Stabilità di un Aeromodello

Di Fai4602
Pubblicato il 29 April 2005 in: Modellismo Articoli
TAG:Aeromodellismo, Tutorial
Analizziamo i parametri indispensabili per un corretto volo degli aeromodelli ed in particolare quelli relativi alla loro stabilità e quindi alla manovrabilità.
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Vorrei con queste poche note contribuire a chiarire in modo semplice e senza addentrarmi nei meandri della aerodinamica e del perché e percome, quali sono i parametri da dover considerare per un corretto volo degli aeromodelli ed in particolare quelli relativi alla loro stabilità e quindi alla manovrabilità.
La stabilità che un aeromodello, per poter volare con sicurezza deve possedere è di tre tipi, ossia:
  • la Stabilità Longitudinale, riguardante i movimenti di rotazione attorno all'asse orizzontale o di beccheggio (asse Y).
  • la Stabilità Direzionale attorno all'asse verticale o d'imbardata (asse Z).
  • la Stabilità Laterale o trasversale attorno all'asse di rollio (asse X).
Di queste ultime due, che si influenzano vicendevolmente, normalmente si parla di Stabilità Latero-Direzionale.

Stabilità Longitudinale
E' noto che la portanza generata da un'ala è causata dalla differenza tra le pressioni relative esistenti sul ventre e quelle sul dorso del profilo.
In pratica in ogni punto del profilo esiste una differenza di pressione che si traduce in una spinta verso l'alto.
Tutte queste spinte possono essere sommate fra di loro e rappresentate con una unica spinta che viene chiamata Portanza P (o L, dalla terminologia anglosassone Lift).
Il suo punto di applicazione, situato lungo la corda alare c, è definito Centro di Pressione CP.
Quando l'incidenza e/o la velocità cambiano, variano anche tutte le spinte di portanza e conseguentemente varia pure la risultante totale, sia come intensità che come punto di applicazione. Questo vuol dire che il CP si sposta al variare della pressione, spostandosi verso il naso del profilo quando la pressione cresce.
Quindi il Centro di Pressione che, tranne nel caso dei profili simmetrici, non è un punto fisso, non può essere considerato per il centraggio, viceversa il Fuoco F del profilo, detto anche Centro Aerodinamico, è un punto fisso che non varia al variare dell'incidenza e/o velocità e quindi può essere considerato per questo scopo.
Il Fuoco F altro non è che il fuoco della parabola inviluppo delle risultanti aerodinamiche teoriche (e ciò significa che ai diversi valori dell'incidenza, il prodotto della risultante aerodinamica totale per la rispettiva distanza dal fuoco F ha valore costante) e che, dipendendo dal tipo di profilo, può trovarsi internamente od esternamente a questo. Per convenzione e per facilitare le cose viene considerata la sua proiezione sulla corda del profilo.
La posizione del Fuoco varia fra il 22% e il 27% della corda media alare a partire dal naso del profilo e per convenzione, per ogni calcolo relativo alla Stabilità Longitudinale, si fissa al 25% della corda.
Inoltre è da precisare che la posizione del Centro di Pressione CP per i profili asimmetrici e concavoconvessi si trova sempre dietro al Fuoco mentre un CP situato davanti al Fuoco lo si ha solamente con profili autostabili o con profili asimmetrici o concavoconvessi in volo rovescio.
Invece per i profili biconvessi simmetrici la posizione del Centro di Pressione CP è fissa e si trova in corrispondenza del Fuoco.

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Ha detto fai4602;1933463
La superfice da considerare è tutta quella compresa dalla siluette laterale del modello, quella cioè corrispondente all'ombra proiettata su di una superfice posta dietro al modello illuminato dal davanti.

Ciò significa che se vi è un ala con diedro accentuato, tale da far fuoriuscire una porzione di superfice alare dalla sagoma della fusoliera, si deve considerare pure questa porzione di superfice.

