10 ottobre 11, 01:01 | #21 (permalink) Top |
User Data registr.: 14-02-2006 Residenza: provincia VT
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Effettivamente, si sono dette tante verita'... Difatti l'ala ellittica avrebbe stallo contemporaneo sull'apertura, se il profilo e' immutato, ma andrebbe considerato l'Re critico... E' anche vero che dipende dallo spessore del profilo, ma ancor piu' dal naso e prima parte del dorso...(..oltreche' dalla curvatura..) In pratica conviene dare un paio di gradi negativi all'estremita' (..se centinata, in genere dalle ultime due\tre centine..) Lo Spit aveva l'estremita' negativa per motivi di controllabilita' a bassa velocita', per dove aveva i flap e perche' lo stallo contemporaneo dell'intera ala risulta sgradevole ai piloti, sia di full size che di modelli..!.. (..non fornisce preavviso, e di colpo ti viene giu'... ) (..lasciamo da parte il BB che non c'entra..) |
10 ottobre 11, 01:54 | #22 (permalink) Top | |
User Data registr.: 14-06-2011 Residenza: milano
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| Serve ! Serve ! Citazione:
Però vi assicuro che ho avuto diverse esperienze che coinvolgono anche la struttura alare specie se è scarsamente resistente alla torsione, cosa che amplifica il fenomeno Le nostre velocità pratiche sono fra i 200 ed i 300 km/h che Ciò diventa ben visibile in caso di violenti cambi di angolo di incidenza del modello, infatti con le estremità non svergolate convenientemente l'ala entra appunto in stallo, certamente meno con le ali elittiche ed addirittura dal centro del pilone il pilota esperto , a me è accaduto due o tre volte , vede i violenti sbattimenti dell'estremità alare e del modello che spesso finisce a terra. Nel primo monoline asimettrico che costruii nel 1968, che aveva anche come difetto la scarsa rastremazione sia dell' ala (per chi non conosce la specialità negli asimettrici l'ala è solo la semiala interna al cerchio di volo/fusoliera ed il timone in genere solo esterno ) , non appena il modello entrò in velocità, circa 220/230 Km/h , sia l'ala che il timone orizzontale entrarono in stallo e dopo alcuni secondi di forsennato sbattimento, il timone orizzontale in balsa dura da 5 mm si staccò di netto e senza più comando il modello pelò il suolo, ruppe l'elica ovviamente sbiellando il motore. Una grande lezione. Da allora ogni mio modello da velocità e non ha avuto un 2-3 gradi di negativa alle estremità dell' ala ed una maggior resistenza strutturale alla torsione, sia di ala che di timone di profondità, sciegliendo materiali e /o tecniche costruttive più adatti . Piero Muzio FAI 241 | |
10 ottobre 11, 13:48 | #23 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-05-2010 Residenza: Salzano (VE)
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Ma le svergolature alle estremità sia aerodinamiche che geometriche per quanto ne so io, nel nostro campo, sono consigliate per modelli ad assetto costante. Negli altri casi lo svergolamento causa non solo la perdita d'efficacia ma anche l'aumento della resistenza indotta e di forma nonchè aumento di peso in quanto la struttura deve essere più resistente per sostenere i momenti delle forze. Quindi, conviene in campo aeromodellistico adottare delle svergolature? Per me no, conviene piuttosto adottare degli accorgimenti per esempio per provocare prima lo stallo nella parte centrale dell'ala o altri. Almeno è la mia idea, ditemi se sbaglio
__________________ Sogno? Fare un Reggiane re 2005 da 1.80 m di ali |
10 ottobre 11, 13:51 | #24 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! | |
10 ottobre 11, 14:04 | #25 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-05-2010 Residenza: Salzano (VE)
Messaggi: 532
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ah io parlo dal punto di vista teorico, te hai provato? Perchè la resistenza indotta è una delle cose che mi affascina di più nella fluidodinamica. Siccome la pratica conta più della teoria almeno nell'aeromodellismo se hai provato sarei contento di conoscere le tue conclusioni
__________________ Sogno? Fare un Reggiane re 2005 da 1.80 m di ali |
10 ottobre 11, 19:19 | #26 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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Sei per caso un discepolo del compianto MM ??? Si, ho provato ed a tutti modelli particolari, tipo questa ala ad esempio con 2° di wash out, dò appunto svergolamento geometrico od aerodinamico. L'ho fatto sul predecessore e non accenna stallare, quando perde velocità e tiri il cabra và giù di piatto come possono testimoniare alcuni utenti che lo hanno potuto vedere. Certa teoria và bene fino ad un certo punto e non sbaglieranno mica tutti quelli che utilizzano tale sistema per ammorbidire lo stallo. Non limitarti a leggere ma guarda la miriade di disegni con lo svergolamento, hanno tutti sbagliato. Un po' di resistenza indotta è trascurabile se rapportata con una possibile rottura magari in fase di atterraggio.
