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Vecchio 24 agosto 09, 16:02   #11 (permalink)  Top
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Bello avere punti di vista diversi e poterli confrontare anche in un forum modellistico...

In realtà credo che ognuno di noi abbia ragione, perchè in fondo è tutto totalmente soggettivo, e dipende da quale angolatura si guardano le cose.
Io purtroppo sono uno sportivo agonistico e la vedo dal punto di vista "sportivo", ovvero della fatica umana, del sudore, dello sforzo di braccia, gambe, muscoli (come ha detto qualcuno)... perchè se è vero che non è bello far sudare i propri ospiti, è anche vero che non stiamo parlando del diportismo amatoriale/domenicale, nè dell'oretta di nuoto per calare la pancetta, nè delle corsette in go-kart tra amici... almeno mi sembra che si parlasse di professionismo... un professionismo che fa girare una montagna di soldi e che si continua a chiamare "sport", mentre ormai dovremmo dargli il giusto nome: "spettacolo" e lasciare che lo sport, quello vero, fatto di allenamenti estenuanti, di sudore, di crampi, di fatiche "umane", resti pulito da doping chimici o tecnologici che siano.
Forse riesco a spiegare meglio il concetto con un esempio: avete sentito parlare di un certo Pistorius? e della sua lotta per poter correre come tutti gli altri? e di come sia stato difficile capire se le protesi che utilizzava potevano o meno dargli vantaggi?
E della guerra dei costumi?
Anche le sostanze dopanti sono "tecnologia"
Io spero di vedere esseri umani sudare e gioire per una vittoria costata chissà cosa (non in denaro) ancora per tutta la mia vita, piuttosto di vedere robot che non sudano.

p.s. lo sport che pratico è la canoa... qui si spinge una pala in acqua...
Lele71 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 agosto 09, 16:28   #12 (permalink)  Top
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L'avatar di claudio v
 
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Originalmente inviato da rivetto Visualizza messaggio
Visione assolutamente perfetta di quel mondo, che però non coincide con la definizione di Giank (che peraltro condivido): il mondo della vela non è questo. Così come tutto ciò che oggi prevede tecnologia, il mondo delle corse non è lo stesso in cui ci muoviamo noi comuni mortali. .....
Max
Ciao Max, piacere di rivederti tra di noi.
Credo che la coppa america con la vela Vera centri da sempre molto poco.
e' uno show da ricchi per un ambiente elitario che i media hanno in qualche modo popolarizzato per scopi pubblicitari.
Sono stato a Valencia e tutto il "parterre" che si vede a colpo d'occhio a me sembra solo un gran parco giochi per non addetti ai lavori più che un vero ambiente velico. Se poi si conosce qualcuno nei team e si "entra dentro" allora l'atmosfera cambia un po'... ma il pubblico lì non arriva.
L'ambiente delle regate, perlomeno quelle che ho conosciuto e vissuto io sulle derive, è molto diverso.
Credo sia più facile trovare appassionati di vela ad un campionato invernale che a vedere una Coppa America. Però sono molti anni che non frequento e magari è cambiato qualcosa anche lì.
In più pare che il virus da possesso dell'anelata coppa si sia riprodotto anche in piccolo: 2 anni fa nelle AC/10 quando alcuni francesi hano fatto carte false per tagliarmi fuori appena hanno capito come sarebbe andata a finire...
Come a dire... a copiare le peggio cose anche in piccolo si è molto bravi e quest'anno e anche in futuro non so se ci sarà ancora la coppa AC/10.
claudio v non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 agosto 09, 20:06   #13 (permalink)  Top
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L'avatar di giank1957
 
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Il problema è lo stesso 1:1 o RC

