Guardie zoofile laghetto Tor di Quinto

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da CarloRoma63

Scusa se mi ripeto, ma un club ha senso solo in un'area privata. ..

Stiamo dicendo la stessa cosa.

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da ercapoccia

Se metti un cartello che possono leggere le cose sono più semplici, gli dici è scritto li, se non ti ascolta chiami le guardie. Dici che è troppo difficile?

Il cartello lo mette il Comune, non il privato. Sul cartello che c'è adesso, messo dal comune PRIMA che arrivasse il privato, c'è scritto che i cani non possono girare liberi (ed invece lo fanno) e NON c'è scritto che i modellini non possono navigare (ed invece ce li vogliono fermare).
Siccome il club lo vorrebbe il privato ed il cartello è del Comune, evidentemente adesso c'è qualcosa che non si incastra.

Carlo

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da Alberto Nencioni

Stiamo dicendo la stessa cosa.

Si, ma l'area in questione è pubblica....

Carlo

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da CarloRoma63

Si, ma l'area in questione è pubblica....

Carlo

Bah, questa idea che se un' area è pubblica allora si possono fare i caxxi propri non so da dove arrivi. In un parco (pubblico) ci sono molte cose che non si possono fare anche se nessuna legge le vieta. La bicicletta è certamente un' attività consentita, il ciclocross sui prati no, un aquilone piccolo si, un aquilone cinese da combattimento no...
Per le barche RC ti faccio io l'avvocato (ecologista) del diavolo, visto che in giorni lontani è la materia in cui mi laureai..
LE BATTERIE.
Un "naufragio" senza recupero del natante lascia all'interno di un ecosistema limitatissimo (il laghetto) un carico inquinante irreversibile. Nickel e cadmio dal pacco della ricevente, piombo da eventuali batterie, sailPadreternocosa dalle LiPo - il litio in sè non sarebbe neanche tanto tossico, sono gli altri sconosciutissimi ingredienti che preoccupano. Vogliamo aggiungere il grasso degli astucci elica? Fibre di vetro che feriscono branchie e perforano ventrigli? Sono argomentazioni validissime scientificamente. Certo, sono anche "tiratissime" ed esagerate all'atto pratico, ma quello che ti frega in un "confronto" con l'ecologista talebano è che in questo caso ha ragione lui.
Io posso citare l'esempio positivo del Mini-Idroscalo di Milano, vicino al vietatissimo (privato) laghetto Malaspina: uno specchio comunale ARTIFICIALE (e già questo elimina la maggior parte delle farneticazioni ecologiste), cioè una vaschissima di cemento che un paio di volte all'anno vienne messa in secco per TOGLIERE le piante, e una popolazione di tranquilli velisti, bambini col rimorchiatorino, qualche schizzetto sotto il mezzo metro, qualche bestia più grossa che viene a provare gli assetti. Un posto abbastanza in kulo al mondo dove si è creato una sorta di "gruppo nautico" informale accanto a quello dei velisti (ufficiale con tutti i bolli) e dove i possibili "splendidi" vengono dissuasi dalle sponde verticali di cemento che scoraggiano le acrobazie, dal fatto che si entra in acqua da un punto solo e non ti puoi infrattare dietro un cespuglio, e dal fatto che alcuni "abituè" hanno una massa muscolare di tutto rispetto.

Le guardie verdi girano anche lì, ma se nessuno, velisti inclusi, rompe le balle ai paperini arrivano, guardano e pedalano via. Però li ho visti fare verbale per "maltrattamento ad animali", e con le leggi attuali italiane è una GROSSA rogna costosa - ed erano solo degli "avvicinamenti".
Se a Tor di Quinto hanno accoppato un germano mi sa che i motori saranno banditi per qualche secolo...

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da Alberto Nencioni

Bah, questa idea che se un' area è pubblica allora si possono fare i caxxi propri non so da dove arrivi.

Non mi pare di averlo scritto. Ho solo fatto notare che nel parco pubblico le norme le scrive il Comune e non un Privato. Finché il COMUNE non dice che per navigare DEVO iscrivermi ad un club, allora la mia eventuale iscrizione è solo a mia discrezione. Non c'è PRIVATO che possa impormi o vietarmi qualcosa in un'area PUBBLICA. Questo vale per me e per chiunque altro, persona educata o bimbominkia di turno.

Carlo

[Alberto Nencioni]

Originalmente inviato da CarloRoma63

..Non c'è PRIVATO che possa impormi o vietarmi qualcosa in un'area PUBBLICA. Questo vale per me e per chiunque altro, persona educata o bimbominkia di turno.
Carlo

Vero.
Ma una guardia zoofila particolarmente caxxuta e di cattivo umore può chiederti se e quali cautele hai preso per prevenire un possibile inquinamento del laghetto da metalli pesanti. Oppure controllare se la C e la E della radio sono delle giuste dimensioni e della spaziatura regolamentare.
Io sarò un vecchio subdolo, ma alle dichiarazioni dei massimi principi preferisco la vaselina del realismo (e delle buone maniere). Questione di target. Se voglio vincere una causa in tribunale pianto la rogna, se voglio giocare con la barchetta svicolo e scendo a compromessi e ciccipucci...

