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Vecchio 15 ottobre 10, 12:49   #21 (permalink)  Top
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L'avatar di novemberzulu
 
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Ciao Zuzz complimenti vivissimi, goditi questo magico hobby, una piccola osservazione: ci sarebbe da raccontare mille cose sul centraggio delle termiche e sull' evolversi delle tecniche di pilotaggio, posso dirti che purtroppo molti pionieri del volo a vela sono morti proprio perchè pensavano di dover tenere le ali livellate durante la salita in termica( tutto timone e alettoni "fuori" dalla virata ) : l'ala interna stallava ed entravano, senza sapere come uscirne, in vite, oltre ovviamente a non sfruttare come si deve la salita ma in questi casi era decisamente un fattore secondario.Vero è che il gommolo forse non sa cos'è la vite ma comunque la salita ne risente e non poco, Il modo più sicuro e redditizio per salire è una sana e classica virata coordinata quindi niente scivolate o ancor peggio derapate cioè muso all'interno del flusso d'aria, inclinazioni tra i 35 e i 40 gradi sono in media ok ovviamente non essere perfettamente coordinati pur di centrare la termica è accettabilissimo ma sempre evitando il filo di lana all'interno... Molti costruttori di alianti forniscono oltre alla polare uno specchietto dove è possibile leggere la perdita di efficenza in base ad inclinazione\velocità e si resta sorpresi da quanto si può spingere (anche 45 gradi) con molte macchine prima di uscire da valori accettabili di efficenza aumentando non poco la possibilità di sfruttare una termica stretta, se vuoi approfondire puoi trovare diversi libri di testo sul volo a vela in scala 1:1,il concetto è identico tra modelli e full-size, parliamo comunque di modelli quindi divertimento sempre e comunque davanti a tutto, sempre senza centrare passanti o colleghi di pendio... Ciao!
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Genoa Slope Soaring Team
novemberzulu non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 ottobre 10, 13:19   #22 (permalink)  Top
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Per virata "coordinata" s'intende una virata in cui l'angolo è appropriato (quindi si gira bene la termica ed allo stesso tempo si evita lo scivolamento) oppure c'è da dare qualche altro comando?
A me viene istintivo dare sempre un pò di cabra (poco). E' meno istintivo valutare se dare direzionale a mò di cabra per forti inclinazioni; ad ogni modo con L'EasyGlider ciò non può accadere visto che non si raggiungono mai forti inclinazioni. E' solo per capire se devo allenarmi a farlo in previsione di un modello migliore e cosa significa virata coordinata..
Grazie a tutti e saluti
Zuzz77 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 ottobre 10, 13:29   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di lanzo
 
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Scrivi ancora, complimenti!
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Vecchio 15 ottobre 10, 13:48   #24 (permalink)  Top
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L'avatar di gattodistrada
 
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Per virata "coordinata" s'intende una virata in cui l'angolo è appropriato (quindi si gira bene la termica ed allo stesso tempo si evita lo scivolamento) oppure c'è da dare qualche altro comando?
A me viene istintivo dare sempre un pò di cabra (poco). E' meno istintivo valutare se dare direzionale a mò di cabra per forti inclinazioni; ad ogni modo con L'EasyGlider ciò non può accadere visto che non si raggiungono mai forti inclinazioni. E' solo per capire se devo allenarmi a farlo in previsione di un modello migliore e cosa significa virata coordinata..
Grazie a tutti e saluti
in qualsiasi virata usare la deriva a mo di cabra e' sempre sbagliato, perche si aumenta l'inclinazione della fusoliera rispetto alla linea di volo, (anzi molte volte io la uso a mo di picchia per evitare l'assetto "seduto" del modello ed avere quindi un assetto leggermente picchiato e filante) aumentando quindi la resistenza di forma. la deriva a mo di cabra si usa nel volo a coltello, dove appunto la deriva assume un assetto inclinato e "crea" la portanza per sostenersi in volo, ma anche moltissima resistenza!

nel volo in termica (ed anche nel volo normale) meno resistenza si ha e meglio e'.. perche si mantiene sempre una velocità di volo ottimale, facendo quindi "lavorare" il profilo, in modo da evitare lo stallo dell'ala interna, altra cosa da evitare e l'effetto centrifuga, che avviene virando troppo stretto o troppo inclinati con troppo cabra che fa sia aumentare il peso apparente del velivolo (G) sia lo stallo dell'estremità interna dell'ala, che finisce per fare da perno.

se ho scritto boiate fatemelo notare grazie
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https://www.facebook.com/fiorello.goletto

ad essere bravi piloti si arriva per gradi,se salti le tappe... trovi le talpe...

