Guardie zoofile laghetto Tor di Quinto

[ercapoccia]

Originalmente inviato da Max Scagnetti

n.b. devo scaricare un paio di squali li dentro....cosi si risolve tutto...cani compresi

Io avevo pensato ai piranha, guarda come sono carini😄

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da ercapoccia

...una barchetta elettrica di plastica da 43cm come la mia non è pericolosa per nessun animale se usata con attenzione.

E c'hai detto niente?
Anche un drone a turbina non fa danni, se usato con attenzione - solo che da fuori l'attenzione non si vede, e quando ti accorgi che il cretino E' DAVVERO cretino è troppo tardi.
Il problema principale è proprio (SEMPRE) quello.
Al laghetto del Parco Forlanini adesso non metti in acqua neanche una potpot boat, dopo che un paio di "splendidi" pieni di kmh edi rpm sono saliti sulle sponde alla velocità del suono e a momenti centrano il carrettino dei gelati...

D'altra parte pure nel mondo 1:1 gira certa gente...
Brindisi, motoscafo «impazzito» si schianta a tutta velocità sulla banchina

[maverick4you]

Originalmente inviato da Alberto Nencioni

.....
Al laghetto del Parco Forlanini adesso non metti in acqua neanche una potpot boat, dopo che un paio di "splendidi" pieni di kmh edi rpm sono saliti sulle sponde alla velocità del suono e a momenti centrano il carrettino dei gelati...

D'altra parte pure nel mondo 1:1 gira certa gente...
Brindisi, motoscafo «impazzito» si schianta a tutta velocità sulla banchina

..proprio per questo, visto che spesso il buon senso e' latitante si scrivono le regole.
Certo imporre regole in un "campo giochi" che e' terra di nessuno non e' facile, allora intervengono le istituzioni che negano tutto e a tutti e diventa fuorilegge anche una barchetta di carta.
Ma se si crea un gruppo scrivendo uno statuto che sancisce le regole a cui attenersi per la sicurezza dell'ambiente la musica dovrebbe cambiare.
Rivolgendosi alla societa che ha in gestione il laghetto si potrebbe sperare di ottenerne l'utilizzo.
In fin dei conti il modellismo e le rappresentazioni hanno sempre attratto il pubblico, ne trarrebbe vantaggio il gestore del locale, il parco e i modellisti che con una regolamentazione non si vedrebbe negare l'accesso al laghetto.

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da maverick4you

..Ma se si crea un gruppo scrivendo uno statuto che sancisce le regole a cui attenersi per la sicurezza dell'ambiente la musica dovrebbe cambiare...

Il gruppo è una cosa (ottima!), ma non è tutto. Paradossalmente per avere la libertà di girare (col gruppo) devi "blindare" con ancor maggiore severità il laghetto contro chiunque altro. Il gruppo garantisce e risponde dei propri iscritti, non dei casuali visitatori. E come avrai letto su questo forum, ci sono modellisti che a sentire la parola "gruppo" o "iscrizione" tirano in ballo la Costituzione, i Diritti dell' Uomo, Ginevra e i massimi principi - e diventano idrofobi.
Il modellismo dinamico, di qualunque tipo, già è guardato male perchè in Italia per cultura e tradizione divertirsi senza secondi fini è cosa estremamente sospetta, ma anche perchè in tutte le specialità i "furrrrrrbi" hanno sparato nei marroni propri e di tutti gli altri VERI appassionati - che peraltro non hanno fatto granchè per dissociarsi.
Guarda le polemiche sui multicotteri e sugli aggeggi volanti in genere, vai a vedere cosa succede se porti una macchina a scoppio su un piazzale deserto, eccetera.

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da Alberto Nencioni

Il gruppo è una cosa (ottima!), ma non è tutto. Paradossalmente per avere la libertà di girare (col gruppo) devi "blindare" con ancor maggiore severità il laghetto contro chiunque altro. Il gruppo garantisce e risponde dei propri iscritti, non dei casuali visitatori. E come avrai letto su questo forum, ci sono modellisti che a sentire la parola "gruppo" o "iscrizione" tirano in ballo la Costituzione, i Diritti dell' Uomo, Ginevra e i massimi principi - e diventano idrofobi.
Il modellismo dinamico, di qualunque tipo, già è guardato male perchè in Italia per cultura e tradizione divertirsi senza secondi fini è cosa estremamente sospetta, ma anche perchè in tutte le specialità i "furrrrrrbi" hanno sparato nei marroni propri e di tutti gli altri VERI appassionati - che peraltro non hanno fatto granchè per dissociarsi.
Guarda le polemiche sui multicotteri e sugli aggeggi volanti in genere, vai a vedere cosa succede se porti una macchina a scoppio su un piazzale deserto, eccetera.

