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| User Data registr.: 28-07-2021 Residenza: Saronno
Messaggi: 4
| Autopilota in mare - Normative
Ciao a tutti, la mia domanda è: posso mollare in mare un modello e farlo andare completamente in autonomia? Sarebbe possibile farlo in Italia? Ho fatto qualche ricerca nel forum in merito all'argomento 'Autopilota'. Il più dei topic e delle domande sono incentrate su cose tipo carpfishing. Qui sul barone qualcuno ha postato un link su questo progetto fantastico SEACHARGER - SeaCharger Oceangoing Autonomous Boat - Home Mi piacerebbe realizzare una cosa analoga, per pura curiosità, portando la barca ad esempio a Genova e poi andarla a prendere ad esempio a Venezia. Il progetto è ancora in fase di concepimento, se non è fattibile per cause legali probabilmente non ne farò nulla. Ringrazio tutti per la disponibilità e la cortesia ![]() Luca |
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| | #2 (permalink) Top |
| User Data registr.: 29-06-2006
Messaggi: 1.443
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.. Non ho idea di cosa dicano le normative ma ti domando come lo tieni sotto controllo a distanza? In mezzo al mare non c'è la rete cellulare. Pensi di usare un satellitare? Perché immagino che non ci sarà nessuno a seguirlo. Come pensi di rilevare eventuali ostacoli, naturali o no, che potresti incrociare, anomalie, guasti che potrebbero accadere? E soprattutto di che stazza e motorizzazione stiamo parlando? Enrico |
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| | #3 (permalink) Top |
| User Data registr.: 27-10-2014
Messaggi: 178
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Si era già parlato tempo fa di un argomento simile, credo per questoa specie di regata: https://www.microtransat.org/index.php |
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| | #4 (permalink) Top |
| User Data registr.: 28-07-2021 Residenza: Saronno
Messaggi: 4
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@enrico58: -pensavo di tenerlo relativamente vicino la costa, cosi che possa inviare aggiornamenti e ricevere comandi ad intervalli temporali regolari tramite rete 2g/3g/4g, LoRa, o qualche tecnologia analoga. -gli ostacoli naturali suppongo siano evitabili tramite una pianificazione accorta, mentre quelli artificiali ancora non me ne sono fatto un'idea. Non so quanto sia sensato dotarla di sensoristica e relativa gestione oppure affidarmi al caso. Invece per i guasti pensavo di valutare spannometricamente le probabilità di fallimento dei sottosistemi e valutare caso per caso se utilizzare un sistema ridondante o, anche qui, affidarmi al caso. -per quel che riguarda tutto l'aspetto pratico non ho davvero idea. Non avendo conoscenze modellistiche studierò da zero se la legislatura sarà dalla mia parte. @Elmas grazie mille per il link, ad una prima lettura sembra davvero interessante. Non perderò occasione di studiarlo approfonditamente. L'idea di fondo è che non voglio violare la legge, ma cosa ancora più importante per me, non voglio causare alcun rischio a nessuno. Ringrazio tutti per la disponibilità e la cortesia Luca |
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| | #5 (permalink) Top | |
| User Data registr.: 29-06-2006
Messaggi: 1.443
| Citazione:
Perché vorrei capire come pensi di gestire le onde e il vento (forza e direzione) che possono impedire la navigazione di modelli anche di stazza importante a soli pochi metri dalla riva. Una raffica al traverso fa capovolgere senza difficoltà anche una vera imbarcazione.. Penso che prima delle normative dovrai immaginarti come risolvere ben altri problemi.. Enrico | |
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| | #6 (permalink) Top |
| User Data registr.: 28-07-2021 Residenza: Saronno
Messaggi: 4
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Ciao! @nicolap -Io credo che per le navi grandi siano un problema minimo perché immagino non se ne accorgano neanche. Credo sia lo stesso per quelle più piccole. -quello del lago è uno dei punti che ho pianificato. Sono di Saronno, qui vicino di laghi ce ne sono un infinità, ma per arrivare a quel punto ci sono davvero moltissimi passi da fare prima. Il primo in assoluto dal mio punto di vista è capire se si può fare. Se e solo se si può fare allora inizierò a pensare al come fare. Per me questo delle normative è un aut aut. @enrico58 -Io non ho mai parlato di stazza ![]() Non so secondo i canoni modellistici quanto è "micro", quanto è "piccolo", "da principiante" e via dicendo. Non lo so neanche in canoni di naviganti reali. Mi permetto di contraddirti solo perché si tratta di filosofia e non di tecnica: risolvere i problemi è la parte bella del progetto, perché implica studiare, fare, sbagliare e ripartire. Però come dicevo sopra, si tratta di un aut aut, se non è fattibile per un discorso normativo allora non se ne farà nulla e non ha senso che mi metta a fare calcoli. Se in mare non si può fare, allora il target sarà fare Como-Lecco o qualcosa del genere, se legalmente è possibile. Nel frattempo ho scritto alla guardia costiera, se mi daranno informazioni le condividerò qui con voi. Vi ringrazio per la disponibilità e la cortesia, Luca |
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| | #7 (permalink) Top |
| User Data registr.: 02-10-2019 Residenza: Orvieto
Messaggi: 388
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Io non conosco le regole per la navigazione in mare ma dubito che si possa far navigare un' imbarcazione priva di equipaggio (per quanto piccola sia) senza avere un permesso o autorizzazione. Per un percorso così lungo è pressoché impossibile calcolare una rotta che sia libera da ostacoli perché vicino alla costa ci sono molte piccole imbarcazioni che non hanno un percorso prestabilito mentre più in mare aperto trovi traghetti e navi più grandi che, pur avendo una rotta da seguire, non sempre transitano in orario. Per il progetto in questione, che ritengo comunque interessante, vedrei meglio un obbiettivo meno ambizioso come ad esempio la traversata di un lago... Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk Ultima modifica di nicolap : 09 agosto 21 alle ore 20:18 |
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