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Vecchio 19 dicembre 12, 21:39   #31 (permalink)  Top
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Posso sapere lo spessore del dural e come andrai a fissarlo?
2/10 sono 0,2mm
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Vecchio 20 dicembre 12, 19:17   #32 (permalink)  Top
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Dal recente consulto con un esperto di telecomunicazioni ( che si è riservato da approfondire l'argomento) ho appreso che è sufficiente che l'antenna sia esterna. Nel mio caso, uscendola dalla parte posteriore dell'abitacolo finisce per essere allacciata, con elastico, alla deriva. Ho sempre usato questo metodo e non ho mai avuto problemi, fra l'altro la mia radio è la classica 35 con antenna a filo. In ogni caso posterò tutti gli ulteriori sviluppi sul tema. Ti ringrazio come sempre ed a risentirci. Antonio
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Vecchio 20 dicembre 12, 19:24   #33 (permalink)  Top
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Lo spessore dell'alluminio è di 0,2 mm ( o 2/10 che dir si voglia, per capirci quello delle lattine di bevande gassate ). Io utilizzo fogli da 600 x 400. Dopo averlo sagomato alla parte interessata, carteggiato con la 180 - 200, lo si incolla con la normale biconponente epossidica, possibilmente non la cinque minuti, atteso che hai bisogno di ritocchi vari e le superfici sono diverese. Un saluto Antonio
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Vecchio 24 gennaio 13, 12:24   #34 (permalink)  Top
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Carissimi amici ed amanti dei modelli riproduzione. Dopo un pò di assenza per ordinari e comprensibili motivi vari, rieccomi a raccontare il seguito della costruzione del Tecnam P 92 Echo. Ho quasi terminato la copertura della fusoliera in dural e, dopo aver terminato gli sportelli di accesso, passerò alla costruzione dell'ala ed in fine alle riproduzioni dei particolari interni. Con l'assenzio degli amici proprietari del "fratello maggiore" posto anche la foto di quel che spero sarà il "fedele figliolo" . Eccovi dunque, con molto piacere, il modello nell'attuale stato di avanzamento dei lavori. Un caro saluto ed arrivederci alle prossime. Antonio

