Torna indietro   BaroneRosso.it - Forum Modellismo > Categoria Navimodellismo > Navimodellismo a Vela


Rispondi
 
Strumenti discussione Visualizzazione
Vecchio 17 febbraio 11, 15:21   #1 (permalink)  Top
Moderatore
 
L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
Studi per sviluppi ed ottimizzazioni per la classe AC120

Alcuni anni fa abbiamo sviluppato una AC120 tradizionale che era direttamente derivata dalle forme della AC/10 detentrice del titolo.
L’obbiettivo era utilizzare forme classiche e distribuzioni di volumi collaudate per creare una prima AC120.
A seguito di alcuni studi sui multiscafi e sullo studio di forme ad elevato coefficiente prismatico, abbiamo provato ad applicare alcuni di questi principi alle forme di una AC120 con l’obbiettivo di sviluppare uno scafo che potesse sfruttare al meglio uno slancio di prua accentuato per allungarsi in galleggiamento dinamico.

L’obbiettivo dello studio era realizzare una forma che avesse una piccola variazione di volume per piccoli angoli di appruamento in modo che lo scafo raggiunga, velocemente e senza aiuto “dell’onda”, un galleggiamento di 110 cm dinamico con uno statico di 99.
Poi, con la formazione di un minimo di onda, anche con sbandamenti minimi, la LWL dinamica dovrebbe subito superare i 115 cm.
Questo dovrebbe dare un piccolo vantaggio di velocita` di punta con circa 10-15% di LWL in piu` e una maggiore resistenza all’ingavonamento per i limiti di vento massimi previsti per il gioco di vele principale.

Il ginocchio di prua e` cosi` quasi inesistente, la prua leggermente rovescia: ricorda un po’ Alinghi SUI 100 e un po’ le linee laterali della generazione di AC fino al 2000, infatti America 3 e NZL32 avevano linee similari.

Qualcuno potrebbe dire che nelle barche reali l’evoluzione ha portato a fare forme diverse, ma con 25 tonnellate di dislocamento e scafi non plananti i problemi sono molto diversi che con 4,5 Kg di barchetta e uno scafo che puo` planare.
Idem il rapporto tra la superficie delle vele e il dislocamento fa assomigliare molto piu` i nostri scafi a un cat della futura Coppa America piuttosto che ai vecchi e pesanti IACC5

Quindi , se l’evoluzione delle “grandi e` andata in un senso, nelle piccole e` quasi certo che la via della miglior performance non sia la stessa: qui in anteprima posto la mia reintepretazione in chiave moderna di NZL 32 che chiamero`, in ricordo dei fasti della mitica barca neozelandese, Magic Urca 120.
Naturalmente lo scafo potra` essere riscalato con opportuni fattori di scala per fare una AC100 performante e il progetto avra` valenza e messe in tavola doppie (con opportuni fattori di scala correttivi).

In particolare potra` avvalersi della leggerissima costruzione monoscocca che, se sulla AC120 da` piccoli vantaggi, sulla AC100 invece permette di risparmiare almeno un paio di etti sullo scafo (finito) e metterli nel bulbo dando circa un 10% in piu` di potenza alla barca in bolina.
Da qui il vantaggio globale sulla AC100 rispetto agli attuali progetti in rete di poter contare su:
+ 10% di galleggiamento dinamico
+ 10% di momento raddrizzante a parita` degli altri fattori
+ 10% circa per il momento raddrizzante ottimizzato per i 60 dm2 di vele con un range di vento sostenibile uguale alle IOM con il gioco 1
Questo, naturalmente, non significa 30% in piu` globale, pero` un vantaggio tangibile dovrebbe darlo.

Per ora e` solo la bozza iniziale con i voulmi e la loro distribuzione sitemata come volevamo, ma puo` dare un po’ di idee a cui ispirarsi.
Speriamo di riuscire a completare tutto per l’Hobby Model Expo di Verona dove lo presenteremo ufficialmente.

