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Vecchio 20 giugno 09, 21:52   #21 (permalink)  Top
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Come schema di laminazione va bene e per le dimensioni e se ogni strato è fatto da più pezze sovrapposte dovrebbe essere più che sufficiente. Forse hai solo usato un tessuto da 150 poco adatto e rigido. Di solito uso un vetro da 160 twill che è morbidissimo e non dà mai problemi. di tessuti di vetro ce ne sono moltissime varietà in commercio e con diversi appretti (alcuni più adatti alla poliestere altri all'epoxi): probabilmente sei stato un po' sfortunato a trovare quello più str...
Ciao Claudio,
E' certamente colpa della mia "goventù" mi sono accorto della troppa rigidità solo quando l'ho posto in opera. Certamente è troppo apprettato per essere usato nello scafo. Va bene per fare pezzi dritti (tipo ordinate). Adesso posso solo fare un secondo scafo con solo pezze da 80. Quindi uno schema di laminazione 50 esterno e 3 strati da 80. Considerando la resina che sarà un poco più abbondante il peso forse arriverà a 500 g
Solo che al momento lo scafo mi pare solido a sufficienza per continuare a laorarlo e utilizzarlo come "cavia" visto che probabilmente di caxxate ne farò ancora malgrado i consigli di tutti gli amici del forum (tra l'altro vi ringrazio tutti per la cortesia e la disponibilità dimostratami)



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il difetto delle delaminazioni conveniva risolverlo con lo scafo ancora nello stampo da distaccare; comunque puoi fare qualche iniezione con cianoacrilato fluido nelle bolle dall'interno e se i difetti non sono molto estesi non dovrebbero esserci problemi.
Al limite qualche bollettina vicino alla giunzione con la coperta la spiani con la carta vetro e metti una pezza locale di rinforzo mentre costruisci il bordino di appoggio della coperta... tanto lì qualcosa dovrai mettere
Quindi cianoacrilato tipo attak?
Se no uso la colla epossidica bicomponente. Controindicazioni?
Per spianarla pensavo di fare come sulle barche vere; togliere la parte delaminata, sul modello con il cutter, carteggiare, passare resina epossidica e pezzare con un pezzo quanto più simile alla bolla, ad essiccazione avvenuta carteggiare per bene!
il problema del progetto VOR 70 di Francesco è che la falchetta è obliqua e quindi il bordino dovrò farlo dopo aver generato lo stampo della coperta secondo il progetto originario.
OPPURE: mi sta balenando nella mente di discostarmi dal progetto originario (almeno per adesso in fare di "laboratorio") e fare una coperta piatta tipo il tuo URCA. in modo che genero una forma sul perimetro dello scafo e quindi anche la laminazione e lo stampo divuene più semplice in fase iniziale.
Certamente non assomiglierà ad un VOR se non per lo scafo ma almeno posso provare tutte le tecniche costruttive senza pormi troppi problemi di "estetica"
Cosa ne pensate?
(Francesco se leggerai scusami per queste idee bislacche, ma ti prometto di fare un VOR replica appena ho capito dove stanno tutti i punti critici per il mio punto di vista!)



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Il peso è buono, date le dimensioni. La rigidezza di uno scafo la si vede quando è chiuso, da aperto sono sempre "molli".. se non sono molli quando sono aperti vuol dire che si è fatta una putrella e non uno scafo

Se vuoi mettere delle ordinate credo che un po' di depron (polistirolo estruso) da 6 mm incollato con colla poliuretanica monocomponente (PU, WD4, etc) sia più che sufficiente, però forse sono anche inutili. Soprattutto complicano un po' la disposizione delle meccaniche interne.

La mia AC/10 di 2,5 metri è laminata con 2 pelli di carbone da 200 e a parte le triangolazioni di albero deriva e i supporti delle meccaniche è perfettamente vuoto e senza alcuna ordinata... semplicemente perchè non servono
potrebbe ssere che il tuo scafo largo e con superfici piatte resti un o' "molliccio". In questo caso puoi laminare la suo interno delle striscie trasversali larghe 2-3 cm... però aspettati che poi col tempo segnino la superficie esterna. il leggero ritiro dell resina fa sempre sgraditi effetti.


