12 maggio 07, 11:10 | #1 (permalink) Top |
User | Scelat della miscela/candele
Ciao a tutti, dato che sono nuovo per prima cosa mi presento: mi chiamo Andrea, sono un aeromodellista principiante e vivo ahimè a Francoforte in Germania. Scrivo per avere delucidazioni dai più esperti in merito alla scelta della miscela e delle candele. Ho cominciato da poco con il volo a scoppio e al campo volo i germanici amici hanno idee e danno interpretazioni molto diverse, a volte addirittura fantasiose, della realtà. Premetto che volo, ed ho intenzione di volare, con modelli di dimensioni abbastanza contenute (max 1,8 metri apertura alare), riproduzioni se possibile, e amo il volo tranquillo. Ho acquistato di recente un trainer con motore a scoppio 2T 7,5 cc di fascia economica, giusto per non cominciare a sfasciare roba che costa troppo ("chi più spende, meno spende" lo so...). La mia domanda riguarda la miscela per il volo (per il rodaggio è stato più semplice): qui c'è chi dice che ci vuole il 20% di nitro perché altrimenti il motore non tira e chi dice che la nitro non ci vuole proprio e se il motore va bene lo fa pure senza nitro. Capirete, immagino, la mia confusione. Io avevo pensato ad una soluzione tipo 18% olio sintetico, 5% nitro e 77 metanolo ma alcuni dicono che l'olio si può calare fino al 15% (mah...). Voi cosa ne pensate? Ah, dimenticavo: la miscela la faccio da me... Per quello che riguarda le candele, il motore in questione parte, con la candeletta originale, con mezzo giro di elica (ho dimenticato di dire che il motore è un .47 ARV della GMS), mentre con una Rossi n.4 mi fa penare. Mi hanno detto che una n.3 si potrebbe rompere con troppa facilità, qualche consiglio? Volendo acquistare candele di buona qualità, su quale marca ci si dovrebbe orientare? Mi scuso per la lungaggine e vi ringrazio in anticipo, Andrea |
12 maggio 07, 11:34 | #2 (permalink) Top |
Guest
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dubito che troverai una risposta precisa, ognuno ha le sue teorie, ma poi quello che conta è come effettivamente si comporta il motore: parti con la miscela e la candela che hai detto, poi col tempo imparerai a capire se il motore "vuole" meno olio e una candela piu' calda. A titolo di statistica, io coi 2 tempi usavo dal 5 al 10% di nitro e il 15% di olio sintetico (carbulin) e come candela su cilindrate come la tua la Rossi N.3 (o meglio Novarossi che ha stampigliato il numerino...) oppure se il motore è recalcitante (alcuni MDS e Supertigre che ho avuto) una Enya N.3 o addirittura la OS F-Type (quella per i 4T) ciao |
12 maggio 07, 16:37 | #3 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Non intervengo, altrimenti ricreo "confusione"
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
12 maggio 07, 22:39 | #5 (permalink) Top | |
Guest
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Comunque alla fine la candela giusta è quella che fa andare meglio il motore, io tendenzialmente uso candele cald... ehm... fred... insomma usa la R3 e guarda l'uovo di colombo che facciamo prima. | |
13 maggio 07, 09:26 | #6 (permalink) Top | |
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13 maggio 07, 09:39 | #7 (permalink) Top | |
Guest
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Fanculizzali! fai tutte le prove che vuoi e se poi andrà tutto bene sarai l'Italiano fortunato del gruppo, che ti importa? | |
13 maggio 07, 10:41 | #8 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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Il fatto è che ogni volta che si introduce questo argomento si scrivono pagine su pagine di interventi dai quali poi è assai difficile se non impossibile farsi idea di cosa sia "meglio". Questo perchè ognuno porta la sua esperienza che assai difficilmente sarà eguale a quella di un'altro. Ti faccio alcuni esempi che mi riguardano: io non cambierei assolutamente ( e non cambierò) il buon vecchio olio di ricino con un sintetico perchè sono assolutamente certo delle sue migliori qualità. .......( quì mi impiccheranno) Non userò mai il nitrometano nella miscela per i 2T perchè sono convinto non serva...se sai carburare. .......(quì mi tireranno per i piedi sperando che non si rompa la corda) Candela ? Non mi sogno nemmeno di montare una OS F su di un 2T come fanno tanti, mi vanno benissimo le ST o le Rossi. .......(e per finire qui mi sepelliranno) Ma poi logicamente uno deve fare i conti con quello che trova sul mercato.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! | |
13 maggio 07, 21:17 | #9 (permalink) Top |
User Data registr.: 27-08-2003 Residenza: Roma
