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Vecchio 23 febbraio 11, 22:05   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di RenatoC
 
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In quale scala riprodurre una ACC5?

Accolgo l'invito di ClaudioV di creare un apposito topic per discutere di questo interessante argomento. Qui si possono fare tutti i paragoni possibili ed immaginabili

In questo topic ci si domanda quale fattore di scala scegliere per riprodurre, IL PIU' FEDELMENTE POSSIBILE, le forme ed i volume delle ACC5.
Come punto di partnza ripropongo (per i nuovi lettori di questo argomento) uno studio fatto dal sottosceritto di recente.

Come oramai è noto a molti di noi, più si rimpiccolisce lo scafo e più si devono alterare le forme e i volumi. Guardate l'immagine allegata: mostra il profilo di una vera ACC5 in tre scale diverse!!!

Scalando queste forme si incontrano molti problemi a trovare la giusta LWL e il giusto pescaggio che garantiscano un buon dislocamento e mantengano una somiglianza decente con le vere ACC5.

Dallo studio che ho fatto è emerso che, scalando lo scafo in scala 1:18,46, uscirebbe fuori una lunghezza fuoritutto di 1300mm (ovvero si potrebbe parlare di una ipotetica IACC-130..........), ci ritroveremmo un baglio di 180mm, una LWL di circa 975 e un pescagg di circa 48.
Questi valori sono perfettamente in linea con i migliori progetti IACC120 in circolazione.
Detto in altre parole: scalando una ACC5 a 1300mm avremmo una riproduzione PERFETTAMENTE IN SCALA, con slanci di prua e poppa asolutamente identici a quelli veri e prestazioni in acqua pari, se non un pelo migliori delle IACC120 (per via di una LWL dinamica maggiore).

Scalando a 1:20 (il caso della IACC-120) la LWL scenderebbe a 900mm, troppo pochi per farci stare 4500gr di dislocamento. Il regolamento della IACC-120 permette di raggiungere delle LWL di 1000mm, ma per me sono esagerate, rovinano troppo lo slancio di poppa. Portando la LWL a circa 950-970mm (ovvero +6% rispetto alle misure originali) si giunge ad un buon compromesso tra prestazioni e fedeltà di riproduzione, anche se logicamente anche qui ne risente un pochino la proporzione dello slancio di poppa. Questo è, a mio avviso, l'unico difetto di riproduzione in scala delle 120: lo slancio di poppa troppo piccolo, ma questo difetto si fa egregiamente perdonare dalle eccellenti doti marinaresche delle 120!!! Il pescaggio rimane abbastanza in scala (ci sono IACC-120 con 44mm di pescagio...)

Scalando a 1:24 (il caso della AC-100) la LWL scenderebbe a 750mm e mantenendo quella misura sarebbe impossibile raggiungere i 2600gr di dislocamento minimo imposto dal regolamento. Si potrebbero raggiungere con dei pescaggi pazzeschi, ma il risultato sarebbe pessimo. Il regolamento permette 850mm e per forza di cose si devono usare tutti e 850mm per ottenere dei dislocamenti accettabili. Anche il pescaggio, mediamente sui 45mm, si allontana abbastanza dai 37mm imposti dai volumi originali.

Allego un altro disegno che mostra di quanto si debbano modificare le forme originali sia per le IACC-120 che per le AC-100.

Siamo finalmente giunti alle conclusioni:

IACC-130: modello perfettamente in scala in tutto e per tutto.
IACC-120: modello abbastanza in scala, ma slancio di poppa leggermente piccolo.
AC-100: slanci di poppa molto ridotti e pescai abbondanti.

Quello che emerge da questo studio è che le vere forme di una ACC5 poco si prestano per essere riprodotte con una lunghezza fuori tutto inferiore ai 1200mm.
Certo, non c'è limite alla fantasia umana... ma più si scende e più ci si alllontana INEVITABILMENTE da quelle bellissime e filanti line delle vere ACC5!
Icone allegate
In quale scala riprodurre una ACC5?-conftronto-classi.gif   In quale scala riprodurre una ACC5?-conftronto-classi-2.jpg  

Ultima modifica di RenatoC : 23 febbraio 11 alle ore 22:12
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Vecchio 24 febbraio 11, 11:59   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di matthias
 
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La risposta è semplice:
credo che un modello deve avere il miglior rapporto fra:

