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Vecchio 27 maggio 17, 20:04   #601 (permalink)  Top
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No amen.
Non scrivo più.

Per almeno due motivi.

Primo motivo nessuno riesce a spiegarmi perchè in un fluido non viscoso (e non importa se l'unico fluido esistente è l'elio prossimo allo zero assoluto) non si produce di fatto portanza anche se, tutti gli essere senzienti di questo pianeta, asseriscano che per spigare la portanza bastano proprietà inerziali.
Ripeto, se bastano proprietà inerziali allora, anche un fluido non viscoso che ugualmente le possiede, deve produrre portanza.
Non è questione di leggere o non leggere quello che scrive Mclean, è solamente questione di eseguire un semplice sillogismo: sa A implica B e B implica C, allora A implica C e viceversa. Ma se B non implica C allora C non può essere implicato da A.
Fine.
Inoltre, qui si "pretende" di voler considerare "vere" tutte le, mi si perdoni "speculazioni e conclusioni" di Babinski, Mclean e chi più ne ha più ne metta, le quali dovrebbero mettere fuori combattimento spiegazioni fisiche, matematiche e sperimentali conosciute, indagate e confermate "fino a 5 minuti fa di Storia" (e lo dimostrerebbe il fatto che stiamo "discutendo" di "nuova teoria del volo" e non di "teorie conosciute del volo". Indi lo direbbe l'oggetto stesso della discussioni che di fatto, si vogliono rigettare almeno in parte, le cose che si sono fin qui tosto tosto conosciute) ma, sembra quasi tabù che non si voglia prendere atto di quanto hanno scritto nell'astratto chi si prese la briga di effettuare l'esperimento con l'elio superfluido: The lift on an airfoil in a velocity field of perfect superfluid flow within liquid helium ii has been found to vanish for sufficiently low velocity. Thus the flow is pure potential flow with no circulation, and the viscosity boundary condition of zero velocity at the trailing edge (Kutta condition) which is normally introduced does not apply. We believe this to be the first illustration of absolutely perfect hydrodynamic flow, i.e., one in which the viscosity vanishes identically and therefore asserts no influence on the flow field.
E ripeto, in quel ca220 di fluido, fino a prova contraria, inerzia, energia cinetica, pressione, forse centripete e chi più ne ha più ne metta, funzionavano ancora eccome...

Ma forse il secondo motivo per cui mi ritiro dalla discussione è ancor più "ragionevole".
Ed è il fatto che, di fatto, qui c'è più di uno che "bara".
E non mi riferisco a quelli che scrivo sul baronerosso bensì a tutto quello che si può trovare in internet.
A partire in primis dalla NASA perchè mi è bastato poco per trovare, senza nessuna fatica, link ufficiali della famosa agenzia dove, per spiegare la genesi della portanza si ricorre e chiama in causa tranquillamente (e quindi ritenendole vere corrette) cose come: viscosità e vortice d'avviamento.

Allego giusto a titolo di esempio la più "gnocca" delle presentazioni che ho trovato in 5 minuti su i vari siti internet NASA.
Ora delle due è una: o anche la NASA "bara e mente sapendo di mentire" oppure quello che pubblica è corretto.
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Vecchio 27 maggio 17, 20:57   #602 (permalink)  Top
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.... Ci occorre veramente ad ogni piè sospinto produrre una completa relazione fisico matematica delle scelte, per infine dare una spiegazione comprensibile ai più?
McLean lo fa.
Dipende dove vogliamo arrivare.

Ti occorre partire dai giusti presupposti, cosa che secondo me non fai.
Ma essendo secondo me impossibile fare quello che vuoi fare nei modi che vuoi tenere, tutto mi torna
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Vecchio 27 maggio 17, 21:06   #603 (permalink)  Top
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"La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscer i caratteri ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto"

Li vogliamo fare due conti?
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Loosing an illusion makes you wiser than finding a truth.
...We were the first that ever burst into that silent sea...
Due secondi prima del Big Bang, Dio stava dicendo alla stampa che era tutto sotto controllo.
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Vecchio 27 maggio 17, 23:15   #604 (permalink)  Top
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No amen.
Non scrivo più.

Per almeno due motivi.

