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Vecchio 15 maggio 08, 15:05   #21 (permalink)  Top
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ecco appunto... io mi ritrovo due modelli, quello con il profilo più portante ha però il braccio di leva più corto di quasi 20 cm..
superfici di coda praticamente uguali, come l'AA
esattamente il contrario della teoria
Non è mica detto che non funzi e la teoria permette ampio campo di possibiltà.

L 'aerodinamica è come un cane che si morde la coda.

Partiamo dal braccio di leva : questo viene influenzato da vari parametri in base alla formula che hai letto.
Uno di questi parametri è il rapporto volumetrico di coda che è un coefficente dettato dall'esperienza e che è possibile modificare.
Non è detto che modificandolo un po' tu abbia un modello stabile come un chiodo o più bischero, potrai averlo solo più stabile o meno stabile ed all'interno di questi valori dovrai trovare l'optimum in funzione della disposizione dei pesi.

Riguardo ai punti fra i quali determinare la lunghezza del braccio considera il 25% della cma dell'ala e quella dello stabilizzatore orizzontale.

Poi è vero che un maggior braccio di leva comporta una maggior stabilità ma è anche vero che comporta un maggior peso in coda, ma di converso la superficie dello stabilizzatore può essere diminuita.

Un minor braccio di leva richiederà una maggior superfice dello stabilizzatore e questa può essere sviluppata sia in corda che in apertura, ma se la sviluppi in apertura essa sarà maggiormente influenzata dal flusso dell'ala e ciò comporterà una variazione dell'angolo di incidenza effettiva e quindi del DL con conseguente necessità di una correzione di centraggio...............

Vuoi che continui od è sufficente ?
__________________
Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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Vecchio 15 maggio 08, 15:10   #22 (permalink)  Top
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@Mauri

L'ultima di Tullio, leggila bene, prima di ......... lavare i piatti con l'alcool ......
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Vecchio 15 maggio 08, 18:46   #23 (permalink)  Top
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@Mauri

L'ultima di Tullio, leggila bene, prima di ......... lavare i piatti con l'alcool ......
letta èèèèèèèè
mò la rileggo mi rivedo l'articolo di Tullio, perchè in effetti stavo ragionando sull'incidenza dell'ala.

poi...lavati i piatti cor cabernet torno...
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Vecchio 15 maggio 08, 18:56   #24 (permalink)  Top
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Non è mica detto che non funzi e la teoria permette ampio campo di possibiltà.

L 'aerodinamica è come un cane che si morde la coda.

Partiamo dal braccio di leva : questo viene influenzato da vari parametri in base alla formula che hai letto.
Uno di questi parametri è il rapporto volumetrico di coda che è un coefficente dettato dall'esperienza e che è possibile modificare.
Non è detto che modificandolo un po' tu abbia un modello stabile come un chiodo o più bischero, potrai averlo solo più stabile o meno stabile ed all'interno di questi valori dovrai trovare l'optimum in funzione della disposizione dei pesi.

Riguardo ai punti fra i quali determinare la lunghezza del braccio considera il 25% della cma dell'ala e quella dello stabilizzatore orizzontale.

io consideravo intorno al 30%


Poi è vero che un maggior braccio di leva comporta una maggior stabilità ma è anche vero che comporta un maggior peso in coda, ma di converso la superficie dello stabilizzatore può essere diminuita.

esatto, per cui alla fine leva più lunga...ma peso minore= momento uguale

Un minor braccio di leva richiederà una maggior superfice dello stabilizzatore e questa può essere sviluppata sia in corda che in apertura, ma se la sviluppi in apertura essa sarà maggiormente influenzata dal flusso dell'ala e ciò comporterà una variazione dell'angolo di incidenza effettiva e quindi del DL con conseguente necessità di una correzione di centraggio...............

non si può lavorare sul profilo del piano di quota??