1.Fedeltà riproduttiva
2.Facilità di trasporto
3.Prestazioni marinaresche
4.Costo

Riguardo il punto 1, più grande è il modello e più è facile riprodurne le forme. A partire da 130 cm di scafo in su, le forme e i volumi con pesi di bulbo di 3kg (necessari per avere una buona dote marinaresca del mezzo senza dover usare derive troppo lunghe che creano problemi vari), sono tali da garantire una perfetta somiglianza con l'originale. Le 120 non si allontananano ancora molto dai 130 cm, perchè, nel complesso hanno ancora forme abbastanza somiglianti. 100 cm iniziano ad essere pochini, per mantenere forme appena accettabili serve avere un bulbo abbastanza leggero, intorno ai 2kg o meno, a scapito delle prestazioni marine.

Riguardo al punto 2, ho personalmente testato che 123 cm sono il limite di trasporto di due barche dentro ad una smart, comprensivi di vele , accessori, valige e di una ragazza . Solo un cm in + e non sarebbe stato possibile il trasporto di due barche.
Su macchine di maggiori dimensioni 130 cm sono possibili ma credo che fino a 120 siano il giusto compromesso come gestiblità.

Riguardo al punto 3, le IACC120 come sanno tutti quelli che le hanno usate, garantiscono prestazioni super fino a 20 nodi di vento, in particolare non serve cambiare armo fino a 12-14 nodi, per cui una IACC120 portata a 130 cm non potrebbe che andare meglio. Man mano che si diminuiscono le dimensioni invece, per motivi di leggi fisiche, i range di utilizzazione diminuiscono, oppure il numero degli armi e la loro necessità sostituzione aumenta necessariamente se si vogliono mantenere doti marinaresche accettabili.

Riguardo al punto 4, i costi di costruzione di una barca sono pressochè gli stessi certamente fra dimesioni di 95 fino a 125 cm. Sotto ma non ne sono certo, potrebbero effettivamente diminuire ma non so in quale percentuale sopra i 125 potrebbero aumentare un pochino (molto poco, max 50 euro su 650 per la prima barca, meno per le successive se si riutilizza lo stesso stampo) ma non è detto, andrebbe provato, probabilmente il costo è lo stesso.

Da questa analisi che ho fatto si evince, a mio parere, che l'ACC5 ideale sarebbe di 130cm, con un minimo di 120cm.
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Ultima modifica di matthias : 24 febbraio 11 alle ore 12:08
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Vecchio 24 febbraio 11, 23:31   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di RenatoC
 
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Concordo in pieno con quanto detto da Matthias.

Potremmo quindi prendere come punto fermo di questa discussione che le ipotetiche IACC-130 rappresentino il miglior compromesso tra prestazioni e fedeltà di riproduzione. Anche un albero da 33metri, scalato a 1:18.5, verrebbe 178cm, altezza questa perfettamente gestibile anche su una IACC120.
Cosa dire: identiche a quelle vere in tutto e per tutto. Certo: 130cm non sono facili da trasportare, ma nemmeno impossibile, tra i sedili posteriori e anteriori di qualsiasi macchina c’è abbastanza spazio (smart esclusa ). La prova con il manico di scopa tagliato a misura funziona sempre

Ma adesso vorrei approfondire il discorso su quali sono le problematiche tecniche nello scendere sotto ai 120cm.
Prendendo il caso della AC-100: il regolamento sembra lasciare apparentemente molta libertà al progettista rispetto a quello che è il regolamento della 120. Allora proviamo a testare questa libertà simulando sulla carta la progettazione di una AC-100!