I carichi di albero e deriva non devono passare per il guscio, ma per le triangolazioni interne con il medesimo principio spiegato qui http://www.baronerosso.it/forum/navi...ml#post1353827
Basta triangolare i carichi di deriva e albero tra di loro e lo scafo sta solo a fare da carrozzeria esterna. Qualunque altra soluzione pesa di più ed è più complessa da fare (perlomeno per gli sforzi e le caratteristiche geometriche dei nostri modelli)
Chiarissimo!!!
Comunque la mia idea era di fare ordinate forate con forma a Y, non so se mi sono spiegato. Questo consentirebbe sia di diminuire il peso delle ordinate, sia di avere gli spazi per le manovre e meccaniche, sia la rigidità necessaria.
L'idea dei rinforzi in pezze da 3 cm non mi entusiasma a meno che non le faccio in carbonio, ma penso che il depron sia abbastanza sufficiente..
Cmq hai ragione sulla triangolazione sulla quale debbo studiare bene e grazie per il link!!!
Citazione:
Potresti comprare della vetronite da 0,5 mm, tagliarla di misura e usare quella come specchio di poppa opportunamente incollata. Oppure chiudi tutto con un polistirolo e gli lamini su lo specchio di poppa
Belle idee. Grazie. Forse è meglio che rimettere lo scafo nello stampo e laminargli la VTR!!!
E comunque lo specchio di poppa è funzione di come procederò con la coperta (se originaria da progetto o dritta) quindi mi rimetto alla decisione dopo che avrò sentito voi e quella che sarà la mia strada decisiva...

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In bocca al lupo per le regate...
ti invidio un po'!! Ora sarei dovuto essere in Giraglia e poi all'ultimo è andato tutto a monte per problemi burocratico-armatorali
LA Giraglia è bellissima!! Ne ho fatta una nel 2005 mi sono divertito da matti perchè l'anno prima invece è stato un disastro con il meteo avverso.
Se ti capitasse l'anno prossimo e ci fosse un posto libero mi prenoto!! Purtroppo la barca che mi aveva a bordo per la Giraglia è naufragata su una barra non segnata in carta davanti le coste del Brasile! sic!!!

Con l'avviso di burrasca in mare adriatico e con un peschereccio che ha fatto naufragio la regata è stata rinviata alla settimana prossima!! SIC!!

Ultima modifica di giank1957 : 20 giugno 09 alle ore 21:59
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Vecchio 28 giugno 09, 22:15   #22 (permalink)  Top
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Piccolo problema

guardando questa foto:
http://static.blogo.it/yachtandsail/...ione/VOR70.jpg
mi pare di vedere che l'albero è sulla verticale del bordo d'attacco della deriva. La cosa non mi sorprende molto, mi pare "normale" , ma sul prgetto di francesco tra il bordo d'attacco e il piede dell'albero ci sono 4 centimetri.
Direi che non sono pochini!! considerando la scala...
Secondo voi mi atetngo al progetto o vario la posizione dell'albero?
Se invece che farlo passante lo poggio in coperta?
se adotto una slitta per poggiare il piede potrei cambiare la posizione dell'albero cercando la sua posizione ottimale.
Cosa ne pensate?
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Vecchio 28 giugno 09, 22:28   #23 (permalink)  Top
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questa foto mostra lo scafo ancora non verniciato. La striscia nera è l'ordinata 6 fatta in sandwich in carbonio. Per sicurezza l'ho ancorata allo scafo con sctriscioline di carbonio attaccate con la colla epossidica.
http://www.baronerosso.it/forum/gall...b_original.jpg
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Vecchio 29 giugno 09, 09:34   #24 (permalink)  Top
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questa foto mostra lo scafo ancora non verniciato. La striscia nera è l'ordinata 6 fatta in sandwich in carbonio. Per sicurezza l'ho ancorata allo scafo con sctriscioline di carbonio attaccate con la colla epossidica.
http://www.baronerosso.it/forum/gall...b_original.jpg
Quello che hai fatto e` un buon sistema per la robustezza che copia schemi fuzionali normalmente usati sulle imbarcazioni full scale.
Pero` pesa forse doppio di una triangolazione interna e, molto probabilmente, dopo aver verniciato tutto ti accorgerai che lo scafo restera` improntato di qualche decimo di mm proprio in corrispondenza dell'ordinata e del rinforzo in carbonio a causa del ritiro della resina e dell'utilizzo di materiali disuniformi nel comportamento meccanico.
Inoltre, in zona coperta dove devi attaccare le sartie e far arrivare la scassa della deriva, dovrai comunque mettere qualcosa che significhera` altro peso aggiunto.
Non succede nulla, ma non e` a mio parere la soluzione migliore.

