10 settembre 18, 13:51 | #51 (permalink) Top |
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Riprendiamo il lavoro interrotto. Le due staffe ad “L” sono state bloccate sulle guide (parte mobile), i bulloncini tagliati a misura (sulle foto non sono stati ancora tagliati). Per bloccare le staffe ad “L”, stringendo i bulloni , in modo che la loro parte superiore sia parallela al piano di lavoro ho utilizzato un listello di legno. Ovviamente lo stesso spessore per tutte e quattro le staffe. A questo punto mi sono fatto tagliare due piccole piastre di alluminio, stesso spessore di quello utilizzato come base dei cuscinetti, che vanno a coprire la parte superiore delle staffe. Mediante l’utilizzo di un cartoncino ho preso le misure e le posizioni dei fori (tanti per la verità e forse ne bastavano di meno). Anche per questa lavorazione ho fatto i fori sull’alluminio delle piastre e utilizzato bulloncini leggermente più piccoli del foro delle piastre. Questo mi ha consentito di poter regolare bene gli allineamenti. Poi si capirà il perché. Le piastre sono bloccate con dei bulloni dotati di rondelle piane e, sotto, di rondelle grover. |
10 settembre 18, 14:13 | #52 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-12-2008 Residenza: Roma
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Complimenti per la realizzazione e l'inventiva, e grazie per la condivisione! Solo una precisazione, le barre "trapezie" che hai comprato e usato sono in realtà viti a ricircolo di sfere e non barre filettate trapezie, e seppur cinesi, sono molto precise e a backlash praticamente nullo (le ho e ho misurato la precisione di movimento e il backlash e posso grantire che anche le cinesi, prese da due diversi fornitori, danno un risultato ottimo). Altro che cinghie... Prossimamente misurerò anche la precisione e il backlash delle cinghie, che mi aspetto molto validi ma c'è da dire che non sempre sono utilizzabili delle cinghie. Se si parla di fresatrice o pantografo, per materiali duri e con pesi rilevanti, non credo che le cinghie siano la migliore scelta, per stampanti 3d e taglia polistirolo probabile... |
10 settembre 18, 16:01 | #53 (permalink) Top | |
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Si non ho assolutamente backlash. Grazie per la precisazione in realtà e proprio il termine esatto. Tutto sto progetto è durato un paio di anni proprio perchè ho inventato parecchio ma non tutto ha funzionato come avevo immaginato. Quindi forza a modifiche. Una domanda. Ma si riesce a comprendere la descrizione di quello che è il lavoro? Perchè poi mi rendo conto che per me che la ho realizzata mi sembra chiaro ma forse non è così per tutti. In quanto a condivisione non solo non ho finito ma ora inizia la parte complicata | |
10 settembre 18, 22:42 | #54 (permalink) Top | |
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11 settembre 18, 08:56 | #55 (permalink) Top |
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Buongiorno. Andiamo avanti con la costruzione. Siamo arrivati al punto di avere il carrello che scorre liberamente collegato alla parte mobile delle guide dei cassetti. Non ho ancora affrontato il tema del collegamento della vite a ricircolo di sfere con il carrello che porta la struttura verticale. Non è il momento perché in realtà ora i carrelli vanno smontati, si deve saldare un profilato di alluminio di centimetri 4X4 in verticale. Non ho ne la possibilità ne, cosa più grave, la capacità di fare saldature con l’alluminio. Quindi mi sono fatto aiutare da un amico carrozziere. I profilati che chiamerò colonne verticali devono essere saldati a "filo" con uno dei bordi e le saldature devono lasciare la possibilità ai bulloncini della piastra di essere smontati. Lo spazio non è in realtà molto ed ecco perché il profilato è il 4X4. Il profilato verticale deve necessariamente essere saldato in modo da formare un angolo di 90 gradi con la piastra di alluminio sulla quale è saldato. Anche questo è molto importante. Attenzione. Con la saldatura delle colonne verticali si inizia a perdere la simmetria delle lavorazioni. Fino ad ora i pezzi fatti potevano essere intercambiabili. Da questo momento non più. Le colonne verticali saranno una destra ed una sinistra. Vi consiglio di cominciare a segnare i pezzi perché è facile sbagliare e rovinare qualche particolare. La asimmetricità è data dalla saldatura a “filo” di un bordo. Quel “filo” sarà necessario affinché il filo al nikel possa muoversi liberamente fino alla base. Lo so ora è difficile da comprendere ma se andiamo avanti tutto sarà più chiaro. Intanto le foto di questa lavorazione. Nella prima foto si può vedere il profilato quadrato saldato sulla piastra di alluminio. Tutti i bulloni sono liberi di essere smontati anche quelli vicini alla saldatura. E’ importante. Nella seconda foto il braccio verticale in piedi. E’ molto lungo, ovviamente troppo, si taglierà alla fine. Si scorge anche, in testa, un motore passo passo. Non fateci caso è sempre relativo alla prima versione della macchina. Si può notare che la saldatura è a "filo". La parte più lunga composta dal profilato più la parte del carrello sarà la parte interna della macchina. Fiducia poi si capirà. In ultimo. Non rimontate il carrello sulle guide dei cassetti. Non è il momento perché sui carrelli si dovrà ancora lavorare. E non poco. Buona giornata a tutti. Marco |
11 settembre 18, 08:58 | #56 (permalink) Top |