Si parte: secondo la mia esperienza personale un modello da regata, per offrire allo skipper un certo comportamento in acqua e garantire certe prestazioni, deve avere un bulbo di almeno 2300gr (specie se deve contrastare i 60dmq di vela accettati dal regolamento).
Sempre secondo la mia esperienza, per realizzare uno scafo da un metro completo di armo, servi, batterie, ricevente, coperta, timone e di tutti quei rinforzi che sono necessari per GARANTIRE una certa robustezza strutturale del modello, ci vogliono ALMENO 1200-1300gr. Facendo la somma uscirebbe fuori un dislocamento totale di 3500gr. Perfetto: il regolamento pone solo un limite inferiore sul peso: deve essere superiore a 2650gr!
Bene, perfetto, anche il peso del bulbo non è vincolato, ottimo. Allora procedo e inizio a disegnare il modello: nessun vincolo regolamentare sulla vista dall’alto. Scelgo un baglio di 150mm. Vista laterale… qui c’è un vincolo: la LWL non può oltrepassare 850mm, ed è comprensibile se voglio avere degli slanci e ricordare le vere ACC (ma preciso che un vero ACC scalato a 1000mm dovrebbe avere una LWL di circa 730mm, quindi ho un LWL del 16% più lunga... e gli slanci di poppa ridotti del 50%...).
Ok, rispetto il vincolo, faccio prove su prove e mi accorgo che per avere un dislocamento di 3500gr devo dare allo scafo un pescaggio di 50mm!!!!!
E qui iniziano i primi problemi, più che altro di natura concettuale visto che la mia IACC120 pesca meno di 50mm… Come posso accettare l'idea che un modello in scala 1:24 peschi di più di uno a 1:20?
In piu: un pescaggio così accentuato genererà un'onda molto profonda se rapportata al resto delle grandezze frenerà molto il modello..... mmmmmmmmm...... i conti non tornano.
Ok, non posso permettermi 3500gr..... ma se diminuisco il dislocamento poi finirò con il creare un modello adatto solo ai piatti laghetti con al masimo 4-5 di vento....

Come illustrato da questo esempo, scalare eccessivamente una ACC non presenta solo delle eccessive discrepanze estetiche, ma anche altri problemi di natura pratica, costruttiva e prestazonale.

La maggior parte dei progetti AC-100, per non allontanarsi troppo dalle vere forme, hanno dei dislocamenti compresi tra 2750 e 2850gr, con bulbi sui 1750gr (gr + gr - ).
Vuol dire un peso utile per lo scafo armato d tutto di circa 1000gr (o anche meno). Anche se tecnicamente è possibile realizzare scafi con quel peso così ridotto, io personalmente non lo farei MAI!!!

Secondo me un modello da regata deve essere, tra le tante altre cose che deve essere, anche MOLTO robusto!!!!! Non stiamo mica costruendo un modello statico che farà bella figura di se dietro ad una teca nel salone di casa, cribbio!!!!!!!
A Ravenna Azzurra mi è cascata dal cavalletto ben due volte a causa di un vento che cambiava spesso direzione, ed ho subito danni (e premetto che lo scafo di Azzura pesa armato 1590gr…….). Che danni avrebbe riportato una AC-100?
Vogliamo poi parlare di quando si mette in acqua il modello con oltre 15-20 nodi? E degli scontri tra modelli che inevitabilmente avverranno in regata?
Se decido di spendere tanti bei soldini e tanti mesi di lavoro per autocostruirmi un modello… come minimo voglio anche stare tranquillo che poi il modello mi ritorni indietro!!!!! Ho sentito di una delle primissime AC-100 italiane varate nel nord Italia che con 20-30 nodi di vento HA DISALBERATO ed è rovinosamente finita sugli scogli!!! Non hanno retto gli attacchi delle sartie sulla coperta: naturale quando devi costruire le cose stando attento al grammo!!!!! I rinforzi ci volgiono tutti e pesano i grammi che pesano!!!!! Ho visto le foto di diverse AC-100 in costruzione…… realizzazioni ineccepibili, precise, perfette, pulite, ben fatte…. ma ad occhio mi sembrano tanto tanto delicate….

Tornando alla progettazione teorica della AC-100, in virtù di quanto appena detto potrei ddecidere di dedicare 1200gr allo scafo per stare tranquillo, ma poi mi restano solo 1550gr per il bulbo e addio coppia raddrizzante! Si perchè se oltrepasso il peso da progetto poila mi LWL oltrepassa 850mm e sono fuori stazza.... che incubo!!!!!

Insomma, non se ne esce fuori: pur sfruttando tutta la libertà messa a disposizione dal regolamento, personalmente non riesco a trovare quell’equilibrio e quelle forme da farmi dire in piena tranquillità di aver progettato un buon modello da regata che, non dimentichiamo, somigli ad una ACC5!!!
Probabilmente il regolamento è corretto e sono io a non essere capace di progettare buoni modelli da regata......