Ultima modifica di gattodistrada : 15 ottobre 10 alle ore 13:52
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Vecchio 15 ottobre 10, 14:28   #25 (permalink)  Top
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L'avatar di Mmmmm
 
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Originalmente inviato da gattodistrada Visualizza messaggio
in qualsiasi virata usare la deriva a mo di cabra e' sempre sbagliato, perche si aumenta l'inclinazione della fusoliera rispetto alla linea di volo, (anzi molte volte io la uso a mo di picchia per evitare l'assetto "seduto" del modello ed avere quindi un assetto leggermente picchiato e filante) aumentando quindi la resistenza di forma. la deriva a mo di cabra si usa nel volo a coltello, dove appunto la deriva assume un assetto inclinato e "crea" la portanza per sostenersi in volo, ma anche moltissima resistenza!

nel volo in termica (ed anche nel volo normale) meno resistenza si ha e meglio e'.. perche si mantiene sempre una velocità di volo ottimale, facendo quindi "lavorare" il profilo, in modo da evitare lo stallo dell'ala interna, altra cosa da evitare e l'effetto centrifuga, che avviene virando troppo stretto o troppo inclinati con troppo cabra che fa sia aumentare il peso apparente del velivolo (G) sia lo stallo dell'estremità interna dell'ala, che finisce per fare da perno.

se ho scritto boiate fatemelo notare grazie
Quello che hai scritto è abbastanza chiaro, anche se per utilizzare la deriva amo di cabra si deve esse un po' troppo inclinati o sbaglio?

Comunque



Ho le idee un po' confuse, ho letto in rete un po' di nozioni fondamentali per il volo silenzioso, soprattutto per la "termicata".

Ditemi se sbaglio se faccio così.

In fase di ricerca termica faccio percorrere al modello delle ellissi piuttosto allungate tenendo il vento di traverso, se ci riesco.

Se vedo, noto qualcosa di strano, tipo il modello mi sballonzola tutto da un lato, faccio una virata di 270° e mi dirigo verso il luogo prescelto.

Inizio una virata costante iniziata di alettoni e mantenuta di deriva, cercando di mantenere una virata abbastanza piatta, andando a correggere anche di alettoni opposti alcune volte.

Se vedo che il modello mantiene e/o aumenta da solo la quota, tiro un filino in cabra evitando di sederlo e stallarlo.

Certe volte funziona, altre no.

Qual'è il metodo giusto per volare in termica?

Scusate le domande ripetitive, ma vorrei capire se sbaglio in qualcosa (anche per migliorare grazie al vostro aiuto)
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Vecchio 15 ottobre 10, 14:33   #26 (permalink)  Top
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L'avatar di porcu69
 
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Domenica mattina, dopo aver visto la gara di MotoGp che mi ha ricordato da quanto tempo non vado in pista a girare con la mia verdona, decido di uscire per volare un pò con la mia cassetta del pesce in polistirolo pressato (L'EasyGlider sembra proprio questo, abbiate pazienza..) visto il bel sole e le temperature in aumento. Ovviamente spero di incontrare la tanto agognata termica che se per molti di voi è una banalità, io la aspetto come una serata tra vecchi amici universitari addirittura sponsorizzata dalla tua ragazza che decide di rimanere a casa in pigiama e ti da il nullaosta..
Mi ritrovo sul mio campo preferito, lontano da cacciatori e dalle altre manifestazioni umane che chiamiamo "civili"..Il modello è Ok! con la sinistra tengo la radio, con la destra il modello e con la bocca, già occupata da una sigaretta fumata senza un senso reale (ma saranno mai sensate le sigarette?..), faccio per dare gas sulla stick. Dopo un primo istante di confusione creato dal fatto che nel tentativo di liberarmi della cicca, sputo un paio di volte lo stick della radio, mentre la fumosa bastarda si attaca al labbro come un naufrago sul tronco, sono in volo. Non Vi tedio nel raccontarvi che la prima batteria passa tra innumerevoli lunghe planate: l'unica cosa che sembra fare bene il proprio mestiere è il piccolo Brushless che molti mi hanno criticato come scarsamente (ma consapevolmente) dimensionato; lui non lo sa e si fa beffe del ridicolo motore culturista del kit tuning che offre tanto peso ed una resa insensata..Così com'è, il mio EG sale bene e lo fa da magro.