[Marco Iannarelli]

Il vero problema sono (molti!) italiani che non sanno dove sta di casa il rispetto per gli altri e per le cose in generale.
Che non sanno nemmeno cosa significhi il termine Educazione Civica e non sono quindi in grado di insegnarla ai figli.
Che perchè portano un cane al parco pensano di poter avere il dominio della zona e di sentirsi "animalisti a 5 stelle".
Che ....

Ho "gestito", se così si può dire, per quasi 20 anni una Associazione di navimodellismo (la A.N.R.) con la quale abbiamo organizzato centinaia di manifestazioni a Villa Ada e (poche) a TdQ, fra mille problemi, con anticamere kilometriche in comune, circoscrizione (prima di chiamarsi municipio), avendo a che fare con soggetti, dipendenti dei vari uffici, arroganti, ignoranti, capaci solo ad ostenatre quel briciolo di potere che la scrivania dietro la quale sedevano gli dava per pochi momenti.
Permessi quasi supplicati ai vari uffici del servizio giardini, vigili urbani, Xè ripartizione, belle arti, sbaal, uffici sport, e chi più ne ha più ne metta, dovendo ogni volta provare a spiegare i rudimenti del navimodellismo usando la terminologia più semplice possibile per non far nascere il sospetto che fosse una cosa strana e sperando che capissero davvero e non decissero " ad penis"!
Ho tanti di quelli aneddoti che potrei scrivere un libro.
Alla fine quando pur di non impegnarsi formalmente la Circoscrizione rilasciava permessi solo "a voce" e non più per iscritto (perchè c'era stato un accavallamento con un altro evento di ben altra rilevanza che non il nostro) c'è stata la sensazione che sarebbe stato più facile far spostare il Colosseo, ho (ed abbiamo) buttato la spugna.
Hanno vinto loro.
Niente più gare, garette e manifestazioni a Roma (erano scafi "veloci" e non riproduzioni o vele, ma il discorso pericolosità non era mai stato neanche sfiorato).

Però, a sto punto, che nel pieno rispetto di tutto e di tutti e con tutte le attenzioni del caso non si possa più mettere in acqua una barchetta a TdQ non mi va giù.

Qualche tempo fa, oltre ai vari vigili, polizia, ecc ecc ho avuto anch'io un ammonimento a sospendere il "gioco" da parte di guardie zoofile, venatorie o come si chiamano. Dopo aver chiacchierato, più che discusso, sulle norme, leggi, regolamenti, editti, ecc ecc che mi impedivano il momento ludico la motivazione principale era la stessa detta a "ercapoccia" (continuerò sempre a odiare tutti i nick che non ti fanno capire con chi ti stai relazionando, seppur piacevolmente), cioè il "disturbo" della fauna, in particolare dei volatili acquatici ed anche migratori.

La chiacchierata è scivolata sul fatto che il vascone di Tdq non è segnalato nè come oasi ecologica e/o di ripopolamento, nè come ambiente protetto e premesso che non gli andavo vicino a rompere le pa**e, nel malaugurato caso di incidente avrebbero potuto eventualmente sanzionarmi.
Se il cane si butta in acqua attirato dal modellino, perchè il padrone non lo tiene al guinzaglio, e neanche viene colpito dal barchino, ma semplicente annega sono comunque assicurato.
Diciamo che stava andando "all'italiana", come tutto il resto, finchè messo in acqua non è risultato appartene alla categoria degli scafi "troppo veloci"!
Ed anche qui altra chiacchierata ... esiste un limite stabilito? tipo 35kmh si 36kmh no? e nel caso anche ci fosse, chi lo misura e con cosa? Ad occhio ? a braccio? a sensazione?
E qui mi ricollego ai discorsi sul far navigare scafi "lenti" si e scafi "veloci" no!
Velocità in scala? Praticamente non esiste e non la rispetta nessun modellino.
Faccio un Riva, a quanto lo posso mandare al massimo?
E gli "schizzetti", piccoli tutto quello che volete, come li classifichiamo?

Mi fermo qui, tanto non se ne esce finchè la madre cretini continuerà a partorirne e le persone serie e perbene li subiranno sempre. Ma fino ad un certo punto!

Marco

[maverick4you]

Originalmente inviato da Marco Iannarelli

Il vero problema sono (molti!) italiani che non sanno dove sta di casa il rispetto per gli altri e per le cose in generale.
Che non sanno nemmeno cosa significhi il termine Educazione Civica e non sono quindi in grado di insegnarla ai figli.
Che perchè portano un cane al parco pensano di poter avere il dominio della zona e di sentirsi "animalisti a 5 stelle".
Che ....