Mi spiego,
ma prima voglio fare un inciso.
' ovvio che su alcuni super barche non puoi fare a meno di verricelli più o meno manual-automatici.. più è grande la superficie velica e più ausili servono, a meno di non aumentare la zavorra umana... ma a avolte credo si esageri, esattamente come si esagera nell'RC. Quando dico RC parlo di ogni cosa, barca, aereo, macchina, ecc
Un tipo danaroso si è fatto costruire da degli esperti un elicottero RC da 15.000 euro!!
Per me questo è assurdo come assurdo è la vela servo assistita al 99%.
Certo che se vado da solo in atlantico con un 70 piedi mi serve qualche aiutino se no mi ritrovano a far da pastura per i pesci!!
Ma in regate da AC o simili, il fattore umano deve ancora avere la sua parte. In barca ci porto anche la moglie e anche gli amici, ma in regata io ci vado con l'equipaggio e meglio è l'equipaggio meglio va la regata, non ci sono cavoli che tengono.
Non voglio dire che la tecnologia non si debba usare, ma va usata con molta parsimonia e facendo regolamenti che non sminuiscano il valore sportivo.
Viceversa andremo verso classi veliche sempre più orientate alla "casta" invece che nel trovare buoni skipper, tailer, tattici, prodieri e compagnia cantando.
Nella classe J-24 in cui regato puoi avere il segnavento e pochi altri ammenicoli (poi adesso hanno aperto un pochino col nuovo regolamento) ma quello che conta è ancora il fattore umano, e le mani spellate!!
Scusate ma lo preferisco di gran lunga ai danari spesi nei supermostri tecnologici che peraltro ammiro in tema di "scienza marinara"

Ciao
Giank1957
giank1957 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 agosto 09, 11:27   #14 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da giank1957 Visualizza messaggio
Mi spiego,
ma prima voglio fare un inciso.
' ovvio che su alcuni super barche non puoi fare a meno di verricelli più o meno manual-automatici.. più è grande la superficie velica e più ausili servono, a meno di non aumentare la zavorra umana... ma a avolte credo si esageri, esattamente come si esagera nell'RC. Quando dico RC parlo di ogni cosa, barca, aereo, macchina, ecc
Un tipo danaroso si è fatto costruire da degli esperti un elicottero RC da 15.000 euro!!
Per me questo è assurdo come assurdo è la vela servo assistita al 99%.
Certo che se vado da solo in atlantico con un 70 piedi mi serve qualche aiutino se no mi ritrovano a far da pastura per i pesci!!
Ma in regate da AC o simili, il fattore umano deve ancora avere la sua parte. In barca ci porto anche la moglie e anche gli amici, ma in regata io ci vado con l'equipaggio e meglio è l'equipaggio meglio va la regata, non ci sono cavoli che tengono.
Non voglio dire che la tecnologia non si debba usare, ma va usata con molta parsimonia e facendo regolamenti che non sminuiscano il valore sportivo.
Viceversa andremo verso classi veliche sempre più orientate alla "casta" invece che nel trovare buoni skipper, tailer, tattici, prodieri e compagnia cantando.
Nella classe J-24 in cui regato puoi avere il segnavento e pochi altri ammenicoli (poi adesso hanno aperto un pochino col nuovo regolamento) ma quello che conta è ancora il fattore umano, e le mani spellate!!
Scusate ma lo preferisco di gran lunga ai danari spesi nei supermostri tecnologici che peraltro ammiro in tema di "scienza marinara"

Ciao
Giank1957
Quoto al 100%. Come ho già detto, la tecnologia sta sostituendo troppo l'uomo. Ricordo una pubblicità in cui le due monoposto F1 della Williams gareggiavano tra loro, ma i piloti erano seduti in tribuna con il radiocomando... mi sa che chi è propenso all'uso spasmodico della tecnologia voglia arrivare ad utilizzare un unico "muscolo": il cervello... darsi agli scacchi? Avete visto il film d'animazione Wallie ? oh, non vorrete mica diventare così...
Lele71 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 25 agosto 09, 12:35   #15 (permalink)  Top
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L'avatar di rivetto
 
