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Vecchio 29 agosto 13, 23:03   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di DAVLEONI
 
Data registr.: 24-05-2013
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Materiali Compositi di tutto e di più

Consigliato da Peppe46 apro questa discussione per riunire consigli ed informazioni sulla costruzione di stampi ed esecuzione di stampate + varie ed eventuali come la scelta dei materiali da utilizzare.
mi rendo conto che il campo è molto vasto.
Chi sa, parli, a beneficio di tutti.

prima domanda:

qual'è lo spessore ideale dello stampo, per esempio di una fusoliera?
è meglio uno stampo massiccio a prova di cannonate (che garantisca la forma nel tempo), oppure uno stampo leggerino e flessibile che faciliti il distacco del pezzo..?

ciao a tutti
__________________
Davide
GMP
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Vecchio 30 agosto 13, 06:59   #2 (permalink)  Top
Rivenditore - SorvolandoCompositi
 
Data registr.: 30-07-2008
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Ciao, io solitamente li faccio con spessori che vaiano dai 7/8 mmm in su, ultimamante per accellereare i tempi utilizzo la pasta epossidica e quindi faccio spessori più alti.
I bordi poi li faccio risalire e una volta finito lo stampo lo passo sotto la calibratrice in modo che poi appoggino in piano sul tavolo.Con questo sistema non ho mai auto problemi di svergolature di stampi.

Ciao Michele
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Vecchio 30 agosto 13, 07:34   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di ermete
 
Data registr.: 08-03-2006
Messaggi: 759
Secondo la mia esperienza dipende sia dall'oggetto da realizzare che dal suo utilizzo.
Un pezzo aperto, tipo una capottina o una carenatura, la faccio rigida. Un pezzo chiuso oramai lo faccio sempre leggerino e flessibile; si risparmia tempo e soldini e si ha un facile distacco. Anche se la valva singola è flessibile, quando è chiusa con l'altra non ci noto differenze con gli stampi rigidi. Occorre però fare il pezzo in un colpo solo (bagnato su bagnato). Sempre per motivi di risparmio di tempo e soldini poi ho cominciato a usare sempre di più la poliestere, è vero che può deformarsi col tempo, ma per pochi pezzi il gioco valre certamente la candela. Le deformazioni poi sono veramente esigue, per una fuso va più che bene.
Una nota mi viene spontanea: si legge spesso di maniaci della lucidatura del master e dello stampo, a che cavolo serve se poi uno il pezzo lo carteggia e lo vernicia?
Il distaccante migliore è la cera, almeno tre mani intervallate da lucidatura ad olio di gomito. L'alcool polivinilico io trovato il modo di darlo in maniera soddisfaciente rubando uno di quei pennelli molto grossi e con peli finissimi che mia moglie usa(va) per il fard, è perfetto, non lascia righe, specialmente se non si esagera con la quantità. Molto importante è stare puliti, ogni piccolo peletto o granello di polvere rimane evidente.
Il gelcoat va bene poliestere e va dato tassativamente a spruzzo, l'unica maniera per avere spessori omogenei e copertura totale
Comunque il massimo si ha usando i materiali appositi, gelcoat dedicati, epossidica, tempo e soldi...
__________________
gattointelligente
Mi sono ferito un dito con l'elica. L'ho mostrato al dottore, ma quel cretino si è messo a guardare la luna!
ermete non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 30 agosto 13, 07:43   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di gizer
 
Data registr.: 15-05-2012
Residenza: Chivasso (TO)
Messaggi: 2.583
Perché qualcuno di voi non realizza uno stampo e ne fa un tutorial passo passo specificando tecniche e materiali?
Magari di un modello semplice, in modo che chi voglia provare abbia lo stimolo, e di conseguenza un approccio positivo data la facilità del modello scelto.
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...costruisci e pilota la tua passione...
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Vecchio 30 agosto 13, 13:51   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di Flapperone1
 