La seconda batteria è di quelle che non scorderò per i prossimi mesi.
Decido di sorvolare dei capannoni col tetto metallico, che nel frattempo si era scaldato più velocemente del terreno e ad una trentina di metri di quota (quindi pochini), come un vuoto nello stomaco, sento che il modello si livella..D'istinto imito il volo di una poiana che stazionava ad una ventina di metri sul modello. Per me era la prima volta. Viro stretto in spirale col direzionale a fondo corsa dando anche un pò di cabra mentre tengo piatto il modello con gli alettoni dati in senso inverso; ora, non so se la manovra sia ortodossa (per favore DITEMELO) ma il modello sembrava proprio volare come la poiana del piano di sopra, pulito e realistico. Libidine. In quattro o cinque interminabili minuti sono molto più alto; il modello da bianco lo vedo grigiastro e sempre più piccolo (troppo piccolo). E' un crescendo di emozioni per me..Mi distraggo, sbaglio le virate e non so neanche il perchè, ma sento che perdo la spinta ascendente; solo il fatto che ad ogni nuova virata venuta bene il modello recupera l'errore precedente mi da la tranquillità che mi permette di memorizzare i comandi che ho impartito e riprovare. La poiana si avvicina al modello, ci gioca un pò e poi va via. Doppia libidine.
D'impovviso vedo il modello che si "stanca", si ferma e scende piatto come un paracadute; non è uno stallo (almeno credo); non è nervoso e non butta giù l'ala o il muso. Va di pancia come in un tuffo fantozziano, sornione come un Don Giovanni dei film anni '60 di De Sica padre verso la tedesca di turno..i baffetti dell'elica ce li ha come pure lo stesso sciogliersi lento ma testardo. Cosa sarà successo? La mia scarsa esperienza non me lo spiega ma sembra che io abbia forato. Picchio deciso, guadagno velocità e riporto il modello a planare alla maniera classica. Atterro.
Sul Timer leggo la per me strabordante cifra di 53 minuti dal cambio della batteria. Sapete, volo da poco; sono un bimbo del modellismo e come tale mi entusiasmo. Il mio stomaco che fino ad allora sembrava mi avesse aspettato a quel punto brontola "terrenamente" stonando un pò col mio stato d'animo surreale. Torno a casa con il volo ancora negli occhi e la mia prima termica nel cuore.

Cosa sbagliavo nelle virate? Cosa è stato quel fantastico buco nell'aria che mi tirava giù lento e piatto?
Ora mi piacerebbe avere un termicatore più grande..per vederlo meglio e capire per bene cosa fare per aiutare il modello in termica e non disturbarlo.
Io domenica ho vinto il prosciutto appeso li in alto, ma è stata una tombola del volo; vorrei rendere la cosa meno causale, anche se forse meno magica. Mi aiutate?
Saluti a Tutti.
sei fottutto.....ora aspetta la nuova stagione che verrà e vai in pendio.
vedrai che non vorrai più scendere da lì.
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porcu69 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 ottobre 10, 14:42   #27 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da porcu69 Visualizza messaggio
sei fottutto.....ora aspetta la nuova stagione che verrà e vai in pendio.
vedrai che non vorrai più scendere da lì.
non e' detto
sono due cose diverse
credo che il volo in termica in pianura sia una sfida piu' avvincente
io non volo in pendio, ci sono stato pochissime volte
ma, stando a quanto posso aver visto o sentito :
se in pendio ci sono condizioni : vola qualunque cosa e puoi permetterti di far "numeri" che in pianura con un aliante puro raramente riesci a fare
se le condizioni non ci sono allora c'e' ovviamente da "lavorare" in modo diverso
credo che chi vada in pendio lo faccia per il primo di questi aspetti ; e costretto al secondo solo per motivi "tecnici"
in pianura la prima condizione non c'e' ; c'e' solo la seconda
dunque la pianura e' solo ed unicamente una sfida pilota/modello/termica
in pendio spesso devo faticare per scendere ; in pianura devo faticare per salire
si tratta di capire cosa uno predilige e cosa e' "tecnicamente" piu' difficile