Vuoi che continui od è sufficente ?
ora me cacciano dal forum
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Vecchio 15 maggio 08, 19:09   #25 (permalink)  Top
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Ti allego un sunto tratto da una memoria che avevo scritto qualche tempo sullo stabilizzatore orizzontale :
.................................................. .............................................
lo stabilizzatore orizzontale è necessario con l’utilizzo dei profili biconvessi asimmetrici, concavo convessi e piano convessi nei quali l’influenza della freccia e della sua posizione lungo la corda sono determinanti per l’entità del valore del Cmf negativo.
Invece non è necessaria se si utilizzano profili “autostabili” e quindi con Cmf positivo o prossimo allo zero.
E’ questo il caso di certi profili Eppler che aventi il Cmf prossimo allo zero o leggermente positivo
possono essere usati nei modelli a configurazione tuttala.

Omissis

Per quanto riguarda i profili biconvessi simmetrici, nei quali il CP è fisso ed il Cmf è zero,
si potrebbe pensare che pure per questi lo stabilizzatore orizzontale sia inutile, ma non è così.
Infatti in un modello con tale profilo e con un CG posto alla stessa altezza del CP l’equilibrio che ne deriva non è un equilibrio stabile ma “indifferente” e pertanto soggetto al disturbo di qualsiasi interferenza .

Analizzando l'equilibrio dei momenti con riferimento a tre configurazioni relative alla disposizione del CG rispetto alla posizione del CP :

-CG situato sulla verticale del CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “neutro” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso simmetrico dello stabilizzatore.

-CG situato dietro al CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “portante” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso asimmetrico o piano convesso, pertanto a freccia positiva, dello stabilizzatore.

- CG situato davanti al CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “deportante” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso asimmetrico o piano convesso disposto rovesciato, pertanto a freccia negativa, dello stabilizzatore.

Gli stabilizzatori con profilo biconvesso simmetrico, che sono neutri con piano orizzontale posto a zero, diventano portanti con elevatore a picchiare e deportante con elevatore a cabrare, in quanto il movimento dell’elevatore li trasforma in profili concavo convessi con freccia positiva o negativa.
Con riferimento agli stabilizzatori neutri, cioè con profilo simmetrico, possiamo dire che a tale categoria appartengano pure quelli chiamati “ a tavoletta”.
Ho tralasciato di considerare l’utilizzo per lo stabilizzatore orizzontale dei profili concavo convessi in quanto difficilmente utilizzati sui modelli RC.......


Vabbè, spero di non averti incasinato la serata
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Vecchio 15 maggio 08, 19:38   #26 (permalink)  Top
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Ti allego un sunto tratto da una memoria che avevo scritto qualche tempo sullo stabilizzatore orizzontale :
.................................................. .............................................
lo stabilizzatore orizzontale è necessario con l’utilizzo dei profili biconvessi asimmetrici, concavo convessi e piano convessi nei quali l’influenza della freccia e della sua posizione lungo la corda sono determinanti per l’entità del valore del Cmf negativo.
Invece non è necessaria se si utilizzano profili “autostabili” e quindi con Cmf positivo o prossimo allo zero.
E’ questo il caso di certi profili Eppler che aventi il Cmf prossimo allo zero o leggermente positivo
possono essere usati nei modelli a configurazione tuttala.

Omissis

Per quanto riguarda i profili biconvessi simmetrici, nei quali il CP è fisso ed il Cmf è zero,
si potrebbe pensare che pure per questi lo stabilizzatore orizzontale sia inutile, ma non è così.
Infatti in un modello con tale profilo e con un CG posto alla stessa altezza del CP l’equilibrio che ne deriva non è un equilibrio stabile ma “indifferente” e pertanto soggetto al disturbo di qualsiasi interferenza .

Analizzando l'equilibrio dei momenti con riferimento a tre configurazioni relative alla disposizione del CG rispetto alla posizione del CP :

-CG situato sulla verticale del CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “neutro” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso simmetrico dello stabilizzatore.

-CG situato dietro al CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “portante” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso asimmetrico o piano convesso, pertanto a freccia positiva, dello stabilizzatore.