Ciao ciao
Icone allegate
Magic Urca AC120: studi di forme e sistemi costruttivi ispirati IACC e AC100-ac120ext-assieme_sotto2_resize.jpg   Magic Urca AC120: studi di forme e sistemi costruttivi ispirati IACC e AC100-ac120ext-assieme_sotto1_resize.jpg  

Ultima modifica di claudio v : 05 giugno 12 alle ore 12:01
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 febbraio 11, 16:49   #2 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di eupon
 
Data registr.: 07-04-2010
Residenza: Roma
Messaggi: 949
non so claudio, per il momento mi sembra un tentativo di adattare le forme di una iom, al regolamento delle 120 e delle 100...specialmente dalla vista frontale che ho visto su un altro sito, sembrerebbe proprio una iom con le murate più basse (per la ac100) e la lunghezza di 20cm in più (per lla ac120)...sicuramente le linee d'acqua possono essere ricondotte ad un iacc, ma la coperta andrebbe rivista secondo me, lo spirito di somiglianza con gli iacc dovrebbe sempre rimanere secondo me...
__________________
ciao, Eugenio
www.ac100.eu
eupon non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 febbraio 11, 17:52   #3 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di matthias
 
Data registr.: 16-07-2007
Residenza: Roma
Messaggi: 309
Devo ancora studiarmi le linee dello scafo e i volumi che si intravedono dalle immagini. Le linee sembrano molto filanti e somiglianti alle IACC degli anni 90. Il regolamento 120 è chiaro sulla somiglianza dei modelli con le barche vere, ma bastano pochi accorgimenti costruttivi per adattare perfettamente questo progetto, realizzabili direttamente in fase di costruzione. Penso che, come dice Claudio, questo scafo potrebbe dare, se realizzato con le tecniche molto avanzate che Claudio cita, piccoli ma tangibili vantaggi anche nelle 120. Quello che mi appare subito evidente è come invece, se riportato con le dovute modifiche che la riduzione di scala impone, al metro di lunghezza, sfruttando il regolamento ac100 che non limita nessun progettista a vincoli estetici di barche realmente esistite, ne vincola sul peso massimo del bulbo, possa dare dei vantaggi enormi dal punto di vista prestazionale se realizzato monoscocca e con quei volumi. Due etti nel bulbo significano molti metri di vantaggio al termine di una regata, e se i valori di skipper si equivagono, danno una la quasi certezza di stracciare le rivali. Non ho la tecnologia per ora per realizzare scafi come Claudio fa da tempo, e tutto sommato per ora, visto che ho barche mediamente veloci, non ne ho un'urgente necessità, anche perchè nella 120 il vantaggio sarebbe piccolo, chissà però se in futuro non ti chieda uno scafo fatto da te...
__________________
THE LIFE IS SHORT: SAIL HARD!
http://iacc120cup.altervista.org/
http://it.youtube.com/profile?user=matthias72
matthias non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 febbraio 11, 18:45   #4 (permalink)  Top
Moderatore
 
L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
Citazione:
Originalmente inviato da eupon Visualizza messaggio
non so claudio, per il momento mi sembra un tentativo di adattare le forme di una iom, al
...
le linee d'acqua possono essere ricondotte ad un iacc, ma la coperta andrebbe rivista secondo me, lo spirito di somiglianza con gli iacc dovrebbe sempre rimanere secondo me...
Ciao Eupon,
la coperta e` preliminare perche` ieri sera era troppo tardi per metterci a rifinirla come volevo e poi e` fatta cosi` per motivi strutturali: a me, delle semiriproduzioni, francamente, nun me ne puo`... de meno.
Deve funzionare come voglio, poi il resto segue

Scherzi a parte, la tuga verra` un po' piu` bassa e piatta e il raccordo con pozzetto e fiancate verra` messo a posto in modo che una volta verniciata somigli un po’ piu` ad una AC e poi, come ho scritto, e` una rivistazione in chiave futuribile, non una ricerca di forme antiche.

