Alenia Aermacchi M346

[bluelagos]

scusami, ma lamini il tessuto sopra il gelcoat (inteso come polimerizzato o in fase di polimerizzazione) oppure impregnil il tessuto con il gelcoat anzichè usando una resina specifica?
oltre alla grammatura del tessuto sarebbe ottimo sapere il tipo di tessuto, nello specifico la tessitura (plain-weave, twill, satin..) i tessuti non sono tutti uguali, e le fibre, generalmente "lavorano" ovvero resistono alle sollecitazioni in un modo assai specifico, magari potresti ritrovarti con un aereo leggero ma fragile o peggio pesante e fragile, o l'inverso ...altra cosa, non eccedere con la resina...non è detto che maggiore è la sua quantità e migliore è la struttura...

[vittoriozuzio]

il gelcoat lo passo da solo, senza tessuto, è lo strato superficiale delle fuso, quello cioè che puoi toccare, poi c'è il tessuto di vetro (trama diagonale 45°) impregnato con resina epossidica specifica per fusoliera.
Capisco che tu abbia forse una conoscenza specifica di vari tessuti, trame e resine, ma quelle aeromodellistiche non mi sembrano sianp poi così tante in commercio o siano molti quelli che ne discutano come tu vorresti fare con me. io mi affido semplicemente all'esperienza del venditore (che comunque fidati è un professionista del settore) che ha selezionato per noi modellisti resine e fibre soltanto in misura necessaria al nostro utilizzo.

comunque andando avanti, nessun consiglio sull'aerofreno? li ho visti su varie turbine, anche se credo che su quei modelli siano molto più di scena che di necessità, a me serve veramente per frenare in atterraggio.

vittorio

[maddriver967]

Originalmente inviato da vittoriozuzio

il gelcoat lo passo da solo, senza tessuto, è lo strato superficiale delle fuso, quello cioè che puoi toccare, poi c'è il tessuto di vetro (trama diagonale 45°) impregnato con resina epossidica specifica per fusoliera.
Capisco che tu abbia forse una conoscenza specifica di vari tessuti, trame e resine, ma quelle aeromodellistiche non mi sembrano sianp poi così tante in commercio o siano molti quelli che ne discutano come tu vorresti fare con me. io mi affido semplicemente all'esperienza del venditore (che comunque fidati è un professionista del settore) che ha selezionato per noi modellisti resine e fibre soltanto in misura necessaria al nostro utilizzo.

comunque andando avanti, nessun consiglio sull'aerofreno? li ho visti su varie turbine, anche se credo che su quei modelli siano molto più di scena che di necessità, a me serve veramente per frenare in atterraggio.

vittorio

Ciao Vittorio,se il modello ha sia alettoni che flap potresti usarli per fare la butterfly come sugli alianti e quindi non ti servirebbe complicarti la vita con l'aggiunta di un aerofreno e relative cerniere e servo.

[vittoriozuzio]

la butterfly sarebbe flap e alettoni mossi inversamente per frenare?
oggi pensavo ad un'altra cosa che potrei fare usando lo stesso servo dei flaps, cioè le slats, ovvero il bordo d'entrata che si abbassa insieme ai flaps per modificare completamente il profilo, ho letto che sui modelli che lo utilizzano è un sistema molto efficace. esperienze?

vittorio

[maddriver967]

Originalmente inviato da vittoriozuzio

la butterfly sarebbe flap e alettoni mossi inversamente per frenare?Esatto.
oggi pensavo ad un'altra cosa che potrei fare usando lo stesso servo dei flaps, cioè le slats, ovvero il bordo d'entrata che si abbassa insieme ai flaps per modificare completamente il profilo, ho letto che sui modelli che lo utilizzano è un sistema molto efficace. esperienze?

vittorio

Sicuramente sono efficaci gli slats,ma credo che se vuoi risparmiare peso non siano la soluzione migliore e siano una grossa complicazione anche a livello meccanico.

[vittoriozuzio]

eh si, hai proprio ragione, studiando un pò l'ala credo che la cosa più semplice da fare sia contenere il peso con porta baionetta e baionetta in carbonio e inserirci solo i flaps. se poi non va come credo proverò con gli slats in seguito.

Un'altra cosa, per il quota completamente mobile pensate possa andar bene una soluzione di questo tipo?

[maddriver967]

Originalmente inviato da vittoriozuzio

eh si, hai proprio ragione, studiando un pò l'ala credo che la cosa più semplice da fare sia contenere il peso con porta baionetta e baionetta in carbonio e inserirci solo i flaps. se poi non va come credo proverò con gli slats in seguito.

Un'altra cosa, per il quota completamente mobile pensate possa andar bene una soluzione di questo tipo?

