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Vecchio 23 gennaio 18, 09:57   #31 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Edima Visualizza messaggio
Seguo sempre con interesse tutto ciò che riguarda i modelli planatori e le varie tecniche di costruzione.
Ultimamente leggo qui di ali con dbox in composito e relativa attrezzatura per la loro costruzione e mi sorge una domanda, ma che ci fate con quei modelli da necessitare di simili costruzioni e scomodare persino il carbonio!?
Dal 1995 stampo dbox in composito con un'attrezzatura che nel tempo ha subito diverse evoluzioni: 1 sottovuoto, 2 sottovuoto e autoclave, 3 sottovuoto e pressione meccanica, 4 la più semplice solo pressione meccanica.
Questa ultima versione è ancora in uso per fare i dbox per i Coupe d'Hiver e F1E, se vi interessa credo di avere ancora dei disegni per realizzarla.

Edi
Buon giorno Edi.
Personalmente le sarei molto grato se postasse queste notizie e particolarmente quelle relative alla fase 4 visto che non dispongo dell' attrezzatura per il sotttovuoto ma ho una certa manualità.
Il tutto servirebbe per realizzare ali per motoalianti elettrici intorno ai 2 metri per la formula Dedalo.
Grazie in anticipo e saluti.
Nicola
flyglider non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 gennaio 18, 14:15   #32 (permalink)  Top
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Questa ultima versione è ancora in uso per fare i dbox per i Coupe d'Hiver e F1E, se vi interessa credo di avere ancora dei disegni per realizzarla.Edi
Personalmente rifuggo dalle cose complicate
Mi piace costruire con attrezzature semplici di conseguenza Eddi grazie se illustri il sistema meccanico

Paolo
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Vecchio 23 gennaio 18, 15:53   #33 (permalink)  Top
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Va bene datemi il tempo di recuperare i disegni e fare qualche foto e arrivo.
Flyglider dammi pure del tu!
Edi
Edima non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 gennaio 18, 16:51   #34 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da fai4602 Visualizza messaggio
Se ho ben capito, ma forse non ho capito per niente, intendete usare delle molle come ritorno.
Se è così allora il mio post ha un senso, se non è così fai pure come se non avessi scritto niente
Ciao, non avevo capito cosa intendessi perchè hai postato subito dopo le foto del motorino del vuoto con relativa celletta elastica di controllo della depressione e pensavo ti riferissi a quella.

Invece ti riferivi alla possibile molla sull'alettocino nei 20 cm di estremità.

Per quanto riguarda quella molla, per ora non ho ancora fatto niente perchè non so se metterò il sistema sul mio. Ad ora sono più preoccupato di completare le parti principali, poi per quel dettaglio vedremo. In ogni caso, se dovessi scegliere una molla, passerei da Sergio (Rizzo) che è il nostro superesperto del settore e che le usa anche sui volo libero.
Credo userem una molla a torsione, ma quanto rigida debba essere dipenderà da vari fattori e soprattutto dalla rigidezza dell'alettone. Da una parte non deve essere troppo morbida per non far andare in flutter il mini alettone, dall'altra non dovrà essere troppo dura da torcere l'alettone "pricipale" e fargli perdere efficacia proprio nella parte esterna che è quella che dà il maggior momento a rollare.
Insomma, il tutto non è poi così semplice da far funzionare efficacemente.

Ad ora l'unica parte del progetto non ben definita è proprio inerente la costruzione dell'alettone e la sua struttura e di quello si sta occupando Euge facendo qualche prova.
A breve decideremo quale strada seguire.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 gennaio 18, 17:11   #35 (permalink)  Top
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Seguo sempre con interesse tutto ciò che riguarda i modelli planatori e le varie tecniche di costruzione.
Ultimamente leggo qui di ali con dbox in composito e relativa attrezzatura per la loro costruzione e mi sorge una domanda, ma che ci fate con quei modelli da necessitare di simili costruzioni e scomodare persino il carbonio!?
Dal 1995 stampo dbox in composito con un'attrezzatura che nel tempo ha subito diverse evoluzioni: 1 sottovuoto, 2 sottovuoto e autoclave, 3 sottovuoto e pressione meccanica, 4 la più semplice solo pressione meccanica.
Questa ultima versione è ancora in uso per fare i dbox per i Coupe d'Hiver e F1E, se vi interessa credo di avere ancora dei disegni per realizzarla.

Edi
La risposta è abbastanza semplice.

l motivi per fare una tale struttura sono vari; il principale è che volevamo una struttura rigida, leggera e possibilmente poco alterabile nel tempo, dai piccoli urti e dalle condizioni atmosferiche.... quindi se c'è poco balsa è meglio.

In secondo luogo volevamo divertici a fare una cosa nuova, dato che di ali in balsa, sandwich di balsa, espanso + fibra e vari mix del genere ne avevamo già fatti molti.

La pelle del Dbox è supersemplificata laminandola su un profilato di lamiera a L.

La laminazione della strisciolina è "basic" e il vuoto, se si ha una macchinetta come quella che uso da anni (made in Rizzo anche quella), è elementare: si fa il pezzo, lo si infila nel sacco, si sigilla tutto con un po' di mastice e si accende la pompa... poi basta controllare che non ci siano perdite e infine aspettare che polimerizzi.

In passato (e talvolta anche ora), per pezzi piccoli, ho usato sistemi meccanici con tavolette, morse e espanso e vanno bene anche quelli, ma su oggetti da un metro o più, in base alle mie esperienze spesso faccio prima con il sacco che con altri sistemi.

