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Vecchio 24 agosto 05, 16:20   #11 (permalink)  Top
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Data registr.: 24-08-2005
Messaggi: 2
Buon giorno a tutti,

mi chiamo Marco, anche se mi piace iscrivermi ai vari forum con il nick "Ubaldo", ormai tradizionalmente.

Ho trovato questa discussione facendo una ricerchina sul modello in oggetto.

Prima di decidere l'acquisto in edicola, mi sono ovviamente documentato e mi sono chiesto perché si trovassero scatole di montaggio della Amati, sempre del Riva Aquarama a prezzi intorno ai 300 euro, parecchio inferiore al prezzo totale dell'opera in edicola.

170 euro di differenza per la parte editoriale dell'opera sono troppi, non spiegano lo scarto di prezzo.

Ho però trovato un motivo di differenza per me determinante. Il modello in scatola di montaggio ha lo scafo pronto, in resina, praticamente da rivestire con i pannelli in mogano. Il modello in edicola, invece, ha lo scafo in legno, tutto da costruire, chiglia, ordinate, ...

Beh, per me è stata sufficiente questa notizia per preferire l'acquisto in edicola.

Metto qualche foto per spiegare che cosa intendo.

Le prime due sono di modelli da edicola in costruzione.

La terza illustra il contenuto della scatola di montaggio.







La differenza mi è parsa lampante.

Credo (ma qui entro nel campo delle ipotesi) che la Amati effettivamente produca il modello "ricco" in esclusiva per Hachette, come indicato sul fascicolo di presentazione, e che il modello in scatola di montaggio sia una versione semplificata, che permette di continuare a sfruttare, per esempio, i particolari in metallo fuso. Ripeto è un'ipotesi che faccio senza alcun riscontro.

Ovviamente ho iniziato a costruire il modello e continuerò a farlo passo-passo, in modo da rilevare immediatamente eventuali difetti del prodotto e potermelo far sostituire in garanzia dal giornalaio.

Questo è quanto.

Invito alla cautela chi ritiene che il cliente da edicola sia un pollo e che si faccia sfruttare a causa della sua ignoranza, perché potrebbe essere proprio il "brillante" fustigatore di costumi a ignorare qualche particolare determinante a spiegare differenze all'apparenza incomprensibili.

Tutto quanto sopra solo ed esclusivamente per amor di verità.

Cordialmente.

Marco
Ubaldo non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 agosto 05, 13:56   #12 (permalink)  Top
G60
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L'avatar di G60
 
Data registr.: 23-08-2005
Residenza: Vicenza
Messaggi: 339
Invia un messaggio via MSN a G60
In effetti è una bella differenza!!Cavoli,non si è mai troppo scrupolosi!!
__________________
Drift passion!
G60 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 02 settembre 05, 15:42   #13 (permalink)  Top
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Data registr.: 02-09-2005
Messaggi: 6
Buongiorno a tutti ,mi chiamo fabrizio e sono modellista da una vita ormai e concordo perfettamente con quanto dice Marco, leggendo il quale, ho trovato conforto nella mia scelta ( la prima volta in vita mia ) di costruire un modello comperando i pezzi in edicola.

I dubbi, credo , li abbiamo tutti, e per la durata ( 80 settimane) e per il prezzo.
Ci sono però anche vantaggi, oltre a quello , evidente ed illustrato con le foto, che riguarda la qualità della costruzione. Di fatto la AMATI non vende una scatola di montaggio in legno( con ordinate e quant'altro), ma ti da uno scafo già fatto in resina(tra l'altro molto pesante!!).Per cui se si vuole fare modellismo( o , come nel mio caso insegnarlo ad un figlio) la scelta sia della tipologia di costruzione , che della diluizione del lavoro nel tempo è importante. All fine credo che siano questi i motivi per cui persone ( sicuramente più delle 500 indicate da qualcuno)
decidono di avventurarsi per 80 settimane in costruzioni come questa: molti di noi infatti lavorano durante la settimana e non a caso le uscite sono di sabato.
Grazie a tutti per l'attenzione



quote=Ubaldo,24 agosto 2005, 15:20]Buon giorno a tutti,
mi chiamo Marco, anche se mi piace iscrivermi ai vari forum con il nick "Ubaldo", ormai tradizionalmente.