g.generali
Gene57 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 ottobre 10, 15:25   #28 (permalink)  Top
manubrio
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Originalmente inviato da Gene57 Visualizza messaggio
non e' detto
sono due cose diverse
credo che il volo in termica in pianura sia una sfida piu' avvincente
io non volo in pendio, ci sono stato pochissime volte
ma, stando a quanto posso aver visto o sentito :
se in pendio ci sono condizioni : vola qualunque cosa e puoi permetterti di far "numeri" che in pianura con un aliante puro raramente riesci a fare
se le condizioni non ci sono allora c'e' ovviamente da "lavorare" in modo diverso
credo che chi vada in pendio lo faccia per il primo di questi aspetti ; e costretto al secondo solo per motivi "tecnici"
in pianura la prima condizione non c'e' ; c'e' solo la seconda
dunque la pianura e' solo ed unicamente una sfida pilota/modello/termica
in pendio spesso devo faticare per scendere ; in pianura devo faticare per salire
si tratta di capire cosa uno predilige e cosa e' "tecnicamente" piu' difficile

g.generali
E' vero, la sfida della termica è più difficile in pianura e tecnicamente bisogna saperne di più sulla aerodinamica e sulla messa a punto del mezzo.
Le tue osservazioni sono ben centrate (non potrebbe essere altrimenti, aggiungo io )
Il pendio è totalmente diverso. Tutte e due gli ambienti sono splendidi, anche se ammetto di essere un pò troppo monomaniaco del pendio.
Adesso però ho anche un aliante da pianura con motore elettrico. Yeah!
ciao a tutti
stefano
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Vecchio 15 ottobre 10, 15:55   #29 (permalink)  Top
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L'avatar di Gene57
 
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Originalmente inviato da manubrio Visualizza messaggio
Adesso però ho anche un aliante da pianura con motore elettrico. Yeah!
ciao a tutti
stefano
Eh NO !!! con il motore elettrico non vale !

gene
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Vecchio 15 ottobre 10, 16:02   #30 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da manubrio Visualizza messaggio
E' vero, la sfida della termica è più difficile in pianura e tecnicamente bisogna saperne di più sulla aerodinamica e sulla messa a punto del mezzo.
Le tue osservazioni sono ben centrate (non potrebbe essere altrimenti, aggiungo io )
Il pendio è totalmente diverso. Tutte e due gli ambienti sono splendidi, anche se ammetto di essere un pò troppo monomaniaco del pendio.
Adesso però ho anche un aliante da pianura con motore elettrico. Yeah!
ciao a tutti
stefano
Tra pendio di termica e volo in pianura la differenza sta nelle quantità: in pianura le termiche hanno intensità minore, sopratutto a bassa quota, in pendio, quando agganci bene, ma anche in giornate di scarsa, il modello sale come difficilmente riesce a fare in pianura. In pendio se ti va male distruggi o perdi il modello, in pianura puoi fare danni se atterri lontano ma difficile perdere tutto. Il pendio ti permette di volare ad altezza occhi o anche più in basso, il pianura guardi sempre il modello dal basso.
Insomma sono mondi tutto sommato differenti, anche nel volo in termica.

edit: in pendio la sfida può essere avvincente anche se si vola soli, anzi in questa condizione è tutto più difficile. In pianura volare da soli da poca emozione, almeno a me.
__________________
quota, velocità, idee: averne sempre almeno due
blinking non è collegato   Rispondi citando
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