Nei nostri modelli la scassa della deriva passante (rispetto alla deriva dei "veri" ancorata al fondo dello scafo) cambia di molto le problematiche strutturali e per certi versi le semplifica. Quindi collegare il punto piu` basso della scassa della deriva con gli attacchi delle sartie mediante un "tirante" e irrobustire la coperta nella zona deriva albero e sartie e piu` che sufficiente per reggere bene i carichi.
Ciao
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Vecchio 29 giugno 09, 10:06   #25 (permalink)  Top
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guardando questa foto:
http://static.blogo.it/yachtandsail/...ione/VOR70.jpg
mi pare di vedere che l'albero è sulla verticale del bordo d'attacco della deriva. La cosa non mi sorprende molto, mi pare "normale" , ma sul prgetto di francesco tra il bordo d'attacco e il piede dell'albero ci sono 4 centimetri.
Direi che non sono pochini!! considerando la scala...
Secondo voi mi atetngo al progetto o vario la posizione dell'albero?
Se invece che farlo passante lo poggio in coperta?
se adotto una slitta per poggiare il piede potrei cambiare la posizione dell'albero cercando la sua posizione ottimale.
Cosa ne pensate?
La regola generale che funziona sempre per i modelli e` che... se copi le centrature di una barca full scale il modello non funziona MAI

Il disegno del WOR di Bussi ha un centraggio abbastanza corretto, al limite un poco arretrato, quindi potrebbe essere che l'albero vada portato un po' piu` avanti, ma di certo non piu` indietro. Molto dipende dalla forma che avra` la randa che, se copia il sistema full batten, probabilmente sara` abbastanza piatta e quindi non molto portante soprattutto nella parte alta.
Quindi ti consiglierei di lasciarlo dove dice il disegno.
La slitta in coperta potrebbe anche essere comoda per muoverlo meglio , ma ti complica un po' la vita dal punto di vista strutturale: comunque se estendi un po' la scassa della deriva verso prua puoi facilmente appoggiargli sopra la slitta.
Non so come farai la scassa, ma se ce l'hai gia` basta che gli applichi due "guancette" di vetronite da 7 decimi (1 per lato) fatte piu` o meno come da disegno allegato.
Ciao
Icone allegate
Laminazione con carbonio del dritto di prua-scassa-ericsson.jpg  
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Vecchio 30 giugno 09, 19:54   #26 (permalink)  Top
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La regola generale che funziona sempre per i modelli e` che... se copi le centrature di una barca full scale il modello non funziona MAI

Il disegno del WOR di Bussi ha un centraggio abbastanza corretto, al limite un poco arretrato, quindi potrebbe essere che l'albero vada portato un po' piu` avanti, ma di certo non piu` indietro. Molto dipende dalla forma che avra` la randa che, se copia il sistema full batten, probabilmente sara` abbastanza piatta e quindi non molto portante soprattutto nella parte alta.
Quindi ti consiglierei di lasciarlo dove dice il disegno.
La slitta in coperta potrebbe anche essere comoda per muoverlo meglio , ma ti complica un po' la vita dal punto di vista strutturale: comunque se estendi un po' la scassa della deriva verso prua puoi facilmente appoggiargli sopra la slitta.
Non so come farai la scassa, ma se ce l'hai gia` basta che gli applichi due "guancette" di vetronite da 7 decimi (1 per lato) fatte piu` o meno come da disegno allegato.
Ciao
Grazie delle delucidazioni!! sempre preziose.
Siccome sono in fase "riflessiva" e non "proattiva" accetto il suggerimento del rinforzo per l'albero. solo che c'è un problema di progetto e mi spiego.
Non so se hai l'intero progetto di francesco, se misuro la distanza dell'albero dal CG nella sezione frontale delle ordinate misuro 45 mm
Se prendo la stessa misura sul disegno di progetto misuro 73mm
Forse sbaglio qualcosa, ma le quote non possono essere così differenti

Vedi foto:

Misure Vor70 - BaroneRosso.it Gallery

A quale dar retta?

PS: al momento il modello pesa 559 grammi comprensivo dello scafo+specchio di poppa + sezione maestra + coperta (depron da 3mm che pesa 95 grammi da sola senza la laminazione).
Debbo scegliere se farci il sandwich oppure laminare la coperta in uno strato di carbonio da 160g e rinforzare solo dove serv (sartie, albero, scassa).