Ho trovato questa discussione facendo una ricerchina sul modello in oggetto.

Prima di decidere l'acquisto in edicola, mi sono ovviamente documentato e mi sono chiesto perché si trovassero scatole di montaggio della Amati, sempre del Riva Aquarama a prezzi intorno ai 300 euro, parecchio inferiore al prezzo totale dell'opera in edicola.

170 euro di differenza per la parte editoriale dell'opera sono troppi, non spiegano lo scarto di prezzo.

Ho però trovato un motivo di differenza per me determinante. Il modello in scatola di montaggio ha lo scafo pronto, in resina, praticamente da rivestire con i pannelli in mogano. Il modello in edicola, invece, ha lo scafo in legno, tutto da costruire, chiglia, ordinate, ...

Beh, per me è stata sufficiente questa notizia per preferire l'acquisto in edicola.

Metto qualche foto per spiegare che cosa intendo.

Le prime due sono di modelli da edicola in costruzione.

La terza illustra il contenuto della scatola di montaggio.







La differenza mi è parsa lampante.

Credo (ma qui entro nel campo delle ipotesi) che la Amati effettivamente produca il modello "ricco" in esclusiva per Hachette, come indicato sul fascicolo di presentazione, e che il modello in scatola di montaggio sia una versione semplificata, che permette di continuare a sfruttare, per esempio, i particolari in metallo fuso. Ripeto è un'ipotesi che faccio senza alcun riscontro.

Ovviamente ho iniziato a costruire il modello e continuerò a farlo passo-passo, in modo da rilevare immediatamente eventuali difetti del prodotto e potermelo far sostituire in garanzia dal giornalaio.

Questo è quanto.

Invito alla cautela chi ritiene che il cliente da edicola sia un pollo e che si faccia sfruttare a causa della sua ignoranza, perché potrebbe essere proprio il "brillante" fustigatore di costumi a ignorare qualche particolare determinante a spiegare differenze all'apparenza incomprensibili.

Tutto quanto sopra solo ed esclusivamente per amor di verità.

Cordialmente.

Marco
[/quote]
fabfal non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 settembre 05, 08:59   #14 (permalink)  Top
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L'avatar di Alberto Sannazzaro
 
Data registr.: 30-08-2005
Residenza: Valenza Po - Casale M.fto
Messaggi: 2.148
E' una vergogna (per non dir di peggio) che ignari sprovveduti vengano torlupinati con certe offerte.........scandalose. Ricordo la campagna del Titanic che per circa Lit. 10.000 ti davano un'ordinata, un paio di fogli di carta e basta.

Svegliatevi!
__________________
"Si vis pacem para bellum"
"Honi soit qui mal y pense"
www.gacm.it
Alberto Sannazzaro non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 settembre 05, 12:48   #15 (permalink)  Top
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Data registr.: 08-09-2005
Messaggi: 1
Citazione:
Originally posted by Alberto Sannazzaro@08 settembre 2005, 07:59
E' una vergogna (per non dir di peggio) che ignari sprovveduti vengano torlupinati con certe offerte.........scandalose. Ricordo la campagna del Titanic che per circa Lit. 10.000 ti davano un'ordinata, un paio di fogli di carta e basta.