Primo motivo nessuno riesce a spiegarmi perchè in un fluido non viscoso (e non importa se l'unico fluido esistente è l'elio prossimo allo zero assoluto) non si produce di fatto portanza anche se, tutti gli essere senzienti di questo pianeta, asseriscano che per spigare la portanza bastano proprietà inerziali.
Ripeto, se bastano proprietà inerziali allora, anche un fluido non viscoso che ugualmente le possiede, deve produrre portanza.
Non è questione di leggere o non leggere quello che scrive Mclean, è solamente questione di eseguire un semplice sillogismo: sa A implica B e B implica C, allora A implica C e viceversa. Ma se B non implica C allora C non può essere implicato da A.
Fine.
Inoltre, qui si "pretende" di voler considerare "vere" tutte le, mi si perdoni "speculazioni e conclusioni" di Babinski, Mclean e chi più ne ha più ne metta, le quali dovrebbero mettere fuori combattimento spiegazioni fisiche, matematiche e sperimentali conosciute, indagate e confermate "fino a 5 minuti fa di Storia" (e lo dimostrerebbe il fatto che stiamo "discutendo" di "nuova teoria del volo" e non di "teorie conosciute del volo". Indi lo direbbe l'oggetto stesso della discussioni che di fatto, si vogliono rigettare almeno in parte, le cose che si sono fin qui tosto tosto conosciute) ma, sembra quasi tabù che non si voglia prendere atto di quanto hanno scritto nell'astratto chi si prese la briga di effettuare l'esperimento con l'elio superfluido: The lift on an airfoil in a velocity field of perfect superfluid flow within liquid helium ii has been found to vanish for sufficiently low velocity. Thus the flow is pure potential flow with no circulation, and the viscosity boundary condition of zero velocity at the trailing edge (Kutta condition) which is normally introduced does not apply. We believe this to be the first illustration of absolutely perfect hydrodynamic flow, i.e., one in which the viscosity vanishes identically and therefore asserts no influence on the flow field.
E ripeto, in quel ca220 di fluido, fino a prova contraria, inerzia, energia cinetica, pressione, forse centripete e chi più ne ha più ne metta, funzionavano ancora eccome...

Ma forse il secondo motivo per cui mi ritiro dalla discussione è ancor più "ragionevole".
Ed è il fatto che, di fatto, qui c'è più di uno che "bara".
E non mi riferisco a quelli che scrivo sul baronerosso bensì a tutto quello che si può trovare in internet.
A partire in primis dalla NASA perchè mi è bastato poco per trovare, senza nessuna fatica, link ufficiali della famosa agenzia dove, per spiegare la genesi della portanza si ricorre e chiama in causa tranquillamente (e quindi ritenendole vere corrette) cose come: viscosità e vortice d'avviamento.

Allego giusto a titolo di esempio la più "gnocca" delle presentazioni che ho trovato in 5 minuti su i vari siti internet NASA.
Ora delle due è una: o anche la NASA "bara e mente sapendo di mentire" oppure quello che pubblica è corretto.
zioboia, nomino la nasa da trecento pagine ed oggi te ne vieni fuori con un antico ppt senza il commento del presentatore. Ma credi non l'abbia visto? Cosa vuoi dimostrare? Prima la nasa ti dava sui maroni, per carità no alla deviazione del flusso e terzo principio, adesso la invochi. Oh, guarda il loro sito di oggi.Cosa c'è scritto e cosa no.


Io sto cercando SOLO di dare la spiegazione meccanica dello scambio di forze tra particelle del flusso su un profilo 2D come lo mostra la NASA nella sua applett ? Ma quante ca22o di volte devo scriverlo?

Non ti va bene che la portanza sia un fenomeno meccanico? E che ca220 è allora?

Tu contesti tutto e tutti ma non dici come si forma la portanza. Ziorospo.
E dillo come si forma.
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Vecchio 27 maggio 17, 23:34   #605 (permalink)  Top
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Ti occorre partire dai giusti presupposti, cosa che secondo me non fai.
Ma essendo secondo me impossibile fare quello che vuoi fare nei modi che vuoi tenere, tutto mi torna
Definiamo i presupposti allora. Vedrai che una volta compreso lo scambio di forze (che credo di aver compreso) si trova il modo di spiegarlo sui presupposti giusti.

Ho preso dall'inizio una strada alla Babinsky perchè è comprensibile ai più, McLean si fa un pò fatica.
Impiega 400 pagine di fisica orientata all'aerodinamica e quattro o cinque di premessa solo per definire il contesto per la spiegazione semplificata del caso 2D, che in nuce è lo scambio di forze che ho riassunto anche se male. Altre 100 e rotte pagine a seguire.
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Vecchio 27 maggio 17, 23:36   #606 (permalink)  Top
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"La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua e conoscer i caratteri ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto"

Li vogliamo fare due conti?
Magari!
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Vecchio 31 maggio 17, 16:05   #607 (permalink)  Top
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Non e' che possiamo fare un corso di aerodinamica, eh
Anche perche' non ne sarei in grado
Almeno qualitativamente pero' qualcosa si puo' provare a dire.

Siamo d'accordo, mi pare, sul fatto che la portanza e' una forza di reazione dovuta alla deviazione netta del flusso relativo quando incontra l'ala.
Allora la portanza e' dovuta alle forze scambiate tra fluido e ala e quindi dobbiamo usare l'equazione di newton, applicata ai fluidi, F = ma.
Nel caso di fluidi inviscidi, isotermi e con densita' costante, l'equazione e' quella di eulero.
Semplifichiamo il problema assumendo che il flusso relativo sia stazionario (cioe' non dipendente dal tempo ), allora l'equazione e' w*V•grad(V) = -grad(p), w = densita', grad(F) e' il gradiente della funzione F, V e' il vettore velocita.
Il termine w*V•grad(V) corrisponde a "ma", -grad(p) corrisponde a "F".
Ci dice che l'accelerazione di un elemento di fluido non viscoso e' dovuta SOLO alle differenze di pressione locali.
Quindi e' facile indurre che la portanza e' dovuta solo alla somma vettoriale dei gradienti di pressione sull'ala.
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Vecchio 31 maggio 17, 16:39   #608 (permalink)  Top
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.....Quindi e' facile indurre che la portanza e' dovuta solo alla somma vettoriale dei gradienti di pressione sull'ala.
Che poi è quello che intuitivamente si capisce anche senza applicare le formule matematiche...