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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
Ciao Max, piacere di rivederti tra di noi.
Credo che la coppa america con la vela Vera centri da sempre molto poco.
e' uno show da ricchi per un ambiente elitario che i media hanno in qualche modo popolarizzato per scopi pubblicitari.
Sono stato a Valencia e tutto il "parterre" che si vede a colpo d'occhio a me sembra solo un gran parco giochi per non addetti ai lavori più che un vero ambiente velico. Se poi si conosce qualcuno nei team e si "entra dentro" allora l'atmosfera cambia un po'... ma il pubblico lì non arriva.
L'ambiente delle regate, perlomeno quelle che ho conosciuto e vissuto io sulle derive, è molto diverso.
Credo sia più facile trovare appassionati di vela ad un campionato invernale che a vedere una Coppa America. Però sono molti anni che non frequento e magari è cambiato qualcosa anche lì.
In più pare che il virus da possesso dell'anelata coppa si sia riprodotto anche in piccolo: 2 anni fa nelle AC/10 quando alcuni francesi hano fatto carte false per tagliarmi fuori appena hanno capito come sarebbe andata a finire...
Come a dire... a copiare le peggio cose anche in piccolo si è molto bravi e quest'anno e anche in futuro non so se ci sarà ancora la coppa AC/10.
Grazie Claudio, sai bene che quando il confronto è un piacere non mi tiro indietro.
Non credo che si possa aggiungere molto a questo argomento, forse solo ribadire il concetto che tutti - chi più, chi meno e con termini diversi - abbiamo espresso. Io avevo detto in modo forse un pò asettico, che quello dell'AAC non è il mondo della vela; tu l'hai confermato con un pò più di attaccamento alla speranza che non lo abbandoni del tutto dicendo che "c'entra poco". Giancarlo, amico e velista passionale, si ribella a questa idea. Lele, di certo non meno dispiaciuto, ma lasciandosi un pò meno trasportare dal cuore, dice "purtroppo sono uno sportivo agonistico e la vedo dal punto di vista "sportivo".
Pur (simpaticamente) non condividendo quel "purtroppo", capisco tutte le posizioni: in fondo diciamo tutti la stessa cosa, ecco perchè credo che l'argomento si esaurirà presto. Sport e agonismo sono due cose totalmente diverse, salvo nelle rarissime occasioni in cui le finalità coincidono. Inoltre l'agonismo si divide a sua volta in molte sotto categorie, prima fra tutte lo spettacolo, particolarmente se inteso come alibi per non pronunciare il termine "business". Potremmo stucchevolmente spiegarlo con le definizioni abusate e noiose se sia "sport" il mondo del calcio che trasuda soldi (che spesso non ha), dove un Ronaldo/Ronaldinho (scusate, non me ne intendo per niente) costa come una campagna di America's Cup, ma la gente lo idolatra senza porsi il problema se sia sport o meno, e se sia stato comprato per far vendere abbonamenti e giornali o per fare goal. E' vero, lui ogni tanto suda, ma nessuno ha idea di quanto sudi il Mozzo (con la emme maiuscola), che nessuno mai vede in barca perchè è sotto coperta a raccogliere, piegare e preparare il gennaker immenso e fradicio d'acqua; e se per caso alla prossima issata va in clessidra, la colpa è sua che ha stretto troppo i legacci per ritardarne l'apertura. Per me quello è uno sportivo, ancor più se imbarcato non su Oracle, Alinghi o Luna Rossa, ma su China, Germany, Areva, Sweden. Ciascuno di loro ha di certo lo stimolo di partecipare ad un evento storico, l'orgoglio di essere presente. In fondo (e per fortuna) la AAC-macina-soldi non stila graduatorie sull'importanza dei ruoli dell'equipaggio, e ciò depone a favore di questo mondo dove non sento mai pronunciare la frase "i bravi meccanici della Ferrari" per dare una parvenza di contentino a gente che ha lavorato di notte per far sì che le primedonne del volante potessero uscire di strada alla prima curva, ovviamente per colpa delle gomme, dell'aderenza, della frizione, del kers. Ma lì lo si può fare, quello è lo Sport dei Cavalieri del Rischio, c'è anche scritto nella sigla di testa della Rai: "Rai Sport, Automobilismo", dove per automobile si intendono degli aeroplani che corrono su gomme che non riescono a durare 100 km, dove i sorpassi non si fanno in un incrocio di bolina o in una rullata, ma nel tempo che i "bravi meccanici" impiegano a riempire i serbatoi. Se però è vero che centinaia di milioni di persone, magari ammettendo di annoiarsi, non mancano una partenza, tanto vale non crucciarsi se un paio di ricchi sindacati decidono di offrirci gratuitamente qualcosa che è già spettacolo da brividi quando vediamo una barca sorvolare con l'elicottero le montagne, anche se lo chiamano Vela, cosa che a molti non piace. Ma bisogna realisticamente dare atto che nessuno ha mai pronunciato al proposito il termine "sport"; che dopotutto la vela è ancora il propulsore degli scafi e che - come il bravo Claudio Vigada ha ricordato - lo spirito originario dell'America's cup era proprio una sfida a superare le regole e, che piaccia o meno, questa sfida resterà solo una parentesi che riporta a quei tempi: chi si sente di negare che Ellison e Bertarelli siano dei pionieri?
Buono spettacolo,
Max
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Vecchio 14 settembre 09, 15:47   #16 (permalink)  Top
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L'avatar di giank1957
 