Alberto, il discorso "campi di volo" (diamo il giusto nome alle cose) è molto più ampio di quanto sostieni. Le motivazioni per iscriversi o non iscriversi ad un campo sono talmente varie (e tutte valide) da non poter essere banalmente riassunte come fai tu nel tuo messaggio, quindi questa affermazione, specialmente in questo contesto, è decisamente fuori luogo.
Vogliamo una iscrizione per girare al laghetto? Può starmi bene! Basta che ci siano una quota equa ed un minimo di servizi. Certo che se mi spari 500€/anno con la scusa dei costi di gestione elevati e devo continuare a difendermi dai cani, allora continuerò ad essere un libero cittadino in libero parco.

Carlo

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da ercapoccia

Io avevo pensato ai piranha, guarda come sono carini😄

Poi i piedi a mollo per recuperare il modello ce li metti tu, vero???

Carlo

[eupon]

Riparlato con forestale e pure guardia parco....non ci sono, NON CI SONO, restrizioni per girare a Bracciano e Vico, con motoscafi elettrici...si chiedono come sia possibile che zoofila rompa le scatole in zona non protetta come tor di quinto...unico problema è che se ti beccano mentre il tuo scafo colpisce tartaruga o papera son cavoli e li il verbale è sacrosanto....per poter rispondere a tono alle guardie zoofile bisogna capire bene che tipo di parco sia tor di quinto, se privato, pubblico, e in tal caso come funziona la sua gestione e a carico di chi...

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da CarloRoma63

.. Le motivazioni per iscriversi o non iscriversi ad un campo sono talmente varie (e tutte valide) da non poter essere banalmente riassunte come fai tu nel tuo messaggio...

Il problema è che i campi di patate sono molto più numerosi degli specchi d'acqua, e quindi i "liberi professionisti" dell' aria, anche prescindendo da problemi (serissimi) organizzativi e di sicurezza che non è il caso di approfondire in una sezione di nautica, hanno sicuramente MINORI problemi di spazio. Gli specchi d'acqua agibili per il modellismo nautico sono pochi, quelli per la velocità e le prove di "performance" ancora meno - fortunatamente (!) anche i modellisti "barchettari" sono pochi, ma non si sa se è una causa o un effetto. Comunque il problema esiste. In Lombardia devi andare a baciare la pantofola ai circoli di pescatori, che hanno la gestione di quasi tutte le cave e i laghetti. Quelli demaniali sono spesso all' interno dei parchi naturali, e quindi le barche a motore niente e quelle che corrono superverboten. Nei pochissimi rimasti "papabili" ci vanno bambini con il Monteleone a pile e 27Mhz, o i nonni con la barca a vela, o le associazioni di riproduzionisti che però vanno pianissimo, mettono giù i porti galleggianti, insomma con i racer la coabitazione è difficile.
Questo per dire che già lo spazio per i club è ridottissimo, quello per i "liberi pensatori" quasi inesistente, e il primo cretino che dà una sgasata nel momento sbagliato fa molti più danni alla categoria del pilota folle sul campo di granone. Nei dintorni di Milano li hanno già fatti, non è purtroppo una mia invenzione. Persino i negozianti che ti vendono la barca non sanno dirti dove farla correre...
L'attenzione dei media e le polemiche da forum sono oggi puntate sui "droni", ma il modellismo nautico è DA ANNI in una situazione molto peggiore e molto più ignorata. Si salvano in qualche modo i velisti, pochi e legati a un genere molto specialistico e "tecnico", e appunto le associazioni tipo AMIRE, anche loro abbastanza di "fascia alta" come qualità e impegno e molto vicine agli "statici".
Ma comprati uno schizzetto da mezzo metro, e almeno qui in Lombardia hai un problema.