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| Sei un grande FAI!!! comunque vediamo di dare un aiuto ragionato al ns. connazionale che vive in terra teteska... La scelta della candela e del tipo dei componenti della miscela è una scelta fondamentale per il funzionamento e langevità del ns. motore, entrambe, oltre alla funzione specifica (innesco combustione e lubrificazione motore) hanno un compito fondamentale...quello di limitare l'innalzamento della temperatura. In campo aeromodellistico, si usano normalmente miscele composte da una percentuale di olio variabile normalmente dal 16% al 20% con l'aggiunta di piccole quantità di nitrometano, in genere 5-10% CANDELA: Di solito si utilizza la candela indicata sul libretto del motore, anche se esistono candele "universali" tipo la OS8 che svolgono egregiamente il loro compito su un vasto range di motore. Comunque è da tenere presente che utilizzando la stessa tipologia di miscela una candela calda ingrassa la carburazione mentre una fredda la smagrisce. quindi per determinare la candela ideale del motore si può effettuare questa serie di prove.. materiale necessario: miscela standard, misuratore di temperatura digitale, una serie di candele con gradazione diversa. Montare la candela più calda che si ha a disposizione e verificare che il motore abbia un funzionamento regolare sia al minimo che al massimo (già si è a buon punto). Tenere il motore al massimo dei giri per un minuto e con il termometro verificare la temperatura della testa in corrispondenza della candela e annotarla...montare una candela più fredda e ripetere la prova aggiustando la carburazione...la candela "giusta" sarà quella che consentendo una regolarità del motore a tutti i regimi riporterà la più bassa temperatura testa fra le varie prove... OLIO: E il componente essenziale per il motore che in base alle sue caratteristiche evita che il motore grippi. Ne esistono di varie tipologie, ricino, semisintetico e sintetico che differiscono notevolmente come caratteristiche meccaniche e termiche. Olio di ricino: contrariamente a quanto si possa immaginare è il miglior lubrificante per i nostri motori, infatti produce un velo protettivo fra le parti in movimento che resiste anche a temperature e regimi elevatissimi (oltre 40.000), purtroppo il rovescio della medaglia è che limpiego di questa tipologia di lubrificante comporti la formazione di incrostazioni carboniose sulla testa del pistone, sulle luci di scarico e nella marmitta oltre a richiedere una pulizia frequente del motore. Negli ultimi tempi, è stato sviluppato da una casa americana un olio di ricino raffinatissimo, erroneamente chiamato olio di fagiolo il quale, oltre ad avere proprietà lubrificanti di gran lunga superiori al comune olio di ricino ha la caratteristica di non avere al termine della combustione incrostazioni o morchie in quanto totalmente privo di residui gommosi. Olii sintetici: ne esistono diversi tipi che in primis differiscono per il loro grado di durezza (lgs. densità) ed hanno il vantaggio di bruciare completamente durante la combustione, quindi il loro impiego a parità di percentuale rispetto al ricino restituiscono un rendimento superiore del motore oltre a una quasi totale assenza di sporcizia sulle fusoliere o sulle carrozzerie di olio incombusto. Punto dolente di queste tipologie di lubrificanti è quello di non digerire molto anzi quasi affatto temperature e numero di giri elevati poiché oltre certi limiti il film protettivo si rompe con conseguente grippaggio del motore. Normalmente possono essere impiegati allo stato puro su motori 4T o motori 2T non esageratamente spinti (lgs. max 15.000-16.000 g/m). Il loro utilizzo viene di solito accompagnato da molti modellisti con laggiunta di un 3-4% di olio di ricino al variare delle percentuali di nitrometano e alla temperatura esterna. Ideale per i motori 4T proprio per lassenza di morchie e residui che comportano lo smontaggio del motore per pulizia. Olii semisintetici: sono il compromesso fra le prestazioni offerte dallolio di ricino e dallolio sintetico. Proprio da questo ne deriva il nome che rappresenta una miscela formata da vari percentuali di olio sintetico e olio di ricino. Resistono normalmente fino a 25.000 g/m e sopportano ottimamente le alte temperature. NITROMETANO: Trattasi di un ossidante. Contrariamente a quanto da molti affermato, non contribuisce al raffreddamento del motore, anzi, proprio perché durante il processo termico produce ossigeno, migliora notevolmente la combustione del metanolo aumentando la temperatura di esercizio del nostro motore. A titolo di paragone è quello che fa la turbina sul motore della ns. autovettura o lossigeno miscelato al gas nella saldatura acetilenica. Limpiego di questo componente deve essere oculato, normalmente si utilizza in percentuali dal 5 al 10% sui motori di aereo, 10-15% sui motori Hely, 10-25% sui motori per macchine. Esistono anche miscele con percentuali di nitrometano superiori 30-50%, che oltre al loro costo improponibile vengono utilizzate solo su motori da competizione (la cui durata non è certamente quella di un motore normale) appositamente progettati per lutilizzo di queste percentuali. Ma allora quale è la composizione ottimale di una miscela ? Diciamo che a questo punto la scelta diventa soggettiva tenendo presente che non si può utilizzare la stessa percentuale di olio utilizzando un ricino o un sintetico, poichè la viscosità del lubrificante influisce sul rendimento meccanico e termico del motore. Anche qui dovrebbero essere fatte delle rilevazioni sulle temperature del motore e trarne di conseguenza le conclusioni... Consiglio fondamentale ogni volta che si sperimenta una miscela è quella di monitorare le temperature di esercizio del motore che non devono superare mai i 100°-120° sulla testa. |
13 maggio 07, 22:40 | #10 (permalink) Top | |
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