21 agosto 09, 13:45 | #21 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 27-05-2004
Messaggi: 6.352
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ragazzi, non bastano le ali per far si che tutto funzioni: ripeto, manca tutto il resto, a cominciare da batteria e rx. E poi anche se le cose sono in teoria fattibili, non lo sono artigianalmente, la scala è troppo piccola, è tutto micrometrico.
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21 agosto 09, 14:49 | #22 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-01-2009 Residenza: bologna
Messaggi: 6.170
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Al momento NON userei batterie ma condensatori, le riceventi da 1 gr ci sono già, si tratta di fare qualche esperimento, dai moderatore, non tarpare le ali. Per usare come muscoli i magnetini si tratterebbe di alimentarli a corrente alternata perche' compiano delle oscillazioni veloci, bisogna vedere che frequenze possono raggiungere in funzione del loro peso. Bisogna provare provare provare provare provare. Ma senza un elettronico non si va da nessuna parte... Ciao Umberto |
21 agosto 09, 20:46 | #23 (permalink) Top |
User Data registr.: 05-03-2005 Residenza: Trento
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| Trovato
Non riesco a mandare il link diretto, ma basta aprire www.streckenflug.AT Selbststarter Bauplan Ciao Gallina PS: interessante anche Austria e Nimbus4 |
22 agosto 09, 02:16 | #24 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-03-2007 Residenza: Milano
Messaggi: 31
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Ciao! Merengue, il pessimismo non e' affatto costruttivo e non porta da nessuna parte, sappiamo tutti che inventare una cosa nuova e' palesemente difficile! Milan, ci vorrebbe un elettronico che si inserisca nella conversazione, io l'unica cosa che posso fare e' consultare qualche docente in universita' al dipartimento di scienze dei materiali e poi riferirvi! Gallina, non capisco niente di quel sito, cos'e'?? |
22 agosto 09, 10:00 | #25 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-08-2008
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1) Le ali degli insetti non hanno un movimento semplice: sbattono, ruotano su sè stesse, cambia il piano di battuta per la manovra, si deforma la struttura stessa dell'ala, le forze agenti sull'ala restituiscono un feedback all'insetto. Quanti "magnetini" e sensori servono per poter riprodurre questi movimenti? Quanto complessa deve essere la logica di controllo? 2) Ammesso di essere stati così bravi da risolvere il punto (1) e costruire un prototipo che muove le ali come un vero insetto, i meccanismi aerodinamici che permettono il volo sono ben diversi da quelli descritti dall'aerodinamica classica. Entra in gioco la viscosità che ad alti Reynolds è trascurabile, ed è tanto più importante quanto più le dimensioni dell'insetto sono piccole. La frequenza del battito non è casuale, ma deve adattarsi, inseguire e sfruttare i vortici che si formano ad ogni battuta, oltre al fatto che il tutto è terribilmente sensibile alla sincronizzazione delle varie ali. Quanto piccolo deve essere il modello per sfruttare questi fenomeni? Comunque il mio consiglio è: prima di iniziare a pensare a come fare e con che materiali, dovresti capire "cosa" fare. Come devono muoversi le ali, quanto devono essere grosse, a che frequenza devono battere, quanto deve pesare il tutto. Non è che basta prendere un moscerino e scalarlo di 100 volte. Dubito fortemente che si arriverà da qualche parte, ma la discussione è interessante. |
23 agosto 09, 06:55 | #26 (permalink) Top |
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Ho visto un documentario su Sky, un aereomodello piccolino con ali battenti e rigide. Ha 2 ali vicinissime, una davanti all'altra, che battono contemporaneamente, ma quando una scende l'altra sale. Non battono su e giu ma a destra e sinistra. Quando quella davanti scende a sinistra, essendo un pezzo unico, la parte destra sale. E l'altra ala batte al contrario, ovvero dove una sale l'altra scende. Spero d'essemi spiegato. Con quel sistema forse si potrebbe fare una libellula, magari un po' cresciutella |
23 agosto 09, 15:02 | #27 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 27-05-2004
Messaggi: 6.352
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io non tarpo le ali anzi non ho neanche detto che è infattibile: è fattibilissimo, ma con budget e tempi degni della NASA. E ripeto: se sei disposto ad aumentare le aperture ad almeno 20-30cm diventa realisticamente fattibile a livello modellistico. Il mio non è pessimismo ma osservazione della realtà modellistica: basta guardare la discussione del microfox: quando ho fatto vedere che bisognava stare sugli 80g pareva che avessi fatto chissà quale miracolo (niente affatto) e ho ripetuto che 85-90g erano già TROPPI. Ripetuto allo sfinimento questo concetto, ancora arriva gente con fox da 140g, mi chiede se va bene, gli rispondo di NO. e se ne vanno, quasi delusi. Poi provano un sasso ingovernabile, lo piantano per terra ed esclamano "ma va benissimo!! che ti dicevo!" Se non si sa fare una cosa, bisogna saperlo ammettere (a sè stessi, prima di tutto) e, a testa alta, mettersi ad imparare oppure fare qualcos'altro. Non c'è nulla di male. |
25 agosto 09, 18:41 | #28 (permalink) Top |
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| Ma è lampante
Ma è lampante che nessuno sa fare un insetto rc o robotico che dir si voglia. Cio' non toglie che per gioco o curiosità si possa pastrocchiare... Se poi intervenisse un elettronico (chissa' se gli fischiano le orecchie) che ha già dato dimostrazione di essere Kilometri avanti... Se ci si fermasse alla teoria sarebbero guai, vedi coleottero che sembra che voli solo perchè non ha studiato, in questi casi mi viene in mente la scena di Schumy con la Ferrari che distrugge la metà degli accrocchi aerodinamici sotto la vettura passando nell'erba, poi con la macchina privata di tanti studi migliora i tempi sul giro, allora? Allora giochiamo sereni ! E tutte le informazioni sono preziose!!!!! Ciao Umberto |
25 agosto 09, 19:22 | #29 (permalink) Top | |
User Data registr.: 22-02-2008 Residenza: Torino
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| Citazione:
ODDIOOOO BELLISSIMA!!!!!!!!1 AHAHHAHAHAHAH ps: www.streckenflug.at per chi non ha capito il link
__________________ | |
26 agosto 09, 14:38 | #30 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-01-2009
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io credo che forse, per renderti conto di quello che vorresti fare potresti cominciare a prendere i tuoi ingranaggi da orologio, montare l'ala (ovviamente fuori scala) e alimentarlo con un bel trasformatore. nel momento in cui riuscirai a ottenere un movimento che ALMENO VAGAMENTE ricorda quello dell'ala di un insetto potrai cominciare a pensare ai problemi secondari come alimentazione e miniaturizzazione |
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