Spero di essere riuscito nel mio intento di far capire come secondo me il vero tallone di Achille della AC-100 sia proprio la LWL di 850mm!!!
E’ come una coperta da letto troppo corta che se ti copri la testa ti scopri i piedi!!! Anche nel caso della coperta da letto……… con soli 20 cm in più ti copri sia i piedi che la testa e…… dormi sogni tranquilli (in tutti i sensi).
Perché le IOM (classe dall’indiscusso successo) pur avendo una lunghezza fuori tutto IDENTICA, hanno una LWL di 1000mm, scafi che pesano 1,5 kg e bulbi da 2350-2400gr????? Con la IOM si riescono a chiudere tutti i cerchi, con la AC-100 no!!!

Credetemi: mi dispiace tanto “parlare male” di questa neo-classe, conosco benissimo sia l’ideatore ClaudioD che i quattro simpaticissimi modellisti romani che hanno fondato la classe, ma questo è il mio pensiero e non mi stancherò mai di ripetere che in 1000mm fuori tutto una ACC5 ci sta troppo stertta!!! La scala 1:20 è tutta un'altra dimensione, provare per credere!!!

Altrimenti ditemi voi: preferite forse che inizi a fare l’ipocrita dicendo che le AC-100 sono i modelli più belli del mondo, che sono facilissimi da costruire, che sono economicissimi, e che sono estremamente competitivi, molto rigidi allo sbando e soprattutto... vere frecce del mare????????????

Ultima modifica di RenatoC : 24 febbraio 11 alle ore 23:41
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Vecchio 25 febbraio 11, 07:54   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di grakula
 
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Renato, pensavo alla barca di 130 cm, per fare la prova di trasportabilità basta prendere una M, se ci sta lei....
ma a quel punto una bella M no?....
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OGGI SARO' BUONO....FORSE
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Vecchio 25 febbraio 11, 08:16   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di mod360
 
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Scusate se ne capisco poco però vorrei dire la mia. Si parla sempre di riprodurre ma poi alla fine esce fuori sempre un bulbo lungo una quaresima e con i laghetti che abbiamo (almeno a Roma) questi sono un vero problema), per quanto riguarda la lunghezza dello scafo non credo che uno debba progettare una barca pensando alla Smart, uno che ha una macchina piccola farà una barca piccola ed ha risolto il problema. Se vogliamo parlare di riproduzione va bene, ma non tiriamo fuori altre cose che non c'entrano niente coi modelli altrimenti il discorso si allunga di molto e non porta da nessuna parte (parlando di riproduzione). Sia ben chiaro la mia non è una polemica ma solo un pensiero. Grazie.
mod360 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 febbraio 11, 09:49   #6 (permalink)  Top
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...scusate se mi intrometto anch'io...

...in tutta questa discussione (e nella discussione da cui è partita) non ho capito una cosa... ma il bello del modellismo è farsi la guerra continuamente?
Intendo dire, perchè si deve cercare di smontare a tutti i costi il lavoro degli altri, trovando il modo con ore e ore di "lavoro" di farlo apparire come un completo disastro.
Io personalmente penso che il modellismo sia esclusivamente la copia in miniatura del reale, punto e fine. Tutto il resto non è modellismo, sono giocattoli!! Quindi se mi permettete, direi che nemmeno le 120 rientrano nel termine modellismo, perché non riproducono fedelmente le vere AC: rapporti barca albero bulbo deriva tutti cambiati. O sbaglio?
Inoltre non capisco tanto accanimento verso le AC-100. A me sembra comunque un'alternativa in più. Ognuno può scegliere secondo i propri gusti e possibilità. Io una 120 non la sceglierò mai, troppo grande. Una 100 magari pure sì, perchè fino al metro posso pure starci.
In tutto questo discorso vedo solo la ricerca di scafi che assomiglino il più possibile alle vere, ma non che le riproducano fedelmente, quindi 100, 120, 200, 60, 50 cosa cambia?
Altrimenti le footy dovremmo definirle un'emerita cazzata da stupidi, invece mi sembra siano molto in voga. Idem le MicroMagic (che mi piacciono un bel po'!!! quasi quasi...)
Tutto questo per dire che lo stesso tempo perso per qualcosa che (si capisce benissimo) non vi interessa, avrebbe dato maggiori frutti spenderlo su cose che vi interessano di più. Magari non andando in OT sull'altra discussione.