Data registr.: 07-02-2010
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Messaggi: 1.199
Citazione:
Originalmente inviato da gizer Visualizza messaggio
Perché qualcuno di voi non realizza uno stampo e ne fa un tutorial passo passo specificando tecniche e materiali?
Magari di un modello semplice, in modo che chi voglia provare abbia lo stimolo, e di conseguenza un approccio positivo data la facilità del modello scelto.
...Io tempo fa feci questi video per una gondola motore di un A10 thunderbolt....Forse potra' essere di aiuto...
Naturalmente si tratta della mia "tecnica" e non vuole essere assolutamente un esempio da prendere alla lettera...


link https://www.youtube.com/watch?v=eetgt525ACk
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Vecchio 30 agosto 13, 14:52   #6 (permalink)  Top
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L'avatar di neo781
 
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La poliestere penso abbia più un uso industriale nel settore nautico. Barche di medie e grosse dimensioni le fanno con questa resina. Anche per le pale eoliche e qualche pezzo composito di alianti veri la usano. Per i piccoli modelli nostri sarebbe preferibile usare l'epossidica ma ciò non toglie che, chi sa usarla, possa usarla anche per le nostre fusoliere. Si vedano i cinesi che la usano a gogò per i modelloni di hobbyking, soprattutto i jet. Sono mattoni. L'esperienza però, penso, possa portare anche il modellista appassionato di compositi, a farsi una fusoliera in fibra con poliestere. Io faccio i miei scafi usando poliestere.
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Vecchio 30 agosto 13, 20:33   #7 (permalink)  Top
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L'avatar di gizer
 
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...Io tempo fa feci questi video per una gondola motore di un A10 thunderbolt....Forse potra' essere di aiuto...
Naturalmente si tratta della mia "tecnica" e non vuole essere assolutamente un esempio da prendere alla lettera...


link https://www.youtube.com/watch?v=eetgt525ACk
Bellissimo!!!
E la realizzazione del pezzo???
Come si prepara l'appoggio a metà del master? Dopo aver fatto il primo semiguscio come si fa per la giunta del secondo?
Scusate i termini incomprensibili ma sono proprio a zero in questo settore
Dai che sono avido di sapienza!!!
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Vecchio 30 agosto 13, 21:41   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di DAVLEONI
 
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polivinilico a spruzzo

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Originalmente inviato da Flapperone1 Visualizza messaggio
...Io tempo fa feci questi video per una gondola motore di un A10 thunderbolt....Forse potra' essere di aiuto...
Naturalmente si tratta della mia "tecnica" e non vuole essere assolutamente un esempio da prendere alla lettera...


link https://www.youtube.com/watch?v=eetgt525ACk
flapperone....ho visto il video... l'A10 deve essere bello grande.
ma tu lamini a mani nude ? ed i guanti ?

a quanto % diluisci il PVA per darlo a spruzzo e con cosa lo diluisci acqua o alcool ?
ugello diametro ?

ciao
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Davide
GMP
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Vecchio 30 agosto 13, 09:00   #9 (permalink)  Top
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L'avatar di neo781
 