Svegliatevi!
Ciao a tutti, sono nuovo di questo forum e si può dire anche di modellismo. Ho deciso di acquiatare comunque alcuni fascicoli dell'offerta del riva Aquarama per riuscire a carpirne i dettagli delle forme delle ordinate in modo da riuscire a riprodurre la barca in didmensioni reali in vetroresina.... sempre che un giorno abbia tempo e denaro per iniziare un'impresa di questo tipo.
A voi, sicuramente più esperti di modellismo, mi piacerebbe chiedere se esiste una garanzia del fatto che il modello abbia le stesse misure in scala di quello reale. Consoco piuttosto bene le costruzioni riva e so che fino ad un certo anno non ce n'era una uguale all'altra, ovviamente parlando di uno stesso modello. Inoltre ogni scafo era numerato e catalogato in base a cavalli, lunghezza, larghezza, materiali ecc. E' possibile che l'amati presenti un modello in particolare? e se si come ha fatto ad avere le misure precise se nemmeno ai registri navali sono depositati i piani di costruzione dato che soltanto dopo un certo anno era obbligatoria la registrazione? Mi piacerebbe che qualcuno che ha avuto già esperienza della costruzione del modello in edicola mi aiutasse a dare una risposta a questi quesiti.

Ringrazio chiunque anticipatamente per la collaborazione

Roberto Bertolini
bertoberto non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 09 settembre 05, 20:05   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di flycam
 
Data registr.: 05-03-2005
Messaggi: 62
Citazione:
Originally posted by BaroneRosso@09 agosto 2005, 16:03
Link all'articolo: http://www.baronerosso.it/Article210.html
Un saluto a tutti voi.
Vorrei dire la mia in ordine a questo argomento. Premetto che amo il modellismo in tutte le sue espressioni con particolare riguardo a quello aereo. Credo che tutti noi sappiamo cosa costano i vari componenti per modellismo: dal più semplice foglio di balsa ai vari servocomandi, regolatori, riduttori, motori, batterie e chi più ne ha, più ne metta. Mi chiedo, però, quanti sono in grado di realizzare un modello e tirare fuori... in una sola "botta"....300/400 euro o anche più ??? Io non sono tra quelli. Appartengo alla razza degli stipendiati fissi...quelli del famoso 101 e credetemi, non sempre con il caro vita attuale è possibile sottrarre soldi al badget familiare. Ed allora qual'è il rimedio per chi vuole vedere nascere qualcosa dalle proprie mani ? Come fare per imparare a piegare, tagliare la balsa, come incollare l'oracover, cosa è l'epoxy? Come soddisfare la voglia di vedere navigare una piccola imbarcazione o, magari, riuscire a far volare un velivolo realizzato con tanta passione spendendo pochissimo ogni mese ??? Con le dispense mensili; ben vengano. Soddisfano il desiderio di molti e poco importa se le barchette alla fine galleggiano sbilenche o gli aerei si alzano per cadere immediatamente dopo. Si impara molto anche da questo. Ma poi.....scusatemi...... chi di noi non ha acquistato o realizzato con tutti i crisma modelli costosi per poi "massacrarli" un istante dopo?
P.S. Io non acquisto dispense in edicola
__________________




dove non potè la forza bruta, potè l'intelligenza
flycam non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 12 settembre 05, 00:04   #17 (permalink)  Top
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Data registr.: 11-09-2005
Messaggi: 4
ciao a tutti,volevo dire che acquistare il riva aquarama in edicola ha l'unico vantaggio di spalmare la spesa in moltissime settimane e magari non accorgersi che lo si paga all'incirca 200 euro di più rispetto all'acquisto della scatola di montaggio completa;infatti se andate su un sito come modelbay.it lo trovate a 266 euro contro i 467 che lo si va a pagare in edicola.Ora con i 200 euro di differenza mi posso comprare eventualmente il kit di motorizzazione e un buon libro dedicato alla storia del mitico motoscafo o volendo posso decidere di tenermeli in tasca!!!
Morale della favola,aprite gli occhi,il modello è bellissimo ma va comprato nei modi e nei tempi giusti.

smile
smail non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 12 settembre 05, 00:14   #18 (permalink)  Top
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Data registr.: 11-09-2005
Messaggi: 4
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Originally posted by Ubaldo@24 agosto 2005, 15:20
Buon giorno a tutti,

mi chiamo Marco, anche se mi piace iscrivermi ai vari forum con il nick "Ubaldo", ormai tradizionalmente.