Ciaoxxxxx....
Lele71 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 febbraio 11, 10:37   #7 (permalink)  Top
Sospeso
 
L'avatar di claudioD
 
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Renato,
dopo la tua campagna Anti AC100 dettata solamente dal tuo punto di vista personale fatto di parole e propositi non verificati, ma solo per partito preso, io ti rispondo con i fatti e ti presento un disegnino di AC100 nato recentemente con la pretesa , per chi volesse, di renderlo innaffondabile se riempito quanto basta di polystirolo estruso da 33g/dm3



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Ci sono in questo progettino 1150g a disposizione per assicurare la costruzione contro i 1050g della AC100B anche se non si vuole usare il polystirolo.

Faccio notare che 1150g é il peso di un classe M da 128.9 cm escluso bulbo da 3000g che non solo é lungo 29cm di più FT, ma circa 40cm di più al galleggiamento.
Se non ci credi informati.

La solidità di uno scafo é garantita dalla campionatura della laminazione.
L' esperienza personale verificata con decine e decine di modelli costruiti, indica che una laminazione in vetroresina si trova tra 6.5g e 7.5g /dm² per scafi da 100cm fino a 130cm.

Per quanto riguarda le tue affermazioni :

"Potremmo quindi prendere come punto fermo di questa discussione che le ipotetiche IACC-130 rappresentino il miglior compromesso tra prestazioni e fedeltà di riproduzione. Anche un albero da 33metri, scalato a 1:18.5, verrebbe 178cm, altezza questa perfettamente gestibile anche su una IACC120.
Cosa dire: identiche a quelle vere in tutto e per tutto.


Molto bene, ma hai dimenticato un aspetto che forse hai ignorato volutamente come la scala volumetrica.
Infatti scalando da una vera AC che pesa 24000kg in una da 130cm, quest' ultima peserebbe solo 3815g per essere identica in tutto per tutto come dici tu - (24000 / (18.46x18.46x18.46) = 24000/6290.64 = 3815.31 g

Come la mettiamo se ci vogliono 4500g minimo per fare una barca 10cm più corta come la AC120 ?

Io sarei più cauto prima di lanciare in aria "storielline da bar dell'angolo" anche perché non sono avvalorate da nessuna esperienza personale.

Personalmente invece quando affermo qualche cosa mi assicuro prima di averla verificata praticamente, di solito é cosi che fa un Ingeniere !

Se poi uno costruisce male la sua barca, non é colpa del progetto se si rompe l'albero , succede anche sulle vere se non riducono le vele in tempo !!

Lo sapevi che un indice pratico per decidere di cambiare vela su un modello é :

Se per + di 5 secondi la barca resta sbandata constantemente di 30° e più vuol dire che é venuta l'ora di sostituire l'armo per evitare problemi .

Mi ricordo il gruppo di scientifici che studiavano gli insetti e un giorno era venuto il tempo di analizzare un calabrone. Dopo giorni di ricerca, gli scienziati, sono arrivati alla conclusione che visto il suo peso e le picole ali che aveva, il calabrone non poteva volare.
Il bello é che queste cose il calabrone non le aveva sapute e ancora oggi continua a volare in barba agli scienziati ! got it !

Ho altri esempi di AC100 che hanno gli stessi rapporti barca/bulbo della AC120

AC120 : bulbo 2850g massimo / 4500g totale minimo = 63%
AC100 : bulbo 1950 libero / 3100 totale = 65%

e non solo, ma la deriva della AC100 é lunga fino a 45cm contro i 42cm della AC120.

Ti sei ben guardato dal dire nella tua diatriba, perché in termini di rigidità al vento , una AC100 é più rigida di una AC120 che al massimo non puo' superare il 63% nel rapporto peso/bulbo qualunque cosa tu faccia anzi spesso sarà inferiore.

Ecco un'altro esempio che comporta questa volta 1200g dedicati alla costruzione e se il modellista é bravo li puo' trasferire nel bulbo cosa che non si puo' fare sulla AC120 perché il limite massimo imposto é di 3000g bulbo e deriva inclusi.



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Scusa Renato, sai che ti rispetto moltissimo, ma ti prego la prossima volta sarebbe meglio verificare le tue tesi, prima di sbandierarle al vento, avrai solo da guadagnare in stima.

Resto a disposizione di coloro che vorrebbero fare una AC100 senza blabla .