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Residenza: Vico del Gargano Fg
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Secondo la mia esperienza dipende sia dall'oggetto da realizzare che dal suo utilizzo.
Un pezzo aperto, tipo una capottina o una carenatura, la faccio rigida. Un pezzo chiuso oramai lo faccio sempre leggerino e flessibile; si risparmia tempo e soldini e si ha un facile distacco. Anche se la valva singola è flessibile, quando è chiusa con l'altra non ci noto differenze con gli stampi rigidi. Occorre però fare il pezzo in un colpo solo (bagnato su bagnato). Sempre per motivi di risparmio di tempo e soldini poi ho cominciato a usare sempre di più la poliestere, è vero che può deformarsi col tempo, ma per pochi pezzi il gioco valre certamente la candela. Le deformazioni poi sono veramente esigue, per una fuso va più che bene.
Una nota mi viene spontanea: si legge spesso di maniaci della lucidatura del master e dello stampo, a che cavolo serve se poi uno il pezzo lo carteggia e lo vernicia?
Il distaccante migliore è la cera, almeno tre mani intervallate da lucidatura ad olio di gomito. L'alcool polivinilico io trovato il modo di darlo in maniera soddisfaciente rubando uno di quei pennelli molto grossi e con peli finissimi che mia moglie usa(va) per il fard, è perfetto, non lascia righe, specialmente se non si esagera con la quantità. Molto importante è stare puliti, ogni piccolo peletto o granello di polvere rimane evidente.
Il gelcoat va bene poliestere e va dato tassativamente a spruzzo, l'unica maniera per avere spessori omogenei e copertura totale
Comunque il massimo si ha usando i materiali appositi, gelcoat dedicati, epossidica, tempo e soldi...
Quoto in tutto Ermete. Unica cosa in più che posso dire in base alla mia esperienza è che per favorire un migliore distacco uso cera e alcool assieme. Ovviamente l'alcool lo metto dopo averci messo un altro prodotto che favorisce la stesura nello stampo dello strato di alcool...utilizzo anche io il pennello a setole larghe per uso trucco ma me lo sono dovuto comprare perchè non potevo rubarlo a nessuno!
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Vecchio 30 agosto 13, 10:09   #10 (permalink)  Top
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L'avatar di Peppe46
 
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Invia un messaggio via Yahoo a Peppe46
Come ho scritto a Davide, l'argomento compositi e molto vasto e quindi meglio affrontarlo per argomenti, come lui stesso giustamente ha fatto, ponendo la sua prima domanda.

Stampo massiccio o stampo flessibile?

Visto che parliamo di stampi ad uso hobbistico, direi che debba essere sufficientemente rigido per garantire una fedele riproduzione di forma, senza essere un monolite granitico e difficilmente gestibile.

Poliestere: Per fare uno stampo, tra master, intavolatura e lavorazioni varie, occorre tempo e impegno ed andare a risparmiare 10 euro usando poliestere, anzichè una epossidica, non mi pare una grande idea.
A meno chè, abbiate un amico che lavora poliestere e che ve la da di strafogo, la differenza di prezzo non giustifica la qualità del laminato che inesorabilmente vi si deformerà col tempo, con evidenti difetti, specie nelle giunture, dove sarete costretti ad intervenire con estese stuccature postume, sul pezzo stampato.
Uno stampo in epoxy, sarà lo stesso identico, anche se lo riuserete tra 10 anni ed avrà una resistenza sia di forma che come superficie antigraffio, incomparabile con una volgarissima poliestere.

Materiali: MAI mescolare le mele con le patate e quindi: gel poliestere con resina poliestere e gel epossidico con resina epossidica.

Consiglio gel specifici per stampi, disponibili in varie durezze superficiali e caratteristiche specifiche,come ad esempio, acidoresistenza che vi permetterà di ripulire lstampo (dopo numerose stampate) usando acidi tipo cloruro di metilene o altri adatti a sciogliere gliaccumuli di distaccanti,striscioni vari, ecc.

Dietro il primo strato di gelcoat, si andrà a formare un sandwitch di tessuto di vetro e resina addensata con additivi specifici, tipo Aerosil e Fiocco di Cotone, entrambi ad alto potere tixotropico (cioè che non vi faranno "scendere" la pappina dalle pareti verticali).

Come tessuto, potete usare pure scartini vari che avete in giro ma consiglio tessuti specifici, tipo triassiali a trama larga, che appunto grazie alla larghezza della trama, non ingloberanno famigerate "bolle", incubo di ogni stampista.

Uno strato di pappina + strato di triax + pappina + triax + pappina finale, avrete uno stratificato di circa 3 / 4 millimetri, più che sufficienti per dare la giusta rigidità allo stampo, senza fare un carroarmato.
Peppe46 non è collegato   Rispondi citando
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