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Vecchio 19 gennaio 12, 19:31   #1 (permalink)  Top
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L'avatar di HYCRYPOTES
 
Data registr.: 15-07-2008
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Banco prova per testare le LiPo

Ciao, dato che avevo accontonato la cosa per tempo ed altro, ora vorrei completarlo. L'avevo fatto in maniera veloce, ora vorrei farlo come si deve e fisso su un tavolo. Prima ero arrivato a circa 60A se non erro, ora vorrei arrivare ad una scarica di 120A costante. Il fatto che arrivare a 120A con tante lampade è un casino,costoso e poi fanno una luce accecante. Avevo pensato ad usare delle resistenza con dei dissipatori o ventole, non so se si può collegarle e metterle in un grosso contenitore con acqua ed evitarsi dissipatori vari e ventole, tipo scaldabagno.

La tensione è da 7,4v a 11,1 V , praticamente collego o due celle o tre celle.
Metto una ricevente, collegata a due o tre esc per motori brushed quindi in uscita erogano corrente su due fili che posso collegare a resistenze . Tra batteria ed esc metto il data logger.

Che resistenze mi consigliate? cosa posso usare per stare basso con i costi? Avevo pensato a prendere delle resistenze di stufe normali ma usare il filo tagliandolo più corto, così in modo da sfruttarlo a quella tensione e poi mettere tutti i fili in parallelo. Esiste qualche resistenza alternativa in commercio a basso costo?
Ben venga qualsiasi consiglio
HYCRYPOTES non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 gennaio 12, 20:28   #2 (permalink)  Top
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L'avatar di Naraj
 
Data registr.: 25-07-2004
Residenza: Trieste
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Originalmente inviato da HYCRYPOTES Visualizza messaggio
Ciao, dato che avevo accontonato la cosa per tempo ed altro, ora vorrei completarlo. L'avevo fatto in maniera veloce, ora vorrei farlo come si deve e fisso su un tavolo. Prima ero arrivato a circa 60A se non erro, ora vorrei arrivare ad una scarica di 120A costante. Il fatto che arrivare a 120A con tante lampade è un casino,costoso e poi fanno una luce accecante. Avevo pensato ad usare delle resistenza con dei dissipatori o ventole, non so se si può collegarle e metterle in un grosso contenitore con acqua ed evitarsi dissipatori vari e ventole, tipo scaldabagno.

La tensione è da 7,4v a 11,1 V , praticamente collego o due celle o tre celle.
Metto una ricevente, collegata a due o tre esc per motori brushed quindi in uscita erogano corrente su due fili che posso collegare a resistenze . Tra batteria ed esc metto il data logger.

Che resistenze mi consigliate? cosa posso usare per stare basso con i costi? Avevo pensato a prendere delle resistenze di stufe normali ma usare il filo tagliandolo più corto, così in modo da sfruttarlo a quella tensione e poi mettere tutti i fili in parallelo. Esiste qualche resistenza alternativa in commercio a basso costo?
Ben venga qualsiasi consiglio
Con 11 Volt per avere 120A, devi avere una resistenza di circa 0,1 Ohm.

Prendi un filo di ferro (acciaio) del diametro di circa 0,2-0,5 mm e misura una lunghezza che ti dia una resistenza di circa 0,1 Ohm.
Se avvolgi con un trapano questo filo in un tondino, ottieni una spirale come la resistenza di una stufa elettrica. Volendo, anche questa la puoi immergere nell'acqua. In questo caso la resistenza totale può variare un poco.

Naraj.
Naraj non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 19 gennaio 12, 20:39   #3 (permalink)  Top
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L'avatar di ElNonino
 
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Messaggi: 3.605
Invia un messaggio via MSN a ElNonino
Io userei alcune resistenze blindate fissate su una lastra di alluminio ed immerse in olio da trasformatori.

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Fate le cose nel modo più semplice possibile, ma senza semplificare. (A. Einstein)
ElNonino non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 20 gennaio 12, 02:37   #4 (permalink)  Top
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L'avatar di HYCRYPOTES
 
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ok, allora valuto anche queste soluzioni, grazie
HYCRYPOTES non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 dicembre 12, 17:05   #5 (permalink)  Top
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L'avatar di rustyco
 
