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| User Data registr.: 22-05-2006 Residenza: Piacenza
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![]() | Scarpone Volante 2...la vendetta!
Ciao a tutti. La discussione riguardante lo Scarpone volante/Flying Boot realizzò 26 mila visite e quindi presumo che molti si ricordino di cosa trattava. In ogni modo il link è questo: https://www.baronerosso.it/forum/aer...riabile-6.html Il progetto iniziò a Dicembre del 2020 con l'idea di realizzare un idrovolante tuttala con ventola a incidenza variabile e si concluse nell'Ottobre del 2022 con un fallimento su tutti i fronti. ![]() La prova in acqua, comunque molto divertente, evidenziò subito un problema: la ventola posizionata sopra all'ala produceva un effetto picchiante che faceva affondare in modo evidente la punta dei galleggianti. Anche cambiando l'incidenza della ventola il problema persisteva e sostituirla con una più potente significava aumentare ulteriormente il peso del modello che era già di 4Kg.. Archiviata l'idea del decollo dall'acqua rimaneva solo la possibilità di utilizzare il mio tuttala come aeromodello tradizionale. Sostituiti i galleggianti con 2 coppie di ruote, il 2 Ottobre 2022, sempre accompagnato da Fausto e Corrado, provai a decollare dalla pista in asfalto ma nonostante vari tentativi il modello non riusciva a proseguire in linea retta e di conseguenza a raggiungere la velocità necessaria per decollare. Il video permette di capire meglio la faccenda: https://www.youtube.com/watch?v=U9RZqG0dvfc Nonostante i tanti suggerimenti degli altri aeromodellisti riguardanti varie modifiche da apportare al modello, ero piuttosto demoralizzato e decisi di abbandonare il progetto per poi regalare lo Scarpone Volante all'amico Adelio che peraltro aveva realizzato l'ala in polistirene estruso tagliato con il filo a caldo. Dall'epoca ho messo un po' da parte l'aeromodellismo e inoltre, quest'anno, ho dedicato vari mesi ad assistere mia madre che per fortuna (e per merito dei bravi medici), finalmente stà un po' meglio. Dal Dicembre del 2023 a oggi ho realizzato 3 modelli molto simili: 1) Lippisch P.13a, tuttala con ventola da 50 mm., purtroppo distrutto al collaudo ![]() 2) LQ-24 Small, modello di prova sempre in depron e con la stessa pianta alare del P.13a ma con la ventola semi-annegata nel profilo alare e due derive fisse. 3) LQ-24 LARGE, versione ingrandita del modello precedente ma tutto in legno e con ventola da 64 mm. Per ognuno di questi potete vedere il video sul mio canale YouTube e leggere i vari "Building-Log" su questo Forum. Durante la costruzione e i primi voli di questi modelli ho scoperto e testato 3 "novità" tecniche che mi hanno fatto ripensare ai fallimenti del famigerato Scarpone Volante che come si suol dire...non ho mai digerito. Le 3 "innovazioni tecniche" sono: 1) La ventola semi-annegata nel profilo alare ![]() 2) L'elevatore installato nel flusso d'uscita della ventola ![]() ![]() 3) Il dolly motorizzato a ventola ![]() ![]() ![]() Il Lippisch P.13a, come molti aerei a getto progettati a partire dagli anni quaranta, aveva la turbina (che doveva addirittura essere alimentata a polvere di carbone e paraffina!), inserita in corrispondenza dell'asse longitudinale dell'aereo. In questo caso è impossibile utilizzare longheroni tradizionali ma bisogna realizzare una struttura ad anelli con semilongheroni a sbalzo. A livello aeromodellistico inserendo una ventola nell'asse dell'aereo diventa indispensabile usare un lungo condotto di entrata e/o uscita con inevitabili perdite di spinta. Unico vantaggio: assenza totale di effetto picchiante della ventola in quanto l'asse della turbina coincide con quello del profilo alare. La mia idea di installare la ventola semi-annegata nel profilo ha tre vantaggi. Anzitutto è semplice da realizzare e basta solo posizionare i longheroni (uso sempre dei tubi in carbonio) nella parte inferiore del profilo alare che ovviamente deve avere uno spessore minimo del 10%. Per fare un buon lavoro bisogna anche installare un condotto di entrata e uscita opportunamente sagomati per evitare perdite di efficienza della ventola. In questo modo l'effetto picchiante sarà minimale dato che l'asse di spinta della ventola si troverà a pochi centimetri da quello del profilo alare. Terzo vantaggio: la ventola può avere tubi di entrata/uscita di qualsiasi lunghezza. L'idea dell'elevatore centrale è del mio amico Massimo Marani e permette di cabrare il modello anche a bassa velocità, vale a dire quando gli alettoni/elevoni sono ancora inefficaci. Pensando a un idrovolante tuttala come lo Scarpone Volante, il fenomeno dell'affondamento della parte anteriore dei galleggianti potrebbe essere corretto con l'elevatore che essendo completamente investito dal flusso d'aria della ventola, dovrebbe riuscire ad abbassare la poppa/coda del modello. Questo in teoria.... Che il dolly motorizzato riesca a raggiungere un'ottima velocità è evidente, ma il particolare meno visibile è l'effetto aspirante della ventola che riesce a tenere attaccato il modello al dolly anche su una pista con tante crepe e avvallamenti come la nostra. Infatti, fino a che il pilota del dolly non abbassa completamente lo stick del motore, il modello NON si staccherà dal dolly. E' quindi molto importante che il pilota del modello e quello del dolly siano perfettamente sincronizzati...altrimenti modello e dolly faranno una brutta fine! ![]() Un dolly motorizzato come il nostro non dovrebbe avere problemi problemi a far decollare un tuttala ANCHE con i galleggianti installati e l'atterraggio sull'erba dovrebbe essere fattibile. Sempre in teoria... Per ora concludo. Nel prossimo messaggio vorrei mostrare qualche immagine del FLYING BOOT 2 che stò progettando con Devwing3. Ciao! Ettore |
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