I valori indicativi di K del piano verticale vanno da un 0.025 a 0.10, pertanto delimitanti un campo abbastanza ampio, ma quello che è importante è che il CSL si trovi posizionato dietro il CG con una distanza fra CSL e CG pari al 25% della lunghezza della fusoliera.

Per far virare un modello è importante più il diedro della superfice laterale, ce ne rendiamo conto osservando molti modelli di alianti 2 assi con superfici laterali irrisorie.

D'altrocanto è abbastanza facile aggiungere o togliere superfice da un piano verticale.

Riguardo alle unità di misura ricordo che il mio maestro alle elementari diceva che non si possono dividere i cavoli con le patate :D



Ti ringrazio per la risposta molto detagliata.Adesso mi controlo il CSL .

Ciao,Matthieu.
Commento postato da easy crash il 19 February 2010 alle 14:42
Ha detto easy crash;1921631
Ciao,volevo sapere si nel calcolo della superficia del piano verticale si prende
in considerazione anche il pezzo della fuso sotto (analogia con l'ala dove si include anche la fuso nel calcolo della superficia).

Grazie,matthieu.


Ha detto easy crash;1923495
Ciao,ecco mi di nuovo con una nuova domandina a proposito del Rapporto Volumetrico del Piano Verticale .Quale sono le valore da ottenere ? :huh:
Quella sotto quale non cendere e quella requista per fare virare un modello
con il diedro ? :blink:
Nelle formulette le unita per apertura e bracio di leva sono espresse in cm ?
:)
grazie


La superfice da considerare è tutta quella compresa dalla siluette laterale del modello, quella cioè corrispondente all'ombra proiettata su di una superfice posta dietro al modello illuminato dal davanti.

Ciò significa che se vi è un ala con diedro accentuato, tale da far fuoriuscire una porzione di superfice alare dalla sagoma della fusoliera, si deve considerare pure questa porzione di superfice.

I valori indicativi di K del piano verticale vanno da un 0.025 a 0.10, pertanto delimitanti un campo abbastanza ampio, ma quello che è importante è che il CSL si trovi posizionato dietro il CG con una distanza fra CSL e CG pari al 25% della lunghezza della fusoliera.

Per far virare un modello è importante più il diedro della superfice laterale, ce ne rendiamo conto osservando molti modelli di alianti 2 assi con superfici laterali irrisorie.

D'altrocanto è abbastanza facile aggiungere o togliere superfice da un piano verticale.

Riguardo alle unità di misura ricordo che il mio maestro alle elementari diceva che non si possono dividere i cavoli con le patate :D
Commento postato da fai4602 il 14 February 2010 alle 23:15
Ciao,ecco mi di nuovo con una nuova domandina a proposito del Rapporto Volumetrico del Piano Verticale .Quale sono le valore da ottenere ? :huh:
Quella sotto quale non cendere e quella requista per fare virare un modello
con il diedro ? :blink:
Nelle formulette le unita per apertura e bracio di leva sono espresse in cm ?
:)
grazie
Commento postato da easy crash il 08 February 2010 alle 22:07
Ciao,volevo sapere si nel calcolo della superficia del piano verticale si prende
in considerazione anche il pezzo della fuso sotto (analogia con l'ala dove si include anche la fuso nel calcolo della superficia).

Grazie,matthieu.
Commento postato da easy crash il 07 February 2010 alle 21:24
Ciao, ti conviene postare una richiesta specifica in "aeromodellismo", qui sotto non è il luogo adatto essendo dedicato agli articoli.

Se poi fai una ricerca sulla coda a V troverai un sacco di notizie anche sul fatto che sarebbe opportuno che i pianetti non si muovano in egual maniera durante un comando di virata.

Comunque sia ho tre motoveleggiatori con coda a V e tutti e tre hanno l'entità di comando in virata eguale e non mi sono mai stallati.

L'importane è in virata tenerli leggermente picchiati per non far loro perdere velocità con conseguente stallo.
Commento postato da fai4602 il 24 September 2009 alle 12:31

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