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Guarda, senza inquinare il thread ulteriormente, sì ho una vaga idea di cosa sia e da cosa dipenda il backlash (mai filettato su tornio?se sì allora inutile parlare ancora di backlash...). Sul fatto che le cinghie siano completamente prive di backlash..bè per farla semplice non sarei così sicuro o almeno non farei una affermazione così lapidaria in merito... Prima di tutto bisognerebbe specificare che molto probabilmente intendi una cinghia utilizzata ad anello chiuso con tenditore, poi che utilizzi un profilo scelto appositamente (es GT2 ecc..), che usi una cinghia appositamente rinforzata con fibre o treccie ecc... insomma nel caso delle cinghie dentate non è possibile escludere a priori il backlash, poi termino qui perchè non mi interessano le "guerre di religione" sulla bontà della trasmissione del moto a cinghia, diciamo che mi piace saper scegliere il prodotto migliore o più bilanciato/adatto per l'applicazione in oggetto. Tra l'altro non è impossibile portare le viti trapezie di qualità praticamente a backlash nullo, semplicemente poi l'attrito è tale da non poterle muovere... è lo stesso motivo per cui sulle macchine utensili classiche (manuali) utilizzano le viti trapezie.... Per riassumere: Backlash nullo o prossimo allo zero (più correttamente): viti a ricircolo di sfere cinghie ad anello chiuso rinforzate e con apposito tenditore chiocciole a recupero di gioco con viti trapezie di qualità Attrito quindi sforzo sia positivo (per far muovere l'oggetto) sia negativo (per far restare in posizione l'oggetto) in ordine decrescente di attrito: viti trapezie viti a ricircolo cinghie dentate Va da se che se devi tenere fermo un oggetto o un carrello o ti basi sull'attrito o ti basi solo sulla forza del motore, le conclusioni sono ovvie....ne sai almeno quanto me quindi... |
11 settembre 18, 20:42 | #57 (permalink) Top |
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Questa sera ho fatto qualche foto che utilizzerò per le prossime puntate. Mi è venuto in mente di pesare uno dei bracci. Bene, a forza di aggiungere metalli, pesa la bellezza di 10 kg. Quindi per utilizzare sta macchina sarà opportuno avere un tavolo di una certa consistenza. Buona serata a tutti. Marco |
11 settembre 18, 22:04 | #58 (permalink) Top | |
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12 settembre 18, 08:47 | #59 (permalink) Top | |
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Penso che se ci fosse il fenomeno del "backlash" il filo al nikel nel momento di tornare indietro si fermerebbe per qualche frazione di secondo fondendo il polistirolo. In realtà dalle foto si può vedere che il bordo di entrata è perfetto. Credo che comunque questo fenomeno sia anche ridotto dall'eventuale programma che gestisce questo errore, (parametro che io non ho impostato), ma anche "ammortizzato" dal filo al nikel che è sempre sotto tensione di due molle. Nel caso del tornio in realtà non ci sono altri elementi. | |
12 settembre 18, 10:01 | #60 (permalink) Top |
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E si riparte. In ogni foto della macchina che ho pubblicato per questo articolo, dove appare una barra filettata, ho sempre avvertito di non tenerne conto perché sono foto relative alla prima versione che, nei test, non ha evidenziato la necessaria e, mi confesso, sperata precisione. Anche in questa foto non tenetene conto per favore. Scartata l’idea delle barre filettate anche per il braccio verticale ho dovuto ripensare la soluzione e rivolgermi ancora una volta al fiorente e, tutto sommato, accessibile mercato cinese. Non ho preso una replica delle viti a circolazione di sfere del braccio orizzontale perché sul braccio verticale ho necessità di una base sulla quale montare il supporto del filo al nikel. Avrei dovuto costruire due nuovi carrelli e montare ancora delle guide per cassetti anche sul braccio verticale. Ma ho preferito ridurre i tempi, che si stavano prolungando oltremodo, e acquistare le guide delle foto. La guida lineare della prima foto alla fine si muove con lo stesso principio di quelle orizzontale, con la vite a circolazione di sfere. Quindi ho acquistato due “sistemi” come quelli delle foto con 60 centimetri di corsa. Per i profili alari uno spessore di 60 centimetri è sicuramente sufficiente forse 60 centimetri di corsa sono anche sufficienti per tagliare sezioni di una fusoliera. Le guide arrivano dalla Cina con i motori già montati ma li ho smontati e sostituiti con i NEMA 17 che il mio amico aveva preparato con filo e connessioni elettriche. Nulla di difficile ma ......ora .......sarà necessario montarle. Bene nella seconda foto si vede il sistema di montaggio previsto dalla fabbrica. Nella parte posteriore delle guide ci sono delle scanalature all’interno delle quali ci sono dei piccoli dadi dai bordi rettangolari liberi di scorrere lungo le scanalature. Ce ne sono molti. Di fatto ne bastano quattro di cui due in una scanalatura e due in un’altra adiacente. Quindi ho fatto quattro fori passanti nella parte posteriore del profilato 4X4 e le brugole vanno ad avvitarsi sui dadi dal bordo rettangolare. La caratteristica che i dadi possano scorrere è di importanza fondamentale perché, poi vedremo, la guida lineare potrà e dovrà essere regolata in altezza. Le brugole di base vanno messe, come si vede, in una posizione bassa, quanto più si può. Questo perchè la guida lineare avrà necessariamente una parte libera in basso, quindi è meglio bloccarla appena possibile. Un paio di consigli : - I dadi dal bordo quadrato all’interno delle scanalature scorrono con molta facilità, forse troppa, quindi per riuscire a centrare la brugola passante con il dado sarà necessario rendere i dadi meno scorrevoli mediante l’inserimento nella guida di piccoli pezzi di carta. - Smontando i “tappi” neri della guida sarà possibile estrarre qualcuno di questi dadi ed inserirlo nelle guide laterali. Serviranno in seguito. Fine della puntata e.... ...dalla prossima si comincia a lavorare sul serio. Le cose si complicheranno Sono sempre disponibile a fornire ulteriori spiegazioni. Buona giornata a tutti Marco |
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