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Vecchio 26 gennaio 06, 08:06   #21 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da blinking
vedete un po' se questo vi piace (accetto correzioni sulla forma e sulla sostanza) :

Ciao
Davide
Bella idea ed bel lavoro. Si apprezza la l'equilibrio ed il rispetto per l'altrui modo di essere.

Ciao
davide_moretti non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 gennaio 06, 09:21   #22 (permalink)  Top
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L'avatar di giangiu
 
Data registr.: 25-08-2005
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Originalmente inviato da blinking
vedete un po' se questo vi piace (accetto correzioni sulla forma e sulla sostanza) :

[...]

5. Cani sciolti
Se non avete un campo nelle vicinanze, se i modellisti che avete conosciuto erano tutti snob e poco socievoli (ahimè esistono), se siete delle teste dure e volete fare da soli, siete arrivati al punto cruciale di questa guida.
...
haha qua viene il bello ...continua...

Ciao
Davide
io direi qualcosa sui cani sciolti (categoria alla quale in parte appartengo).

1) insistere, insistere, insistere e se possibile ancora di più sui rischi (sia per i modelli che per persone o cose), visto che non partecipando alla vita sociale di un campo non hanno quella sorta di grillo parlante che gli ricorda via via questo problema fondamentale (non hanno regole che gli dicono che una su una certa area non si deve volare, limiti nell'accensione delle radio, zone off limits per l'accensione dei motori, ecc...)

2) non avere, non avere e non avere fretta. Ovvero individuare un percorso formativo che possa in parte sostituire l'esperienza dell'istruttore e degli altri compagni del campo. In particolare procedere per gradi nella tecnica costruttiva e di collaudo: utilizzando progetti e istruzioni presenti nei testi scolastici, in molti manuali o, adesso, anche in internet, realizzare modellini semplici, magari iniziando dalle mitiche Polly o altre balsette, passando per modellini ad elastico (ne ho realizzati per figlio e nipote di carini in depron) ad ala non profilata e successivamente ad ala centinata, arrivare ai modelli adatti al radiocamando. Ho specificato costruzione e collaudo, quindi per questi modelli fare i vari lanci di prova per il centraggio ed eventualmente sperimentare variazioni (es diversa incidenza alare, avanzamento o arretramento dell'ala, ecc...) per cercare di capire cosa succede, confrontando i risultati con quanto presente in letteratura e magari chiedendo sul forum il perchè di certi fenomeni inspiegabili

3) direi che da un certo momento in poi, parallelamente a queste esperienze, sarebbe il caso di documentarsi su cosa sia e come funzioni una radio e cominciare l'esperienza con un simulatore. Penso sia inutile cercarne di sofisticati (e costosi, visto già la velocità con cui sparisce il budget destinato a questa attività ). Penso che per capire come devono essere dati i comandi nelle varie direzioni di volo del modello, sia sufficiente FMS o, ancora meglio RCFSim (secondo me un pelino più realistico, soprattutto per gli atterraggi).

4) sarebbe il caso di predisporre una serie di suggerimenti brevissimi, annotazioni minime, tipo quelle che un istruttore darebbe al suo allievo (es: dopo il decollo, da terra o da lancio, non fare niente, aspettare che abbia raggiunto una velocità adeguata e soprattutto una quota di sicurezza, come valutare la quota, ecc...)

saluti

gian

PS - quelli che come me non sono dei veri cani sciolti, ma, diciamo, con un guinzaglio molto, ma mooolto lungo, sono proprio da sopprimere?
Io ho cominciato alla metà degli anni 70 (bimbetto) con modellismo statico (i famosi modellini di plastica da montare, che distruggevo regolarmente cercando di farli volare...). Sono poi passato ai modelli a volo libero e VVC (quest'ultima esperienza non molto positiva...), per arivare ad una radio a 2CH con un glorioso safari 2000. Qui mi sono fermato senza grossi risultati (tempo max in aria 4 secondi - e qualcuno di voi dirà e l'istruttore? perchè non ti sei affidato ad un istruttore? e io rispondo: non era così facile spostarsi per un ragazzetto di provincia, anzi campagna...). Poi Liceo -> Università -> lavoro e famiglia.... Solo adesso (nella scorsa estate) ho ripreso in mano la faccenda, ho 'studiato' (magari ci fossero stati allora internet, il baronerosso e i simulatori ) e adesso mando i miei modelletti dove voglio io ed atterro senza troppi danni...
giangiu non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 gennaio 06, 10:20   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di Kronecker
 