Sul sito www.ac100.it ci sono molte cose inclusi alcuni filmini che dimostrano che una AC100 é anche capace di navigare, deve essere un miracolo, visto quanto scritto ne 3d di Renato !!!

ClaudioD
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L'avatar di matthias
 
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Grankula, il motivo è solo estetico, le classi M non ci piacciono esteticamente e costano una barcata di soldi, specie se vuoi vincere qualcosa. Nulla da dire sulle loro prestazioni gran belle barche.
Mod360 il discorso trovo fosse pertinente, perchè avendo io una Smart, ma piacendomi le AC120, mi sono trovato nella situazione di doverle trasportare. Se due barche da 120 cm + bagagli + vele più altro entrano in una Smart, chiunque abbia macchine più grandi non si dovrà minimamente porre il problema di dover scegliere barche più piccole per problemi fantomatici di spazio. Ci sta di più: con una 120, se ho una regata e leggo nelle previsioni; vento da 5 a 14 nodi, mi porto solo un set di vele (che sono quelle la vera parte scomoda da traspostare), mentre se ho barche più piccole me ne devo portare dietro 2 o tre e una volta li cambiarli a seconda delle condizioni. Chi ha mai provato a dover far cambi continui di armi in spiaggia con raffiche di vento sa quanto sia scomodo...Così come dover mettere in macchina due o più armi, specie se non si dispone di porta vele che sono abbastanza ingombranti, con sartie e scotte varie che si incastrano fra loro...
Lele, è chiaro che ognuno è libero di fare come crede, hai travisato le parole di Renato e l'argomento del topic: qua si sta parlando solo di barche coppa america. Pwrsonalmente a me piacciono un mond le footy, perchè permettono in una piscina di divertirsi con gli amici, costano poco, le metti ovunque. Ma il discorso non verteva minimamente su questo ma sulle dmensioni che scafi coppa america devono avere. Ma dimmi una cosa sincera: ma hai mai avuto una 120cm? Hai mai provato ad usarla, a tenerla a casa o trasportarla? Da quello che scrivi penso di no o sbaglio? Personalmente ho iniziato il modellismo navale con una barca di 65cm. Poi con barche di 100. Quando si trattò di passare alla 120 ero diffidente, anche a me sembrava grossa tanto è vero che volevo creare nel 2007 anche io una coppa con barche coppa america di 100 cm uguali a quelle che Luca71-5, aveva già costruito per se nel 2005. Lo volevo fare perchè l'essere umano è un animale abitudinario, fa fatica a cambiare idee o a mettersi ingioco o a cambiare abitudini e certezze che si è costruito; per cui mi ero abituato a gestire una barca di 100 cm e mi sembrava normale voler continuare migliorandola. Avevo dubbi che mi entrassero in macchina. Poi Luca mi parlò e mi disse che erano tutte cazzate queste e di fidarmi di lui che prima di me aveva già fatto il "salto" e il caso volle che prioprio in quel momento sul mercato andasse usata SUi-75 la prima 120 fatta da Luca con cui lui vinse la sua prima Safalero's cup nel 2006 e che subito dopo vendette per costruirsi Shosholoza. Il prezzo era buono e decisi di fidarmi di lui, non avendone mai vista una. Sono passati 4 anni e ora mi ritrovo qua a ringraziare Luca per quelle sagge parole.
Questa è la storia. Vi dico che si trasportano come barche + piccole. Vi diciamo che costano quanto barche di 100 cm, che sono veloci e divertenti oltre ad esser molto belle da vedere. Non finiamo mai di dirvi che sono facilmente gestibili in acqua e che non serve quasi mai cambiare vele. Se non ci credete, come del resto all'epoca facevo fatica a crederci io, provate da soli. Costruite quello che volete e fate la vostra esperienza e provate sulla vostra pelle. Poi fra qualche anno ne riparliamo e vediamo se vi raccontiamo bugie.
Tutto qua.
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X Drakula

Hai ragione: una IACC130 avrebbe gli stessi ingombri di una classe M, ma non avendo una M a disposizione per la prova… ho preso un manico di scopa.

