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Vecchio 25 maggio 17, 22:40   #581 (permalink)  Top
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non si ammette affatto che ci sia una circolazione fisica di particelle sul ventre dal BU verso il BE.
La circolazione è la distribuzione delle velocità lungo una linea chiusa attorno al profilo.

Vortici?
Il Bound Vortex dal teorema di Hemoltz è una astrazione per consentire l'applicazione di Navier Stokes. Ma non esiste in realtà ne se ne trova traccia. Il teorema di Kelvin che lo segue dice che non c'è circolazione ma ciò è dovuto a un buco nella fluidodinamica del teorema. Ci sta quindi la correzione di KuttaJuko e la condizione di kutta per risolvere l'uscita dal BU, Ma ancora per teorema non c'è circolazione. Allora ecco il vortice di avviamento che si sviluppa solo dopo una partenza impulsiva.
Ammettendo per un istante che sia questo fenomeno che crea la circolazione ( e io non ci credo) in quale modo pensiamo che questo vortice produca portanza? Si dissipa immediatamente nella scia.

Nel flusso alare nella scia c'è uno strato di microturbolenza lasciata dal BU e i vortici di estremità che hanno cause note. E il boundary layer è vorticoso, con ciò che ne consegue. Sono questi vortici a creare portanza? Come?

La portanza, dice la NASA, è un fenomeno meccanico.
Quindi dobbiamo individuare le forze in gioco e spiegare come queste forze si scambiano.

Tutta la gran massa di flusso che scorre come se fosse un materiale continuo curva seguendo il profilo. Scaraventa aria verso il basso dopo il passaggio dell'ala.
Nel farlo, produce il campo di forze che sostengono l'ala.



L'unica forza in gioco è la pressione.







Nella spiegazione del fenomeno della portanza possiamo solo considerare il legame "circolare" tra velocità e pressione e il fatto che l'aria è dotata di massa.
Altrimenti resta la magia.

La pressione non è una Forza.
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Vecchio 25 maggio 17, 23:26   #582 (permalink)  Top
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La pressione non è una Forza.
va bè, copio e incollo: e' il rapporto tra una forza esercitata perpendicolarmente su una superficie e la sua area.
Noi abbiamo a che fare solo con forze di pressione.

L'inglese è meglio in queste cose

Pressure is the force applied perpendicular to the surface of an object per unit area over which that force is distributed

The pressure-gradient force is the force which results when there is a difference in pressure across a surface. In general, a pressure is a force per unit area, ...

Guarda un pò, la pressione è una forza Ah, la perfida Albione
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Vecchio 26 maggio 17, 00:15   #583 (permalink)  Top
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va bè, copio e incollo: e' il rapporto tra una forza esercitata perpendicolarmente su una superficie e la sua area.
Noi abbiamo a che fare solo con forze di pressione.

L'inglese è meglio in queste cose

Pressure is the force applied perpendicular to the surface of an object per unit area over which that force is distributed

The pressure-gradient force is the force which results when there is a difference in pressure across a surface. In general, a pressure is a force per unit area, ...

Guarda un pò, la pressione è una forza Ah, la perfida Albione
Dimensionalmente la pressione non e' una forza, il proff-ing ha ragione per quanto mi riguarda.
Se segui il tuo ragionamento puoi dire che la forza e' una massa, essendo definibile anche come massa per accelerazione, come la pressione e' definita forza diviso superficie.
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Vecchio 26 maggio 17, 00:59   #584 (permalink)  Top
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Dimensionalmente la pressione non e' una forza, il proff-ing ha ragione per quanto mi riguarda.
Se segui il tuo ragionamento puoi dire che la forza e' una massa, essendo definibile anche come massa per accelerazione, come la pressione e' definita forza diviso superficie.
colgo.
Hai visto quanto inglese ci ho messo in un colpo solo ?
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Vecchio 26 maggio 17, 01:07   #585 (permalink)  Top
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colgo.
...
Colto in fallo, come un andrologo.
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Vecchio 26 maggio 17, 05:23   #586 (permalink)  Top
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Colto in fallo, come un andrologo.
importa na' sega. L'importante è erudirsi. E io mi erudo.
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Vecchio 26 maggio 17, 10:19   #587 (permalink)  Top
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La pressione e' quello che si chiama "sforzo", in inglese "stress".
E' uno sforzo normale, distinto da quelli da quelli di taglio (presenti per esempio nei fluido viscosi).
E' il MODULO della forza normale applicata alla superficie (arbitraria) di un elemento di fluido qualsiasi diviso l'area della superficie.
Tecnicamente e' definita come p = dF/dS, F = forza applicata, S = superficie di applicazione.
La pressione e' uno scalare, non un vettore: NON ha direzione di applicazione. Dato un elemento di fluido, la pressione e' la stessa in tutte le direzioni, per questo si parla di pressione in un punto.
In un fluido in cui la pressione e' uniforme NON c'e' sforzo netto.
C'e' forza netta solo ci sono differenze di pressione, o, come si dice, gradienti di pressione grad(p) = (dp/dx, dp/dy, dp/dz), che sono vettori.
Tecnicamente, la pressione e' descritta dagli elementi diagonali del tensore degli sforzi (p. es. quello di reynolds per i fluidi non viscosi).
__________________
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...We were the first that ever burst into that silent sea...
Due secondi prima del Big Bang, Dio stava dicendo alla stampa che era tutto sotto controllo.
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Vecchio 26 maggio 17, 12:05   #588 (permalink)  Top
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La pressione e' quello che si chiama "sforzo", in inglese "stress".
E' uno sforzo normale, distinto da quelli da quelli di taglio (presenti per esempio nei fluido viscosi).
E' il MODULO della forza normale applicata alla superficie (arbitraria) di un elemento di fluido qualsiasi diviso l'area della superficie.
Tecnicamente e' definita come p = dF/dS, F = forza applicata, S = superficie di applicazione.
La pressione e' uno scalare, non un vettore: NON ha direzione di applicazione. Dato un elemento di fluido, la pressione e' la stessa in tutte le direzioni, per questo si parla di pressione in un punto.
In un fluido in cui la pressione e' uniforme NON c'e' sforzo netto.
C'e' forza netta solo ci sono differenze di pressione, o, come si dice, gradienti di pressione grad(p) = (dp/dx, dp/dy, dp/dz), che sono vettori.
Tecnicamente, la pressione e' descritta dagli elementi diagonali del tensore degli sforzi (p. es. quello di reynolds per i fluidi non viscosi).
Quindi: è corretto dire che il gradiente di pressione attorno all'ala esercita forza perpendicolarmente al profilo, diretta verso il centro di curvatura del flusso?
Oppure, nel caso di linee di flusso dritte, che il gradiente di pressione esercita la sua forza perpendicolarmente al flusso?
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Vecchio 26 maggio 17, 13:34   #589 (permalink)  Top
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Ma quindi Galè, quando nel suo libro scrisse che la circuitazione era una fatto "reale" e che pure fu fotografato, scrisse una sesquipedale stupidaggine.