E' stupendo vedere come la fisica fornisca tante risposte per lo stesso fenomeno, ognuna valida considerando il fenomeno da un punto di vista diverso,.
Nello specifico, abbiamo visto che la portanza è, allo stesso momento, sia la somma vettoriale delle singole pressioni esercitate dall'aria sui singoli punti della superficie dell'ala che la forza, uguale e contraria, applicata dall'ala all'aria per accelerarla verso il basso dal suo stato di "quiete" originale.

Carlo
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Dai un pesce ad un uomo e lo avrai sfamato per un giorno, insegnagli a pescare e lo avrai sfamato per sempre. (Confucio)
I miei modelli: http://www.youtube.com/results?search_query=carloroma63
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Vecchio 31 maggio 17, 17:47   #609 (permalink)  Top
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Che poi è quello che intuitivamente si capisce anche senza applicare le formule matematiche...

E' stupendo vedere come la fisica fornisca tante risposte per lo stesso fenomeno, ognuna valida considerando il fenomeno da un punto di vista diverso,.
Nello specifico, abbiamo visto che la portanza è, allo stesso momento, sia la somma vettoriale delle singole pressioni esercitate dall'aria sui singoli punti della superficie dell'ala che la forza, uguale e contraria, applicata dall'ala all'aria per accelerarla verso il basso dal suo stato di "quiete" originale.

Carlo
Sono la stessa cosa
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Vecchio 31 maggio 17, 20:22   #610 (permalink)  Top
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Non e' che possiamo fare un corso di aerodinamica, eh
Anche perche' non ne sarei in grado
Almeno qualitativamente pero' qualcosa si puo' provare a dire.

Siamo d'accordo, mi pare, sul fatto che la portanza e' una forza di reazione dovuta alla deviazione netta del flusso relativo quando incontra l'ala.
Allora la portanza e' dovuta alle forze scambiate tra fluido e ala e quindi dobbiamo usare l'equazione di newton, applicata ai fluidi, F = ma.
Nel caso di fluidi inviscidi, isotermi e con densita' costante, l'equazione e' quella di eulero.
Semplifichiamo il problema assumendo che il flusso relativo sia stazionario (cioe' non dipendente dal tempo ), allora l'equazione e' w*V•grad(V) = -grad(p), w = densita', grad(F) e' il gradiente della funzione F, V e' il vettore velocita.
Il termine w*V•grad(V) corrisponde a "ma", -grad(p) corrisponde a "F".
Ci dice che l'accelerazione di un elemento di fluido non viscoso e' dovuta SOLO alle differenze di pressione locali.
Quindi e' facile indurre che la portanza e' dovuta solo alla somma vettoriale dei gradienti di pressione sull'ala.
tutto ciò è molto figo. Definitivo. direi.
Unendo questa elegantissima premessa/conclusione alla time history delle particelle del gran fiume di flusso bernoulliano, time history che spiega mediante il loro scambio di forze come avviene la distribuzione delle velocità e della pressione, nonchè la curvatura del flusso, una volta che avremo individuato cosa accelera le particelle verso l'ala e come queste si comportano sotto e sopra l'ala e escono dal bu nel modo in cui escono, avremo la spiegazione della portanza rapportata direttamente a ciò che è osservabile attorno all'ala, senza buchi, circolazioni inverse di particelle, teoremi che dicono che non c'è circolazione quando fisicamente c'è già, o forza centrifuga che lascia sotto di sè minore pressione, effetti paracadutali alla lanchester, bound vortex superimposto e via dicendo. F=ma. Nient'altro.

Bisogna trovare la frasi adatte e concordare sulla meccanica.

E decidere se lo shed vortex, come lo chiama oggi la nasa senza attribuirgli missione di "starting" è effettivamente una conseguenza del flusso con circolazione già annessa,

Dobbiamo anche decidere se la circolazione è attivata dalla pressione che precede l'ala e se l'ala spostando aria in avanti crea davanti a sè la nuvola di pressione che ci serve.

Quindi direi ora di concentrarci su quanto sopra.
Avete letto le "mie" "spiegazioni" su come si innesca e si mantiene lo scambio di forze lungo le streamline e la forza perpendicolare esercitata dal gradiente sopra e sotto l'ala? Oh sto attento alle parole, visto?

Volete che la riscriva monda e pulita, in modo che possa essere opportunamente cazziata e corretta?
Dev, se non ricorriamo alle concatenazione di scambio di forze tra particelle, temo che la formazione della portanza rimarrà magia e preda di ricircoli, vortici che circondano l'ala, tiramenti per la coda o centrifughe o il segreto del volo spiegato dai nordici.
Cioè quanto c'è già in giro, varie scelte fra teorie frutto di ipotesi contrastanti e non di f=ma.
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