelli e dei motori.
Dai vecchi Fox 35, di potenza neanche lontanamente paragonabile ai 35 odierni, si è passati ai 40-46 con pipa ed addirittura ai 60.
Le innovazioni tecnologiche si limitano all'introduzione dei modelli tuttofibra in stampo comprati a caro prezzo in Russia.
D'altra parte il programma acro attuale è lo stesso che avevo imparato io...........

Quindi rapporti parte fissa/mobile di ali e coda,escursioni flap/elevatore, bracci di leva, carichi alari praticamente invariati.
Deduco che dopo la rivalita' Palmer / Aldrich le "cose" si sono stabilizzate...

Sergio