Ho "gestito", se così si può dire, per quasi 20 anni una Associazione di navimodellismo (la A.N.R.) con la quale abbiamo organizzato centinaia di manifestazioni a Villa Ada e (poche) a TdQ, fra mille problemi, con anticamere kilometriche in comune, circoscrizione (prima di chiamarsi municipio), avendo a che fare con soggetti, dipendenti dei vari uffici, arroganti, ignoranti, capaci solo ad ostenatre quel briciolo di potere che la scrivania dietro la quale sedevano gli dava per pochi momenti.
Permessi quasi supplicati ai vari uffici del servizio giardini, vigili urbani, Xè ripartizione, belle arti, sbaal, uffici sport, e chi più ne ha più ne metta, dovendo ogni volta provare a spiegare i rudimenti del navimodellismo usando la terminologia più semplice possibile per non far nascere il sospetto che fosse una cosa strana e sperando che capissero davvero e non decissero " ad penis"!
Ho tanti di quelli aneddoti che potrei scrivere un libro.
Alla fine quando pur di non impegnarsi formalmente la Circoscrizione rilasciava permessi solo "a voce" e non più per iscritto (perchè c'era stato un accavallamento con un altro evento di ben altra rilevanza che non il nostro) c'è stata la sensazione che sarebbe stato più facile far spostare il Colosseo, ho (ed abbiamo) buttato la spugna.
Hanno vinto loro.
Niente più gare, garette e manifestazioni a Roma (erano scafi "veloci" e non riproduzioni o vele, ma il discorso pericolosità non era mai stato neanche sfiorato).

Però, a sto punto, che nel pieno rispetto di tutto e di tutti e con tutte le attenzioni del caso non si possa più mettere in acqua una barchetta a TdQ non mi va giù.

Qualche tempo fa, oltre ai vari vigili, polizia, ecc ecc ho avuto anch'io un ammonimento a sospendere il "gioco" da parte di guardie zoofile, venatorie o come si chiamano. Dopo aver chiacchierato, più che discusso, sulle norme, leggi, regolamenti, editti, ecc ecc che mi impedivano il momento ludico la motivazione principale era la stessa detta a "ercapoccia" (continuerò sempre a odiare tutti i nick che non ti fanno capire con chi ti stai relazionando, seppur piacevolmente), cioè il "disturbo" della fauna, in particolare dei volatili acquatici ed anche migratori.

La chiacchierata è scivolata sul fatto che il vascone di Tdq non è segnalato nè come oasi ecologica e/o di ripopolamento, nè come ambiente protetto e premesso che non gli andavo vicino a rompere le pa**e, nel malaugurato caso di incidente avrebbero potuto eventualmente sanzionarmi.
Se il cane si butta in acqua attirato dal modellino, perchè il padrone non lo tiene al guinzaglio, e neanche viene colpito dal barchino, ma semplicente annega sono comunque assicurato.
Diciamo che stava andando "all'italiana", come tutto il resto, finchè messo in acqua non è risultato appartene alla categoria degli scafi "troppo veloci"!
Ed anche qui altra chiacchierata ... esiste un limite stabilito? tipo 35kmh si 36kmh no? e nel caso anche ci fosse, chi lo misura e con cosa? Ad occhio ? a braccio? a sensazione?
E qui mi ricollego ai discorsi sul far navigare scafi "lenti" si e scafi "veloci" no!
Velocità in scala? Praticamente non esiste e non la rispetta nessun modellino.
Faccio un Riva, a quanto lo posso mandare al massimo?
E gli "schizzetti", piccoli tutto quello che volete, come li classifichiamo?

Mi fermo qui, tanto non se ne esce finchè la madre cretini continuerà a partorirne e le persone serie e perbene li subiranno sempre. Ma fino ad un certo punto!

Marco

Purtroppo e' una storia che conosco, a spese mie e del gruppo di aeromodellisti a cui appartengo: Modellisti Roma.
Sperare di ottenere un qualsivoglia ragionamento sensato da parte dei municipi in cui vai a incappare e' utopia.
A noi assegnarono un area all'interno di un parco, era una discarica.
L'abbiamo ripulita e bonificata a nostre spese, messo su un campo di volo dandoci la regola che si volava solo con modelli elettrici e con limitazione di peso.
Dopo 5 anni il municipio ci intima di lasciare l'area e' ci chiedere pure i danni.... volete che vada avanti??
Roma e' questo! se sei un delinquente ignorante non osservante delle regole starai bene, altrimenti Roma e' un ginepraio.

[Marco Iannarelli]

Sì ho saputo.
Avete tutta la mia solidarietà.

[CarloRoma63]

Originalmente inviato da maverick4you

Purtroppo e' una storia che conosco, a spese mie e del gruppo di aeromodellisti a cui appartengo: Modellisti Roma.
Sperare di ottenere un qualsivoglia ragionamento sensato da parte dei municipi in cui vai a incappare e' utopia.
A noi assegnarono un area all'interno di un parco, era una discarica.
L'abbiamo ripulita e bonificata a nostre spese, messo su un campo di volo dandoci la regola che si volava solo con modelli elettrici e con limitazione di peso.
Dopo 5 anni il municipio ci intima di lasciare l'area e' ci chiedere pure i danni.... volete che vada avanti??
Roma e' questo! se sei un delinquente ignorante non osservante delle regole starai bene, altrimenti Roma e' un ginepraio.

Assurdo..... se possiamo fare qualcosa, per quel poco che può fare un normale cittadino, chiedi pure.

Carlo