Ciao
Giank

Ultima modifica di giank1957 : 30 giugno 09 alle ore 20:01
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Vecchio 01 luglio 09, 10:27   #27 (permalink)  Top
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Grazie delle delucidazioni!! sempre preziose.
..........
Non so se hai l'intero progetto di francesco, se misuro la distanza dell'albero dal CG nella sezione frontale delle ordinate misuro 45 mm
Se prendo la stessa misura sul disegno di progetto misuro 73mm
Forse sbaglio qualcosa, ma le quote non possono essere così differenti

Vedi foto:

Misure Vor70 - BaroneRosso.it Gallery

A quale dar retta?
Ciao,
Non mi sono mai stampato il disegno ne` l’ho esaminato a fondo e non mi ero accorto della discrepanza tra le 2 viste: credo che per togliersi dubbi la cosa migliore sia chiedere direttamente a lui.
Comunque , per quel mi sembra, parrebbe piu` plausibile la posizione dell’albero dove e` stato indicato il piano velico, cioe` quella piu` avanzata.
Infatti, in base ai miei criteri, quella centratura e` gia un po’ arretrata e la barca potrebbe non essere neutra gia` sopra i 7-8 nodi d’aria con una randa ben profilata (che fatta con un sistema full batten e testa quadra e` sempre difficile)


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PS: al momento il modello pesa 559 grammi comprensivo dello scafo+specchio di poppa + sezione maestra + coperta (depron da 3mm che pesa 95 grammi da sola senza la laminazione).
Debbo scegliere se farci il sandwich oppure laminare la coperta in uno strato di carbonio da 160g e rinforzare solo dove serv (sartie, albero, scassa).
...
Il depron da 3 e` molto “molle” e nel contempo molto spesso per fare un sandwich per un barchino da poco piu` di un metro. Se vuoi fare un sandwich per la coperta credo sia meglio un balsa molto leggero da 1,5 mm con laminati sui 2 lati un vetro da 80, max 110 grammi al m2: di piu` e` inutile.
I rinforzi messi sul piatto non servono a niente: basta che triangoli le sartie con la deriva e il piede d’albero, metti una traversina dove attacchi a prua il bomino e rinforzi dove metterai il trasto della randa.
Per ora i pesi sono ragionevoli e quindi hai buone speranze di finire lo scafo chiuso completo di tutti gli attacchi entro il kg
Ciao
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 01 luglio 09, 20:39   #28 (permalink)  Top
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Ciao,
CUT
Il depron da 3 e` molto “molle” e nel contempo molto spesso per fare un sandwich per un barchino da poco piu` di un metro. Se vuoi fare un sandwich per la coperta credo sia meglio un balsa molto leggero da 1,5 mm con laminati sui 2 lati un vetro da 80, max 110 grammi al m2: di piu` e` inutile.
I rinforzi messi sul piatto non servono a niente: basta che triangoli le sartie con la deriva e il piede d’albero, metti una traversina dove attacchi a prua il bomino e rinforzi dove metterai il trasto della randa.
Per ora i pesi sono ragionevoli e quindi hai buone speranze di finire lo scafo chiuso completo di tutti gli attacchi entro il kg
Ciao
Ciao Claudio
Ho optato per il sandwich balsa da 1mm con vtr da 80.
Solo che pensavo ad alcune cosette in considerazione di quello che mi dici sul fatto che i rinforzi sul piatto non servono a niente.
Io avevo invece pensato proprio a rinforzare i punti critici e la "falchetta" (un poco più estesa in verità che avrebbe fatto da fissante allo scafo. Inoltre la mia idea era di fare delle ampie aperture sulla coperta in modo da raggiungere facilmente ogni punto del sottocoperta, insomma alla moda IOM!!
Quindi se la coperta non è un'area in monoblocco debbo quasi per forza dargli più coesione sul bordo perimetrale, sui punti di attacco del sartiame, a prua per lo strallo, a poppa per il paterazzo.
Forse mi sfugge qualcosa a proposito della triangolazione di cui parli.
Se ho capito il triangolo per l'appoggio dell'albero sulla coperta, non ho capito quello che riguarda le sartie.
Io pensavo come nel reale di rinforzare adeguatamente la coperta e mettergli una piccola barretta di materiale resistente di 40 mm di lunghezza a fare da controspinta.
Concordo sulla traversina a prua perchè mi serve robusta anche per il bompressino su cui vorrei provare a montare un "frullino" per armare il "code 0"! (non avendo limitazioni di classe la mia idea è di radiocomandare il frullino dell'avvolgitore) forse non funzionerà ma mi attrae l'idea di vedere cosa succede.. in fondo la sperimentazione (e le conseguenti musate) servono per farsi le ossa e passare qualche ora a fare cose avulse dal lavoro quotidiano.