Data registr.: 28-03-2006
Residenza: Pesaro (PU)
Messaggi: 436
Ciao a tutti,
riapro questo 3D perchè sono anch'io in cerca di un sistema per scaricare in un paio d'ore delle batterie da 24 e 36 volt 10Ah. Sono per biciclette elettriche e possono essere sia al piombo che al Litio ma questo non è un problema. Sono sempre sotto controllo e collegate con un tester quindi sotto tensione non vanno mai.
La soluzione per me migliore sarebbe con delle resistenze ceramiche o corazzate ma non saprei con che valori e potenza.
Pensavo ad una batteria per esempio di 6 resistenze ma scollegabili per i voltaggi (ed esigenze) più bassi in olio o con ventole da computer.
Chi mi aiuta?
GRAZIE!
Rusty
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sono in pausa modellistica........ma ne sto uscendo! ...si, ne sto uscendo!!
rustyco non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 dicembre 12, 21:12   #6 (permalink)  Top
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Data registr.: 27-07-2011
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Un bel carico fittizio per provare alimentatori o scaricare batterie è stato proposto su Nuova Elettronica alcuni anni fa.è un carico basato sull'uso di transistor 2n3055 ormai quasi in disuso e a costi molto contenuti o di recupero.ora ci sono anche i mosfet e di potenza.ad ogni modo io lo costruii circa 15 anni fa e funziona ancora.lo utilizzo per correnti fino a 20 A a 24 Volt max e ne uso 6,ma basta aggiungere finali fino alla potenza desiderata.a dirti la verita ho problemi a darti lo schema ,ma se hai un po di pratica in elettronica con un potenziometro o meglio un resistore variabile piloti un darlington NPN(dal positivo in base).colleghi il suo collettore a quello dei finali 2n3055 (nel tuo caso ne servirebbero almeno una decina) e in questo caso è piu indicato che tu vada ad usare un 3055 che piloti altri 10 - 3055 anche senza resistenze di compensazione del beta di ogni singolo transistor come faccio io.i collettori tutti uniti sul positivo.gli emettitori idem sul negativo.le basi dei finali tutte in parallelo e collegate al collettore del transistor di pilotaggio ed hai un carico variabile da alcuni mohm a Mohm. ciao stefano
TITANs non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 03 dicembre 12, 22:27   #7 (permalink)  Top
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Data registr.: 27-07-2011
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[QUOTE=TITANs;3515466]Un bel carico fittizio per provare alimentatori o scaricare batterie è stato proposto su Nuova Elettronica alcuni anni fa.è un carico basato sull'uso di transistor 2n3055 ormai quasi in disuso e a costi molto contenuti o di recupero.ora ci sono anche i mosfet e di potenza.ad ogni modo io lo costruii circa 15 anni fa e funziona ancora.lo utilizzo per correnti fino a 20 A a 24 Volt max e ne uso 6,ma basta aggiungere finali fino alla potenza desiderata.a dirti la verita ho problemi a darti lo schema ,ma se hai un po di pratica in elettronica con un potenziometro o meglio un resistore variabile piloti un darlington NPN(dal positivo in base).colleghi il suo collettore a quello dei finali 2n3055 (nel tuo caso ne servirebbero almeno una decina) e in questo caso è piu indicato che tu vada ad usare un 3055 che piloti altri 10 - 3055 anche senza resistenze di compensazione del beta di ogni singolo transistor come faccio io.i collettori tutti uniti sul positivo.gli emettitori idem sul negativo.le basi dei finali tutte in parallelo e collegate al collettore del transistor di pilotaggio ed hai un carico variabile da alcuni mohm a Mohm. ciao stefano[/QUOTE


correzione: si collega l'emettitore del pilota alla base dei finali.
le basi dei finali tutte in parallelo e collegate all'emettitore del transistor di pilotaggio.
TITANs non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 dicembre 12, 15:53   #8 (permalink)  Top
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L'avatar di rustyco
 
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Originalmente inviato da TITANs Visualizza messaggio
Un bel carico fittizio per provare alimentatori o scaricare batterie è stato proposto su Nuova Elettronica alcuni anni fa.è un carico basato sull'uso di transistor 2n3055 ormai quasi in disuso e a costi molto contenuti o di recupero.ora ci sono anche i mosfet e di potenza.ad ogni modo io lo costruii circa 15 anni fa e funziona ancora.lo utilizzo per correnti fino a 20 A a 24 Volt max e ne uso 6,ma basta aggiungere finali fino alla potenza desiderata.a dirti la verita ho problemi a darti lo schema ,ma se hai un po di pratica in elettronica con un potenziometro o meglio un resistore variabile piloti un darlington NPN(dal positivo in base).colleghi il suo collettore a quello dei finali 2n3055 (nel tuo caso ne servirebbero almeno una decina) e in questo caso è piu indicato che tu vada ad usare un 3055 che piloti altri 10 - 3055 anche senza resistenze di compensazione del beta di ogni singolo transistor come faccio io.i collettori tutti uniti sul positivo.gli emettitori idem sul negativo.le basi dei finali tutte in parallelo e collegate al collettore del transistor di pilotaggio ed hai un carico variabile da alcuni mohm a Mohm. ciao stefano
Grazie Stefano ma non riesco da solo neanche a seguire quello che hai scritto! Tanti ma tanti anni fa montavo diversi kit di nuova elettronica ma nulla più. Provero a fare nuove ricerche!
Ciao ciao
Rusty
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rustyco non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 05 dicembre 12, 20:34   #9 (permalink)  Top
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allora vai di lampade da macchina dei fari, da uno sfasciacarrozze le trovi per poco o per niente.in serie e o in parallelo e via.quando sai l'assorbimento di una fai 1+1 e si risolve tutto in modo semplice ma (LUMINOSO).ciao
TITANs non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 08 dicembre 12, 10:14   #10 (permalink)  Top
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allora vai di lampade da macchina dei fari, da uno sfasciacarrozze le trovi per poco o per niente.in serie e o in parallelo e via.quando sai l'assorbimento di una fai 1+1 e si risolve tutto in modo semplice ma (LUMINOSO).ciao
Speravo di non usate questa soluzione ma vedo che è l'unica possibile in tempi brevi.
Grazie x l'aiuto! cmq
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