Ultima modifica di falcoross : 23 aprile 15 alle ore 12:31
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Vecchio 25 gennaio 13, 17:43   #35 (permalink)  Top
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Correva l’anno 1992 quando già era trascorso più di un decennio dall’avvento degli aeromobili “ più leggeri “ dell’aviazione leggera ( la prima legge in proposito data marzo 1985 ) . Il concetto del “tubi e tela” era ormai diffuso ed i ronzii dei motori 2T, spesso di derivazione motociclistica, garantivano la diffusione popolare del volo da diporto sportivo, dove spesso, e chi non lo ricorda (…) si finiva ( fuori campo!) per dire : “ Be questa volta me andata bene “ quando dalla geniale ed esperta matita del prof. Luigi Pascale ( già padre della storica Partenavia ) , sboccia un aeroplanino ad ala alta, metallico, biposto, con carrello triciclo anteriore. E’ il P 92 Echo, che la nuova azienda aeronautica partenopea Tecnam , lancia all’occhio del pubblico appassionato. Nel 1993 vola il primo esemplare con ai comandi lo stesso Professore e, da allora, in ben 7 generazioni e 13 versioni, con il sicuro “cuore” Rotax 912, in migliaia di esemplari nel mondo, con ottimo rapporto qualità prezzo, ecco festeggiare il ventennio di questa splendida macchina che lo stesso Professore, presentandone l’ultima versione, ha così annunciato: “ Sono lieto di poter celebrare il ventesimo anniversario di questa notevole famiglia di aerei con un modello che possa far apprezzare il volare su un aereo Tecnam a un pubblico il più vasto possibile”. Auguri Professore!
Ebbene dopo la breve esposizione di ossequio verso la macchina ed il suo creatore, parliamo un po’ del modello che sto realizzando. Questo è costruito in scala dell’ordine 1 – 4,2 in struttura lignea ottenuta da un traliccio di ordinate in compensato di pioppo e correnti in legno di Ayouse da 5 e 10 mm. La copertura ( e questa è la prima novità ) è in lamierino di alluminio flessibile da 0,2 mm, incollato con epossidica bicomponente sul traliccio. Il piano mobile orizzontale è tutto mobile a “stabilatore” ( e questa è la seconda novità), mentre l’ala è in unico pezzo con struttura di legno tradizionale e con copertura in oracover, a 3 cassoni. In particolare le centine sono in legno di balsa da 3 per le esterne ed in compensato di pioppo traforato da 4, per le radicali. I longheroni sono in legno di Ayouse da 5 mm, dotata di alettoni e flap come per l’originale. L’ala si collega alla fusoliera con 4 punti vite centrali ed i 2 montanti alari.
Le luci di navigazione ed atterraggio nonché gli arredi interni saranno il più possibile fedeli al fratello maggiore scelto per essere riprodotto. Grazie Franco e Grazie Orazio per la disponibilità.
Il modello, dall’apertura alare di mt. 2,2 con una lunghezza di mt. 1.50 circa ( e siamo alla terza novità), peserà in ordine di volo tra i 5kg ed i 5,4 kg, propulso da un onesto 2T Glow 61. All’occorrenza ho previsto gli spazi anche per un più spinto 75 o addirittura il 90! Infine i tempi di lavori previsti non saranno inferiori alle 300 ore … e… dai con l’olio di gomito!
In maniera più modesta ma con lo stesso spirito e la stessa passione voglio festeggiare l’evento insieme a tutti gli amici aeromodellisti. Un cordiale saluto Antonio
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Vecchio 30 gennaio 13, 18:57   #36 (permalink)  Top
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Correva l’anno 1992 quando già era trascorso più di un decennio dall’avvento degli aeromobili “ più leggeri “ dell’aviazione leggera ( la prima legge in proposito data marzo 1985 ) . Il concetto del “tubi e tela” era ormai diffuso ed i ronzii dei motori 2T, spesso di derivazione motociclistica, garantivano la diffusione popolare del volo da diporto sportivo, dove spesso, e chi non lo ricorda (…) si finiva ( fuori campo!) per dire : “ Be questa volta me andata bene “ quando dalla geniale ed esperta matita del prof. Luigi Pascale ( già padre della storica Partenavia ) , sboccia un aeroplanino ad ala alta, metallico, biposto, con carrello triciclo anteriore. E’ il P 92 Echo, che la nuova azienda aeronautica partenopea Tecnam , lancia all’occhio del pubblico appassionato. Nel 1993 vola il primo esemplare con ai comandi lo stesso Professore e, da allora, in ben 7 generazioni e 13 versioni, con il sicuro “cuore” Rotax 912, in migliaia di esemplari nel mondo, con ottimo rapporto qualità prezzo, ecco festeggiare il ventennio di questa splendida macchina che lo stesso Professore, presentandone l’ultima versione, ha così annunciato: “ Sono lieto di poter celebrare il ventesimo anniversario di questa notevole famiglia di aerei con un modello che possa far apprezzare il volare su un aereo Tecnam a un pubblico il più vasto possibile”. Auguri Professore!
Ebbene dopo la breve esposizione di ossequio verso la macchina ed il suo creatore, parliamo un po’ del modello che sto realizzando. Questo è costruito in scala dell’ordine 1 – 4,2 in struttura lignea ottenuta da un traliccio di ordinate in compensato di pioppo e correnti in legno di Ayouse da 5 e 10 mm. La copertura ( e questa è la prima novità ) è in lamierino di alluminio flessibile da 0,2 mm, incollato con epossidica bicomponente sul traliccio. Il piano mobile orizzontale è tutto mobile a “stabilatore” ( e questa è la seconda novità), mentre l’ala è in unico pezzo con struttura di legno tradizionale e con copertura in oracover, a 3 cassoni. In particolare le centine sono in legno di balsa da 3 per le esterne ed in compensato di pioppo traforato da 4, per le radicali. I longheroni sono in legno di Ayouse da 5 mm, dotata di alettoni e flap come per l’originale. L’ala si collega alla fusoliera con 4 punti vite centrali ed i 2 montanti alari.
Le luci di navigazione ed atterraggio nonché gli arredi interni saranno il più possibile fedeli al fratello maggiore scelto per essere riprodotto. Grazie Franco e Grazie Orazio per la disponibilità.
Il modello, dall’apertura alare di mt. 2,2 con una lunghezza di mt. 1.50 circa ( e siamo alla terza novità), peserà in ordine di volo tra i 5kg ed i 5,4 kg, propulso da un onesto 2T Glow 61. All’occorrenza ho previsto gli spazi anche per un più spinto 75 o addirittura il 90! Infine i tempi di lavori previsti non saranno inferiori alle 300 ore … e… dai con l’olio di gomito!
In maniera più modesta ma con lo stesso spirito e la stessa passione voglio festeggiare l’evento insieme a tutti gli amici aeromodellisti. Un cordiale saluto Antonio
Antonio è sempre un piacere leggerti e seguire le tue realizzazioni.
Una domanda, secondo te è possibile riscalare il tutto e portarlo alle dimensioni di apertura alare di circa 3 metri per motorizzare il modello con un 50cc a benzina? è una idea stramba?
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Vecchio 30 gennaio 13, 19:59   #37 (permalink)  Top
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Non penso che vi siano difficoltà tanto elevate. Si tratta sempre di "riprogettare" la struttura in maniera da adeguarla agli sforzi di quella massa e di quella potenza. Costruirlo poi in legno ( balsa e similari) secondo il rito del "buon falegname" a mio avviso dovrebbe sempre riservare il piacere della costruzione unita alla leggerezza ed al buon risultato in volo. Auguri per l'eventuale avvio. Ciao Antonio
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Vecchio 01 febbraio 13, 17:17   #38 (permalink)  Top
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Rimetto la breve sequenza dello stato dei lavori agli sportelli. Rinnovo le scuse per l'erroneo inserimento delle stesse sul sito dell'amico che ha in corso quella stupenda riproduzione del CR42. Un caro saluto Antonio

Ultima modifica di falcoross : 23 aprile 15 alle ore 12:31
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Vecchio 15 febbraio 13, 17:16   #39 (permalink)  Top
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Terminata la fase 1 ( costruzione fusoliera) inizia ora la seconda ( costruzione ala). Questa segue la forma classica delle costruzioni in legno che in precedenza ho già descritto. Seguiranno, nel tempo futuro prossimo, gli altri particolari sino agli attacchi alla fusoliera. Un cordiale saluto Antonio

Ultima modifica di falcoross : 23 aprile 15 alle ore 12:35
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Vecchio 26 febbraio 13, 16:00   #40 (permalink)  Top
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Cari amici ecco avviata la fase 2 con la costruzione dell'ala classicamente in legno. Un cordiale saluto Antonio

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