Ho trovato questa discussione facendo una ricerchina sul modello in oggetto.

Prima di decidere l'acquisto in edicola, mi sono ovviamente documentato e mi sono chiesto perché si trovassero scatole di montaggio della Amati, sempre del Riva Aquarama a prezzi intorno ai 300 euro, parecchio inferiore al prezzo totale dell'opera in edicola.

170 euro di differenza per la parte editoriale dell'opera sono troppi, non spiegano lo scarto di prezzo.

Ho però trovato un motivo di differenza per me determinante. Il modello in scatola di montaggio ha lo scafo pronto, in resina, praticamente da rivestire con i pannelli in mogano. Il modello in edicola, invece, ha lo scafo in legno, tutto da costruire, chiglia, ordinate, ...

Beh, per me è stata sufficiente questa notizia per preferire l'acquisto in edicola.

Metto qualche foto per spiegare che cosa intendo.

Le prime due sono di modelli da edicola in costruzione.

La terza illustra il contenuto della scatola di montaggio.







La differenza mi è parsa lampante.

Credo (ma qui entro nel campo delle ipotesi) che la Amati effettivamente produca il modello "ricco" in esclusiva per Hachette, come indicato sul fascicolo di presentazione, e che il modello in scatola di montaggio sia una versione semplificata, che permette di continuare a sfruttare, per esempio, i particolari in metallo fuso. Ripeto è un'ipotesi che faccio senza alcun riscontro.

Ovviamente ho iniziato a costruire il modello e continuerò a farlo passo-passo, in modo da rilevare immediatamente eventuali difetti del prodotto e potermelo far sostituire in garanzia dal giornalaio.

Questo è quanto.

Invito alla cautela chi ritiene che il cliente da edicola sia un pollo e che si faccia sfruttare a causa della sua ignoranza, perché potrebbe essere proprio il "brillante" fustigatore di costumi a ignorare qualche particolare determinante a spiegare differenze all'apparenza incomprensibili.

Tutto quanto sopra solo ed esclusivamente per amor di verità.

Cordialmente.

Marco
caro Marco,la versione da edicola ha lo scafo con chiglie e ordinate solo per un motivo preciso:non potevano in un unica uscita distribuire un pezzo così grande come lo scafo,e ti posso assicurare,io l'ho visto,che lo scafo in resina non pregiudica la qualità del modello anzi a livello di produzione è più costoso quindi hai fatto una valutazione che lascia il tempo che trova e che rafforza il fatto che la differenza di prezzo è dovuta per sostenere dei costi pubblicitari notevoli.
smile
smail non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 12 settembre 05, 15:55   #19 (permalink)  Top
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Messaggi: 9.820
Immagini: 6
Veramente a quanto ne so oggigiorno lo stampo in resina e' decisamente piu' economico di una struttura in legno, sia come materiali che come tempi di produzione.
__________________
Saluti Francesco Kaitner alias "Il Barone Rosso"
WebMaster di: BaroneRosso.it e DroneRC.it
Il Portale del Modellismo in Italia
BaroneRosso non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 14 settembre 05, 09:04   #20 (permalink)  Top
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Data registr.: 11-01-2005
Messaggi: 241
Posso solo dire che quando apro i coperchi del mio modello da edicola e vedo anche internamente tutto il fasciame e le ordinate in legno mi piace moltissimo, non credo che mi farebbe lo stesso effetto avere un modello in legno fuori e plastica dentro!

Altra cosa, ma di questo non ne sono certo: credo che il modello in scatola sia predisposto per una motorizzazione singola, mentre quello Hachette con due motori, proprio come dev'essere. Qualcuno ha notizie più certe?
romagnolisinasce non è collegato   Rispondi citando
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