Se Renato Chiesa fa e concorre con una Azzurra (che era un 12 SI) con le linee delle barche della 33esima coppa penso di poter fare una simil NZL che somiglia un po’ ad alinghi ma con la coperta piu` tondeggiante

Penso che siate troppo legati a stereotipi: le IOM, le AC, le M etc... sono tutte barche similari.
Le AC vere hanno il pozzetto, e questa ha il pozzetto... ma anche le IOM e allora?

Ad esempio, su una barca RC da regata, lo spingialbero e` basilare che ci sia, funzioni bene e si regoli rapidamente: messo li` funziona bene, e` facile da fare, si regola in fretta... ergo lo metto li` e il pozzetto arriva appena davanti all’albero proprio per quel motivo.

Lo scafo monoscocca regge tutti i carichi e all’interno ha solo la scassa della deriva, dell’albero e dei controventi... ma per farlo deve avere certe forme, altrimenti non funziona perche` le sartie si devono attaccare a qualcosa di rigido: quindi lo scafo monoscocca avra` il fondo del pozzetto raccordato con la tuga e i fianchi fatti in un certo modo in funzione di dove vanno a finire gli attacchi delle sartie

Questo per spiegare che le forme sono dettate da quel che devono fare: la parte sotto deve galleggiare e navigare, quella sopra tenere gli attacchi e quel che serve nel posto e modo giusto.

Insomma, il disegno non segue l’estro e il gusto, ma la necessita`, in modo da ottenere il manufatto piu` rigido e leggero possibile: il peso minimo si ottiene non facendo una barca di “cartavelina” ma una barca senza roba inutile, legnetti, piattine e rinforzi ovunque per sopperire a forme non ottimizzate per fare quel che devono fare.
Diciamo che e` la differenza tra fare un disegno e un progetto o meglio, quello che in gergo viene chiamato “design to manufacturing”, progettare per costruire, che in un manufatto in composito e` basilare...

Quelle che Matthias che nel sito delle AC120 FORUM IACC 120 CUP • Login cita come le misure da fare per vedere le performance della barca, (in particolare la 4. Boat rigidità), sono ottimi parametri per vedere quanto bene funziona un progetto e successiva realizzazione.
Un esempio: fare una deriva indeformabile o quasi e poi avere flessione tra scafo e albero elimina ogni beneficio e fa pure perdere la regolazione delle vele... cosa che immediatamente peggiora la prestazione della barca in maniera ben piu` evidente di una deriva “molle”.

Il vantaggio nel progetto AC120 sara` anche legato a questa maggior rigidezza dell’insieme intrinseca alle forme che permettera` anche di avere una regolazione delle vele piu` stabile.
Nel caso del progetto AC/100, che seguira` al 120, come dice Matthias, il vantaggio sara` molteplice e ancora piu` evidente.
Voi (AC100isti) state facendo con tecniche tradizionali uno scafo ultralight e leggermente squadrato e lo realizzate “a scodella” con coperta piatta: questo significa non ottimizzare molto gli aspetti strutturali: la “flessibilità” dell’insieme e` abbastanza garantita a meno di salire parecchio con il peso.

Poi, naturalmente, e` solo un gioco, e ognuno lo fa come preferisce: non e` detto che per giocare con 2 barchini serva farsi tanti problemi.
Dal mio punto di vista, invece, giocare con i barchini interessa solo fino a un certo punto perche` trovo piu` “gustoso” mettere a posto il mosaico del progetto/costruzione in modo che tutto funzioni come mi sono immaginato... e qui la strada per finire e` ancora un po’ lunga: non si fa un progetto ex novo in una sera e nemmeno in 2 settimane.
Il seguito alle prox.
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 febbraio 11, 23:40   #5 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di eupon
 