Credo vada bene come soluzione,tanto più che l' M346 ha due scarichi quindi non dovresti aver problemi con l'asta del movimento.

[vittoriozuzio]

grazie, gli scarichi non raggiungono i movimenti del pianetto, dovrò fare uno sportellino sotto la coda per lavorarci, anche se lo spazio è pochissimo.
per le boccole di inserimento della baionetta userò un'altra baionetta di carbonio, anche se non so come fare un distanziale per far sì che i piani non tocchino la fuso.

ciao vittorio

[bluelagos]

guarda, che non esiste un tessuto modellistico , uno per automobili uno per barche, esistono vari produttori (e per tipologia ci sono i migliori , i passabili e quelli economici...) che producono vari tipi di tessuti, che si differenziano non solo per la trama e la grammatura ma anche per caratteristiche intrinseche della fibra.
Detto questo, io valuterei un tessuto a seconda della forma del pezzo da produrre, quindi su un oggetto con una geometria difficile sceglierei un tessuto con alta drappabilità (facilità a copiare le superfici) e tra questi, c'è il plain-wave, quello che molti venditori chiamano tessuto tela, o a scacchi, poi guarderei al peso complessivo del manufatto, al costo o budget, e soprattutto alle caratteristiche meccaniche che deve avere il manufatto.
La resina, che in un manufatto composito dovrebbe essere nella percentuale del 40% (il restante 60% è tessuto di rinforzo) andrebbe scelta essenzialmente in maniera uguale a come viene scelto un tessuto, ricordiamoci che in un manufatto composito, il tessuto ha resistenza a trazione, la resina a compressione, quindi se scegliamo un tessuto per la sua leggerezza, e resistenza a trazione come il carbonio, dovremmo scegliere una resina per le caratteristiche, mancanti al tessuto, quindi, pur sempre leggera, resistente a compressione, elasticità e resistenza a calore e della giusta fluidità ad esempio.
La resistenza al calore è un discorso a parte, in quanto prevede in se questa proprietà (ad esempio le resine fenoliche) ma va attuato un processo di cura termica a temperature controllate e dettate dalle specifiche del produttore (Delta TG o temperatura di transizione vetrosa).

[flug2000]

Originalmente inviato da bluelagos

guarda, che non esiste un tessuto modellistico , uno per automobili uno per barche, esistono vari produttori (e per tipologia ci sono i migliori , i passabili e quelli economici...) che producono vari tipi di tessuti, che si differenziano non solo per la trama e la grammatura ma anche per caratteristiche intrinseche della fibra.
Detto questo, io valuterei un tessuto a seconda della forma del pezzo da produrre, quindi su un oggetto con una geometria difficile sceglierei un tessuto con alta drappabilità (facilità a copiare le superfici) e tra questi, c'è il plain-wave, quello che molti venditori chiamano tessuto tela, o a scacchi, poi guarderei al peso complessivo del manufatto, al costo o budget, e soprattutto alle caratteristiche meccaniche che deve avere il manufatto.
La resina, che in un manufatto composito dovrebbe essere nella percentuale del 40% (il restante 60% è tessuto di rinforzo) andrebbe scelta essenzialmente in maniera uguale a come viene scelto un tessuto, ricordiamoci che in un manufatto composito, il tessuto ha resistenza a trazione, la resina a compressione, quindi se scegliamo un tessuto per la sua leggerezza, e resistenza a trazione come il carbonio, dovremmo scegliere una resina per le caratteristiche, mancanti al tessuto, quindi, pur sempre leggera, resistente a compressione, elasticità e resistenza a calore e della giusta fluidità ad esempio.
La resistenza al calore è un discorso a parte, in quanto prevede in se questa proprietà (ad esempio le resine fenoliche) ma va attuato un processo di cura termica a temperature controllate e dettate dalle specifiche del produttore (Delta TG o temperatura di transizione vetrosa).

Quello che dici è tutto vero, ma ricordiamoci anche il tipo di prodotto che vogliamo realizzare. Non credo che Vittorio voglia realizzare un modello da record di velocità o con delle specificità particolari...credo voglia fare un modelletto per divertirsi creato con le proprie mani, come fa la maggior parte di noi, spendendo il giusto e ammattendo anche meno. Insomma qualche fusoliera per sè non certo per fare una produzione in serie da centinaia di pezzi. Quindi anche le resine e le fibre del venditore professionista che lui dice vanno più che bene,purchè lavorate nella giusta maniera e con le precauzioni del caso (sono sempre composti chimici)......o sbaglio Vittorio ? ...Poi se prendete certi modelli di fibra fatti in Cina, che vendono in tutto il mondo,....mi vien da piangere......