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da Alberto Nencioni

Il problema è che i campi di patate sono molto più numerosi degli specchi d'acqua, e quindi i "liberi professionisti" dell' aria, anche prescindendo da problemi (serissimi) organizzativi e di sicurezza che non è il caso di approfondire in una sezione di nautica, hanno sicuramente MINORI problemi di spazio. Gli specchi d'acqua agibili per il modellismo nautico sono pochi, quelli per la velocità e le prove di "performance" ancora meno - fortunatamente (!) anche i modellisti "barchettari" sono pochi, ma non si sa se è una causa o un effetto. Comunque il problema esiste. In Lombardia devi andare a baciare la pantofola ai circoli di pescatori, che hanno la gestione di quasi tutte le cave e i laghetti. Quelli demaniali sono spesso all' interno dei parchi naturali, e quindi le barche a motore niente e quelle che corrono superverboten. Nei pochissimi rimasti "papabili" ci vanno bambini con il Monteleone a pile e 27Mhz, o i nonni con la barca a vela, o le associazioni di riproduzionisti che però vanno pianissimo, mettono giù i porti galleggianti, insomma con i racer la coabitazione è difficile.
Questo per dire che già lo spazio per i club è ridottissimo, quello per i "liberi pensatori" quasi inesistente, e il primo cretino che dà una sgasata nel momento sbagliato fa molti più danni alla categoria del pilota folle sul campo di granone. Nei dintorni di Milano li hanno già fatti, non è purtroppo una mia invenzione. Persino i negozianti che ti vendono la barca non sanno dirti dove farla correre...
L'attenzione dei media e le polemiche da forum sono oggi puntate sui "droni", ma il modellismo nautico è DA ANNI in una situazione molto peggiore e molto più ignorata. Si salvano in qualche modo i velisti, pochi e legati a un genere molto specialistico e "tecnico", e appunto le associazioni tipo AMIRE, anche loro abbastanza di "fascia alta" come qualità e impegno e molto vicine agli "statici".
Ma comprati uno schizzetto da mezzo metro, e almeno qui in Lombardia hai un problema.

Non capisco l'assioma "pochi posti"="giusto che siano tutti a pagamento".
A Roma avremmo tre specchi d'acqua ove portare i nostri modelli: Tor di Quinto, Villa Ada ed il laghetto dell'Eur. Sono tutti e tre posti pubblici e gratuiti, anche se quello dell'Eur è forse un caso a parte in quanto l'intero quartiere è "a statuto speciale". Villa Ada è impraticabile causa acqua talmente sporca che non ci naviga nulla, oltre a enormi difficoltà di accesso alla riva, inoltre la popolazione di tartarughe è enorme. Rimane Tor di Quinto, quasi un'oasi di perfezione (tranne che per i velocisti, che avrebbero bisogno di almeno il triplo dello spazio) e tu mi vieni a dire che sarebbe giusto renderlo a pagamento solo perché esiste?????? Allora facessero pagare l'accesso a tutti, non vedo perché un cane deve entrare gratis ed una barchetta debba pagare. Se poi qualcuno fornisse dei servizi (che sò, la corrente per le batterie, due tavolini... niente di speciale) e chiedesse il pagamento di una quota onesta per usarli non ci vedrei nulla di male, ma l'acqua è di tutti e non si deve pagare per usarla.

Carlo

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da CarloRoma63

Non capisco l'assioma "pochi posti"="giusto che siano tutti a pagamento"...

Non è questo il punto.
maverick4you ha scritto che

Ma se si crea un gruppo scrivendo uno statuto che sancisce le regole a cui attenersi per la sicurezza dell'ambiente la musica dovrebbe cambiare.

E' certamente il sistema migliore se non l'unico per ottenere fiducia e permessi e atteggiamenti positivi di chi più o meno a ragione accampa diritti sullo specchio d'acqua. Solo che "sancire le regole" lo puoi fare solo con gli associati. Di conseguenza i NON associati devono essere esclusi per l'impossibilità di imporre regole e verificare che vengano seguite o sancire se NON vengono seguite. Non è politica, è logica. Al socio puoi imporre di essere ragionevole e assennato altrimenti non lo fai avvicinare all' acqua, ma se contemporaneamente arriva lo "splendido indipendente" che si mette a fare le schivate alle anatrine con quali argomenti/minacce/sanzioni lo fai smettere?
A quel punto, e lo sai benissimo, la reazione dei "bravi cittadini" è BUTTATE FUORI TUTTI QUESTI CAZZARI PERICOLOSI CON I LORO GIOCATTOLI DEL CAXXO.
Ne basta UNO in un laghetto, lo spazio è limitato e sotto l'attenzione di tutti, non è il pirlotto che fa il 3d in mezzo alla campagna.
Certo, in un mondo ideale non ci sarebbero guardiaparco paranoici, ristoratori rancorosi, madri strillanti e neanche modellisti imbecilli.
Ma ci sono.
Ed esperienza insegna che chi antepone la "libertà" alla "quota di iscrizione" molto spesso (NON sempre, lo riconosco, ma spesso) lo fa esclusivamente per un desiderio egoistico e prepotente di farsi i caxxi propri nonostante e/o a dispetto degli altri, e preferibilmente in maniera stupida e pericolosa. La disinformazione e la superficialità fanno il resto.