- CG situato davanti al CP.
Questa configurazione viene definita come a stabilizzatore orizzontale “deportante” ed è caratterizzata dal profilo biconvesso asimmetrico o piano convesso disposto rovesciato, pertanto a freccia negativa, dello stabilizzatore.

Gli stabilizzatori con profilo biconvesso simmetrico, che sono neutri con piano orizzontale posto a zero, diventano portanti con elevatore a picchiare e deportante con elevatore a cabrare, in quanto il movimento dell’elevatore li trasforma in profili concavo convessi con freccia positiva o negativa.
Con riferimento agli stabilizzatori neutri, cioè con profilo simmetrico, possiamo dire che a tale categoria appartengano pure quelli chiamati “ a tavoletta”.
Ho tralasciato di considerare l’utilizzo per lo stabilizzatore orizzontale dei profili concavo convessi in quanto difficilmente utilizzati sui modelli RC.......


Vabbè, spero di non averti incasinato la serata
assolutamente no!! e grazie
solo che la debbo rileggere un paio de volte
poi te chiedo (quando ho capito) di un modello con profilo deportante sul piano di quota, ma prima faccio due misure sui bracci di leva
il modello è un 2D da mt 3.4
mauri6 non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 15 maggio 08, 22:15   #27 (permalink)  Top
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poi te chiedo (quando ho capito) di un modello con profilo deportante sul piano di quota, ma prima faccio due misure sui bracci di leva
il modello è un 2D da mt 3.4
Solo per farti notare che un piano di coda fatto con una comunissima lastra (balsa o "schifezza" non importa) con solo lo spatolino mobile, quando cabri (alzi lo spatolino) ecco che trasformi la tavoletta in un profilo deportante.
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Vecchio 15 maggio 08, 22:52   #28 (permalink)  Top
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assolutamente no!! e grazie
solo che la debbo rileggere un paio de volte
poi te chiedo (quando ho capito) di un modello con profilo deportante sul piano di quota, ma prima faccio due misure sui bracci di leva
il modello è un 2D da mt 3.4
Oltre che leggere dovresti riflettere.

A maurì, non me ne volere, ma usa la calcolatrice oltre che la troncatrice (anche se ogni tanto sarebbe megli usassi pure quella)

La cosa, al di là della portanza o meno dei profili, sia delle ali che del quota, è estremamente banale.

Fai un pò di simulazioni con la calcolatrice su modelli che hai e che volano e ti si apre un mondo.

Al numeratore hai la superficie del quota e il braccio: maggiore è il valore maggiore è l'effetto stabilizzante. Checcevò ?
__________________
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Pensare e' gratis. Non farlo puo' costare carissimo

paologiusy non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 16 maggio 08, 11:48   #29 (permalink)  Top
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Oltre che leggere dovresti riflettere.

A maurì, non me ne volere, ma usa la calcolatrice oltre che la troncatrice (anche se ogni tanto sarebbe megli usassi pure quella)

La cosa, al di là della portanza o meno dei profili, sia delle ali che del quota, è estremamente banale.


Fai un pò di simulazioni con la calcolatrice su modelli che hai e che volano e ti si apre un mondo.

Al numeratore hai la superficie del quota e il braccio: maggiore è il valore maggiore è l'effetto stabilizzante. Checcevò ?

insomma....mica tanto
che fai...ci metti un profilo da pylon su un modello con le misure da F1E???

considerando la formula postata dal mod. il braccio di leva si misura fra i due CP ala e stabilizzatore.
Il CP è in funzione del profilo, mica tanto banale allora èèè

Ultima modifica di mauri6 : 16 maggio 08 alle ore 11:54
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Vecchio 16 maggio 08, 11:55   #30 (permalink)  Top
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ma si. al limite se hai un braccio di leva maggiore... le manovre vengono un po' piu' plastiche...
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ad essere bravi piloti si arriva per gradi,se salti le tappe... trovi le talpe...
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