Super Tigre G51 ring

[staudacher300]

Originalmente inviato da giobia

Ho messo la ENYA 3 nel mio G51,
al campo quando volo mi chiedono che motore monto se un OS o un prototipo,
prima di allora era una ferraglia lo stavo buttanto!!! credetemi!!!

N0n é un miracolo, la candela serve per innescare la combustione, e quindi azzeccare quella giusta significa molto.
I Supertigre poi hanno dei diametri del carburatore piuttosto larghi, il che porta a qualche problemino di lavaggio nel carter e ad una non perfetta carburazione ai medi regimi, cosa che dopo qualche momento di funzionamento a regimi medio-bassi porta all'accumulo di gas incombusti nello stesso.
Avere una candela piuttosto calda tende a spegnersi meno quando questi a seguito di un aumento dell' apertura del gas riescono ad entrare nella camera di combustione, determinando un improvviso e momentaneo arricchimento del titolo della carburazione, cosa che a volte porta allo spegnimento dlla candela ed all'arresto del motore.

Di conseguenza sui miei usavo montare eliche piuttosto "allegre" che lasciando girare piuttosto forte il motore determinavano alte pressioni alla presa di pressione, cosa che consente di chiudere un po di più lo spillo del massimo determinando un leggero smagrimento anche a medie aperture del carburatore, una candela piuttosto calda poi faceva il resto come hai ben viisto tu.

Quindi nessun miracolo, semplicemente hai fatto la cosa giusta per quel tuo specifico motore.

[il_biplano]

Originalmente inviato da staudacher300

N0n é un miracolo, la candela serve per innescare la combustione, e quindi azzeccare quella giusta significa molto.
I Supertigre poi hanno dei diametri del carburatore piuttosto larghi, il che porta a qualche problemino di lavaggio nel carter e ad una non perfetta carburazione ai medi regimi, cosa che dopo qualche momento di funzionamento a regimi medio-bassi porta all'accumulo di gas incombusti nello stesso.
Avere una candela piuttosto calda tende a spegnersi meno quando questi a seguito di un aumento dell' apertura del gas riescono ad entrare nella camera di combustione, determinando un improvviso e momentaneo arricchimento del titolo della carburazione, cosa che a volte porta allo spegnimento dlla candela ed all'arresto del motore.

Di conseguenza sui miei usavo montare eliche piuttosto "allegre" che lasciando girare piuttosto forte il motore determinavano alte pressioni alla presa di pressione, cosa che consente di chiudere un po di più lo spillo del massimo determinando un leggero smagrimento anche a medie aperture del carburatore, una candela piuttosto calda poi faceva il resto come hai ben viisto tu.

Quindi nessun miracolo, semplicemente hai fatto la cosa giusta per quel tuo specifico motore.

Per la precisione, riducendo il carico all'albero(elica più piccola), si ha sempre, anche in assenza di presa di pressione, la necessità di chiudere lo spillo; questo non è legato alla pressurizzazione, ma all'effetto che il venturi esercita, grazie ad una maggiore velocità dell'aria dentro di se. Un carburatore spalancato, o mezzo aperto, con albero frenato, aspira meno velocemente dello stesso carburatore nella identica apertura con motore che "frulla" più libero, e quindi necessita meno apertura dello spillo.

Io per esempio, sul Supertigre .90, utilizzando eliche grandi, monto la sprybar (spruzzatore) del carburatore del .60, che invece di essere sfiancata, ha la sezione tonda (piena) e restringe di più il condotto, favorendo l'aspirazione anche a velocità ridotta (bassi rpm).