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Sarà ma preferisco la Louis Vuitton CUP

Stavo riscorrendo i vari post.
E' molto bello quello scritto da Rivetto e concordo a pieno su tutta la linea. Forse vedendo la cosa da punti di vista differenti la chiamavamo tutti in modo differente ma in fondo sempre della stessa cosa parlavamo.
Io a questo punto preferisco la LVC 2009 e spero che a Nizza ci sia un grande spettacolo. Ci saranno tanti (tutti) team dalle varie nazioni e a mio parere avremo uno spettacolo ancora maggiore che vedere solo due mostri battersi.
Credo che vedrò la AC in modo "superficiale" perchè non mi sento di partecipare anche come solo spettatore, ad una sfida che vede pian piano un challenger farsi strada tra molti. I giochi sono fatti, di challenger ce n'è uno si chiama Oracle e con lui bisogna fare i conti. Oracle non deve guadagnarsi la fase finale come nelle precedenti edizioni e farsi un cul...o come un secchio contro gli altri sfidanti e dimostrare di essersi meritata una seconda opportunità di sfida rispetto alla precedente edizione.
Ovvio che queste cose gliele permette il regolamento e fa bene ad averne approfittato. In fondo ha semplicemente riportato la macchina del tempo all'indietro... che ci vogliamo fare?
Beh.. per fortuna c'è la LVC che darà il meritato spettacolo agli appassionati di match race e di sfide incrociate.
Staremo a vedere in termini di share televisivo e di partecipazione e di merchandising quale manifestazione darà maggiore spettacolo e ritorni sugli investimenti.
Alla fine chi ne uscirà con le ossa rotte sarà la Spagna e Valencia in particolare, perchè non credo che la AC si svolgerà li, ma negli USA (a tale proposito non sono francamente aggiornato alle ultime vicissitudini), ma di certo la Francia che si fa la LVC a casa propria si porta a casa una vittoria (anche se solo commerciale), e penso di diverse centinaia di milioni di euro.
Vedremo se i sostenitori dei vari team compreranno più berrettini AC o LVC, vedremo se i diritti di trasmissione frutteranno di più (numericamente parlando) quelli AC o quelli LVC.
Una cosa è certa, se c'è dello Sport nella vela l'espressione maggiore sarà quella di chi darà maggiori opportunità a più paesi di essere rappresentati e rappresentativi in quello sport.
Ciao
Giank
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