Passando oltre una piccola domanda...
Potrei laminare il lenzuolo di vtr in unica pezza per ambo i lati del sandwich. oppure è comunque meglio sempre dividere e sovrapporre? darei certamente più robustezza... inoltre se gli do aria alla coperta come gli IOM et similia il sandwich prima lo lamino tutto eppoi lo traforo oppure prima traforo tutto eppoi lamino? Credo che le due tecniche per quanto possano produrre il medesimo risultato estetico non siano equivalenti... in tale caso cosa mi consigli?
la foto mostra come avevo idea di impostare i rinforzi
http://www.baronerosso.it/forum/gall...a_original.jpg
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Ciao Claudio
Ho optato per il sandwich balsa da 1mm con vtr da 80.

.....
fare delle ampie aperture sulla coperta in modo da raggiungere facilmente ogni punto del sottocoperta, insomma alla moda IOM!!
........
Forse mi sfugge qualcosa a proposito della triangolazione di cui parli.
Se ho capito il triangolo per l'appoggio dell'albero sulla coperta, non ho capito quello che riguarda le sartie.
Io pensavo come nel reale di rinforzare adeguatamente la coperta e mettergli una piccola barretta di materiale resistente di 40 mm di lunghezza a fare da controspinta.
Ciao Giank

Il balsa da 1 e` un po’ fine, ma se le tavolette che usi non sono troppo morbide e pesano circa 15 grammi cad puo` anche andare bene.

La coesione tra coperta e scafo e` basilare per la resistenza. Se fai una battuta con un quadrello di legno o di termando da 4 x 4 mm sotto il bordo superiore dello scafo e ci incolli la coperta usando resina e microsfere dovrebbe bastare per gli sforzi del barchino.
Non ho idea di cosa intendi per barrette da 40 mm a fare da controspinta
Per un’idea dei rinforzi (tiranti degli attacchi sartie) puoi guardare qui Pikanto
Nel caso delle IOM la chiusura del pozzetto funziona come ordinata di irrigidimento dello scafo tra gli attacchi delle sartie. Se non ce l’hai l’unica soluzione per stare leggero e` mettere un’altra traversina sotto coperta che collega trasversalmente gli attacchi delle sartie + i due tiranti che triangolano il piede dell’albero e della deriva (se sono sdoppiati sono 2 per parte 4 in tutto) con gli attacchi sartie.
Gli attacchi delle sartie spesso sono una L di alluminio incollata da una lato allo scafo e dall’altro alla coperta (cosi` aumenti la coesione scafo-comperta in quella zona critica e fai lavorare l’incollaggio a taglio).

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Vecchio 02 luglio 09, 16:08   #30 (permalink)  Top
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...Continua...

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Concordo sulla traversina a prua perchè mi serve robusta anche per il bompressino su cui vorrei provare a montare un "frullino" per armare il "code 0"! (non avendo limitazioni di classe la mia idea è di radiocomandare il frullino dell'avvolgitore) forse non funzionerà ma mi attrae l'idea di vedere cosa succede.. in fondo la sperimentazione (e le conseguenti musate) servono per farsi le ossa e passare qualche ora a fare cose avulse dal lavoro quotidiano.
Ti consiglierei prima di farla navigare in versione base e poi farlo in un secondo tempo

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Passando oltre una piccola domanda...
Potrei laminare il lenzuolo di vtr in unica pezza per ambo i lati del sandwich. oppure è comunque meglio sempre dividere e sovrapporre? darei certamente più robustezza... inoltre se gli do aria alla coperta come gli IOM et similia il sandwich prima lo lamino tutto eppoi lo traforo oppure prima traforo tutto eppoi lamino? Credo che le due tecniche per quanto possano produrre il medesimo risultato estetico non siano equivalenti... in tale caso cosa mi consigli?
la foto mostra come avevo idea di impostare i rinforzi
http://www.baronerosso.it/forum/gall...a_original.jpg
La rigidezza di un laminato va con il cubo dello spessore. Se fai un sandwich le sovrapposizioni di tessuto sono ininfluenti per la rigidezza locale.

Se vuoi lavorare meno lamini la pezza intera di tessuto di vetro (che sara` l’esterno della coperta) su un nylon messo su un piano, poi gli deponi su la tua coperta in balsa finita con gli scassi.
Poi, senza aspettare, gli metti le pezze di tessuto sull’altro lato (che restera` all’interno dello scafo), lamini la resina e aggiungi le pezze di rinforzo +resina tec, e infine un altro nylon.
Poi metti su libri, pesi e quant’altro per schiacciare bene il tutto.
A polimerizzazione avvenuta avrai una bella coperta monolitica soltanto da rifinire e con il lato esterno pressoché pronto per la verniciatura.
Ciao
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