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Dopo il capitolo 2 inserirei dei consigli generali sulla tecnica del volo, ma proprio due cosine, del tipo ....

centraggio, comandi, decollo, atterraggio

Anche se non spiegate con assoluto rigore ma giusto per portare in aria il modellino

Per volare occorre :

Segue un check-list di cose necessari prima di provare il modello
(si deve tenere ben presente che e' stata adottata una semplificazione di alcuni concetti esasperata) :

1) Controllare il bilanciamento, seguire le istruzioni del manuale se presente altrimenti in via approssimativa si consideri che il modello deve stare in equilibrio se sostenuto con la punta delle dita a circa 1/3 dal bordo di entrata(con batterie e tutto il resto a bordo, come si dice "in ordine di volo")

2) Controllare i comandi, siate sicuri prima di provare il modello che tutti i comandi funzionano regloarmente (motore/i e timoni se presenti)

Timone di profondità : orizzontale, in coda serve a "far salire il modello" oppure "a farlo scendere" il timone sale il modello sale (cabra) viceversa scende (picchia)

Timone direzionale : verticale in coda, se funziona correttamente deve andare dalla parte in cui si vuol virare, non molto utile in caso in cui il modello disponga di alettoni, altrimenti e' l'unico organo che permette la virata

Alettoni : disposti sulle ali, se funzionano correttamente si alza quello dalla parte in cui si vuol virare (l' altro si abbassa)

3) Controllare lo spazio di volo !!! (Persone, Cose, Frequenze)
Non sottovalutare mai nessuna di esse !

Detto cio alcuni consigli propri del volo :
Decollo: controvento da asfalto, cemento o erba se il modello "ce la fa" molto dipende dalla motorizzazione e' dalla dimensione del modello stesso.
Dare graduatamente tutto motore cercando di cabrare (se avete il timone ) con dolcezza quando il modello ha incominciato ad acquistare velocità
Altrimenti sempre controvento con lancio a mano (il lancio deve essere perfettamente orizzontale mai inclinato verso l'alto) dando quasi/tutto motore.
Virata: Usare un po di alettoni o direzionale in caso di alettoni assenti, cabrare leggermente non esagerare mai con i comandi, una virata troppo stretta potrebbe portare il modello in un stato di ingovernbilita'
Atterraggio: Portare il modello in traiettoria controvento, ridurre il motore graduatamente fare attenzione a non far "stallare" il modello (cabrare troppo, il modello cade e spancia).

....
...
..


Che ne dite ci puo stare una cosetta cosi ?
Ps non mi massacrate per l' inesattezza e la superficialità delle spiegazioni ricordate sempre a chi e' rivolto il bignami del volo
__________________


Kronecker non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 gennaio 06, 10:43   #24 (permalink)  Top
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L'avatar di blinking
 
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non era in dubbio questo, ma visto l'ora del mio post ho preferito fermarmi lì, se non vengo "subissato di mazzate" sui primi 4cap stasera continuo con la parte più tosta

finora non ho scritto niente di tecnico perchè riferito a chi va al campo e si fa insegnare dal vivo, poi niente gli vieta leggere la parte successiva riservata ai solitari per imparare qualcosa in più

ciao
Davide

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Originalmente inviato da giangiu
io direi qualcosa sui cani sciolti (categoria alla quale in parte appartengo).
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Vecchio 26 gennaio 06, 10:56   #25 (permalink)  Top
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L'avatar di Baochan
 
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Originalmente inviato da comet
...(ci sarebbe poi da discernere tra questi A)chi i modelli li fa volare davvero e chi è in possesso solo di tanta "scienza da forum" ma con la radio al massimo ci gioca col simulatore....)...
PRESENTE!!!
384 messaggi
Nessun modello volante al momento
FMS in avvio automatico di windows
Però leggo con molta attenzione quello che dite...