Però ognuno di noi, per quante ne possa fare (di esperienze), non ne farà mai abbastanza, quindi spero di leggere presto una topic dedicata ai Dbox di Edi e di Paolo per scoprire qualcosa di nuovo.

Saluti a tutti
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 23 gennaio 18, 20:49   #36 (permalink)  Top
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Però ognuno di noi, per quante ne possa fare (di esperienze), non ne farà mai abbastanza, quindi spero di leggere presto una topic dedicata ai Dbox di Edi e di Paolo per scoprire qualcosa di nuovo.Saluti a tutti
Allora apro una nuova discussione e invito Eddi a postare le use esperienze in questa, secondo quanto suggerito da Claudio

Paolo
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Vecchio 23 gennaio 18, 20:55   #37 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
La risposta è abbastanza semplice.

l motivi per fare una tale struttura sono vari; il principale è che volevamo una struttura rigida, leggera e possibilmente poco alterabile nel tempo, dai piccoli urti e dalle condizioni atmosferiche.... quindi se c'è poco balsa è meglio.

In secondo luogo volevamo divertici a fare una cosa nuova, dato che di ali in balsa, sandwich di balsa, espanso + fibra e vari mix del genere ne avevamo già fatti molti.

La pelle del Dbox è supersemplificata laminandola su un profilato di lamiera a L.

La laminazione della strisciolina è "basic" e il vuoto, se si ha una macchinetta come quella che uso da anni (made in Rizzo anche quella), è elementare: si fa il pezzo, lo si infila nel sacco, si sigilla tutto con un po' di mastice e si accende la pompa... poi basta controllare che non ci siano perdite e infine aspettare che polimerizzi.

In passato (e talvolta anche ora), per pezzi piccoli, ho usato sistemi meccanici con tavolette, morse e espanso e vanno bene anche quelli, ma su oggetti da un metro o più, in base alle mie esperienze spesso faccio prima con il sacco che con altri sistemi.

Però ognuno di noi, per quante ne possa fare (di esperienze), non ne farà mai abbastanza, quindi spero di leggere presto una topic dedicata ai Dbox di Edi e di Paolo per scoprire qualcosa di nuovo.

Saluti a tutti
La macchinetta di cui parli è quella del post del 20 gennaio?
Ma Rizzo la produce e vende?
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Vecchio 23 gennaio 18, 22:21   #38 (permalink)  Top
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La macchinetta di cui parli è quella del post del 20 gennaio?
Ma Rizzo la produce e vende?
Sergio ne ha fatta qualcuna per amici vari anni fa. Di sicuro non è un produttore e non le commercia.
Non ti saprei dire se ne possa fare su richiesta. Se ti interessa posso provate a chiedergli info o se ha qualche disegno/indicazione per realizzarla.

È fatta con un motore di frigo, un sensore meccanico di depressione, un microswitch, qualche raccordo e poco più.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 gennaio 18, 10:01   #39 (permalink)  Top
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Sergio ne ha fatta qualcuna per amici vari anni fa. Di sicuro non è un produttore e non le commercia.
Non ti saprei dire se ne possa fare su richiesta. Se ti interessa posso provate a chiedergli info o se ha qualche disegno/indicazione per realizzarla.

È fatta con un motore di frigo, un sensore meccanico di depressione, un microswitch, qualche raccordo e poco più.
Grazie
Aspetto notizie se vuoi in MP
flyglider non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 gennaio 18, 18:55   #40 (permalink)  Top
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Riassunto sequenza costruttiva ala con D-Box AGO18 - parte a

Ora che con Eugenio abbiamo completato il primo tratto di ala mettendo a punto le varie fasi, posso fare un breve un riassunto della sequenza di realizzazione dell’ala con Dbox dell’AGO18

L’idea di partenza era fare un’ala con dbox fatta con tecniche semplificate e in parte ci siamo riusciti.

Il rivestimento del Dbox si ottiene laminando una L (o V che dir si voglia) a 90 gradi larga come il dbox e lunga come la lunghezza del tratto di ala da rivestire dove il raggio del naso della L è il medesimo del profilo scelto e poi lo si incolla sulla struttura finita facendolo aderire alle centine con una contro sagoma in estruso.

Il primo passo è la preparazione di una L in lamiera (ci sono anche profilati di alluminio commerciali che possono essere adattati) lunga come il pezzo da laminare con nylon distaccante preposizionato con nastro adesivo.




Laminazione del carbonio da 100 per le estremità e per il centrale 1 vetro da 40 e un carbonio da 100 con resina epossidica a lunga lavorabilità (minimo 120 min); peso resina per laminare circa uguale di peso fibra preparata + inserimento supporto a L nel sacco per vuoto



Estrazione dal sacco e rifilatura laminato




Peso laminato tra i 20 (estremità) e i 30 grammi (centrale); con superficie di riferimento dei pezzi 11,3 dm2 si ottiene tra 1,8 e 2,6 gdm2 circa


Per la struttura dell’ala, abbiamo realizzato una normale ala centinata con centine ravvicinate e con longherone in carbonio da1x6 + solette come se si trattasse di una normale struttura aperta. Le centine fatte a pacchetto con le solite dime e il tampone abrasivo

Nel nostro caso, lasciando le code a sbalzo, non abbiamo usato nemmeno uno scaletto di polistirolo per il montaggio



Peso tratto centrale finito “nudo”: 94 grammi completo di guaine baionette: manca la legatura del longherone, il rivestimento del Dbox, i capstrip.




Per incollaggio Dbox abbiamo previsto delle controsagome di estruso tagliate a filo caldo.
Prima si è fatta una prova in scala ridotta






segue...
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