Così come sulle "dispense" pubblicate su Modellismo da circa due anni a questa parte laddove si scrive, già nel primo capitolo che la portanza si genera a seguito del vortice d'avviamento.

Lo chiedo anche solo a titolo d'informazione.
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Vecchio 26 maggio 17, 14:23   #590 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da sloper_marco Visualizza messaggio
Visto, ma continuo a non capire come un flusso "in pressione" possa creare una depressione nell'ambiente senza la presenza di una depressione a valle del flusso. Per flusso in pressione intendo un flusso con pressione a monte superiore a quella dell'ambiente in cui si riversa, che nel nostro caso è quella atmosferica.

E' lo stesso discorso del mio esperimento col phon sulla lastra piana. Al riguardo Dev obiettò, giustamente, che "Il phon induce di suo un aumento locale di pressione, dovresti mettere anche un aspiratore dall'altra parte per annullarlo".

Bene. Nel caso dell'ala, dove sta l' "aspiratore dall'altra parte" che annulla l'aumento locale di pressione provocato dal BE? Semplice depressione dinamica provocata dall'avanzamento dell'ala? Vortice di avviamento che aspira? Curvatura del flusso che crea depressione/aspira?
Non mi sono letto tutto il 3D, magari c'è qualche post che spiega tutto, ma io riporto una esperienza che ho fatto a casa e di cui vi avevo già raccontato.

A casa ho un umidificatore ad ultrasuoni, che emette in orizzontale un bellissimo e sottilissimo sbuffo di "vapore" (acqua finemente nebulizzata, soffiata da una ventolina). Ho notato che passandogli accanto, lo sbuffo viene deviato dal mio passaggio nel senso inverso del mio movimento. Ritengo che questo movimento sia dovuto alla depressione che lascio dietro di me, che richiama aria da davanti a me.

Ho provato a far muovere l'ala del mio Bixler in questo sottile flusso di vapore ed il comportamento dell'aria è stato identico: l'ala andava verso destra e l'aria sul suo dorso andava verso sinistra. E' evidente quindi che la velocità relativa tra ala e aria sul dorso è superiore alla velocità di movimento dell'ala stessa.
Perchè lo fa? La risposta dovrebbe essere nel comportamento che ha l'aria SOTTO l'ala, che invece viene "trascinata" assieme ad essa e nella sua stessa direzione, lasciando quindi un "vuoto" dietro il BU, vuoto che aspira l'aria proveniente dal dorso. E' il ben noto fenomeno della circolazione: la velocità dell'aria lungo l'ala è la somma (vettoriale) della velocità dell'ala sommata alla velocità della circolazione.
Il motivo per cui il ventre dell'ala trascina l'aria potrebbe essere un banalissimo "effetto cucchiaio", cioè la trascina semplicemente perchè la raccoglie e la comprime leggermente.
Avendo visto che l'aria sul dorso dell'ala si muove all'indietro, questo movimento provoca il risucchio sul BE che è la causa della depressione che si produce anche in un luogo ove, apparentemente, l'aria dovrebbe risultare compressa dalla forma stessa del BE.
Per chiarire definitivamente questo aspetto sarebbe sufficiente fare un esperimento con un'ala il cui profilo viene allungato di lunghezza notevole con una tavoletta piana ed in linea con il flusso d'aria, in modo da allontanare il più possibile il BE dal risucchio provocato dal BU, e misurare la pressione sul dorso del BE e vedere se rimane costante o se, come immagino, aumenti.
Analogamente, si andrà a misurare la pressione nel ventre dell'ala e, se il mio ragionamento è corretto, dovremo vedere che la pressione è diminuta, in quanto manca l'aria di rimpiazzo proveniente dal dorso.
Se qualcuno di noi ha un barometro abbastanza sensibile, si tratta di un esperimento abbastanza facile da realizzare.

Carlo
__________________
Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63
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