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10 ottobre 11, 20:38 | #27 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-05-2010 Residenza: Salzano (VE)
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Grazie della dritta Quindi 2° di svergolamento negativo geometrico. Per sapere, che AA ha il modello su cui hai fatto questo? Lo so che l'esperienza insegna di più in questo campo ma io conto di farmela col tempo cominciando dalla teoria e poi affinare la tecnica di progettazione con le prove e anche insuccessi che ci stanno anche quelli. Mmmmmmmmmmm chi è MM?
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10 ottobre 11, 22:33 | #28 (permalink) Top | |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
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| Citazione:
Affinare la tecnica con le prove va bene solo se la costruzione è al limite della perfezione e costruendo modelli ipoteticamente ed assolutamente eguali, ma tante sono le possibili varianti che influiscono sulla assoluta identità e tanto elevata la necessaria capacità di pilotaggio per apprezzarle che ritengo uno sperpero di energia. Oddio, è possibile costruire una riproduzione notoriamente canchera nelle caratteristiche di bassa velocità senza svergolamento e vedere che succede. Poi ricostruirla con svergolamento e riprovare. Se nel primo caso va comunque tutto bene sarà necessario ricostruire solo l'ala MM ? Il compianto Mario Marzocchi, aeromodellista eclettico e dinamico, un grande aeromodellista, profondo conoscitore di aerodinamica e dell'arte del volo in pendio. Ebbe una annosa e mai sopita diatriba con EstiKatzi sulla necessità o meno dello svergolamento sull'ala di un tutt'ala che aveva progettato e costruito.
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11 ottobre 11, 10:59 | #29 (permalink) Top |
User Data registr.: 16-05-2010 Residenza: Salzano (VE)
Messaggi: 532
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mi sarebbe piaciuto conoscerlo allora. Ma faceva parte del forum? Si bè in effetti le differenze sarebbero minime su scale come le nostre però resta pur sempre appassionante dal mio punto di vista. Però magari qualche miglioria andando in contro a compromessi progettuali la si trova. Poi per fare la costruzione di prova si possono fare ali veloci in polistirolo ricoperto con le varie specifiche usando per esempio la stessa fusoliera a meno che non sia da cambiare qualcosa anche su questa che allora diventa si uno sperpero di energie
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11 ottobre 11, 12:05 | #30 (permalink) Top |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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Ogni progetto è il risultati di diversi compromessi. Si vuole la massima efficienza ? Allora si studierà un'ala che riduca al massimo le resistenze, sappiamo che quella indotta è anche funzione dell'allungamento, ed allora facciamo un'ala allungata. Ma l'ala allungata provoca sollecitazioni alla radice superiori e quindi la struttura deve essere più robusta e quindi più pesante. Allora abbiamo guadagnato qualcosa da una parte e perso qualcos'altro dall'altra. L'ala allungata riduce la manovrabilità e, se la scelta ha senso per un tipo di aereo, ne ha molto meno per un aereo che deve avere prestazioni di altro tipo ( aliante ed aereo acro, per esempio ). Lo svergolamento aumenta la resistenza indotta, è vero, ma riduce le possibilità di stallo di estremità, che facciamo ? preferiamo spendere qualcosa in più in potenza installata o andiamo in favore della sicurezza dei trasportati ? E si potrebbe continuare per ore ed ore . Una delle questioni rimaste ( purtroppo ) in sospeso con MM è questa: Tutti sanno che per ridurre al minimo la resistenza indotta si dovrebbe avere una distribuzione ellittica della portanza, ma pochi sanno che, a parità di momento alla radice, la distribuzione migliore è quella a campana. Se fai un ricerca sul Forum, puoi trovare i suoi messaggi, inoltre è ancora attivo il suo sito personale zeppo di informazioni utili per i modellisti ( quelli di una volta ) Il sito di Mario Marzocchi |
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