Data registr.: 07-04-2010
Residenza: Roma
Messaggi: 949
errore matth, sul nostro regolamento c'è il riferimento all'estetica somigliante agli iacc, "L’AC-100 è una Classe Velica RC di tipo monoscafo (monohull) , dove tutto è permesso,
eccetto quello che é specificatamente proibito da questo Regolamento.
La AC-100 richiama le forme delle barche di Coppa America sviluppate dal 2000 al 2007 aventi slanci di prua e di poppa. L'armatore-costruttore è libero di realizzare la sua barca con i disegni, loghi e colori dei vari consorzi di Coppa America,
oppure, lasciando libero sfogo alla fantasia e ai gusti personali, verniciare scafo e coperta con i colori, disegni e loghi che
riterrà più opportuni, rispettando comunque le leggi del buon costume."

vedremo quindi la coperta definitiva del progetto urca...capisco il discorso di claudio, ma fino ad un certo punto...nel nostro caso, e anche quello delle 120, il disegno è funzionale alla forma estetica ricercata (scafi iacc reali) ed anche alla sua funzionalità, se si cercasse prima la funzionalità, ci saremmo buttati su di un progetto totalmente originale, chissene mi verrebbe da dire quindi, se la coperta bombata è funzionale alla costruzione migliore, e alla struttura migliore, non è più una simil iacc, e non rientra quindi nello spirito della classe...m come ho detto vedremo...la costruzione che facciamo noi, tradizionale e piena di elementi in legno, fatta a scodella, è quella più semplice da realizzare in casa, ma già ci si potrebbe evolvere facendo tutti i comonenti interni in vtr (tonicle aiuto!)...bisognerebbe quindi ottimizzare la costruzione mantenendo la forma dettata dal regolamento (somiglianza iacc) e non modificarla per necessità strutturali, in quel caso si fa un'altra cosa...comunque la ac100 squadrata la fanno in pochi, quella "vera", cioè studiata meglio, non in poche serate, è la b, tondeggiante e leggermente più dislocante e potente secondo me...per il futuro comunque, sono propenso ad uno sviluppo di un ac100 con dislocamento totale di 3000g, con bulbo sui 2000g...il disegno della 120urca ci sarà di stimolo per le linee d'acqua
__________________
ciao, Eugenio
www.ac100.eu
eupon non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 febbraio 11, 01:10   #6 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di RenatoC
 
Data registr.: 01-04-2010
Residenza: Latina
Messaggi: 332
Mi fa molto piacere l'iniziativa di ClaudioV di studiare nuove distribuzioni sui volumi per incrementare le prestazioni. L'idea di allungare la lwl a scafo sbandato, con valori prossimi ai 115cm, è sicuramente ottima e sono curioso di vedere in acqua lo scafo in questione. I miei progetti, a scafo sbandato, non oltrepasano i 107cm di lwl (ma sono valori dati da rhino con specchio d'acqua pefettamente piatto). Nella realtà, con l'effetto dell'onda poppiera, si dovrebbero oltrepassae i 110cm.

Poi un conto è la teoria, un altro è la pratica, quindi aspetteremo tutti con particolare curiosità i primi confronti in acqua tra la Magic Urca e le migliori IACC120. Purtroppo fino ad ora non mi è mai capitato di confrontarmi in acqua con una 120-Urca, spero capiti presto.

Mi piace molto l'idea del confronto in acqua, non tanto per poter sbandierare ai quattro venti: "la mia barca va meglo della tua..." ma principalmente perchè il confronto è l'unico vero strumento che dà a noi progettisti il giusto feed-back per capire se le scelte prese in fase di progettazione sono giuste o sbagliate.
Non credo possa esitere evoluzione senza confronto, quindi... diamoci da fare :-)))
A quando un bel confronto tra AC100 e IACC120? Certo: i confronti tra classi diverse lasciano il tempo che trovano, ma sono sempre esperienze dalle quali si possono trarre spunti interessanti. Ricordo, ad esempio, che le Luna Dea facevano una fatica enorme a star dietro alla mia ITA-45 (che non è di certo la IACC120 più performante). E se un'AC100 reggesse il passo di Azzurra? Sai che scoop?

Tornando alla Magic Urca: come è stato già sottolineato, la somiglianza con le vere ACC resta un punto fermo e adesso come adesso anche a me sembra di vedere una IOM allungata. Sicuramente le forme definitive ricorderanno più le attuali ACC.
Dalle prime immagini del prototipo, noto un timone estremamente arretrato, ma di quanti cm è lo slancio di poppa?

