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Vecchio 24 marzo 13, 18:47   #11 (permalink)  Top
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in realtà l'effetto della coppia si trasferisce pari pari sull'asse di rollio....(non mi dilungo sui motivi tecnici...); ....
Dilinugati pure, a me piace tantissimo la parte teorica ... aiuta a capire meglio la pratica!

Carlo
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Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
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Vecchio 24 marzo 13, 20:02   #12 (permalink)  Top
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Grazie Luca

Per il Redan già sapevo dove va posizionato ed anche per i volumi il mio orientamento era approssimativamente quello (pensavo ad un rapporto 1 a 2, tu mi dai un rapporto 1 a 2,5... )
Quello che non capisco è la necessità di avere lo scafo lungo quanto la fuso, non sarebbe sufficiente avere uno scafo il cui centro di spinta sia approssimativamente coincidente con il CG, in modo da avere la fuso orizzontale con l'aereo fermo?

Grazie

Carlo
primo: così gli scarponi sporgono alquanto dal muso e questo ti risparmia almeno un po' di ingavonate, con conseguente scuffia, ribaltamento e smaronnamenti per andarlo a ripigliare in mezzo al lago;

secondo: è la proporzione di quelli veri, se li fai così son più realistici;

terzo: visto il dislocamento che ti serve, se sono lunghi così sono anche relativamente stretti, e di conseguenza fanno meno resistenza e decolli meglio e prima;

quarto, puoi farli anche più piccoli, certo: funzionano lo stesso


1:2 va benissimo, comunque
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Vecchio 25 marzo 13, 21:41   #13 (permalink)  Top
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Dilinugati pure, a me piace tantissimo la parte teorica ... aiuta a capire meglio la pratica!

Carlo
ciao e scusa per il ritardo nella risposta....
per fare un esempio senza scomodare tutte le teorie di aerodinamica sul trasporto dei momenti e delle risultanti delle azioni aerodinamiche stesse che agiscono su un aeromobile....questo alla fine è un aeromodello seppure in scala....passiamo ad uno studio di meccanica attraverso, se ti va di cercarla su internet, la teoria delle travature di "Saint Venant"....bene...pensa di avere un motore montato all'estremità di un pilone a sua volta "incastrato" in fusoliera in corrispondenza dell'asse di rollio.
Non appena l'elica è in rotazione, ovviamente, si produce un momento sul pilone...tale momento, affinchè il pilone risulti in equilibrio sotto l'azione di tutte le forze esterne, deve essere equilibrato da qualcosa....e l'unica cosa in grado di farlo è un momento "uguale e di verso opposto" che agisce in corrispondenza dell'incastro del pilone in fusoliera, cioè in corrispondenza dell'asse di rollio.....
in pratica....se non contrastata da qualcosa....carrelli....scarponi....o in volo altre azioni aerodinamiche, la tua fusoliera, per effetto della coppia motore, inizierebbe a ruotare intorno all'asse senza sosta....spero di essere stato chiaro....anche se l'argomento non è proprio dei più banali.....
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Vecchio 25 marzo 13, 22:14   #14 (permalink)  Top
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ciao e scusa per il ritardo nella risposta....
per fare un esempio senza scomodare tutte le teorie di aerodinamica sul trasporto dei momenti e delle risultanti delle azioni aerodinamiche stesse che agiscono su un aeromobile....questo alla fine è un aeromodello seppure in scala....passiamo ad uno studio di meccanica attraverso, se ti va di cercarla su internet, la teoria delle travature di "Saint Venant"....bene...pensa di avere un motore montato all'estremità di un pilone a sua volta "incastrato" in fusoliera in corrispondenza dell'asse di rollio.
Non appena l'elica è in rotazione, ovviamente, si produce un momento sul pilone...tale momento, affinchè il pilone risulti in equilibrio sotto l'azione di tutte le forze esterne, deve essere equilibrato da qualcosa....e l'unica cosa in grado di farlo è un momento "uguale e di verso opposto" che agisce in corrispondenza dell'incastro del pilone in fusoliera, cioè in corrispondenza dell'asse di rollio.....
in pratica....se non contrastata da qualcosa....carrelli....scarponi....o in volo altre azioni aerodinamiche, la tua fusoliera, per effetto della coppia motore, inizierebbe a ruotare intorno all'asse senza sosta....spero di essere stato chiaro....anche se l'argomento non è proprio dei più banali.....
Chiarissimo
In pratica, il momento viene trasmesso sull'asse di rollio per effetto del tentativo dell'elica di far ruotare il braccio. Mi pare di capire che la componemte di coppia risultante sia uguale alla coppia originale del motore diviso per la lunghezza del braccio, giusto?