La mia opinione da Cane Sciolto (mi piace questa definizione) è data da quello che mi sarebbe servito sapere, e che ho capito solo a mie spese... ovvero:
"La sindrome da ingegnere mancato"

Odio e-bay e i suoi giocattoli, voglio costruire qualcosa di orribile da vedersi, ma che voli, e voglio anche capire perché vola... ho un bancomat in mano, cosa compro? Qual'è una dotazione "standard" di un primo modello da costruire? Una dotazione che sia flessibile anche per modelli un giorno più evoluti, ma senza spendere una follia per gli ultimi ritrovati della tecnica...

Meglio Brushless o meglio il classico speed 400?
Meglio LiPo o meglio le solite KAN 1050?

Chiedo questo perché magari vedo un progetto che sembra semplice, compro tutto il necessario, e poi scopro che il modello non è semplice e che quello che ho acquistato difficilmente va bene per costruire qualcos'altro...

Comunquesia, aspetto con ansia il vostro vademecum!!!
__________________
Volare è l'ultimo passo di un cammino che passa per capire, progettare, costruire, collaudare...
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Vecchio 26 gennaio 06, 13:03   #26 (permalink)  Top
Sospeso
 
L'avatar di batman
 
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Mi sembra che finora si siano dette cose sensate, ma un altro problema, oltre a quello che si può risolvere con le sopracitate istruzioni, è sempre quello di come si devono indirizzare di preferenza i principianti, a servirsi di un campo di volo + istruttore oppure di dire "se non volete/potete andarci fate da soli, basta che usiate modelli inoffensivi in posti isolati e con coperture RC.....
Quindi bisognerebbe adottare una linea unitaria.
Poi bisognerebbe avere indicazioni dai diretti interessati, ovvero se i vari gruppi di volo sono abbastanza ricettivi....
Proporrei quindi di fare un elenco dei Campi di Volo che sono veramente interessati ad accogliere nuovi adepti.

Cosa ne dite?

Io posso segnalare senza alcun problema i 3 campi di volo che conosco personalmente:
1) AeC Bologna, campo di volo di Molinella presso l' Aeroporto di Molinella.

Via Barattino
Molinella (Bologna)

Per Informazioni:
Vitale Buscaroli
vitale99@fastwebnet.it

Campo di volo di Casalecchio di Reno- Casteldebole.
Via Rigosa.

Campo di volo Padulle Largaiolli
Via Padulle presso Villa Largaiolli
Sig. Alberto Paparo
E-Mail: albertopips@inwind.it
Telefono: 3387052971
batman non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 26 gennaio 06, 14:31   #27 (permalink)  Top
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L'avatar di blinking
 
Data registr.: 31-03-2005
Residenza: Torino
Messaggi: 6.162
anche questa mi sembra una buona idea!!!
come è già emerso in precedenti discussioni non sembre al campo sono rose e fiori
hai voglia di iniziare un nuovo post ricopiando le tue segnalazioni e in cui verranno inseriti anche altri gruppi ben disposti? (senza discussioni, solo segnalazioni, possibilmente)

ciao
Davide

Citazione:
Originalmente inviato da batman
Poi bisognerebbe avere indicazioni dai diretti interessati, ovvero se i vari gruppi di volo sono abbastanza ricettivi....
Proporrei quindi di fare un elenco dei Campi di Volo che sono veramente interessati ad accogliere nuovi adepti.
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Vecchio 26 gennaio 06, 15:13   #28 (permalink)  Top
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L'avatar di blinking
 
Data registr.: 31-03-2005
Residenza: Torino
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ok, ho fatto un altro pezzo, come sempre dite quello che pensate, purchè sia costruttivo


5. Cani sciolti
Se non avete un campo nelle vicinanze, se i modellisti che avete conosciuto erano tutti snob e poco socievoli (ahimè esistono), se siete delle teste dure e volete fare da soli, siete arrivati al punto cruciale di questa guida.

Se volete migliorarvi di volta in volta dovrete essere voi gli istruttori di voi stessi! Questo per dire che il modo migliore di fare le cose è con calma e razionalità, informandosi prima e poi provarci, sbagliare è umano e fa parte del gioco, l'importante è imparare dai propri errori!