Prima si è parlato di spingialbero... personalmente non ritengo che sia poi così basilare, non l'ho mai usato ne su ITA-45, ne su Azzurra, eppure le prestazioni non sembrano risentire più di tanto...
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 18 febbraio 11, 14:00   #7 (permalink)  Top
Moderatore
 
L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
Semiriproduzioni ispirate a barche vere?

Giusto per evitare guerre di religione e per par condicio, anche se la mia per ora nasce come AC120, andiamo a vedere i vari regolamenti di cui ho tenuto conto

AC 100

Citazione:
Originalmente inviato da eupon Visualizza messaggio
.., "L’AC-100 è una Classe Velica RC di tipo monoscafo (monohull) , dove tutto è permesso, eccetto quello che é specificatamente proibito da questo Regolamento.
La AC-100 richiama le forme delle barche di Coppa America sviluppate dal 2000 al 2007 aventi slanci di prua e di poppa. L'armatore-costruttore è libero di realizzare la sua barca con i disegni, loghi e colori dei vari consorzi di Coppa America,
oppure, lasciando libero sfogo alla fantasia e ai gusti personali, verniciare scafo e coperta con i colori, disegni e loghi che
riterrà più opportuni, rispettando comunque le leggi del buon costume."

.....
AC120
Citazione:
..,
Questa classe si prefigge lo scopo di far navigare e regattare modelli di barche identificabili come
vere barche esistite/esistenti di Coppa America delle ultime versioni riprodotte nella scala 1:20
(identificabili esteticamente nelle versioni da 1 a 5), la parte estetica/grafica e non solo nelle forme,
avrà una sua importanza a i fini della stazzatura. In sostanza chi le vede dall'esterno deve poter
dire: "Ecco Luna Rossa" oppure "Quello è il Moro". Non si richiedono elaborazioni grafiche
particolarmente complesse, ma quanto basta per la riconoscibilità verso un Coppa America reale
(non si transige sulla colorazione base dello scafo). La stazzatura della barca può essere
riconosciuta solo se la barca è ispirata ad una barca reale di classe IACC.
Lo scafo dovrà di conseguenza presentare degli slanci di prua e di poppa simili a quelli usati nella
Coppa America
Da entrambi i regolamenti si evince che:
la barca deve avere slanci di prua e poppa, ma non dicono come devono essere, infatti se andiamo a vedere barche come America 3 e NZL32 avevano un lungo slancio a prua e uno piu` piccolo a poppa e la coda era tagliata in diagonale
la AC100 richiama le forme, la AC120 deve essere ispirata ad una reale barca di clase IACC.

Da qui si evince che dovrebbe avere perlomeno avere il pozzetto perche `non ho mai visto nessuna barca reale IACC senza.
Quindi diciamo che per somigliare, a 5 metri, deve avere gli slanci , il pozzetto e un piano velico somigliante e poi ci siamo

Il regolamento AC100 dice che “tutto è permesso, eccetto quello che é specificatamente proibito da questo Regolamento”.
Quello AC120 non dice nulla del genere se non che le forme e colorazioni devono essere somiglianti a un reale... Se facciamo il caso di Azzurra di Renato o del nuovo Moro che ha disegnato diciamo che non ci siamo tanto dentro, ma mi sembra che si sia comunque nello spirito... quindi mi pare che nessuno, a buon senso, sottilizzi a riguardo.

Per la AC100 fare la coperta piatta e senza pozzetto non e `vietato, quindi e` permesso.
Fare una coperta ad onda come quella di David, non somiglia molto a nessuna AC reale, ma non e` vietato, quindi OK.



Ma se vogliamo vedere, come AC100 di Luca che piaceva molto, questa presa dal Forum AC 100






quindi? Avete mai visto una vera fatta cosi`???