X Lele 71

Ho volutamente spostato in questa discussione le divergenze di vedute tra 100-isti e 120-isti appunto per liberare l’altro interessantissima discussione su come migliorare le prestazioni di una 120. Non si riusciva a seguire il filo del discorso, c’erano troppi riferimenti alla AC-100 completamente fuori OT. Qui almeno, parlando di quale fattore di scala scegliere, siamo perfettamente in OT.
Non mi piace usare il termine “guerra”, io non dichiaro guerra a nessuno e non impongo mai il mio pensiero a nessuno. Forse non h detto che sulla posta del mio sito ho ricevuto diverse mail da modellisti che mi chiedevano perché non progettavo anche le AC-100, ed ogni volta bla bla bla. Allora ho pensato bene di prendere la palla al balzo e spiegare pubblicamente perché ho deciso di non progettare le AC-100.
Da ingegnere quale sono, affermo solamente che le ACC5 poco si prestano ad essere scalate a 1000mm, è una pura questione geometrica che poi innesca tutta una serie di alti aspetti che ho esposto nel mio bla bla precedente.

x ClaudioD

Caro Claudio, mi dispiace avere delle vedute modellistiche diverse dalle tue, ma mi piace l’idea di confrontare queste idee (e sono contento che lo stiamo facendo in modo pacifico e civile) perché, anche in questo caso, senza confronto non c’è evoluzione e non escludo che tu possa insegnarmi qualcosa di nuovo.
Magari mi ha solo dato un po’ fastidio che dal tuo punto di vista le mie affermazioni siano “stornelli da bar dell’angolo”, ma ci stava tutta

Torniamo alle diverse vedute:

Hai scritto:

Personalmente invece quando affermo qualche cosa mi assicuro prima di averla verificata praticamente, di solito é cosi che fa un Ingeniere !

Domanda: hai mai provato la tua AC-100 in condizioni di onda e 20 nodi di vento?

Hai scritto anche:

… in termini di rigidità al vento , una AC100 é più rigida di una AC120 che al massimo non puo' superare il 63% nel rapporto peso/bulbo qualunque cosa tu faccia anzi spesso sarà inferiore.

quindi tu sostieni che la rigidità al vento sia data solo dal rapporto tra dislocamento / peso del bulbo….. e quindi tu sostieni che un AC100 da una rigidità del vento superiore ad una IACC120……. ho capito bene?

Probabilmente intendiamo cose diverse: io per rigidità al vento intendo la capacità che ha un modello di sbandare il meno possibile sotto raffica… intendiamo forse la stessa cosa?
No perché lo sbandamento di un modello dipende dal rapporto tra coppia sbandante (proporzionale alla superficie velica) e coppia raddrizzante (proporzionale alla massa del bulbo.)

se nel tuo rapporto non contempli la supervicie velica... nn mi tornano conti.

Esempio:

MODELLO 1: prendiamo una AC100 che pesa 2800gr, bulbo da 1800gr, superficie velica di 60dmq. Questo modello ha un rapporto peso bulbo del 64%

MODELLO 2: prendiamo adesso una AC100 che pesa 2800gr, bulbo sempre da 1800gr, ma superficie velica di 45dmq.

Il modello 2 ha sempre un rapporto peso/bulbo del 64%, quindi stando a quello che dici tu i due modelli hanno la stessa identica rigidità al vento…… a me verrebbe da dire che il modello con 45 dmq, a parità di vento, sbanda molto meno rispetto al modello 1.

Evidentemente mi sfugge forse qualche cosa....