Forse vi sono rimaste in testa ancora delle domande basiche del tipo:
Quanto può volare lontano un modello (rimanendo sotto controllo radio)? Circa 1km! Ma molto prima farete già molta fatica a vederlo e di consegueza a pilotarlo.
E se si spegne il motore? L'aereo vola perchè ha le ali e si controlla perchè ha delle superfici mobili (essenzialmente elevatore, alettoni, timone direzionale). Se non è un aliante volerà poco in assenza di motore ma se ne avete il controllo potrete riuscire a farlo atterrare ugualmente.
Quanto costa? Molto a spanne, perchè dipende dai materiali aquistati e dalla volontà o meno di costruire, sappiate che anche comprando materiale usato difficilmente scenderete sotto i 250eu, stando sul nuovo non sotto i 400. Già, non è poco, ma pensate che solo dieci anni fa con questa cifra avreste comprato solo la radio.
Se il modello precipita si rompe? In genere SI'. Se non potete accettare questa amara verità lasciate perdere fino a che non sarete disposti a separarvi dal vostro modello in caso di problemi (io ho fatto così). Fanno eccezione i modelli costruiti con matariale mordido tipo EPP, Arcel, Elapor che possono essere maltrattati più di altri ma non credete troppo alla pubblicità: di indistruttibile non c'è niente.
Cosa serve? Essenzialmente servono radio, modello e accessori, questi ultimi dipendono dal tipo di motorizzazione, vedi cap 6 e 7.
Per ultimo ma non per importanza, pensate a tutelarvi con una assicurazione di responsabilità civile. Perchè? Un modello volante può facilmente causare danni a cose o persone se usato con imperizia o nel caso in cui subentri un problema radio (interferenza) o un cedimento meccanico. Può essere sufficiente una polizza cosiddetta "del capofamiglia" (50-80eu) purchè riporti chiaramente l'estensione all'aeromodellismo radiocomandato.
Il fatto di essere assicurati non vi autorizza certo ad andare a volare in piazza. Il luogo di volo deve essere scelto con cura, tenendo conto che anche se la traiettoria del modello la decidete voi (e all'inizio non è neanche troppo vero) possono subentrare cause esterne come vento o disurbi radio che possono far allontanare più del previsto il modello. Perciò state lontani da case, strade, aeroporti, aviosuperfici per ultraleggeri, non sorvolate gruppi di persone!!! Se dovete fare molti km prima di trovare un prato adatto, fatelo! Se non volete fare tanta strada giocate con un simulatore al computer! Scusate la durezza ma quando ci vuole ci vuole


6. Il modello
Come primo argomento dovete scegliere un tipo di motorizzazione. Se escludiamo la matassa elastica le possibili scelte sono 3:
A) motore a scoppio
motore elettrico
C) nessun motore, ovvero un aliante.

Vediamo nel dettaglio:
[da fare]

continua...
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Vecchio 26 gennaio 06, 15:13   #29 (permalink)  Top
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7. La radio
Il mercato offre molte alternative, ognuno faccia i conti col proprio portafoglio, vale ovviamente il detto "chi più spende meno spende", nel senso che comprare subito una buona radio vi permetterà di non cambiarla per molti anni. A differenza dei modelli, non esistono radio appositamente studiate per i principianti, anche se alcune sono indubbiamente più facili da usare rispetto ad altre.
E' essenziale per tutti che la radio sia omologata per il mercato italiano (europeo) e che trasmetta su una banda di frequenza legale. http://www.baronerosso.it/Articolo122.html
Il consiglio generale è di comprare una radio con almeno 5canali, computerizzata. Se potete permettervela prendete pure una 7canali, vi durerà qualche anno in più. Se il budget è ristretto guardate al mercato dell'usato preferendo il ritiro a mano. Personalmente vi sconsiglio una radio con 4canali non computerizzata, è vero che costa poco ma vi stuferete subito e non troverete a rivenderla. Per completezza bisogna dire che fino a non molti anni fa le radio non computerizzate erano la norma, in fondo è sufficiente regolare a dovere i leverismi dei servocomandi, ma quanti di voi comprerebbero oggi un telefono analogico a disco (rotella)?
Diffidate di chi osanna una marca e denigra le altre (vale in generale per tutti gli assolutismi!)