Allo stesso modo fare la coperta con il pozzetto e la parte anteriore della coperta (la tuga) un po’ tondeggiante dovrebbe andare altrettanto bene, tanto poi basta verniciare la parte superiore di colore contrastante con i fianchi e l’effetto visivo a 5 metri cambia poco o niente.

Come sono fatti gli slanci di Magic Urca AC120? Guardiamo America 3 di Luca




Questa somiglia, vero…
Centimetro piu`, cm meno, gli slanci che si vedranno fuori dall’acqua sono pressoche` identici a Magic Urca
La forma della poppa e` praticamente la stessa di SUI100 di Mattias, che mi piaceva molto e quindi ho un po’ copiato, vedi



Se andiamo a vedere il discorso semi riproduzione, ispirato a etc viene fuori che il limite e` quanto di piu` vago ci sia.
Per questo avevo fatto tutte le domande del caso nella topic http://www.baronerosso.it/forum/navi...merica-10.html

Negli aeromodelli, la categoria stand off (semiriproduzioni) ha un giudizio a terra preso a x metri di distanza e i punti guadagnati a terra contano per la classifica finale.
Nelle barche non c’e` alcun punteggio a terra, quindi direi che basta che somigli un po’ a 5 metri di distanza e che le quote di LWL statica e fuori tutto vengano rispettate, altrimenti, a meno di altri requisiti geometrici precisi (per questo avevo “sottilizzato” nell’altra topic), incominciamo con le questioni di lana caprina e non si finisce piu`.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 07 gennaio 12, 02:49   #8 (permalink)  Top
Moderatore
 
L'avatar di claudio v
 
Data registr.: 18-05-2006
Residenza: Torino
Messaggi: 4.599
Magic Urca AC120: studi di forme e sistemi costruttivi ispirati IACC e AC100

A causa delle variazioni regolamentari del 2012 (vedi http://iacc120cup.altervista.org/imm..._120_r.2.0.pdf), Magic Urca AC120 rappresenta un concentrato di soluzioni e linee ora messe completamente fuori dal regolamento AC120.
Pertanto non ha alcun senso continuare a parlare di ottimizzazioni per la AC120 quando tale barca non potrà essere riprodotta in altri esemplari oltre ai 2 che sto costruendo e che resteranno "unici" in quanto accettati perchè in costruzione mentre erano in vigore le regole 2011.

Chi fosse ancora interessato al progetto originario e voglia farsela comunque non avendo intenzione di regatare può contattarmi in MP: chiaramente le messe in tavola definitive, a forza di correre dietro a piccoli cambi dei mesi passati, non ci sono ancora, ma, se si raggiungerà un quorum minimo, forse le faremo. A me, quello che ho ora, basta e avanza per realizzarla.

Pertanto la Topic originaria cambia titolo e continua qui sotto con la descrizione della barca in costruzione ed eventuali futuri sviluppi per altre classi in quanto per la AC120 non è più stazzabile perchè è stato imposto il ponte piatto unito a spigolo con le fiancate e diversi slanci di poppa prua con quote e raggi richiesti al mm che la mettono fuori dalle regole a meno di ridisegnarla completamente, cosa che non ho intenzione di fare.
Probabilmente, a meno di altre novità da quel fronte, il progetto sarà molto più facilmente riconvertibile in AC/100 ritoccando solo alcuni fattori di scala e dettagli minimi e non snaturando le forme, però dovrò verificare la cosa con l'amico caddista e poi vedremo. Ora mi concentrerò nella realizzazione delle mie 2 barche e faremo il punto della situazione dopo l'Hobby Model Expo di Verona dove saremo presenti il 4 e 5 marzo prossimi.


Qui di seguito le immagini della prima coppia di semiscafi laminati sul master.

Si vedono bene sui 2 mezzi scafi nel pozzetto gli alloggiamenti previsti del servo del timone e del bicchierino con tappo rimovibile sigillato






La parte rosa del colore del nastro teflonato è la controsagoma che permette di ricavare nel semiscafo sx un incastro di circa 3 mm di lunghezza e 1,5 di profondità per l'unione con il semiscafo destro.





