vascello per stampa 3D

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ho completato le parti che stanno sopra il ponte: le due chiglie, si potevano immergere per dare più stabilità ma meno manovrabilità, i due verricelli a mano per manovre le chiglie, si vedono presso la fiancata, la pompa di sentina, sempre in funzione per le continue infiltrazioni di acqua anche se il fasciame era calafatato, e la pazienza di mezzeria dove si attestavano la maggior parte delle manovre degli alberi.
A presto l'albero di maestra.

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L'albero di maestra è composto da due alberi; quello maggiore e quello di gabbia.
l'albero di gabbia è intero poiché entrava nella mia stampante anche se ruotato di 45°.
l'albero maggiore di maestra l'ho dovuto sezionare in tre parti, facendo coincidere i tagli con i rinforzi di corda in modo da irrobustire la giunzione.
Ho diviso i rinforzi di corda, in verticale, ma potrebbe convenire farli interi e infilarli prima di incollare l'albero maggiore e quello di gabbia fra di loro.
Ho dovuto anche stampare a parte le bigotte.
Le lande si infilano in fori del parasartie e poi in fori delle bigotte.
Anche le sartie si infilano in fori delle bigotte. A presto il tutto montato.
Spero di avere ancora pazienza perché, anche se ho scelto opportunamente un vascello con pochi alberi e poche vele, il lavoro è ancora tanto specialmente il dover modificare tutto affinché sia stampabile.

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albero di maestra montato con sartie

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l'albero maestro ha sempre una vela che si chiama randa e può essere triangolare o trapezia come in questo caso.
E' tenuta da un "fuso" in alto che si chiama picco, e da uno in basso che si chiama boma, in questa nave il boma manca.
Le funi che lo sorreggono si chiamano "drizze", termine generico per tutte le manovre che issano i pennoni, e che qui è formata da un triplice paranco.
Ho fatto varie prove per fissare il picco, sull'albero ha una forchetta, chiusa da una fune o una catena, che permette al picco di salire e scendere ma anche di ruotare.
La drizza infine l'ho fatta tutta intera per semplificare il montaggio dei bozzelli: risulta più difficile la verniciatura.
Gli anelli di corda che la ancorano al picco e all'albero sono fatti a parte in quanto devono essere messi ruotati a 90 gradi; inoltre sono spaccate per poterli infilare negli alberi dal lato, poi dovranno anche tenere la vela.
Questi anelli non li ho incollati agli alberi perché voglio prima controllare l'inclinazione del picco con quella della randa.

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montata la vela di randa
ho dovuto sezionare in due parti la vela per problemi di altezza, poi le ho incollate, vengono "inferite" da corde che io ho fatto a forma di anelli.
Ci sono due serie di anelli, più piccoli per il picco e più grandi per l'albero.
Questi anelli sono spaccati dal lato dell'albero, devono essere prima infilati nei fori della randa e poi forzati ad entrare intorno agli alberi.
Non ho incollata la vela che ancora può ruotare intorno all'albero, aspetto di aver collocati i vari stragli e drizze.

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1 settembre
tornato dalle vacanze ho trovato l'albero di maestra piegato dove avevo fatto la
giunzione, a causa della colla che era rimasta gommosa per il caldo e del peso della vela.
Non avendola ancora incollata l'ho potuta smontare e rincollare l'albero,per questo ho fatto un nuovo collare, simula un rinforzo di corda, che ora tiene l'albero molto più dritto.
Ho anche iniziato a fare lo strallo di prua, è un tirante reso famoso dal ponte di Genova, che aiuta a reggere l'albero.
Per poterlo stampare ho separato la bigotta e le corde, risulta più complicato montarla
ma mi sono aiutato con degli spessori di legno, allego delle foto: a presto la vela rimontata.

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16 settembre
ho trovato difficoltà ad incollare le corde della bigotta di prua , ho ridisegnato le corde ma anche la prua che ho sostituito nei file " 5 parte scafo di prua" e " stragli di prua in piano"
aggiungo una vista di come vanno montati.
naturalmente sul mio modello ho lasciato la vecchia versione

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25 settembre continuo ad avere difficoltà nel riprodurre le manovre
ho aggiunto le scotte della randa, le scotte servono per tenere tesa la vela e quindi
devono essere alquanto robuste.
non capivo dal trittico come erano fermate: ho optato per un metodo molto semplice
usato in una nave prodotta dalla AMATI molto simile: fermarle con occhielli .

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Ho aggiunto due manovre della randa dette "imbrogli", vedi la prima figura, e si attestate sulla "pazienza di maestra", vedi seconda figura, ho anche aggiunto altre pazienze lungo le murate.
Tre file aggiunti su Thingiverse
Le manovre servono per parzializzare la randa. Le ho dovute sezionare in 2 o 3 parti per farle entrare nel piatto della stampante.
La parte che scende fino al ponte deve essere prolungata prima di montarla, le ho giuntate con un pezzettino di carta.
Nel bozzello di destra passano tutti e due le manovre che poi scendono verso il ponte.
Nella seconda figura si vedono le due manovre che si attestano su delle "caviglie" , sono dei bastoni con manico, con una percorso ad otto.
In basso a destra si vede una "pazienza attaccata alla "murata". Ce ne sono tre per parte, verso poppa a tre caviglie, in mezzo a cinque e a prua a quattro.

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mi accorgo che gli aggiornamenti ormai sono mensili
trovo molta difficoltà a fare le corde, le ristampo almeno 5 volte prima di ottenere qualcosa di accettabile
ho finalmente attaccato il pennone di gabbia, è il palo che regge la vela sull'albero principale, quello in basso si chiama di maestra, poi viene la gabbia, la controgabbia ecc.
Quello di maestra non porta la vela relativa, un lavoro in meno, ma tiene tesa solo la vela di gabbia.
Il pennone di gabbia è tenuto da due "amantigli", quelle corde inclinate che dall'albero arrivano agli estremi del pennone, e da due "drizze" , corde che servono ad issarlo, che vengono rimandate da due pulegge.
Come vedete dalla foto le corde non ne vogliono sapere di restare dritte e tese.