Per chiarimento:
TRASMITTENTE (TX): Questo è spesso l'elemento più caro, ma fortunatamente la tenete ben salda in mano e difficilmente si romperà.
N° DI CANALI: (CH) è il numero di comandi separati che potete gestire sul modello. Sul primo modello ve ne potrebbero anche bastare 2, 3 o 4, ma sappiate che è molto facile avere la necessità di 5canali (ad es. usando un canale per ognuno dei due alettoni) e non è così remota la possibilità di usarne 7.
MEMORIE: le hanno solo le radio computerizzate, permettono cambiare modello in pochi secondi.
TRIM: sono piccole regolazioni che permettono di mantenere diritto e livellato il modello senza agire sugli stick.
STICK: sono le due levette principali su cui agite per comandare il modello.
MODE (inglese, da leggere 'mod'): vi sono due standard per assegnare i comandi agli stick: mode1 e mode2. Il primo è più diffuso in Europa (lo usa oltre il 90%), e prevede di avere sullo stick di sinistra il comando dell'elevatore e del direzionale, mentre a destra gli alettoni e il motore, il secondo è in voga negli USA e assomiglia al pilotaggio tradizionale in quanto sullo stick di destra vi sono elevatore e alettoni (come fosse la cloche) e su quello di sinistra motore e direzionale. Chiaramente se avete un istruttore dovete adeguarvi al suo mode, se fate da soli può essere più intuitivo il mode2, ma sappiate da subito che se poi un modellista con mode1 vi proporrà di usare il suo modello voi non ci riuscirete poichè abituati al vostro sistema (provato personalmente) e alla fine declinerete l'offerta per non rompere il modello; viceversa non potrete far provare il vostro modello ad altri che non usino il vostro mode. Alla fine della fiera è una seccatura ma non è così importante, soprattutto se siete gelosi dei modell: fate forse provare la vostra donna agli amici?
Per completezza esistono anche il mode3 e mode4 ma mi risulta siano usati solo dagli elicotteristi.
ANTENNA: va estratta completamente!
RICEVENTE (RX): è lo scatolotto che si monta sul modello e che riceve i comandi dalla trasmittente che tenete in mano.
SERVOCOMANDO (SERVO): si collega alla ricevente e imprime il movimento ad una delle superfici mobili. Per maggiori info http://www.edimodel.com/pdf-art/servi.pdf
BATTERIE: ricaricabili, in genere in formato stilo (AA). Alimentano la trasmittente a 9.6V ( 7.2 per le Multiplex) e 4.8V per la ricevente e i servi. Nel caso di motore elettrico la batteria per la RX può essere evitata se il regolatore è munito di B.E.C. (circuito eliminazione batteria) http://www.edimodel.com/pdf-art/bec.pdf
CARICABATTERIE da casa a 220V: ricarica le precedenti batterie senza troppi fronzoli, trascorso un certo tempo si considerano cariche.
QUARZO: definisce la frequenza sulla quale opera la radio. Si può cambiare (su rx e tx assieme) per evitare spiacevoli sovrapposizioni. La frequenze legali sono associate ad un numero, detto anch'esso CANALE.
FM: modulazione di frequenza, si distingue dalla AM usata in passato e che era maggiormente soggetta a interferenze.
PPM: il sistema analogico di trasmissione
PCM: sistema digitale che non ha incontrato il successo sperato. vedi http://www.edimodel.com/pdf-art/pcmppm.pdf
SINGOLA o DOPPIA CONVERSIONE: sistemi diversi di decodifica del segnale da parte della ricevente, riguardano solo la RX e richiedono quarzi di tipo diverso. vedi http://www.edimodel.com/pdf-art/sing-dop.pdf


8. La tecnica di base
9. Dove comprare
10. Come saperne di più, link. (questo l'ho aggiunto per arrivare a 10 punti, un ennalogo non si è mai sentito )


Ciao
Davide
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Vecchio 26 gennaio 06, 15:26   #30 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da blinking
7. La radio
Il mercato...
8. La tecnica di base
9. Dove comprare
10. Come saperne di più, link. (questo l'ho aggiunto per arrivare a 10 punti, un ennalogo non si è mai sentito )


Ciao
Davide
Letto tutto d'un fiato!!!
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