Mentre "stagionano" dovrei finire scassa deriva, albero e preparare il pannello sandwich da incollare sotto la tuga a cui attaccare il servo vele.
Il seguito alle prossime.
Saluti

Ultima modifica di claudio v : 07 gennaio 12 alle ore 02:53
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 07 gennaio 12, 19:11   #9 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di RenatoC
 
Data registr.: 01-04-2010
Residenza: Latina
Messaggi: 332
Ciao Claudio, in primo luogo mi congratulo con te per il lavoro svolto. E' sempre affascinante seguire a distanza la crescita del modello.

Capisco tutto il tuo disappunto per le ultime modifiche introdotte nel regolamento di stazza IACC120, ma da ciò che scrivi sembra che ora il tuo modello sia TOTALMENTE fuori stazza!!! Forse hai leggermente eesagerato
Pur non avento tra le mani il tuo progetto, onestamente penso che l'unico punto
che rende il tuo progetto fuori stazza è il raccordo tra scafo e coperta che, nel tuo caso, è troppo bombato. Il resto è tutto in stazza.

Capisco anche che la coperta così bombata sia una prerogativa necessaria per poter stampare lo scafo seguendo la tecnica che stai utilizzando, ma è anche vero che il 99% degli altri autocostruttori realizzano scafo in un unico pezzo, coperta in un unico pezzo e poi le accoppiano tra loro. Non ci vuole niente a prendere il disegno delle tue ordinate e a creare uno spigolo tra scafo e coperta. Se non hai fantasia di farlo, te lo faccio io in 5 minuti a costo zero

Per il resto, tutto il tuo lavoro per ottimizzare le prestazioni credo resti invariato: è l'opera viva che detta le prestazioni in acqua, non lo spigolo scafo-coperta e la tua opera viva è ancora perfettamente in stazza. Poi non penso che la tua poppa sia minore di 70mm o maggiore di 120mm, o che i tuoi slanci siano fuori stazza.
Quindi credo che tu possa tranqullamente continuare a divulgare il tuo progetto, esplicitando semplicemente il fatto che se si vuole regatare con le altre 120 si deve realizzare un raccordo tra scafo e coperta più netto, ma non vedo nessun problema a farlo.

Non vedo l'ora di vedere la tua Magic Urca in acqua :-)
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 07 gennaio 12, 20:25   #10 (permalink)  Top
User
 
L'avatar di a6m5a
 
Data registr.: 19-02-2011
Residenza: roma
Messaggi: 158
Ciao Claudio,
è bellissima e sta venendo ancora meglio. Per quanto riguarda quella piccola bombatura dello scafo, nell'ambito della Classe AC100 eXtreme non ci sono problemi, già la mia AC100 Speedy Boat è convessa verso l'alto, ha il bulge e ha gli spigoli arrotondati, dato che ho laminato lo scafo con il bordino. Ne abbiamo già 3 in acqua e vanno come un fulmine e mai nessuno si è messo a dire che facevano cagare perchè con bulge o leggermente convesse verso l'alto. Sfondi un portone aperto aprendo ad una versione AC100 eXtreme.......... Credo di parlare a nome di tutto il Team eXtreme siamo curiosi di vedere una immaginuccia della URCA eXtreme........yeaaaaaaaaaa
__________________
AC100 eXtreme President - Head of Multy Line Development Department and Planning Events. www.ac100.eu
a6m5a non è collegato   Rispondi citando
Rispondi

Bookmarks




Regole di scrittura
Non puoi creare nuove discussioni
Non puoi rispondere alle discussioni
Non puoi inserire allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Trackbacks è Disattivato
Pingbacks è Disattivato
Refbacks è Disattivato


Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Commenti Ultimo Commento
AC100 scalata a AC120 claudioD Navimodellismo a Vela 4 02 marzo 11 00:41



Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03:14.


Basato su: vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
E' vietata la riproduzione, anche solo in parte, di contenuti e grafica. Copyright 1998/2019 - K-Bits P.I. 09395831002