30 settembre 11, 22:34 | #11 (permalink) Top |
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Bene, ho fatto la struttura e ho comprato il materiale che mi mancava (molto poco a dire la verità). Ho comprato il cavetto per fare le collanine, in ferramenta un po' attrezzata 3,80 euro, è un rocchetto che non finisce più!! E' smaltato di viola, ma alla prima scaldata dovrebbe togliersi il rivestimento. Ho 2 dubbi riguardanti l'elettrica. Ho notato che il filo conduce corrente, del resto ho controllato anche l'archetto a filo caldo che avevano in ferramenta e anche quello conduce corrente. Mi spiegate una cosa? ma se il filo conduce corrente alla fine è un classico corto circuito quello che si viene a creare giusto? Come fa a non andare in protezione l'alimentatore? Io vorrei utilizzare l'alimentatore di un pc fisso, sulla 5V spara 30A e sulla 12V spara 15A, ovviamente userei la 12V. Per variare la potenza al filo che non si bruci, secondo voi posso utilizzare un varioluci a monte dell'alimentatore? quindi sulla 220? Altrimenti avevo pensato dopo l'alimentatore, quindi già sulla 12V di applicare un variatore da motore a spazzole, secondo voi regge? E' giusto un 30A Grazie in anticipo Sugo |
01 ottobre 11, 14:19 | #12 (permalink) Top | |
User Data registr.: 12-05-2009 Residenza: Lucca - Heidelberg
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Ciao Sugo, bello complimenti Confermo, la plastica sul filo si scioglie subito e cola via (occhio che schizza anche un po') stai attento a pulire subito con un pannetto bagnato altrimenti ti rimane sul piano. Ricordati che all'inizio bisogna grattare il filo per far fare contatto, altrimenti la plastica lo isola e non passa corrente. Infatti una delle prime volte, dopo aver cambiato il filo, non ho grattato bene la plastica e quindi non scaldava. Lì per lì ho pensato a tutti i possibili problemi, anche di aver bruciato il trasformatore, invece era semplicemente che non conduceva corrente... Per quanto riguarda il cortocircuito, è vero che si chiude il circuito con un filo e basta ma tieni presente che la resistenza del filo di acciaio è 10 volte quella del rame a parità di sezione e lunghezza, quindi penso che sia questo il motivo per cui non si ha cortocircuito (almeno io me lo spiego così ...). Per il discorso di variare la tensione a monte del trasformatore non sono sicuro, mi sembra di averlo visto fare in qualche progettino trovato in rete per l'archetto, credo sul sito TZagi... magari prova a darci un'occhiata. Comunque per le prime prove puoi fare come faccio io, attaccando il morsetto in punti diversi del circuito fino a quando non trovi a occhio il punto giusto (guardi il filo quando si arroventa), non è il massimo ma per adesso mi funziona... Ciao.
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04 ottobre 11, 13:51 | #13 (permalink) Top |
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FUNZIONAAAA!!! Ha ha che bello vedere una cosa che funzia!! Allora il filo è ancora troppo sottile e si sposta, appena posso vado a prenderlo di sezione più grossa e lo stringo a dovere. Per l'alimentazione ho usato un alimentatore della Eminent che fa da 12 a 24V. (recuperato da un amico che ha un negozio di informatica e lo stava buttando... mecojons...) Lo uso a 12V ma se aumento la sezione del filo potrei aver bisogno di alzare qualcosina. Che dire grazie a Mancione per l'imput!! Ah a proposito il filo è Ni-Cr. Ps: ho voluto aggiungere la sciccheria dei led per "quando è buio"... Un saluto Sugo |
04 ottobre 11, 16:12 | #14 (permalink) Top |
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Ben fatto Sugo, me piace... il led poi oltre che simpatico è proprio una buona idea, da copiare... Sul fatto del filo troppo sottile non penso che sia poi una cosa tanto negativa... Come ho detto non sono esperto, ma a senso direi che più è sottile meglio è, poi magari mi sbaglio... Il mio è da 0.4 il tuo? Te lo dico perchè anche il mio a volte si muove troppo e spesso questo è dovuto al fatto che non è ben tirato, oppure perchè vado troppo veloce io col pezzo da tagliare, o ancora perchè non è alla giusta temperatura. Correggendo uno o più di questi difetti vedo che la situazione migliora, quindi magari prima di cambiare filo fai altre prove. Ciao.
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04 ottobre 11, 20:23 | #15 (permalink) Top |
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Ok seguiro' il tuo consiglio tanto in questi giorni lo provero' a fondo che vorrei motorizzare il foxino della multiplex. Una cosa mi viene da chiederti ma tu come fai per andare dritto? Hai fatto qualche specie di guida? io pensavo di mettere una barretta di legno o alluminio alla base che potesse scorrere per aumentare o diminuire lo spessore del taglio... tu come hai fatto? Sugo Ps non so da quanto sia il filo, dopo vado giù in taverna e controllo |
04 ottobre 11, 21:17 | #16 (permalink) Top |
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Interessante, solo un paio di domande perchè vorrei realizzare qualcosa di analogo: 1) "Sugo76" usa un alimentatore (e si vede dalla foto) ... "Mancione" dice di usare un trasformatore ma non vedo l'immagine Siccome son due cose un tantino differenti, non fosse che il trasformatore è una macchina elettrica in grado di lavorare anche in corto circuito, mentre un alimentatore non lo si può mandare in corto perchè se ha le protezioni stacca, se non le ha diciamo che tirandogli il collo .... dura poco, sarebbe possibile per "Mancione" inserire una foto di quello che usa? 2) Dal filmato mi pare di vedere che il taglio avviene per contatto tra il filo e il polistirolo, ma mi pareva di aver letto che il taglio deve avvenire senza contatto, ma solo per il calore circostante (ecco il perchè del filo sottile) mi chiarite questo? vedo male dal filmato o è giusto tagliare per contatto? grazie
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04 ottobre 11, 21:28 | #17 (permalink) Top | |
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Ci metterei unregolatore di intensitl luminosa in serie per regolare la giusta temp. | |
04 ottobre 11, 21:38 | #18 (permalink) Top | |
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Ora però la soluzione che porta all'uso di un "regolatore di intensità luminosa", tipo quelli che si usano per le lampade domestiche, questa volta usato per regolare la temperatura, mi sa che escluda del tutto l'uso di un alimentatore o sbaglio?
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04 ottobre 11, 21:56 | #19 (permalink) Top |
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Io personalmete: grezzissimo trafo (24V), regolatore intensità, filo, tutto in serie. Funziona alla grande. Anche se sulle instuzioni del regolatore c'è scritto di non utilizzare in presenza di trafo e carichi induttivi (se non erro), tu utilizza lo stesso. Va che è una bellezza.
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