02 maggio 17, 11:22 | #373 (permalink) Top | ||
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
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02 maggio 17, 12:38 | #375 (permalink) Top |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.557
| Così a occhio non saprei, l'energia totale è dovuta alla pressione e alla velocità ( trascurando la quota ), così dicono Bernoulli in un certo modo e, più in generale, il principio di conservazione dell'energia.
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02 maggio 17, 13:15 | #376 (permalink) Top |
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
Messaggi: 3.468
| Eggià, peccato che in 850 messaggi spalmati su 2 3d ancora non sia chiaro (almeno per me) il motivo per cui si generi quella maggica bassa pressione sul dorso del profilo. |
02 maggio 17, 13:38 | #378 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-06-2012 Residenza: folgaria
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@ clabe e Sloper Bene, siamo sul naso, la parte dove arriva il flusso. Prima di tutto noteremo che quando il flusso incontra un ostacolo succede qualcosa prima dell'incontro. Il flusso rallenta a causa dell'ostacolo e crea una zona di maggiore pressione prima dell'ostacolo stesso. Facciamo un inciso prima di proseguire. ------------------------------------------------------------------------------- Perchè le particelle delle linee di flusso non si piantano come frecce sull'ostacolo? Ogni particella che fa parte delle linee di flusso ha all'interno molecole di fluido che si agitano in tutte le direzioni urtandosi l'una con l'altra. Quando una particella incontra un ostacolo, non ha al suo interno nessuna ragione per imboccare una direzione preferenziale. Nell'aria le molecole non sono attaccate una all'altra ma il viaggio è breve, gli urti sono frequenti e possiamo considerare il flusso come un materiale continuo, in cui le particelle possono scambiarsi direttamente le forze l'una con l'altra. Le forze si trasmettono infatti per contatto diretto. Perchè ci sia trasmissione di forza, è necessario che ogni particella che la riceve possa restituire una forza di segno opposto. Ciò avviene perchè l'aria ha massa (e non poca) e quindi inerzia. Se una particella cubica di aria ha pressione uguale su tutti e sei i lati, sarà in equlibrio. Un gruppo di particelle nelle stesse condizioni, anche. Se una particella ha maggior pressione su un lato, subisce una accelerazione verso il lato opposto. Se la particella che ha subito l'accelerazione ne tocca un'altra uguale, questa si opporrà alla forza ricevuta e la restituirà. Se restituisce minore pressione, entrambe le particelle restituiranno la forza ricevuta sotto forma di accelerazione verso il lato opposto rispetto a quello dove hanno ricevuto maggiore pressione. Ecco quindi che tutte le particelle a trenino nelle loro streamline del nostro fiume di flusso vorranno accelerare verso zone di minore pressione. ----------------------------------------------------------------------------------------- Abbiamo quindi un flusso in movimento verso l'ostacolo, diciamo che il flusso è arrivato al naso del profilo. Per prima cosa consideriamo che l'aria riempie tutti gli spazi. La maggiore pressione si forma davanti all'ostacolo a causa del flusso in arrivo che preme sull'aria presente che si oppone restituendo forza di segno opposto, a cusa della sua massa e della sua inerzia, per non parlare dell'ostacolo che è solido e non si fa attraversare. La maggiore pressione che si forma davanti all'ostacolo è quella che da luogo ai fenomeni che vediamo prima di un palo immerso nell'acqua o l'inflessione davanti al nostro profilo. Lo vedremo più avanti, in altre occasioni. Torniamo al flusso in arrivo. In pratica il flusso in arrivo accelera particelle contro l'ostacolo stesso. Queste seguiranno la sua forma, non potendo tornare indietro poichè premute contro dalla maggior pressione. Se l'ostacolo fermo investito dal nostro flusso in movimento è un profilo alare con incidenza positiva, cosa succede? Una parte delle particelle organizzate in un flusso si dirigerà sul dorso, altre sul ventre, ciascuna particella seguendo la sua streamline, innumerevoli streamline una sull'altra che seguono tutte insieme la forma dell'ostacolo affusolato. Siccome tutte queste particelle sono parte di un flusso e sono anche accelerate dalla maggior pressione che le tiene attaccate al muso dell'ostacolo, essendo l'ostacolo il naso, scorrono sulla curva del naso. Ecco che per la legge di Cro si forma una ulteriore pressione centripeta sulla loro testa che le tiene schiacciate contro la forma curva. Tutte le particelle di tutte le streamline una sull'altra fanno lo stesso. Tutto il flusso si incurva a causa dell'azione dell'ala. Attorno all'ala si forma il campo di pressione più volte postato. Pressione. Per tenere attaccato il flusso all'ala non abbiamo usato altro. E' l'unica forza che abbiamo considerato ed altro non serve. La viscosità è una forza ridicola del tutto trascurabile, e non serve per spiegare l'adesione di una flusso a una superficie curva. E' la pressione che lo fa. Molto forte la pressione.Più forte di Maciste. Tiene su gli aerei. """""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" """"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""" Tornando al nostro flusso di particelle in movimento ordinate in streamline, alto e largo quanto una apertura alare: Facciamo ora muovere l'ala, è la stessa cosa che tenere l'ala ferma e il flusso in movimento, ma è più divertente muovere l'ala nell'aria ferma e vedere come l'ala da luogo al flusso sopra di essa. L'ala avanza con un angolo di attacco e crea maggiore pressione davanti a sè, spingendo aria in avanti, proprio come nell'esperimento che avevo suggerito: fate muovere velocemente una tavoletta inclinata verso il vostro naso ed avvertirete aria che vi investe, molto prima che la tavoletta sbatta contro il vostro naso. Quella maggior pressione generata davanti all'ala che avanza, accelera le particelle verso le zone di minor pressione. Dove e come ho già ripetutamente illustrato, spiegando come l'accelerazione generata dalla pressione da luogo al campo di velocità che a sua volta, in scambio di forze mutuo e reciproco con la pressione, da luogo al campo di pressione sotto e sopra all'ala, dovuto al flusso che si incurva. Rileggere i post, qui non ci sta. eccetera. La portanza è un mirabile processo di reciproco scambio ed interazione. Come si può notare, l'intero processo della formazione della portanza e della curvatura del flusso si può descrivere e funziona perfettamente senza viscosità, forza del tutto trascurabile. Pressione e velocità. Così infatti fanno gli aerodinamicisti. Viscosità? Solo quando serve, grazie. Ultima modifica di Manubrio : 02 maggio 17 alle ore 13:47 |
02 maggio 17, 13:39 | #379 (permalink) Top |
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
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| Quale, quello bollato dalla Nasa come "incorrect lift theory"? |
02 maggio 17, 14:16 | #380 (permalink) Top | ||
Padre della Teoria del bidet Data registr.: 18-01-2007 Residenza: Firenze
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Io direi che se le particelle sul dorso riescono a riempire il "vuoto" prima e/o in maggior numero di quelle sul popò, significa che devono possedere maggiore energia. La "Discoteca Il Vuoto" è infatti un locale particolare; non c'è un prezzo fisso di ingresso che vale per tutti, ma entra chi ha più nergia da spendere. Chi offre di più vede spalancarsi i cancelli, chi offre poco entra alla spicciolata dalla strettissima porticina tergale, rischiando peraltro di restare fuori perchè la "Discoteca Il Vuoto" è un locale che ha la caratteristica di riempirsi all'istante. Resta da capire che tipo di energia hanno in più. E quanta. Ultima modifica di sloper_marco : 02 maggio 17 alle ore 14:20 | ||
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