Carlo
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Vecchio 25 marzo 13, 22:32   #15 (permalink)  Top
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primo: così gli scarponi sporgono alquanto dal muso e questo ti risparmia almeno un po' di ingavonate, con conseguente scuffia, ribaltamento e smaronnamenti per andarlo a ripigliare in mezzo al lago;

secondo: è la proporzione di quelli veri, se li fai così son più realistici;

terzo: visto il dislocamento che ti serve, se sono lunghi così sono anche relativamente stretti, e di conseguenza fanno meno resistenza e decolli meglio e prima;

quarto, puoi farli anche più piccoli, certo: funzionano lo stesso


1:2 va benissimo, comunque
Il modello è lungo c.ca 82cm ed ha il CG a 28cm dal muso, il peso (senza scarponi) è di 600gr.

Ho riflettuto sull'ipotesi dei due scarponi e, effettivamente, è più facile da realizzare. Considerando che il motore è praticamente centrale e la sua spinta è molto inclinata verso il basso, credo di non rischiare ingavonate in decollo e di poter evitare di fare i galleggianti molto più lunghi del muso. Opteriei quindi per due galleggianti lunghi 60 cm e con il redan a 35 cm dalla prua, in modo che i galleggianti sporgano rispetto al muso dell'aereo non più di tre cm. I galleggianti sarebbero attaccati direttamente sotto le ali, a 15 cm di distanza dalla fuso, cioè a c.ca 40 cm di distanza tra di loro. Cosa ne pensi?
Infine, quanto deve essere lontano il fondo della fuso dall'acqua? Bastano 5-7 cm? Vorrei evitare di salire troppo proprio per mantenere il centro di spinta in basso e ridurre quindi il rischio di ingavonate...

Grazie

Carlo
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Il modello è lungo c.ca 82cm ed ha il CG a 28cm dal muso, il peso (senza scarponi) è di 600gr.

Ho riflettuto sull'ipotesi dei due scarponi e, effettivamente, è più facile da realizzare. Considerando che il motore è praticamente centrale e la sua spinta è molto inclinata verso il basso, credo di non rischiare ingavonate in decollo e di poter evitare di fare i galleggianti molto più lunghi del muso. Opteriei quindi per due galleggianti lunghi 60 cm e con il redan a 35 cm dalla prua, in modo che i galleggianti sporgano rispetto al muso dell'aereo non più di tre cm. I galleggianti sarebbero attaccati direttamente sotto le ali, a 15 cm di distanza dalla fuso, cioè a c.ca 40 cm di distanza tra di loro. Cosa ne pensi?
Infine, quanto deve essere lontano il fondo della fuso dall'acqua? Bastano 5-7 cm? Vorrei evitare di salire troppo proprio per mantenere il centro di spinta in basso e ridurre quindi il rischio di ingavonate...

Grazie

Carlo
Penso che si ribalta di sicuro. se proprio devi (e non capisco perchè) fare i galleggianti troppo corti, puoi accorciare la parte dietro al redan, non quella davanti che deve sporgere dal muso. Così come la descrivi tu, il cappottamento è assicurato.
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Ultima modifica di luca.masali : 25 marzo 13 alle ore 23:39
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Vecchio 26 marzo 13, 08:37   #17 (permalink)  Top
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Penso che si ribalta di sicuro. se proprio devi (e non capisco perchè) fare i galleggianti troppo corti, puoi accorciare la parte dietro al redan, non quella davanti che deve sporgere dal muso. Così come la descrivi tu, il cappottamento è assicurato.
Messaggio ricevuto

Preparo un disegno e te lo posto...

Grazie

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Vecchio 26 marzo 13, 12:06   #18 (permalink)  Top
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Già è stato fatto!!!! Ci siamo fatti battere dai francesi...

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Vecchio 26 marzo 13, 12:38   #19 (permalink)  Top
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Già è stato fatto!!!! Ci siamo fatti battere dai francesi...

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Carlo

come vedi, hanno messo scarponi corti in coda e lunghi sul muso. Anche perché quel demenziale montaggio del motore, con un disassamento semplicemente folle, in decollo ti fa capottare assolutamente di sicuro, se non hai un bel dislocamento che lo compensi

mi piacerebbe avere una bottiglia di quello che si è bevuto il progettista
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Vecchio 26 marzo 13, 12:50   #20 (permalink)  Top
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come vedi, hanno messo scarponi corti in coda e lunghi sul muso. Anche perché quel demenziale montaggio del motore, con un disassamento semplicemente folle, in decollo ti fa capottare assolutamente di sicuro, se non hai un bel dislocamento che lo compensi

mi piacerebbe avere una bottiglia di quello che si è bevuto il progettista
Credo che più che cappottare il rischio sia di ingavonare, giusto? La spinta del motore è molto verso il basso, quindi crea una coppia di ribaltamento abbastanza bassa. Il problema è che spingendo molto (il mio ha ben 400 gr di spinta), si rischia di superare la spinta di galleggiamento...

Mah, vedremo cosa viene fuori.... questa sera prendo carta e matita e provo a tirare giù qualcosa, magari cercherò di dare una scorta di volume in più a prua.

Carlo
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