Tornando al confronto tra 100 e 120, le 120 hanno al max 80dmq di sup vel, ovvero il 33% in più della 100, ma hanno anche un bulbo da 2850gr, ovvero ben il 58% di bulbo in più. A parità di vento dal mio punto di vista le 120 hanno una rigidità al vento nettamente superiore alle 100…. ma forse intendiamo cose diverse….
RenatoC non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 febbraio 11, 11:58   #10 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da matthias Visualizza messaggio
Grankula, il motivo è solo estetico, le classi M non ci piacciono esteticamente e costano una barcata di soldi, specie se vuoi vincere qualcosa. Nulla da dire sulle loro prestazioni gran belle barche.
Mod360 il discorso trovo fosse pertinente, perchè avendo io una Smart, ma piacendomi le AC120, mi sono trovato nella situazione di doverle trasportare. Se due barche da 120 cm + bagagli + vele più altro entrano in una Smart, chiunque abbia macchine più grandi non si dovrà minimamente porre il problema di dover scegliere barche più piccole per problemi fantomatici di spazio. Ci sta di più: con una 120, se ho una regata e leggo nelle previsioni; vento da 5 a 14 nodi, mi porto solo un set di vele (che sono quelle la vera parte scomoda da traspostare), mentre se ho barche più piccole me ne devo portare dietro 2 o tre e una volta li cambiarli a seconda delle condizioni. Chi ha mai provato a dover far cambi continui di armi in spiaggia con raffiche di vento sa quanto sia scomodo...Così come dover mettere in macchina due o più armi, specie se non si dispone di porta vele che sono abbastanza ingombranti, con sartie e scotte varie che si incastrano fra loro...
Lele, è chiaro che ognuno è libero di fare come crede, hai travisato le parole di Renato e l'argomento del topic: qua si sta parlando solo di barche coppa america. Pwrsonalmente a me piacciono un mond le footy, perchè permettono in una piscina di divertirsi con gli amici, costano poco, le metti ovunque. Ma il discorso non verteva minimamente su questo ma sulle dmensioni che scafi coppa america devono avere. Ma dimmi una cosa sincera: ma hai mai avuto una 120cm? Hai mai provato ad usarla, a tenerla a casa o trasportarla? Da quello che scrivi penso di no o sbaglio? Personalmente ho iniziato il modellismo navale con una barca di 65cm. Poi con barche di 100. Quando si trattò di passare alla 120 ero diffidente, anche a me sembrava grossa tanto è vero che volevo creare nel 2007 anche io una coppa con barche coppa america di 100 cm uguali a quelle che Luca71-5, aveva già costruito per se nel 2005. Lo volevo fare perchè l'essere umano è un animale abitudinario, fa fatica a cambiare idee o a mettersi ingioco o a cambiare abitudini e certezze che si è costruito; per cui mi ero abituato a gestire una barca di 100 cm e mi sembrava normale voler continuare migliorandola. Avevo dubbi che mi entrassero in macchina. Poi Luca mi parlò e mi disse che erano tutte cazzate queste e di fidarmi di lui che prima di me aveva già fatto il "salto" e il caso volle che prioprio in quel momento sul mercato andasse usata SUi-75 la prima 120 fatta da Luca con cui lui vinse la sua prima Safalero's cup nel 2006 e che subito dopo vendette per costruirsi Shosholoza. Il prezzo era buono e decisi di fidarmi di lui, non avendone mai vista una. Sono passati 4 anni e ora mi ritrovo qua a ringraziare Luca per quelle sagge parole.
Questa è la storia. Vi dico che si trasportano come barche + piccole. Vi diciamo che costano quanto barche di 100 cm, che sono veloci e divertenti oltre ad esser molto belle da vedere. Non finiamo mai di dirvi che sono facilmente gestibili in acqua e che non serve quasi mai cambiare vele. Se non ci credete, come del resto all'epoca facevo fatica a crederci io, provate da soli. Costruite quello che volete e fate la vostra esperienza e provate sulla vostra pelle. Poi fra qualche anno ne riparliamo e vediamo se vi raccontiamo bugie.
Tutto qua.
Io però continuo a non capire perchè quando si risponde si risponde solo ad un preciso punto del discorso. E' come se io avessi solo scritto che la 120 è grande. Tra l'altro il senso del mio intervento era un altro e alla grandezza delle barche ho solo accennato.
Il senso di quanto ho scritto voleva essere che non capisco perchè (e da quel che leggo nella risposta di CaludioD avevo pure capito giusto!!) si perde così tanto tempo a denigrare e cercare a tutti i costi di dimostrare che il lavoro degli altri non vale una ceppa, che è tutto sbagliato, solo per idolatrare una classe in particolare (come hai fatto tu proprio in risposta al mio precedente intervento). Ok ragazzi, la 120 è il non plusultra. Se mai potrò me ne costruirò probabilmente una anch'io. Certo non dirò mai nulla contro questa classe, così come contro la footy, il metro, il metro americano, l'RG65 (io ho 3 4 RG65 tanto per risponderti) o altra classe.
Dico e ribadisco il concetto del mio intervento: non capisco perché ci sia continuamente lotta per dimostrare che gli altri sono incapaci.

RICIAOXXXXXXXXXXXXX
Lele71 non è collegato   Rispondi citando
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